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Autore: Dark side of Wonderland    27/08/2013    4 recensioni
ehi, ciao. Questa è la mia prima fanfiction. Ho esitato molto prima di pubblicarla, ma ora sono qui, una nuova autrice, fan della coppia Draco e Hermione. Questa storia parla ovviamente dei due, che tra litigi, e arrabbiature non trovano mai pace. Herm è fidanzata con il nostro carissimo Ronald, ma ultimamente quando è con Malfoy si scalda un tantino troppo ... se poi ci si mettono in mezzo anche gli amici ... insomma, leggete, e commentate, un bacione ...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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P.O.V HERMIONE

Mi rendo conto di aver perso i sensi per qualche secondo quando, riaprendo gli occhi, le voci attorno a me mi sembrano provenire da un universo lontano. alzo lo sguardo e vedo che sono incatenata, e che Tom, Draco,Harry, Ginny, e Ron  non sono messi meglio di me. la strega dai capelli verdi sembra incredibilmente sofferente.

- si è svegliata.

Grugnisce un mezzo troll accanto ad Hagrid. La McGranitt sorride sadicamente. Vedo Lavanda avanzare verso di me e prendermi per una catena. Mi trascina dal mezzo Troll che mi afferra e mi solleva in aria.

- lasciala … stare …

Borbotta Draco e l’essere comincia a scuotere il mio corpo. Vorrei poter vomitare, ma rigetterei tutto addosso al Troll che me la farebbe pagare cara , e poi con meno cibo nello stomaco mi sentirei più debole e vulnerabile di quello che sono già, quindi cerco di tenermi tutto dentro. Poi mi butta a terra con forza.

- tu … lurida mezzosangue! Quale incantesimo, pozione o maleficio hai usato contro Draco? Viscida, odiosa, lurida …

Sibila Lucius.

- scusi, signor Malfoy, ma tra me e lei, l’essere viscido, lurido, e odioso, non sono di certo io.

Vedo le sue pupille dilatarsi, ma non risponde. Forse perché, anche i viscidi, davanti alla pura verità, non sanno cosa dire.

-Draco, hai ancora una possibilità: ti perdonerò solo se …

- non ho bisogno del tuo perdono, papà. Non mi serve nessuno della famiglia Malfoy. Non più.

Sbotta Draco fermando le parole del padre. Lucius rabbrividisce, Narcissa deglutisce a fatica.

- beh, i conflitti familiari non m’interessano. Potrete risolverli dopo, sempre se deciderò di non uccidere vostro figlio.

Dice la McGranitt.

- ok.  Iniziamo dalle cose inutili. Troll, porta qui Hagrid!

Ordina la strega al mezzo troll. Quest’ultimo prende Hagrid per le catene e lo trascina davanti a lei. Vorrei gridare ma la Brown tiene una mano sulla mia bocca e non riesco a dire niente.

- Rubeus, sai che tengo a te e che ti rispetto molto, ma se dovessi chiederti da che parte schierarti non sceglieresti di certo la mia, e per quanto inutile tu possa essere sei sempre un ostacolo.

Rabbrividisco e vedo la mascella di Harry serrarsi. Ron è ancora un po’ intontito, ma Harry sembra voler dire qualcosa. La mano di una strega gli serra la bocca. Sento solo dei mugolii arrabbiati e contrariati che sembrano provenire dalla sua gola, ma non capisco molto.

-professoressa, per favore …

Comincio ma lei ghigna.

- oh, signorina Granger, mi fa ridere il fatto che lei creda che io possa avere dei sensi di colpa, anche solo un minimo di rimorso. Ma lei è molto intelligente, sa? Dovrebbe capire che non sono più dalla vostra parte!

Alza la bacchetta verso il gigante che sembra tremare.

- Minerva, per favore …

Implora Hagrid ma lei lo zittisce

- non capite, poveri sciocchi? Le vostre parole non mi faranno tornare indietro.

Dice. La stanza ripiomba nel silenzio più totale. Mi aspetto di vedere un lampo verde da un momento all’altro, quindi chiudo gli occhi. Non resterò a guardare l’esecuzione di un mio amico. Sento sfoderare delle bacchette, l’inizio di un incantesimo e poi …

- forse loro non potranno fermarti, strega, ma noi si.

