Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Ricorda la storia  |      
Autore: peetaswift5    29/08/2013    1 recensioni
"E poi il torneo avrebbe dovuto vincerlo il cavaliere misterioso, sconfiggendo tutti gli sfidanti e proclamando la fanciulla-lupo regina dell'amore e della bellezza."
"Lo fu" disse Meera "Ma quella è una storia più triste."
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rhaegar Targaryen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mi ero proposta originariamente di scrivere una fanfiction a più ‘puntate’ in cui avrei narrato l’intera storia di Rhaegar e Lyanna ‘rivista’ rispettando alcune delle mie teorie, ma ahimè essendo affetta da pigrizia cronica e per via di mancanza di tempo e di ispirazione ho deciso piuttosto di creare una raccolta di dieci one-shot sempre incentrate sulla loro storia. Le one-shot non seguiranno nessun ordine cronologico o particolare, si limiteranno ad ubbidire alla mia mente folle ed alla mia vena ispiratrice spesso ostruita dal colesterolo. Enjoy.

 

 

 

Chi vede il peccato dappertutto è malato nell’anima

Zafòn

 

 

 

 

 

Peccatori

 

 

 

 

 

 

 

 

Lyanna si avvolse le braccia attorno alle gambe portandosi le ginocchia al petto nel tentativo di riscaldarsi e di rievocare alla mente come soleva raggomitolarsi tra le braccia sicure ed asciutte di suo padre, a Grande Inverno. Percepiva le guance divenire più roventi ogni secondo che passava, le gocce di pioggia che colpivano ritmicamente il terreno ed il freddo penetrare la sua pelle attraverso i vestiti fradici. Un ticchettio incessante le otturava orecchie facendole pulsare la testa e impiegò qualche minuto per capire  che era solo il battito dei suoi denti; impose quindi alla sua mascella di smettere nonostante i brividi continuassero a tormentare il suo corpo . Al suono stranamente amplificato di un ramo che si spezzava alzò lo sguardo su Rhaegar che cercava di far scaturire una scintilla sfregando della legna umida senza molto successo. Soffermò gli occhi sulle mani del principe,affusolate ed eleganti, che riuscivano a spaccare senza troppi complimenti i ramoscelli in movimenti rapidi e precisi; poi salì verso il suo viso, piegato in avanti con la fronte aggrottata per la concentrazione. I capelli erano ancora umidi ed una ciocca gli penzolava sulla guancia, adagiandosi finemente proprio accanto al suo naso, quasi come se quella posizione fosse stata programmata. Era bello, talmente tanto bello che faceva quasi male guardarlo. All’improvviso gli occhi di Rhaegar si sollevarono incontrando i suoi e la sorpresero a fissarlo. Lyanna distolse lo sguardo imbarazzata e si guardò le mani concentrandosi sul suo respiro, affannato ed incerto non solo per la febbre. Riusciva quasi a sentire indugiare il sorriso storto dell’uomo sul suo capo mentre il viso le si infiammava. Dopo un po’ lo strofinio del legno ricominciò e la fanciulla dedusse che il principe stava ritentando di accendere il fuoco allontanando la sua mente -e i suoi occhi- da lei. La fanciulla si prese a calci mentalmente per la sua stupidità e per la soggezione che provava nei confronti di un uomo che le aveva addirittura salvato la vita durante la tempesta. Cosa avrebbe dovuto temere? Non stavano facendo nulla di male, si erano solo accampati in una galleria che avevano scovato nel bel mezzo della foresta per ripararsi dalla pioggia scrosciante degli ultimi due giorni. Anche gli altri erano dispersi. E allora perchè ogni volta che lo guardava si sentiva tremendamente a disagio? La realtà è che aveva paura di cosa il suo corpo avrebbe potuto fare dopo il bacio che si erano scambiati due giorni prima, un bacio nato dal nulla, spontaneo come lo è bere dopo una lunga corsa o ridere quando qualcuno cade di faccia per terra. Rhaegar si era semplicemente chinato verso di lei e l’aveva baciata di fronte agli occhi dell'albero diga. E lei non aveva opposto resistenza. 

‘Ce l’ho fatta!’ la voce di Rhaegar la fece trasalire e si sentì terribilmente impacciata a guardarlo dopo aver ricordato la sensazione delle sue labbra sulle sue e della sua mano sulla sua vita. Lyanna guardò il mucchio di legna dal quale spuntava un filo di fumo e mettendo a fuoco più attentamente notò un bagliore rossastro nel centro. Aprì la bocca per dirgli che era meglio di niente ma la voce le rimase intrappolata in gola. Deglutì a fondo e solo allora scoprì quanto le bruciasse.

