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Autore: Nahash    27/08/2013    4 recensioni
Gojyo lotta contro i propri sentimentalismi e si ritrova a fare ciò che a sempre disdegnato, scrivere su un diario. Questa pagina di diario collegata alla Fan Fiction dedicata alla sua adolescenza. "Nessuna scelta, una sola possibilità". Potete però se volete leggerla anche a se.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sha Gojio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'A distant point very close'
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Note: Salve a tutti questa è un Os dedicata ai pensieri di Gojyo. E' una pagina di diario quindi è scritta in prima persona. Si lo so può sembrare strano che lui scriva una pagina di diario, ma in un'intervista di un CD drama, ci sono tutti i personaggi che raccontano della loro esperienza con il diario. Gojyo scrive di rado e controvoglia, ma credo che per alcune cose, sopratutto quando il peso sull'anima incombe e non si sente molto incline ad aprirsi con il prossimo, possa accontentarsi di un diario.

Spero vi piaccia =)

Ps: La citazione che si trova all0interno della Os E di Morena Dangelo e l'ho trovata su Facebook U_U



Non lo so effettivamente perché mi trovo a scrivere ancora una volta qui. Ho sempre criticato Hakkai per questo, trovo che scrivere su un diario sia un inutile spreco di tempo, inoltre la mia calligrafia è orribile, riesce a leggerla solo Goku e ciò non mi rallegra affatto, ma infondo, questi, sono pensieri miei, nessuno deve leggerli per tanto non mi preoccuperò più di tanto.
Mi dissero, se non ero Hakkai, che quando avevo bisogno di sfogarmi e non avevo nessuno con cui farlo, il diario sarebbe stata la scelta giusta. Il diario è qualcosa che ti ascolta ed è paziente, capace di attendere ogni tua esitazione e di assorbire ogni lacrima che cade sulla sua diafana "pelle".
Tante volte, quando ci scrivo, mi sento anche abbastanza ridicolo e sopratutto lo faccio di nascosto per una mia mera questione di orgoglio.
Sto tergiversando con me stesso, probabilmente non voglio affrontare la cosa, ma se sto scrivendo qui è per un motivo, mio fratello. Scrivendo sospiro nel ricordo nostalgico di quanto è successo, se rammento tutti i sacrifici che lui ha fatto per me quansi mi sento ingrato. Quando lo vidi la prima volta, dopo tanti anni, insieme nel gruppo di Kogaiji, ho pensato che non avrei dovuto manifestare veramente i miei sentimenti o le mie intenzioni, ma che doveva fronteggiarlo a fin che lui potesse essere fiero e orgoglioso di me, e io so che lo era.
Fratello mio se ti potessi abbracciarti o parlarti in qualche modo anche solo per un secondo, ne sarei davvero felice. So che purtroppo questo non è possibile, sperando che, magari, scrivendo qua sopra, in qualche modo tu possa sentirmi.
Ah sono ridicolo, quasi mi vergogno ad essere così sentimentale, eppure quando penso a Te, Doku, non posso che non esserlo.
La mia adolescenza senza di te è stata a dir poco travagliata, ma ho cercato di fare del mio meglio, anche solo perdendomi. Se c'è una cosa che ho imparato da te, fratello, è che sbagliando, che sia per una giusta causa o per l'incoscenza, in qualche modo serve. E' sbagliando che si cresce e si diventa uomini, o almeno spero di esserlo diventato, perché sicuramente io ne ho fatti di errori, mi dispiace di questo e un giorno vorrei stare seduto accanto a te per raccontarteli, e perché no, magari ti darò la possibilità anche di sgridarmi.
Mi sento proprio un vero idiota a scrivere e ridere allo stesso tempo mentre scrivo queste assurdità. Devo confessarti, inoltre, che una lacrima mi è scesa, però una sola lacrima, come piangolo i veri uomini, come mi dissi tu un tempo.
Oggi per puro caso, per la totale noia, mi è capitato di aprire un libro di Hakkai e ho visto una frase, sembrava proprio essere un segno del destino, mi sembrava così dannatamente vera da sentirla attraverso la pelle.
Ora te la scrivo, perché, voglio condivierla con te fratello.
"Una delle più grandi scoperte la otteniamo sempre dal viaggio più intenso, insidioso e sbalorditivo mai fatto. Quello dentro noi stessi."
Già, te l'ho detto, la trovo dannatamente vera. Sia quando camminavo per la strada da solo come un cane, sia quando rischio la vita insieme a Sanzo e ai nostri altri compagni, tutto passa attraverso se stessi, e sopratutto i pensieri e le esperienze sono quelle che ti fanno maturare, sempre se per me si può usare questo termine.
Ora la devo smettere con questi assurdi sentimentalismi da quattro soldi, però un'ultima cosa la voglio dire: Spero di aver scritto questa pagina in un modo quanto meno leggibile, scusami, ma non ho potuto studiare, anche se so che tu lo avresti voluto. Spero che alla fine il mio sforzo, il mio orgoglio infranto, non sia stato buttato al vento e che queste parole tu le abbia potute sentire dentro di te.
Ora è tardi fratello e io credo di dover riposarmi un po', qui sotto le stelle, si comincia a gelare.
Buona notte.



   
 
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