AZZURRO...
Gli stringi la mano…
Forte....
Lo guardi...
Sforzandoti di sembrare tranquilla...
Gli sorridi....
Accarezzandogli amorevolmente la fronte...
Rispondendo ai suoi mormorii di dolore con parole
di conforto...
Inghiotti un singhiozzi stringendo la presa attorno
alle sue dita.
I soccorsi stanno ritardando...
E il sangue delle ferite ha ripreso a scorrere.
Gemi...
Non hai abbastanza chacra per altri interventi...
Premi il palmo sulla ferita sentendolo torcere sotto
il tuo tocco...
Non puoi permettere che si dissangui sotto i tuoi
occhi.
Sossurri uno scusa a fior di labbra, girandoti
anche verso l'altro compagno caduto.
Raido ti guarda, senza avere la forza di dire
nulla.
I suoi simpatici occhi scuri sono stravolti dal
dolore.
Gli prendi la mano, intrecciando le dita alle sue,
cercando di dare a conforto anche lui
-Iwashi
arriverà a momenti...- dici cercando il suo sguardo - Resisti
ok?-
Fa di si con la testa prima di dare un occhiata
alla tua mano sulla sua e di sorriderti birichino.
Torni a guardare Genma quasi rinvigorita, se Raido
ha la forza di fare il malizioso, anche lui tanto male non deve stare..
Ha gli occhi chiusi, le dita hanno
smesso di risponder alla stretta della tua mano..
Sospiri inghiottendo le lacrime, ha perso conoscenza per il dolore.
Ti chini su di lui, sussurrando il suo
nome.
Invitandolo a rimanere cosciente.
Continuando ad accarezzargli la fronte
e le tempie.
-Genma...Genma... Apri gli
occhi...Rimani sveglio..-
Non sai bene per quale ragione ti sei
tanto affezionata a lui...
O meglio a loro.
In questo mese, nonostante la tensione
della missione non hai fatto altro che ridere, con la simpatia di Genma,
l'imbranataggine cronica di Iwashi e le barzellette sporche di Raido.
-C'è una signora
qua porco!-
-Ma se sta
ridendo.-
-Raido, che
vergogna, devi sempre farti riconoscere.-
Sono tre casinari, ma ormai li
consideri i tuoi compagni...
I tuoi amici...
Soprattutto lui -
Per favore apri gli occhi.- gli accarezzi il torace,
sperando che quel movimento lo aiuti a respirare, sta rantolando come un cane
moribondo, la paura che ti muoia sotto le mani ormai è concreta - Genma.- chiami
con voce volutamente dolce , sentendo una lacrima scivolare lungo la guancia
fino al collo -Genma kun...Ti prego...-
Ti piace.
Ti piace da morire.
Con quell'aria svagata, i modi da
pagliaccio galante, il suo volerti di proteggere in battaglia nonostante i tuoi
rimbrotti:
-So badare a me
stessa Genma!-
-Lo so che sei
capace di badare a te stessa Shizune...-
-Allora per quale
ragione non vuoi mai farmi combattere?-
-Perchè mi viene
naturale cercare di proteggerti...E' più forte di me...-
-...k...kun?- fa una voce ansante alle tue spalle mentre Genma socchiude gli
occhi tornando a guardarti, non lucido, ma almeno coscente. Ti giri
imbarazzata, porca miseria ti eri scordata di lui...Raido ti guarda quasi
imbronciato -Pure io voglio essere chiamato con i vezzeggiativi.-
- Invidioso eh?- sussurra Genma innescando un tuo instantaneo sorriso.
La sua era la voce che volevi sentire. Ha ancora gli occhi chiusi, il
petto scosso da continui rantoli e la
bocca aperta sporca di sangue e saliva, ma ha parlato e a ripreso a stringerti
la mano.
-Che ci troveranno in te le donne?-
-Sono carino e simpatico a differenza
tua.-
-Ehi io sono rimasto sfreggiato per
salvare il tuo preziosissimo culo oh grande e immenso leader, mica ci sono nato
così!...-
Sorridi scrollando il capo. Si stanno
litigando le tue attenzioni come due ragazzini.
