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Autore: _xonedssmile_    28/08/2013    3 recensioni
La mia attenzione si spostò su uno dei 5 ragazzi ''misteriosi''.
era seduto nella prima fila,vicino al muro,nel secondo banco...
l'avevo notato varie volte senza però interessarmi più di tanto,quel giorno però,per un inspiegabile motivo,attirò la mia attenzione!
dovevo ammettere che era davvero bello...
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< < : Harry,perchè ci attaccano!? > > dissi portandolo nel retro del palazzo.
< < : bhè,c'è una cosa che devo dirti! > > guardò le sue mani.
< < : Harry,mi stai nascondendo qualcosa? > > lo guardai perplessa.
< < : tu non sei April James,tu sei Allison West,futuro capo della famiglia West,generazione di vampiri! > > disse.
< < : e siamo destinati a sposarci... > > fissò i suoi occhi nei miei,tanto che sentii il mio cuore perdere un battito...
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aprii gli occhi,era una sensazione abbastanza strana...
tutto intorno a me era uguale,ma lo percepivo con emozioni diverse!
finalmente i miei occhi incontrarono i suoi...
lui si avvicinò a me toccandomi le mani e,poco dopo,facendole congiungere in una cosa sola.
finalmente avevamo la stessa temperatura...
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< < : sono Allison West,futuro capo della dinastia dei West... > > dissi brandendo il paletto tra le mani.
< < : e ho intenzione di diventarlo,che tu lo voglia o no! > >
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 POV APRIL:
Aprii gli occhi, era una sensazione abbastanza strana.
Tutto intorno a me era uguale, ma lo percepivo con emozioni diverse.
Finalmente i miei occhi incontrarono i suoi.
Lui si avvicinò a me, toccandomi le mani e, poco dopo, facendole congiungere in una cosa sola.
Finalmente avevamo la stessa temperatura.
Mi alzai dal letto, cui ero sdraiata sopra, per poi mettermi a sedere.
La testa mi scoppiava e le gengive mi facevano male in una maniera insopportabile. Non avevo fame, ma l’ardente bisogno di sangue.
-Harry, cosa è successo?- Chiesi, portandomi una mano sulla tempia e massaggiarla, almeno per calmare qual martello che mi stava battendo insistentemente sui nervi.
- April, ehm cioè Allison..E’ tutto abbastanza strano, è in gran parte, doloroso. Adesso sei una dei nostri. Ti ho trasformata un giorno fa, per evitare che tu morissi per mano di Kate e di Justin.- Passò una mano sulla mia guancia, sorridendo amorevolmente.
D’un tratto le immagini della notte precedente mi passarono davanti, come in un filmino: noi che venivamo attaccati da Justin e i suoi scagnozzi, io che venivo pugnalata con un paletto di frassino, il dolore allo stomaco e… Janette.
-Dov’è Janette?.- Dissi alzandomi di scatto da letto, per poi arrivare al confine della porta. Harry mi seguì a ruota, non proferendo risposta, ma abbassando lo sguardo al suolo, giocherellando nervosamente con le mani.
Scesi giù in salone, passando per le scale, che scricchiolavano sotto i miei passi potenti e decisi.
-Dov’è!?.- Urlai con tutto il fiato che avevo in gola. Tutti i ragazzi mi fissarono. I loro sguardi erano persi, senza più anima, senza sentimento.
Alissa mi venne incontro, abbracciandomi in una stretta poderosa e iniziando a piangere.
Mi liberai, accasciandomi al suolo. Le ginocchia urtarono in pavimento in moquette con violenza, ma non sentii dolore, quest’ultimo era concentrato sul mio cuore, che ormai non batteva più. Si, non batteva più non perché ero diventata una vampira, ma perché avevo perso una parte della mia vita: la mia migliore amica.
Guardai il vuoto, gli occhi cominciavano a pizzicarmi e le guance diventarono rosse. Mi rannicchiai al suolo, piangendo lacrime amare, perché alla fine potevo salvarla. Non me lo sarei mai perdonata. No, lei non c’era più, ed io ero ufficialmente morta dentro, senza più niente. Avevo perso tutto.
I miei singhiozzi riempirono la stanza.
Dovevo vendicarmi. Dovevo farlo per lei, dovevo uccidere Justin e tutti gli altri che erano con lui.
Strinsi le nocche, facendole diventare bianche. Un mio pugno colpì il pavimento, facendomi sanguinare la mano, sulla quale di erano formati alcuni graffi. Non c’era dolore neanche lì, ma solo frustrazione e pura, e semplice, rabbia.
-Adesso che si fa?.- Aggiunsi rialzandomi, con tutta la compostezza possibile. Asciugai una lacrima sfuggita al controllo della mia volontà, con il dorso della mano.
-Domani andremo in Toscana, da Chris. Li stermineremo, nel vero senso della parola.- Rispose Liam, picchiettando le punta delle dita sul tavolo in mogano. Tutti restammo a fissarlo, non proferendo parola, ma meditando sul da farsi.
-Chi è Chirs?.- Chiesi aggrottando la fronte.
-E’ il capo di tutti noi vampiri, un Antico. E’ il motivo della comparsa di Justin in città. Vuole eliminarti.- Rispose Niall.
Era una geniale, anzi, grande, idea e io non potevo essere più eccitata e piena di adrenalina. Sorrisi beffardamente: mi sarebbe davvero piaciuto spezzare il collo a quei bastardi, perché solo questo appellativo potevano meritarsi.
 