Riapro gli occhi a fatica e, con mio grande stupore, vedo le  nostre miniature puntare le loro bacchette contro la McGranitt.

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P.O.V HERMIONE

Quello che ha parlato è il piccolo Draco. La sua voce incisiva e sibilante mi arriva alle orecchie. Il Draco grande è ancora un po’ intontito, ma vedo che sorride quando vede la sua miniatura mettere in mostra tutto il suo coraggio.

- cosa credete di fare mocciosi …

- si, mocciosi. Ricordati che sei stata tu a portarci qui e tu ne pagherai le conseguenze, vecchia ciabatta.

Borbotta il piccolo Ron cercando di assumere un’espressione seria e imponente. Anche se è solo un bambino, e non credo inquieti molto la McGranitt, apprezzo lo sforzo.

- posso uccidervi all’istante, e allora la storia della magia avrà dei maghi e delle streghe in meno.

Dice la donna.

- Hermione …

Sussurra Tom mentre le miniature e la professoressa litigano accanitamente.

- che c’è?

Chiedo. Lui alza la mano con la bacchetta, fa il gesto di agitarla, e indica il suo diario bruciacchiato. Deve ripetere l’azione una seconda volta per farmi capire, in parte,  le sue intenzioni.

- senti. Lanciale un incantesimo. Non devi ucciderla, solo tramortirla. Deve essere un incantesimo forte, che sia in grado di metterla fuori gioco, anche se per poco. Ok?

Annuisco. Penso a tutti gli incantesimi potenti possibile. Non riuscirei ad evocare una maledizione cruciatus, o un imperius o un avada kedavra. No. Serve qualcosa, in grado di spiazzarla. Se cerco di schiantarla con un comune schiantesimo rischio che il colpo vada a vuoto, e la vita di Hagrid, e tutti noi sarebbe di nuovo in pericolo, più di quanto non lo sia al momento.

Ricordo che Harry ha schiantato pesantemente Draco al sesto anno ad Hogwarts, in bagno. E Harry mi raccontò ogni particolare di quell’attacco. L’incantesimo, il biondo che cadeva, piombava al suolo come un corpo morto, in una pozza di sangue che si andava ad allargare sul pavimento e sul petto di Malfoy.

Prima di realizzare di essermi ricordata dell’incantesimo, alzo la bacchetta.

- cosa vuoi fare Hermione Granger, eh? Non vorrai colpire la professoressa alle spalle?

Chiede Lavanda afferrandomi i capelli e tirandomi indietro la testa.

- nessun colpo alle spalle, Lavanda.

Assicuro sorridendo.

- professoressa!

Grido facendo voltare la donna. Non ho il tempo di capire cosa succede. La mia mano parte da sola, e dalla bacchetta parte un lampo rosso che prende in pieno petto la donna. Tom riesce a liberarsi e la raggiunge, imprigionandole il collo in un braccio.

- Hermione, il diario!

Grida lui. Afferro l’oggetto e lo apro. Sembra emanare un lampo di luce bianca, piuttosto contenuto. La McGranitt cerca di liberarsi dalla presa di Tom, ma non ci riesce.

- è stato un onore conoscerti, Hermione. Dico sul serio. Ma quando saremo dentro, distruggi il diario.

Non capisco cosa succede. Realizzo che il piano di Riddle è riuscito solo quando il diario si chiude nelle mie mani, di scatto, e sia lui che la McGranitt sono scomparsi. … Quando saremo dentro ,Distruggi il diario.

Draco è più veloce di me: afferra il diario dalle mie mani, pronuncia una formula e un lieve fuocherello si accende sul pavimento. Poi getta il libriccino nelle fiamme e, dopo un’alta fiammata, il diario sembra essere scomparso.

Non abbiamo il tempo nemmeno di tirare un sospiro di sollievo che un grido attira la nostra attenzione: Lucius Malfoy tiene la bacchetta puntata contro la testolina bionda della miniatura di suo figlio.
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P.O.V HERMIONE

Abbiamo tutti gli occhi puntati contro il Lucius Malfoy e il suo sorriso malefico.

- lascialo stare!