Non sai se essere intenerita,
lusingata, o arrabbiata, perchè se hanno energie da sprecare in simili batti
becchi male come credevi non stanno.
- Eddai lo sapete che vi amo entrambi.-
dici somministrando loro una carezza a testa.
- Tanto lo so che alla fine il tuo
preferito è Iwashi...- fa in un gemito Genma.
- Femmena... Tu si na mala femmena...-canticchia Raido.
Ridi...Non ricordi di aver mai avuto tanta fortuna
con gli uomini.
Sono passate due ore da quando Iwashi è andato a
chiamare aiuto. Konoha è a tre ore di cammino e anche mettendoci a tutta la
volontà, compreso il turbo ai piedi, Iwashi non tornerà che fra tre ore...
Le ferite di Raido non ti preoccupano molto, a
parte un violento trauma cranico e la gamba destra spezzata in più punti non ha
nulla di grave, è Genma quello che sta peggio, quei bastardi di Oto l'hanno
massacrato, prima, quando gli poggiato un orecchio sul petto per auscultargli
cuore e polmoni lo hai fatto urlare per il male.
-Mi ha
protetto...- Raido ha capito a che stavi pensando solo guardandoti in viso-Quando
sono caduto, quella specie di scaricatore di porto dai capelli rossi voleva
finirmi ...- geme tossicchiando saliva e sangue rosso scuro.. Arterioso
cazzo!- Lui si è frapposto ricevendo in pieno il colpo destinato a me...- sgrani
gli occhi nella consapevolezza che Raido non sta bene come pensavi -Anche se
ce ne dice tante, si farebbe ammazzare per noi.-
-Raido non parlare!-
Lasci andare la mano di Genma e ti chini su di lui,
deve avere qualche emoraggia interna. Imponi le mani sul suo petto dopo avergli
slacciato il giubbetto- Ha il fegato spappolato...- ti dici in un
brivido.
Lui ti guarda confuso.
Cerchi di simulare un normale interesse clinico
mentre gli sollevi anche la maglietta -Adesso ti farò un po' male...- gli
dici porgendogli un bastoncino da mordere, sicuramente, non appena inizierai ad
immettere chacra, si morderà la lingua - Mi spiace.-
Il primo urlo dello jonin risveglia con un salto
l'altro ninja -Raido...- lo sentì sussurrare mentre una mano va a
stringere il braccio del tuo ricalcitrante paziente al polso -Amico ti sta
curando, smettila di fare il ragazzino...-
Genma non sa che la ricostruzione del fegato è uno
degli interventi più dolorosi che esistano,Raido scalcia nonostante la gamba
rotta per poi afflosciarsi di botto privo di sensi.
-Ho sanato le lacerazioni principali, ma non so
quanto durerà...-
-Non sforzarti troppo e finirai per sentirti male e
allora si che saremo fregati.-
Non sai da quanto tempo è che Raido non da segnali
di vita.
Genma in compenso è sveglio, non parla, ma si
guarda attorno, segno che è vigile..
Sei un bagno di sudore, hai quasi esaurito tutto il
chacra, se uno dei due dovesse avesse avere una crisi, curandoli moriresti.
Prendi la borraccia dallo zaino e dopo aver preso
qualche sorso, prendi e la svuoti sul fazzoletto che tieni sempre
appallottolato in tasca, non puoi fare molto, ma puoi rinfrescarli. Raido apre
gli occhi per una frazione di secondo prima di richiuderli, forse infastidito,
forse grato... Genma sospira soddisfatto, girandosi verso di te.
-Hai un... non so... che di mamma tu.- ti
dice.
-Di mamma?. fai eco arrossendo.