Restai tutto il giorno in camera, pensando a tutto quello che era successo in quel breve periodo: dal primo incontro con Harry fino ad arrivare alla mia attuale trasformazione. Tutto quello che c’era di umano in me era ufficialmente scomparso.
Vicino al letto, poggiato sopra il comodino, c’era un bicchiere di vetro contenente del liquido rosso. Non avevo il coraggio di berlo, tanto era forte l’odore. Avevo provato più e più volte ma appena il sapere metallico toccava le mie labbra, lo ritiravo subito sulla superficie in legno. Eppure ne avevo bisogno, lo desideravo.
-Non ci sei ancora abituata.- Harry, che era poggiato allo stipite della porta, richiamò la mia attenzione. Alzai lo sguardo da sopra le pagine del libro che mi aveva lui stesso prestato, raccolto dalla sua immensa libreria. Mi trovavo nella sua camera, e sembrava che quello era il solo e unico divertimento in quella casa.
I ragazzi erano al piano inferiore, a discutere sul piano per uccidere il nemico. Alissa se ne stava in un’altra stanza, a sentire la musica. Anche lei era scossa per la morte di Janette, e preferiva non parlarne, proprio come me.
Il moro si avvicinò, chiudendo la porta alle sue spalle.
-Adesso staremo insieme per l’eternità.- Sorrisi, provocando una sua risata.
-Beh, credo che tu abbia davvero ragione.- Passò una mano tra i miei capelli, spostando una ciocca dietro l’orecchio.
-Posso baciarti?.- Sospirai a un soffio dalla sua bocca. Non rispose, preferendo annullare la distanza tra le nostre labbra, facendole congiungere in una cosa sola.
Si muovevano in sintonia, le nostre lingue si cercavano, si volevano, come se si cercassero da una vita.
Passai una mano tra i suoi ricci, scompigliandoglieli. Mi misi a cavalcioni su di lui, muovendo in sintonia i nostri petti, che si scontravano l’uno contro quello dell’altro. I respiri si facevano affannosi, ogni singola cellula del mio petto lo voleva.
Mi baciò il collo, cominciando a spillare sangue. Sentivo la sua eccitazione premere contro la mia coscia.
Premetti la mano sul suo petto, facendo allungare Harry sul letto. Le sue mani viaggiavano dalla mia schiena per poi passare sulla mia vita, fino ai seni. Gemiti incontrollati sfuggirono dalla mia bocca, facendo sorridere il ragazzo.
-Ti amo- Gli sussurrai all’orecchio, mordendo poi il lobo.
-Ti amo anche io.- Rispose, per poi lasciare dei baci sulla mia bocca. Ribaltò la situazione, facendomi finire sotto di lui.
Cominciai a sbottonare la camicia bianca che portava, facendo saltare i bottoni e lanciando quest’ultima in una parte indefinita della stanza.
Lui fece lo stesso con la mia maglietta e i pantaloncini. Slacciai la cintura, poggiandola alla base del letto, insieme ai pantaloni.
Ci baciavamo con passione mentre le sue mani vagavano verso l’interno coscia.
Mi concedetti al suo corpo subito, senza opporre alcuna resistenza. I muscoli si contraevano ad ogni minima spinta, mentre le mie gambe si attorcigliavano alla sua schiena.
Gemiti e sospiri riempirono la stanza. C’era amore, passione e sentimento in quello che stavamo facendo.
Al culmine del piacere premetti le mani sulla sua schiena, conficcando le unghie nella carne.
Ci accasciammo sulla superficie morbida delle coperte. I nostri petti si alzavano e abbassavano ritmicamente.
Mi girai nella sua direzione, poggiando le mani sul suo petto, percorrendo la linea dei suoi muscoli. Il petto era grondo di sudore, così come la sua fronte.
-Non te l’avrò mai detto, ma sono contenta di restare al tuo fianco per sempre.- Sorrisi.
-Anche io.- Disse prima di coprire i nostri corpi con le lenzuola bianche, che profumavano di lavanda.
Ci abbracciammo, restando così per tanto tempo.
Si, l’amavo più della mia stessa vita.
 
Scendemmo al piano inferiore. I ragazzi ci guardarono con aria maliziosa, al che storsi un po’ il viso, ma alla fine avevo capito tutto.
-La prossima volta vedete di non farvi sentire.- Disse Zayn per poi poggiare una valigia vicino alla porta di ingresso.
-Dove andiamo?.- Chiesi dopo essermi ripresa dal rossore.
-In Toscana, andiamo da Chris, non c’è tempo da perdere.- Mi disse Alissa.
La vendetta stava per iniziare.
 
 

SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutte c:
Ho aggiornato a tempo di record HAHAHAHAHAH (si come no)
Beh, non so che dire del capitolo, c’è solo la parte hard HAHAH, fa schifo lo so, mi fa altrettanto schifo leggere le OS rosse e devo dire che era parecchio disgustata mentre scrivevo quella parte.
Prima o poi ‘sti due dovevano fa qualcosa HAHAHAHHAHAHA.
Bene, adesso vado, colgo l’occasione per ringraziare tutte, grazie **
Ci vediamo alla prossimo capitolo che sarà l’ultimo :c
Alla prossima belle pimpe senzuali<3
Baci,Ale :)

  
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