Strilla la piccola me. Gli occhi furiosi di Narcissa percorrono tutta la stanza e arrivano alla fonte della protesta. La piccola Hermione sta guardando il grande Malfoy stringere il piccolo figlio. La strega la raggiunge, e nel momento in cui tocca la sua pelle da bambina reagisco d’impulso.

- stupeficium!

Grido agitando la bacchetta nella sua direzione, e la donna viene scaraventata con una velocità disumana al muro. Gli occhi di Lucius non seguono la figura della moglie cadere e perdere i sensi, no, è concentrato su ciò che tiene tra le mani.

- hai schiantato mia moglie?

Chiede furioso.

- si.

Dico. Il piccolo biondo che ha stretto nella sua morsa sta tremando.

- la prego signor Malfoy. È suo figlio dopotutto …

Balbetta la strega dai capelli verdi.

- m-mio figlio? Non più. E uccidendo il piccolo Draco, estirperò il male dei Malfoy dalla radice.

- non avrai altri eredi, padre, lo sai questo, vero?

Chiede il Draco adulto.

- meglio senza eredi che avere un figlio di cui vergognarsi!

Ringhia Lucius premendo la bacchetta sul capo del bambino. Alzo la bacchetta e Draco uguale. Ci guardiamo per un secondo e capisco cosa intende fare. Vorrei schiantarlo ma se colpisco il piccolo Draco rischio di ferire lui. Harry, che intanto si è alzato, corre verso Lucius e lo atterrisce con un pugno. Vedo George spuntare dal nulla e colpire un’altra volta Malfoy.

Il piccolo Draco ha così la possibilità di correre via, mentre il padre cade a terra semisvenuto. Così, comincia una battaglia d’incantesimi che sembra non finire mai. Lampi verdi, rossi e gialli volano per la stanza. maghi e streghe sconosciute e conosciute crollano al suolo colpiti da incantesimi potenti.

Vedo George e Ron annaspare al suolo alla ricerca di un appiglio per rialzarsi e combattere. Ginny ha appena schiantato Lavanda, mentre la strega dai capelli verdi combatte accanitamente contro Narcissa. Luna e la figura evanescente di Neville stanno bloccando il mezzo troll , mentre Hagrid si è liberato dalle catene e afferra un mago grassoccio e con la faccia arcigna per poi scaraventarlo a terra.

Non so perché, sono immobile. Draco sta ‘’scortando ‘’ i piccoletti al sicuro, da una parte, quando urla:

- Hermione, combattiamo per uccidere! Non avere scrupoli!

Capisco che ha ragione. Così, dalla mia bacchetta, partono fiamme, lampi di luce, nastri color verde. Colpiscono maghi e streghe che cercano di bloccare i miei amici. Lucius ha gli occhi puntati su di me e la bacchetta pronta a lanciare l’incantesimo fatale ma io sono più veloce. Non ho altra scelta.

Avada kedavra

Il lampo verde colpisce Malfoy in pieno petto. Cade a terra. Degli occhi si vede solo il bianco. La testa rivolta all’indietro. La mano destra ancora chiusa a pugno nel tentativo di stringere la bacchetta un’ultima volta. Solo poco dopo mi rendo conto del silenzio che si è venuto a creare. Narcissa, prima occupata a combattere, si gira verso il corpo del marito. Gli occhi pieni di lacrime. Cerco Draco, con lo sguardo, e noto che mi sorride ma è un sorriso debole.

Narcissa non ha la forza nemmeno di parlare: singhiozza e nonostante cerchi di contenersi si vede che è distrutta dal dolore.

Ora è davvero finita. O almeno spero. I miei amici, le persone a cui voglio bene, sono in piedi nella stanza. Anche le nostre miniature sono tornate ad assistere alla scena.

- mi dispiace …

Sussurro.

- non dirlo.

Mi ammonisce Draco

- se l’è cercata.

Solo adesso riesco a realizzare ciò che è successo veramente. Tom, la McGranitt, Lucius. È tutto così confuso, ma riesco a capirci qualcosa. Madama Chips e altri professori arrivano di corsa qui, nei sotterranei. Ciò che succede dopo è poco importante. Portano via Lucius, sotto gli occhi pieni di lacrime di Narcissa e quelli indifferenti di Draco. Portano via anche il corpo della strega verde, Katherine, credo si chiami, e Draco sussulta nel vedere la povera strega morta, anche lei ha aiutato in battaglia.