-Ti viene naturale coc...colare, non lo fai perchè
è t...tuo compito come medico,ci sei portata....-
Lo guardi scioccata, sentendoti arrossire, ti
volti, ti alzi, presa da un'improvvisa frenesia di movimento, pregando per
l'arrivo di Iwashi. Lui continua a guardarti, senti il suo sguardo appuntato
addosso. Infondo ti ha fatto un complimento, probabilmente si aspettava un
grazie, non una simile reazione...IDIOTA!
-Mi ricordo quando ti ho visto per la prima volta,
con quel vestitino azzurro... Eri così carina.-
Ti giri...Che vestitino azzurro?
La prima volta che vi siete visti, avevi il tuo solito kimono nero.
Lo guardi con un sopracciglio inarcato,
probabilmente sta sdragionando per il male.
-Non ti ricordi di me vero?-
-In che senso?-
-Prima che partissi con Tsunade...-
Lo guardi ancora, cercando di capire a cosa si
riferisce. Lui ti sorride .
-Io mi ricordo di una bambina di sei anni, che
piangeva sotto un albero, qualcuno aveva tirato la sua bambola preferita su un
ramo e lei non riusciva a prenderla...- ti fa in un sospiro, chiudendo
gli occhi come per dare un'immagine alle sue parole - Mi ricordo dei
capitomboli di un poveraccio, che per farsi bello con quella bimba bellissima
aveva deciso d'ignorare il piccolo particolare che non sapeva arrampicarsi
tanto in alto.-
-Perchè piangi?-
-Un bambino grande ha preso la
mia Ai e me l'ha tirata lassù!-
-Tranquilla ci penso io.-
Avevi completamente rimosso quell'evento.
I tuoi pianti.
Poi l'arrivo di quel ragazzino.
I suoi tentativi di riprenderti la bambola, finendo
col sedere per terra ogni volta.
Fino all'arrivo di tuo padre.
-Forte tuo padre è un ninja?-
-Fa parte della squadra medica,
lavora sotto Yakushi-san*.-
-Figo... Mio padre invece fa il
panettiere.-
Torni a sederti vicino a lui.
Che vergogna, lui si ricordava di te, mentre tu
no...
Prendi un'altra borraccia, inuumidisci ancora la pezza e glie la passi sul
viso, è diventato estremamente caldo. Raido invece è gelido...
IWASHI, MA QUANTO CAZZO CI STAI
METTENDO!!!
Altro tempo trascorso in silenzio.
Senti chacra avvicinarsi, ma sono ancora piuttosto lontani. Non saranno da voi
prima di un ora. Sospiri, Genma ha la febbre e invece Raido sta letteralmente
morendo dal freddo. Lo hai coperto con le tue coperte e quelle di Iwashi, ma
non è servito a molto :
-Non ti agitare stanno arrivando.-
-Non sono agitata.-
-Mi stai stri...tolando ...la ...mano.-
Oh...Già ...Vero...
Fai per lasciargliela andare, ma lui con un verso
te la riprende.
Sta male e quando si sta male, si diventa
paranoici. Lo sai bene...
Lo lasci fare, non ti dispiace tenergli la mano.
-Sai...-
-Cosa?-
-Ti ho cercata per giorni dopo quel fatto.-
Sta parlando ancora di quella volta.
-Rivolevo vedere quella bella bimba dal vestito
azzurro, solo molto tempo dopo ho saputo che eri partita con Tsunade.-
Lo guardi
intenerita, non credevi di essere capace di fare un simile effetto.
-Mi ero innamorato come una pera cotta di quella
ragazzina.-
Alle tue spalle Raido ridacchia bastardo. ha
ripreso i sensi al momento più opportuno,
per lui, perchè conoscendolo porterà per i fondelli il suo comandante
finchè avrà vita per questa rivelazione fatta nel delirio.
Li coccoli ancora mentre senti la squadra speciale
avvicinarsi.
Li hai tenuti in vita.
Iwashi ti sorride ringraziandoti con gli occhi.
-Ce ne hai messo di tempo per arrivare...- mormora
Genma mentre due medici della sqadra speciale si affaccendando per metterlo su
una barella. - Mezza sega...-
Controlli a stento una risata mentre ti alzi, la
mano ancora stretta alla sua, non sembra intenzionato a volerti mollare.