 ‘Meglio di nulla’ riuscì a dire schiarendosi la voce, ma Rhaegar si era già alzato in piedi.

‘Sono un idiota, ti ho lasciato qui a morire di freddo’ Afferrò da terra il suo mantello di cui Lyanna aveva scordato la presenza e lo posò delicatamente sulle sue spalle. La giovane  sobbalzò a contatto con le mani del principe e desiderò fortemente prendersi a schiaffi per essersi ridotta in uno stato così debole e febbricitante da dover accettare l’aiuto di un uomo, specialmente dell’ uomo su cui aveva appena fantasticato in modo poco rispettabile. Ma era talmente stanca ed intorpidita dal freddo che riuscì solo a mordersi l’interno della guancia e ad avvolgersi stretta nel tessuto sebbene bagnato. La mano di Rhaegar le sfiorò il mento e le sollevò il viso per guardarla negli occhi. 

‘Come stai?’

‘Sono stata peggio’ riuscì a rispondergli con voce roca ‘la cosa più fastidiosa è il freddo’

 

Rhaegar rispose con il suo solito sorriso storto e mesto ‘Non posso fermare la pioggia, ma ho acceso il fuoco per scaldarti’ Il giovane drago le porse la mano, e Lyanna capì che voleva che si alzasse per sedere di fronte alla legna ardente. Pur esitando per via del contatto fisico, gli afferrò la mano ma una scossa di elettricità le attraversò le dita e sussultando la tirò via.  

‘Perdonami,dev’essere stato l’attrito del legno’ Il modo in cui la guardava era così intenso che il cuore cominciò a galoppare come Tempesta durante le loro gare pomeridiane nella prateria. Il pensiero della sua fedele cavalla morta annegata le fece bruciare gli occhi ed il cuore le si gelò. Egli probabilmente se ne accorse poichè le afferrò delicatamente il braccio e l’aiutò a sollevare le sue membra sfinite. Lyanna una volta in piedi barcollò ma il principe continuava a reggerla saldamente e la guidò verso la parete rocciosa. Le guance di Lyanna si infiammarono nuovamente per la vicinanza pericolosa del corpo di Rhaegar che la guidava. Odiava sentirsi una sciocca verginella che avvampava solo alla presenza del bel principe, ma soprattutto detestava sentirsi così fragile, quindi si sganciò dalla sua presa e raggiunse stentando il fuoco che aveva cominciato a bruciare più vivacemente. Si adagiò malferma per terra e si raggomitolò di nuovo godendosi il calore che la legna emanava. Rhaegar la fissò per qualche secondo ancora, poi le si avvicinò e prese posto accanto a lei. Lyanna cercò di calmarsi ed attenuare i palpiti del cuore che le pulsavano nelle orecchie sempre più velocemente, e quando la spalla del principe sfiorò la sua rabbrividì. Si chiese se tutto quello che stava avvenendo nel suo corpo fosse colpa del freddo, della febbre o fosse la sua presenza. Il giovane drago notò il tremito e le circondò le spalle con il braccio sinistro, stringendola a se e provando a scaldarla. La fanciulla si sentì improvvisamente rassicurata dal calore che irradiava dal suo petto e cullata dal battito costante e rapido del suo cuore. Sentiva di essere a casa, come se le sue braccia fossero il suo letto di Grande Inverno, la sella di Tempesta, l’impugnatura della spada di Bran o il prato su cui guardava le nuvole con Ned. Avvertiva respiro caldo di Rhaegar sulla sua tempia e si intimò di non tremare. Alzò lo sguardo e si ritrovò gli occhi del principe nei suoi, due pozzi saturi di emozioni che non riusciva a decifrare. Erano così vicini che i loro respiri si mescolavano tra loro, inebriando l’aria. E lui era così assurdamente bello e triste che la giovane lupa sentiva come una punta trafiggerle il cuore. Ma non poteva essere vero,non poteva essere a pochi centimetri dalle sue labbra. Questo pensiero la investì violentemente, procurandole una fitta molto più dolorosa  di quanto avesse potuto immaginare. Nonostante la febbre, Lyanna sapeva bene che l’uomo di fronte a lei era il principe Rhaegar della casata Targaryen, futuro erede al trono, marito della principessa Elia e padre di due bambini. E lei non avrebbe mai accettato di essere solo un passatempo per lui. Si scostò bruscamente dal viso di Rhaegar e si sciolse dal suo abbraccio, cercando di alzarsi. Il giovane drago la seguì con gli occhi mentre lasciava cadere il mantello e si allontanava dal fuoco, oscillando. Lyanna si fermò davanti all’apertura della galleria, inspirando l’aria gelida e dando refrigerio al suo viso in fiamme per la rabbia di essere stata una preda così facile. La pioggia era aumentata di nuovo, ammantando tutto il paesaggio di una densa coltre di nebbia grigia. Vapori si sprigionavano dal terreno ricoperto di foglie bronzee mentre si domandava quando l’acquazzone sarebbe cessato. Ne aveva abbastanza di Rhaegar, dei suoi sguardi, delle sue gentilezze che non facevano altro che illuderla. Voleva solo tornare a casa e dimenticare quel maledettissimo torneo. Il silenzio e l’imbarazzo che impregnavano l’aria erano così densi che avrebbe potuto toccarli e sentiva il forte impulso di battere i piedi per la frustrazione. Gli occhi le si riempirono di lacrime di mortificazione quando Rhaegar si schiarì la voce.‘Stai male, non dovresti stare lì ferma al freddo’

