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Autore: annies    29/08/2013    5 recensioni
Alex non era come tutte le altre. Alex era come una di quelle persone che tu vedi e che non riesci a dimenticare. Quiete e tempesta allo stesso tempo.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lo sapeva.
Harry lo sapeva da sempre. O per lo meno, sin dal primo momento in cui le sue mani piccole e tozze l’avevano sfiorato.
Harry lo sapeva che Alex era speciale. L’aveva notato subito: sotto il cielo terso di una Berlino umida e fastidiosamente affollata, Harry aveva capito che era sul serio speciale.
Nessuno poteva contraddirlo.
Alex adorava la pioggia, ed Harry adorava il modo delizioso e schifosamente perfetto in cui arricciava il naso e guardava su; le gocce insistenti di pioggia poi le colavano lungo il viso, fino ad inoltrarsi tra il collo e la sciarpa di Alexander McQueen che Harry le aveva regalato per il compleanno. Era fastidioso, tremendamente, ma ad Alex non importava. Le piaceva la pioggia sul viso, le lavava i pensieri, le toglieva dal cervello il traffico ingombrante della Friedrich Straße e le cancellava i brutti pensieri dalla testa.
Ma Harry lo sapeva ugualmente, che Alex era speciale.
Alex non era come tutte le altre.
Alex era come una di quelle persone che tu vedi e che non riesci a dimenticare.
Quiete e tempesta allo stesso tempo.
Alex amava Marlene Dietrich, le vecchie pellicole anni Venti e tutto ciò che fosse in bianco e nero. Anche lei, a dire la verità, era un po’ in bianco e nero.
Ad Harry piaceva incredibilmente guardarla con le labbra schiuse, un box di noodles a metà tra le gambe incrociate e scoperte, le bacchette fra le mani e una ciocca di capelli biondi davanti al viso, mentre guardava Der blauer engel.
Gli piaceva anche quando per gioco, davanti ad una tazza di cioccolata calda aromatizzata al caramello, Alex cominciava a fare la faccia da pesce, con le labbra tinte malamente di rosso Chanel.
Quant’era bella, Alex.
L’aveva pensato sin da quando quel giorno di Aprile l’aveva vista affaticata e piena di appunti sulla metro.
Harry veniva da Alexanderplatz, lei da non si sa dove.
Alex non gliel’aveva mai detto. Gli aveva sempre parlato in inglese, mai in tedesco, ma Harry non era mai riuscito a capire da quale parte remota del mondo venisse.
Era un mistero, un mistero che si sarebbe potuto tramutare facilmente in qualcosa di brutto, ma ad Harry piaceva così.
Gli piaceva accompagnare Alex in quei posti strani, il venerdì sera.
Gli piaceva guardarla percorrere la metro di Zoo alle tre di notte su quei tacchi vertiginosi, mentre prendeva in giro le modelle ubriaca fradicia.
Gli piaceva anche quando insieme si ubriacavano in quei night club da quattro soldi e prendevano a ballare per tutta la notte.
Harry lo sapeva che Alex non era come le altre.
Le altre le guardi, ci vivi, ti piacciono pure, ma non ti rimangono impresse come Alex.
Per quelle come Alex tu ci muori, ci diventi pazzo. Non la molli più.
Non ne hai il coraggio.
Ci lasci la pelle.
“Non lasciarmi”
“Non posso promettertelo, Harry”
“Come sarebbe a dire?”
“Non mi piacciono le promesse, te l’ho detto un sacco di volte”.
Alexandra.
Alex.
Al.
Roccia, staticità ma movimento.
Quant’era bella con le spalle scoperte. La sua pelle candida diventava di cristallo sotto le luci psichedeliche della discoteca. Era bella, bella da star male mentre ballava in pista.
Bella che “cazzo, sono geloso”.
Alex era uno spirito libero, non potevi legartela addosso come se niente fosse.
“Creare legami per me è come essere violentata”.
Ed Harry l’amava, l’amava anche mentre il venerdì sera si legava a qualcun altro sotto il suo sguardo.
L’amava anche se Alex era stata la prima a farlo piangere sul serio.
L’amava anche se lo stava facendo lentamente morire, accasciato al suolo.
Ogni giorno di più.
 

Beh, non ho molto da dire su questa oneshot. In realtà è più uno sfogo personale, anche se io non mi rivedo per niente né in Alex, né nel mio Harry qui. Spero che vi piaccia, l'ho scritta mentre ero a Berlino e non ho alcuna voglia di rileggerla per vedere se ci sono errori. Il banner fa cagare, l'ho fatto in 5 minuti (grazie Jas per la foto <3). La modella la adoro e no, non mi ricordo come si chiama. 
Un bacio enorme,
Ari

 
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