-Ehi, mi sono fatto il culo per arrivare a Konoha
in un ora e mezza.-
-Bah... Sicuro che ti sei perso.-
-Raido...Porca vacca, pure tu ti ci metti?-
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Hai un sonno della miseria.
Ogni singola fibra del tuo corpo chiede a gran voce
un letto, ma non riesci a staccare il sedere dalla seggiola su cui sei piombata
al tuo arrivo all'ospedale e poi non vuoi lasciare solo Iwashi, che sembra ad
un passo ad ululare alla luna la sua sofferenza, da quando le porte della sala
operatoria si sono chiuse con un tonfo.
- Da quant' è che siete compagni di squadra?- gli
chiedi all'improvviso, un po' per distrarlo, un po' per tua reale curiosità.-
- Da quando siamo diventati genin...Quasi 20 anni.
Ti sorride quasi rinvigorito, prima di spostarsi a
guardare la porta della sala operatoria, ora aperta- Stanno bene tutti e
due.- dice la Godaime ad Iwashi mentre due barelle sfilano alle sue spalle-
Hanno la pellaccia dura i tuoi compagni.-
Poi ti guarda battendoti una mano sulla spalla-
Hai fatto un ottimo lavoro.-
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-Che visione paradisiaca per questi occhi
stanchi...-
Alzi il capo dal palmo della mano, incontrando gli
occhi di Genma. E' arrufato da quelle che deve essere stata una nottataccia,lo
guardi cercare la tua mano che è vicina alla sua e stringerla forte-...
Sbaglio o sei vestita d'azzurro?-
Annuisci con un sorriso, ma non l'hai fatto a
posta...O almeno credi...
-Come ti senti?-
-Ora che ti vedo molto meglio.-
-Smettila di fare il romantico non ci sei portato.-
-Cattiva mi hai smontato...-
Ride e tu con lui... Fino al giorno prima avresti
pagato oro per sentirla e ora non ti pare vero di ascoltarla.Lo guardi tirarsi
su, lavorando di braccia per far scivolare le gambe sul lenzuolo.
-Come sta Raido?-
-Bene o almeno credo.-
-Perchè credi?- ti fa immediatamente
preoccupato.
In due parole gli racconti dell'agghiacciante
incontro fra Raido e Iwashi , il volo dello jonin fra le braccia dell'amico a
letto, e le grida di agonia di quest'ultimo.
-Che idioti...- ride Genma scrollando il
capo.
E' troppo carino quando ride...
Troppo...
Guardi la sua mano ancora stretta alla tua, chissà
se si ricorda quello che ti ha detto.
[Mi ero innamorato come una
pera cotta di quella ragazzina.]
E poi ha usato il tempo passato...
Una cotta da bambino...
Forse te l'ha detto per sdrammatizzare.
Ti ha visto preoccupata, ti voleva strappare un
sorriso e nulla di più...
Sbuffi...
Quanto voresti chiedergli, ma non ne hai il
coraggio...
-Che c'è?- ti fa lui intercettando il tuo
sguardo.
-No...Nulla.-
Si appoggia al cuscino, giocherellando con le tue
dita, accarezzandole fra il pollice e l'indice, mentre tu lo implori col pensiero
di smetterla se non vuole usare un cucchiaino per raccoglierti dal pavimento.
-Ehi.-
-Uhm?-
-Senti non è che adesso sei in imbarazzo?-
-Come?-
-Si,dai... Per quello che ti ho detto nel bosco.-
-Che mi hai detto nel bosco?-
Ha una faccia da..."Che l'ho solo pensato?"
ti lascia andare la mano grattandosi la tempia. E' in crisi... E'
IN CRISI!!!
Prende fiato, prendendo un po' di colore sulle
guance- Beh... Cre.. Credevo...Di averti detto... Che...-
-Che?-
Da quanto sei così cattiva?