Lei non rispose, e non lo fece nemmeno quando lui la chiamò per nome. Lyanna captò il tintinnio della spada ed intuì che era in piedi e che stava venendo verso di lei. Rhaegar le  toccò il braccio ‘Lyanna, andiamo..’

La fanciulla si voltò di scatto verso di lui ‘Cosa vuoi da me?’

L’uomo sembrò colto di sorpresa da quella domanda, o forse erano i suoi occhi scintillanti di lacrime a sbalordirlo ‘I-in che senso? Voglio solo che tu ti metta al caldo’

‘Dico sul serio’ lo interruppe duramente lei ‘Cosa vuoi da me? Perchè sei così gentile? perchè mi guardi in quel modo? perchè mi sfiori come se avessi paura di toccarmi?’ si bloccò per deglutire ‘Perchè mi hai baciata?’

‘Lyanna..’ sussurrò il suo nome debolmente, come se nominarla gli richiedesse uno sforzo troppo grande.

‘Smettila, hai capito? Non mi frega niente se sei il futuro re o il più grande guerriero mai esistito, sei sposato ed io promessa. Io non sono il giocattolo di nessuno, non hai nessun diritto di usare le persone per il tuo divertimento quindi stammi lontano!’ Lyanna non si era accorta che il suo tono di voce si era alzato fino ad urlare. Negli occhi di Rhaegar c’era un mare tempestoso color porpora che sembrava volesse inghiottirla e dimenticò di respirare per un secondo ‘Non sei un giocattolo, non lo sei mai stata’

‘Scommetto che lo dici a tutte le puttane di Approdo del Re,vero?’ rise lei amaramente.

Il principe chiuse gli occhi massaggiandosi le palpebre e sussurrando ‘no’ ripetutamente. Poi inaspettatamente sferrò un pugno sulla parete rocciosa,sbucciandosi le nocche ‘NO!’ La voce di Rhaegar sembrava disperata e Lyanna iniziò a spaventarsi davvero, poichè non aveva mai visto il giovane drago infuriarsi a tal punto.La fanciulla fece un passo indietro ma Rhaegar subito le afferrò il braccio trattenendola e la avvicinò a se ‘Non ho mai, mai in tutta la mia vita disubbidito a mio padre, mai fatto qualcosa di disdicevole o disonorevole, mai anche solo guardato un’altra donna che non fosse Elia e poi arrivi tu e butti tutto all’aria’ si fermò per prendere fiato mentre le lacrime scorrevano sulle guance di Lyanna rinfrescandole la pelle bollente ‘Ascoltami bene, tu non hai idea quanti sforzi mi servano per non fissarti o toccarti, per non parlarti solo per ascoltare la tua voce. Anche adesso mi sto trattenendo altrimenti ti avrei già baciata. E lo sto facendo perchè conosco benissimo la nostra situazione e so che non potrei nemmeno avvicinarmi a te. Quindi non venire a parlarmi di cosa possiamo e non possiamo fare perchè lo so, e so mi sta uccidendo’ Rhaegar la guardò talmente intensamente che si sentì perforare l’anima, come se lui stesse scavando a fondo, sempre più a fondo dentro di lei fino a raggiungere lo strato più profondo del suo essere che nemmeno lei aveva mai toccato. I suoi occhi erano pieni di un turbinio di sfumature ed emozioni, e Lyanna si sentì stringere il cuore da una morsa talmente stretta da lasciarla senza fiato. Non sapeva cosa rispondere ne come agire, quindi fece l’unica cosa che l’istinto le suggeriva e corse via sotto il diluvio, inzuppandosi completamente. Rhaegar la seguì e le agguantò il braccio dopo pochi secondi parandosi davanti a lei. Lyanna era soffocata dalle sensazioni che stava provando e non riusciva a tenere gli occhi aperti per la pioggia. ‘Perchè me lo hai detto? Ti odio’ 

