Storie originali > Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: fly90    29/08/2013    15 recensioni
Cosa fareste voi se trovaste un libro che narra la vostra vita?
Genere: Horror, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

UN LIBRO SPECIALE.



Oggi è la giornata più brutta della mia vita, sono in viaggio da un'ora verso una città tutta nuova, verso un mondo tutto nuovo lasciandomi alle spalle un'intera vita.

Oggi lascio la famiglia, la scuola, gli amici, le abitudini, la mia casa ma sopratutto lascio lei, la mia migliore amica: Lena.

Lasciarla è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto ma era necessario.

Quando ho scoperto che Matteo mi tradiva con la mia ex amica Chrissy sono caduta in depressione e vederli tutti i giorni in giro per il paese non mi aiuta certo a riprendermi così, dato che ho una zia che abita in Oregon, ho deciso di andare da lei per un po' di tempo e cercare di dimenticare tutto.

Così mi trovo sulla mia mini cooper in viaggio verso l'Oregon con il vento che mi scompiglia i lunghi capelli neri.

Quanto mi piaceva quando Matteo ci passava dentro le dita e li accarezzava e ora invece...

Una lacrima scende piano sulla guancia.

Lo devo dimenticare!” Mi dico a voce alta così magari mi sembra più definitivo e continuo il mio viaggio pensando ad altro.


Sono da poco arrivata a casa della zia, una villetta con piscina molto graziosa, e mi sono già sistemata nella mia camera.

Mi annoio così decido di andare a fare un giro in centro.

Sto guardando le vetrine quando scorgo a terra un libro.

Sarà caduto a qualche studente o magari a qualcuno che ha fatto shopping.” Penso e sono quasi tentata di lasciarlo lì ma, alla fine la curiosità vince e lo raccolgo.

Gli do una veloce sbirciata tanto per vedere di cosa parla ma dalla trama sembra interessante. Parla della storia di una ragazza col mio stesso nome: Noemi.

Lo metto in borsa decisa a portarlo a casa e continuo il mio giro per la città.


La sera, dopo una cena abbondante e chiacchiere con la zia, salgo in camera e prendo il libro. Mi metto a leggerlo, parla dell'infanzia di questa Noemi fin dalla nascita.

Vengo completamente presa dalla trama e mi meraviglio che tante cose che leggo siano così simili a quelle accadute a me.

Non riesco a smettere di leggere e più vado avanti e più mi sembra di leggere la storia della mia vita. Sono confusa e non riesco a capire come sia possibile.

La porta si apre e mia zia entra.

Noemi, è molto tardi cosa fai ancora sveglia?” Dice con un sorriso, lo stesso sorriso della mamma.

Mi perdo a guardare quanto si assomigliano.

Mi ero persa leggendo un libro. Ora mi metto a nanna.”

Prima di uscire mi da un bacio sulla fronte e quel gesto mi scalda il cuore e allo stesso tempo mi riempie di tristezza perché mi ricorda la dolcezza di Matteo. Mi addormento piangendo.


Il giorno dopo mi metto a leggere di nuovo e inizio davvero a convincermi che parla di me.

Ne ho la certezza perché ci sono tutti i fatti importanti della mia vita.

A tre anni sono caduta nel vialetto e mi sono rotta un polso, a sei il cane del vicino mi ha morsa al viso e mi hanno dato tre punti ( ho una cicatrice sulla guancia destra a seguito di quell'incidente), a sette anni la casa è andata a fuoco, e infine a quattordici anni ho conosciuto Alex il mio primo ragazzo.

Ora mi trovo a pensare come sia possibile trovare per strada un libro che racconta la tua storia?

Mi rigirai bene il libro tra le mani studiando la copertina.

La trama diceva soltanto: LA STORIA DI UNA RAGAZZA.

Il titolo era:NOEMI.

Ma ora che ci faccio caso noto che in copertina non vi è riportato il nome dell'autore.

La cosa mi sembra davvero strana...

Vengo interrotta dal cellulare che squilla.

E' Lena che mi chiama per dirmi che verrà a trovarmi e a passare un po' di tempo con me se alla zia non dispiace e vuole ospitarla.

Si, intanto ti devo far vedere una cosa perché, non ci crederai, ma ho trovato per strada un libro che parla di me.” Le dico sentendo il bisogno di parlarne con qualcuno.

Restiamo a parlare del libro ancora per un paio di minuti e poi riattacchiamo.


Mi trovo in giardino quando sento la voce di Lena. Corro ad abbracciarla e la porto in camera dandole il libro.

La guardo aspettando una sua sua reazione che non tarda ad arrivare.

Ma Noemi qui non parla di te ma di me...Che diavolo vuol dire?” Esclama sbalordita.

Mi avvicino per contraddirla ma rimango interdetta: sulla copertina le parole sono cambiate.

Ora vi è scritto LENA al posto di Noemi e la trama è cambiata come il resto.

Poteva davvero il libro essere magico?

Poteva davvero aver cambiato da solo la trama ed il titolo?

Sembra strano ma è proprio quello che è successo.

Noemi, se il libro racconta la nostra storia come pensi che finirà?”

Le parole di Lena mi spiazzano. Non avevo pensato a come potesse finire.

