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Autore: SheilaPhoenix    30/08/2013    2 recensioni
A-14 : Non è una stanza di hotel, non è neanche un appartamento.
E’ semplicemente il nome di un palazzo che vedrà le storie di alcuni ragazzi che s’intrecceranno tra di loro.
Satoshi ragazzo diciannovenne ricco, bello che non gli manca niente.
Vuole una vita comune come le altre, basta professori privati in casa, basta seguire gli ordini di papà che non gli parla mai solo in casi necessari tipo ‘’ Devi essermi il degno erede ‘’.
Satoshi vuole frequentare l’università di Tokyo come tutti per questo è andato a vivere da solo in un appartamento nel palazzo A-14.
Shion una ragazza diciottenne timida e silenziosa, vive con la sorella maggiore di 20 anni e frequentano insieme la stessa università, la sorella si prende cura di lei da sempre.
Vivono nell’A-14.
Haruka/Mion ( Nome che da piccole le aveva attribuito Shion ) vent’anni è la sorella maggiore di Shion, è molto gelosa della sua sorellina, si è sempre presa cura di lei da quando aveva quindici anni dopo la scomparsa dei genitori.
Lavora qualche volta part ime per assicurare un futuro per se e per la sorella.
Moka ?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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                                                         A-14

Un nuovo mattino era iniziato, come sempre Shion cercava di dormire anche dopo che la sveglia avesse suonato, peccato che la sua adorata sorella non glielo permettesse.
<< Shion svegliati >>.
Haruka si avvicinò alla sorella cercando di non cadere tra il caos più totale che vi era nella cameretta di Shion.
Libri a terra, fogli e matite sparse ovunque, scarpe gettate in un angolo della stanza.
<< Fammi dormire ancora un po’ Onee-Chan * >>.
Supplicò la ragazzina coprendosi fino alla punta dei capelli con le lenzuola, Haruka sospirò rassegnata e iniziò a scuoterla di più.
<< Dai sveglia o faremo tardi anche questa mattina >>
<< Vieni a dormire anche tu >>
Provò a dire Shion stringendosi le lenzuola attorno al collo, a questo punto Haruka prese il pezzo di stoffa e lo tirò via completamente.
<< Ho detto no sorellina, alzati preparati e muoviti. Io devo andare a consegnare i giornali e ti aspetto giù… Se non sei pronta per l’ora stabilita allora oggi a letto senza cena >>.
Dopo aver urlato le ultime parole Shion sgranò gli occhi e corse in bagno a prepararsi.
<< Ti conviene mettere anche in ordine >>.
Urlò Haruka iniziando ad uscire dall’appartamento.
<< Ma così farò tardi >>.
Shion era in preda al panico, doveva fare tutto di corsa, quindi una volta entrata in bagno s’infilò nella doccia, gettò il pigiama tra i panni da lavare e si avvicinò alla vasca, purtroppo non aveva calcolato bene le distanza ed era caduta finendo con il viso dentro alla vasca.
<< Ahi >>.
La giovane scosse il capo e si massaggiò il mento dolorante, poi iniziò a prepararsi cercando di non pensare al dolore, dopo essersi lavata corse ad aprire l’armadio che si trovava a pochi passi dal suo letto ed estrasse la gonna bianca abbinata perfettamente con il maglioncino viola e con la giacchetta bianca con i bordi viola.
Finito di sistemarsi si guardò allo specchio e sorrise, le stava bene, sembrava fatta apposta per lei anche perché il colore dei suoi capelli ereditato dalla madre era lilla, da suo padre ricordava di aver ereditato gli occhi neri, scuri come la notte e grandi.
<< Finito, appena in tempo >>.
Sorrise Shion una volta aver preso la cartella bianca ed aver inforcato la porta di casa, se la chiuse alle spalle dando due scatti e si voltò verso le scale, ma quando lo fece si scontrò con qualcosa o qualcuno.