Rovistando poi nell’ufficio della McGranitt trovo il gira tempo, così lo porto dai piccoli.

- è ora di andare?

Chiede il piccolo Ron.

- si, ma prima …

Dico. Alzo la bacchetta.

- Oblivion …

L’espressione dei bambini cambia immediatamente. Da accesa e vivace diventa sognante e lontana. Non ricorderanno niente di noi. Il futuro deve essere oscuro per loro.

- Hermione … cosa …?

Chiede Harry.

- meglio per loro non ricordare niente. Ciao piccoli.

Metto il gira tempo al collo della piccola me e imposto la data. I bambini si tengono per mano. Qualche giro e dopo poco scompaiono. Nel tempo. Passato. Dopo qualche ora dall’addio dei piccoli noi, Neville torna nel suo corpo, e i restanti malati nei letti sembrano svegliarsi. Non so a che velocità sia successo tutto questo, so solo che è finita.

Finalmente.

Ed è ora di vivere in santa pace la nostra vita futura.
 
 
                                                                                               
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20 anni dopo …




Erano passati venti anni, dall’addio ad Hogwarts, dall’addio alla scuola, agli studi, alle battaglie. Draco ed Hermione si erano sposati subito dopo il diploma, e avevano avuto due figli: Katherine e Tom. L’ultimo, era stata un’idea di Hermione. Il ricordo di Tom Riddle si era sacrificato tornando nel diario con la McGranitt. Si era autodistrutto, distruggendo anche la ‘’strega cattiva’’.

Katherine, era stata un’idea di Draco. In onore della vecchia strega dai capelli verdi morta in battaglia. Per quanto riguarda Narcissa, con il tempo, era invecchiata, fino a diventare gobba e rugosa. La morte era arrivata anche per lei, con il mantello nero e la falce, e la vecchia Narcissa Black se n’era andata con classe, distesa sul suo letto, dormiente.

Ne Draco ne Hermione erano andati al suo funerale. Non ce n’era assolutamente bisogno.

Harry e Ginny si erano sposati qualche anno dopo la fine della scuola, dopo aver convinto la famiglia Weasley sul fatto che Harry non era un maniaco e che la loro figlioletta era in buone mani. Loro avevano avuto due figli, come Neville e Luna, felicemente sposati da qualche anno ormai.

Luna aveva insistito sul fatto che la loro unica figlia si chiamasse Xenophilia ( nome del padre al femminile) ma Neville l’aveva convinta scegliendo il nome Alice, come la madre.

Ron si era sposato con una donna conosciuta a Diagon Alley, per caso. Loro avevano avuto due figlie:  Ronnie e Charlie. Avevano ereditato i rossi capelli del padre e gli occhi verdognoli della madre.

Infine, Draco, aveva fatto un piccolo favore al suo migliore amico single, Blaise, spingendolo a fare il primo passo con Daphne Grengrass, e anche loro si erano sposati e avevano avuto tre figli maschi.

Erano felici. Finalmente. Con qualche ruga in più sul volto rispetto ai tempi di Hogwarts, ma con il cuore pieno di gioia.

La vita aveva regalato loro gioie e dolori, e loro avevano accolto sia la felicità che i momenti bui. Perché il fatto che il male fosse sparito dalle loro vite era un’opportunità.

Si, un’opportunità per ricominciare.
 
 
ANGOLO AUTRICE:

ancora non ci credo ragazzi!!! È finita questa storia!!! Non so da dove iniziare col ringraziarvi. Siete state voi a portare avanti questa storia, con le recensioni, con il supporto tramite preferite, seguite e ricordate. Non vi ringrazierò mai abbastanza. E siamo arrivati alla fine.
Non posso dirmi troppo dispiaciuta, perché continuare a scrivere altri capitoli avrebbe trasformato questa long in una neverending story. In ogni caso mi dispiacerà non scrivere più capitoli, era una routine, ma ci leggeremo in altre storie, magari le vostre, magari le mie.
Chi lo sa …
Grazie ancora. * piccola lacrimuccia*
Un bacione


Piumetta 

  
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