La guardo scorrere velocemente le pagine e arrivare all'ultima.

Mi avvicino per vedere e leggiamo insieme fino all'ultima riga.

Spaventata Lena lascia cadere il libro con un urlo.

Parla della mia morte! Che cazzo di libro è?” Urla spaventata.

Lena per favore calmati, è solo un libro. Per quanto macabro sia è solo un mucchio di parole.”

Cerco di calmarla anche se la cosa ha scioccato anche me.

Per convincerla a lasciar perdere prendo il libro e lo vado a buttare nel cassonetto.


I giorni seguenti scorrono veloci e ci dimentichiamo del libro passando giornate in piscina e a fare shopping.

In un attimo arriva lunedì sera e Lena torna a casa lasciandomi sola con la zia.


Sono le tre di notte quando il cellulare mi sveglia. Allarmata, vedendo il che è mia madre, rispondo.

Noemi, tesoro, devo dirti una cosa e non so come dirtela...”La voce della mamma si incrina.

Mamma per favore parla, è successo qualcosa a voi?” Chiedo in preda al panico.

No no noi stiamo bene. Si tratta di Lena...”

La interrompo chiedendole di dirmi tutto in preda a un brutto presentimento.

Tesoro, Lena ha avuto un incidente mentre tornava a casa.”La voce della mamma si fa più fievole.

Lena? E' in ospedale? Si è fatta male? Dove l'hanno portata?” Farfuglio.

Lena era molto grave e lei è...lei è...Lei non ce l'ha fatta tesoro, mi dispiace....”Si interrompe piangendo.

Rimango scioccata e farfuglio una mezza risposta chiudendo la comunicazione.


Sto tornando a casa, gli occhi lucidi non riescono più a piangere dopo che per tutta la mattina hanno pianto, mi sento svuotata e sola. Lena mi manca. Non faccio altro che pensare ai momenti belli passati insieme e all'ingiustizia della vita che ha spezzato quella di una ragazza appena ventenne.


I giorni a seguire passarono quasi senza che me ne rendessi conto.

Il funerale fu devastante.

Per una settimana non parlai e non piansi.

Sembrava che qualcuno avesse sostituito il mondo a colori che conoscevo con uno nuovo dove l'unico colore era il grigio. Senza Lena mi sentivo persa, non provai nulla nemmeno quando vidi Matteo al funerale con Chrissy. Ero un guscio vuoto.


Sono sul divano e, a chi mi guarda, può sembrare che stia guardando la tv ma in realtà ho semplicemente lo sguardo puntato sullo schermo senza nemmeno vederlo.

Mio fratello si siede vicino a me e, come se avesse paura a parlarmi mi chiede se mi va di accompagnarlo a fare benzina e poi al centro commerciale.

Annuisco intuendo le sue buone intenzioni e vado con lui.

Sto girando nella corsia dei cd quando a terra scorgo un libro che mi sembra di aver già visto.

Mi avvicino e lo raccolgo.

Quasi urlo quando lo riconosco. Si tratta del libro che ho gettato nel cassonetto quando ero dalla zia.

Come ha fatto questo maledetto libro ad arrivare fino a qui?

Ormai ho deciso che voglio leggere l'ultima pagina dopo quanto è successo a Lena.


Una volta a casa mi chiudo in camera e lo tiro fuori dalla borsa.

Vado all'ultima pagina e leggo.

Resto senza fiato e il cuore accelera contro le costole.

Dice che sono morta il 23 agosto del 2013.

Oggi è esattamente il 23 agosto 2013.

Sono in preda al panico ad ogni rumore salto su, mi sembra come se da un momento all'altro dovesse capitare qualcosa, sono agitata e oppressa dalla paura che quanto scritto si avveri.

La giornata passa e con un sospiro di sollievo vado a letto pensando che sono proprio stupida a credere che un libro possa uccidere.



IL GIORNO DOPO.


Una cartella clinica:


NOME: Noemi

COGNOME: Peterson

ETA': 20

SESSO: Femmina

NOTE: ora del decesso 23.59 del 23 agosto 2013 cause sconosciute.



UN MESE DOPO.


Un ragazzo inciampa su qualcosa mentre cammina per strada. Si ferma per vedere quale sia l'ostacolo e scopre che si tratta di un libro.

Si china e lo raccoglie, lo rigira tra le mani un paio di volte poi solleva lo sguardo e si dirige verso una panchina.

Una volta seduto ritorna a rigirarsi il libro tra le mani ma viene interrotto dal' avviso di un messaggio in arrivo.

Estrae il telefonino dalla tasca e legge: “Ciao tesoro ci vediamo stasera? Ti amo tua Chrissy.” Il ragazzo sorride e risponde al messaggio.

Rimesso il cellulare in tasca la sua attenzione torna al libro. In copertina c'è solo il titolo che, oltretutto è lo stesso nome del ragazzo.

Si sistema e inizia a leggere...



FINE


Spero che vi sia piaciuta e che abbiate capito il finale...Mi scuso in anticipo per gli eventuali errori. Non sono molto convinta di questa storia ma mi è venuta in mente e ho dato parole ad un idea come al solito. :-)

Fly90




  
Leggi le 15 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: fly90