‘Ti ho solo detto ciò che provo. Non immaginavo che la verità potesse sconvolgerti tanto.’ rispose lui, la voce coperta dal rombo della pioggia. Fu allora che Lyanna realizzò che lo voleva, lo voleva più di qualunque altra cosa, più di quanto un assetato potesse aver bisogno di un otre di vino o un moribondo di una morte rapida e che non poteva farci nulla. Gli gettò le braccia al collo e lo baciò, e dopo un attimo di sgomento il principe ricambiò. Il bacio non era ne’ delicato ne’ passionale; era qualcosa di molto più profondo. Era come se stessero morendo annegati e potessero respirare solo attraverso le loro bocche incollate. Come se quel bacio potesse cancellare per un solo momento tutta l’oscurità e l’angoscia e il dolore che riempiva i loro cuori, lasciando al loro posto raggi di sole estivo. Rhaegar prese Lyanna in braccio e lei gli strinse le gambe attorno al bacino mentre ritornavano all’interno della galleria grondanti d’acqua. La giovane lupa sapeva benissimo che stava commettendo un errore madornale, di essere febbricitante e delirante ma non riusciva a fermarsi. Rhaegar le baciò il collo scendendo più in basso fino alla clavicola. Le mani di Lyanna raggiunsero l’orlo della camicia del principe e la sollevarono fino a toglierla. I due ricominciarono a baciarsi ma lui perse l’equilibrio e finirono a terra, l’uno sopra l’altra senza staccarsi. Rhaegar però interruppe il bacio e mormorò con voce arrochita dalla passione ‘Sei sicura?’ 

Lyanna annuì e aggiunse ansimante  ‘Non possiamo’

‘Lo so’

Le loro labbra si rincontrarono non più affamate come prima, ma con molta più dolcezza, come legate da qualcosa di più profondo che il sesso. Rhaegar slacciò i nastri che legavano il suo corpetto, facendo spazio alla sottoveste candida. Lui le accarezzò lievemente il seno con le labbra  e Lyanna fu colta da uno spasmo di piacere nel fondo dello stomaco. Continuarono a baciarsi, ad accarezzarsi, ad assaporarsi ed a scoprirsi, giocando e quasi mangiandosi dall’urgenza del desiderio. Quando Lyanna riuscì a sganciarsi la lunga gonna ed allargò le gambe, Rhaegar posò la fronte contro la sua.Riusciva a scorgere nei suoi occhi violetti la prova che lui la desiderava con disperazione, che aveva bisogno di lei e che  il sentimento che riempiva i suoi occhi era più intimo ed intenso della lussuria. La sua mano cercò quella del principe e si intrecciarono, serrate come da una promessa silenziosa. E quando lui entrò in lei, sotto le palpebre chiuse vide un immensa esplosione di luce e di colori e fu colta da una gioia pura e disarmante, priva di tenebre o miseria. Nonostante il dolore tra le gambe voleva gridare a tutti che era semplicemente felice e viva, viva come non lo era mai stata e spronò Rhaegar a spingersi ancora più dentro di lei, come per ridurre al minimo la distanza tra di loro. Sentirlo dentro di se le suscitava fremiti in tutto il corpo, e mentre gemeva si rese conto che l’uomo ansimante sopra di lei che la baciava era ormai diventato una parte di se. Erano due peccatori che si compenetravano a vicenda, due parti dello stesso intero, uniti indissolubilmente. E lo sarebbero sempre stati.

 

 

 

 

 

 

 

N.B. L’episodio che ho descritto è totalmente frutto della mia fervida e lussureggiante immaginazione in quanto non credo che il concepimento di Jon sia avvenuto dopo la loro ‘fuga d’amore’ (non penso che fossero tanto idioti da scappare senza pensare alle conseguenze se non fosse stato strettamente necessario, e poi Rhaegar se avesse amato davvero Lyanna non l’avrebbe costretta a portare in grembo un bambino tanto importante). A titolo informativo, questo avvenimento si colloca poco dopo la fine del torneo e prima della partenza di tutti da Harrenhal. Ho immaginato ci fosse un’ultima battuta di caccia che viene interrotta bruscamente da una tempesta torrenziale durante la quale tutti vengono dispersi e Lyanna e Rhaegar si ritrovano da soli.

Detto questo, se vi va di recensire fatelo, accetto ogni tipo di critica o complimento e vi ringrazio per aver letto

Un bacio C:

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: peetaswift5