-Che...Beh...-
Sta balbettando...E' troppo dolce...
-Che...Sono innamorato di te da quando ho 11 anni.-
Ringrazi il cielo che la seggiola su cui sei seduta
ha i braccioli mentre ti senti arrossire,arrossire e arrossire, perchè, molto
probabilmente saresti finita a faccia avanti sul pavimento o di lato, comunque
per terra...-Hai detto "ero"!-
-Prego?-
-Hai detto "mi ero"...Non
"sono"!-
-Allora l'ho detto.-
-Beh si...-
-Perchè me l'hai fatto ripetere?-
-Perchè non credevo che ti riferissi a quello!-
-A che mi dovevo riferire?-
-Hai detto "ero"! Mi ero innamorato...
-Scusa se non ho controllato il tempo dei verbi...-
Ti dice piegandoti verso di te, portando il viso allo stesso piano del
tuo
-Sai, stavo solo morendo.-
Vi guardate in cagnesco per un attimo prima che
scoppiate a ridere ... Appoggi la fronte contro la sua spalla, cercando di
riprendere fiato mentre lui ti accarezza la nuca lasciata scoperta dai capelli.
-Sai?- ti dice prendendoti il mento
fra due dita facendoti alzare il capo- Lo sapevo che un giorno ti avrei rivisto.-
-Lo sapevi?-
-Già...-
... Accosta il viso al tuo mentre senti il cuore
battere fin su le tempie quando...
YUHHH!!!
NO...NON SONO LORO.
CHE CARINI!
SI...SONO LORO.
EHI GENMA VEDI DI FARE
LE COSE PER BENE STAVOLTA...
GIA' VEDI DI NON FAR
SOFFRIRE LA NOSTRA PRINCIPESSINA...
Genma ti lascia andare il mento mentre sposta lo
sguardo da te ai due che stanno facendo gli scemi sulla soia della porta-
Scusami.- ti dice alzandosi lentamente, poggiandosi a te- Faccio in un
attimo.-
Finalmente la smetterai
con le tue filippiche sull'amore vero!
In meno di dieci secondi la stanza è piena di kunai
e shuriken,mentre Iwashi parte facendo sgommare la sedia a rotelle dove è
seduto Raido e tu scoppi in una sonora risata.
-Vado..Li ammazzo...Torno... E riprendiamo il
discorso di prima.-
Ti alzi prendendolo per la maglia del pigiama,
facendolo girare, strappandogli un bacio a tradimento che lo fa barcollare sul
posto.
Ehi, ma da quando sei così audace??
-Tu avrai anche aspettato 12 anni, la tua bambina vestita d'azzurro- gli
dici con un sorriso contro le sue labbra - Ma lei non è un tipo molto
paziente sai?-
Lui ti guarda con un gran sorriso- In realtà
neanch'io lo sono...- ti dice schioccandoti un'altro bacio - Per questo
quei due avranno una morte orribile!- e mentre
torni seduta, felice come non lo eri da tempo senti le ultime grida di agomia
di Iwashi e Raido.
-OH KAMI ABBI PIETA' DELLA MIA ANIMA!-
-RAIDO POSSO MORIRE PRIMA IO?-
-PERCHE'?-
-NON SOPPORTEREI DI ASSISTERE ALLA TUA DIPARTITA.-
-D'ACCORDO, MA FA IN FRETTA.-
Fine:
Genma :
E' l'esaminatore del torneo durante la
terza fase dell'esame di selezione dei chunin e prese il posto di Hayate Gekko
ucciso dal ninja della sabbia Baki. Porta sempre in bocca un Senbon che in
battaglia usa come arma da lancio..
Raido:
compagno di squadra di Genma e assistente del terzo Hokage. Ha la parte
sinistra del viso coperta da diverse cicatrici.
Iwashi:
compagno di Raido e Genma.
Yakushi-san*
: Shizune si riferisce al padre adottivo di Kabuto, responsabile della squadra
medica di Konoha durante l'assenza di Tsunade.