<< Ahi, è la seconda volta oggi che mi faccio male >>.
Si lamentò Shion massaggiandosi la mano.
<< Cavolo, sei distratta allora >>.
Sussurrò una voce a lei sconosciuta, la ragazza dai capelli lilla alzò lo sguardo e incontrò due occhi verdi che le ricordavano il bosco di notte, arrossì quando si rese conto che quei due occhi la stavano fissando intensamente.
<< Ciao >>
Shion indietreggiò istintivamente e chiuse gli occhi.
<< Guarda che non ti mangio >>.
Disse il proprietario di quei due occhi bellissimi con tono divertito.
<< Sc-scusa >>.
Riuscì poi a sussurrare, Shion sentì come un improvviso spiffero di vento, si rese conto che era stato creato dal ragazzo sconosciuto che si era appena alzato da terra, sembrava avere la sua stessa età, e non lo aveva mai visto.
‘’ Sarà nuovo ? ‘’.
Pensò osservando i cartoni a terra, erano rovesciati.
<< E’ colpa mia, mi dispiace >>.
Sussurrò dispiaciuta ed iniziando a raccogliere le cose del ragazzo.
<< Non ti preoccupare… Piuttosto ti sei fatta male ? >>
<< N-No >>.
Sussurrò arrossendo, Shion abbassò lo sguardo non sapendo dove guardare.
<< Allora, riesci ad alzarti da sola ? Io non posso aiutarti ho queste cose da trasferire in casa… >>.
A quella domanda Shion si rese conto che era ancora seduta comodamente a terra, si alzò di scatto raccogliendo la sua borsa.
<< Shion, non sei pronta ? >>.
Quando aveva iniziato a pulirsi e a sistemarsi la gonna, la ragazzina sentì e riconobbe la voce della sua sorellona, allora guardò verso le scale e notò che sua sorella era lì ad aspettarla, indossava la stessa divisa, lei era al secondo anno di liceo altri due e poteva finalmente laurearsi mentre a lei aspettavano ancora altri tre anni.
<< Arrivo Onee-Chan >>.
Prima di andarsene si voltò e si chinò per salutare quel ragazzo con educazione, il giovane sorrise mostrando la linea dei denti bianchi e perfetti, poi chinò leggermente la testa anche lui facendo cadere alcuni ciuffi neri avanti agli occhi, Shion si immobilizzò di nuovo avanti a quelle irridi così ipnotizzanti.
<< Shion ? Allora ti muovi ? >>
<< Ah, si si scusa Onee-Chan >>.
Shion corse da sua sorella saltando gli ultimi scalini e cercando di non dar a vedere l’imbarazzo che le aveva causato quell’incontro.
<< Allora sorellina ? Non volevi cenare oggi ? >>.
<< Eh ? No non è giusto, Onee-Chan sei cattiva io ero pronta solo che sono caduta addos… >>.
Shion non finì la frase che sua sorella si era messa avanti e aveva iniziato a controllarla.
<< Sei caduta ? Ti sei fatta male? Hai battuto ? >>.
Shion non riuscì a trattenere un sorriso dolce rivolto alla sorella, Haruka a volte era severa con lei, ma era sempre premurosa e tanto dolce con lei.
<< Sto bene Onee-Chan >>.
Sussurrò arrossendo leggermente, quelle attenzioni le facevano dimenticare che era orfana e che avevano perso entrambi i genitori, era felice di vivere sola con sua sorella in quel appartamento, che anche se molto piccolo era accogliente, dividevano lo stesso letto perché quella in realtà era una casa per una sola persona, quindi stavano parecchio strette, ma alla fine ‘’ Le case piccole sono migliori perché ti permettono di stare vicine alle persone che ami ‘’.
Quelle furono le parole di Haruka una volta che erano entrate in casa ed avevano scoperto la dura verità, si erano abbracciate redento e cercando di non pensare alle difficoltà che avrebbero passato da quel momento in poi.
Shion si girò verso il palazzo per leggere la grande scritta verde ‘’ A-14 ‘’ il palazzo dove viveva con sua sorella.

-- > Shion  Image and video hosting by TinyPic <--- Haruka Note finali : * Onee-Chan = Sorella maggiore
  
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