Anime & Manga > Ransie la strega
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Autore: SoGi92    30/08/2013    1 recensioni
E se Ranze avesse deciso di accettare un'appuntamento con l'affascinante Dirk Carlo e si stesse preparando all'occasione... basterà la vista di Shun per farle cambiare idea?
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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N.d.A.: Salve a tutti!! Voglio ringraziare anticipatamente chi ha deciso di leggere questa mia piccola Fic su un altro manga che amo. Per chi avesse visto solo l'anime avverto, uno dei personaggi citati non compare mai, esiste solo nel manga, che vi consiglio ^^ Scusate le incongruenze nei tempi e modi verbali, ma proprio non riesco ad evitarle, così come i probabili errori grammaticali ç_ç perdonatemi!!

A parte questo mio sproloquio vi auguro una buona lettura!!^^ Se avete voglia mi farebbe piacere sapere la vostra opinione!!

Un bacio da MangaMania!!


Mi basta una tua parola.


Ranze non poteva credere a quello che aveva fatto... Ormai era quasi pronta per il suo appuntamento.

Era seduta davanti allo specchio e stava finendo di sistemarsi i capelli. Quella sera aveva indossato l'abito regalatogli da Dirk Carlo: le arrivava fino alle ginocchia, molto semplice, senza fronzoli. Solo un fiocco sul davanti, appena sotto il seno e dei bottoncini in perla ai polsini lo ornavano.

Forse sarebbe stato più adatto ad una donna che non ad una ragazza della sua età, ma le era sembrato adatto per l'occasione... dato che stava per andare a cena con Dirk.


Alla fine aveva ceduto alle avance del bel rumeno. Per fortuna di Ranze l'uomo stava imparando il giapponese molto velocemente, così avrebbero potuto tentare di fare un discorso, data la scarsa capacità della ragazza di imparare le lingue... nonostante il padre avesse tentato di insegnarle qualche frase non appena saputo dell'invito.

La madre, invece, sembrava molto contrariata all'idea che lei uscisse con Dirk.


Insomma! Per un anno non hai fatto altro che disubbidire a me e alle leggi del Mondo Magico volendo stare con Shun, un umano. Ed ora che scopriamo che lui è il nostro principe vuoi uscire con un altro?! Non riuscirò mai a capirti!”


Mori, il padre, non aveva fatto alcuna osservazione, così come il piccolo Rinze. Tranne che per una semplice domanda che aveva posto alla sorella: “Sorellina... ma tu ami ancora Shun?


Se lo amava? Certo che lo amava, avrebbe dato la vita per lui e per averlo accanto. Dopo aver scoperto la sua vera identità, però, Shun si era chiuso ancora di più in se stesso.

Ranze aveva cercato si avvicinarsi al ragazzo, ma ogni volta che sembrava fare un passo avanti... ne faceva due indietro, e il divario tra loro due aumentava.


Poi, senza sapere come avesse fatto, aveva incontrato Dirk in un sogno di Shun.


Dirk Carlo... così somigliante a Shun di aspetto fisico, eppure così diverso nel carattere. Non aveva paura di dar voce ai sentimenti che provava per lei.

Shun, certo, le aveva dimostrato di tenere a lei, benché fosse molto chiuso. L'aveva salvata da molti pericoli, forse provava qualcosa per lei.

A Ranze, però, questo non bastava, o almeno non bastava più.


Sapeva di poter sembrare una ragazzina viziata, e forse lo era, ma avrebbe voluto che Shun le mostrasse solo più affetto: che la abbracciasse e le dicesse anche un semplice “Ti voglio bene”.

Gli occhi le si riempirono di lacrime.

Ma che sto facendo?” pensò, scrollandosi quei pensieri di dosso “Dirk sarà qui tra poco...”


La porta della stanza era semi-aperta, e Ranze non si accorse che qualcuno la stava spiando, appoggiato allo stipite della porta.


-Allora Eto, sei pronta per il tuo cavaliere?- le chiese Shun, con il suo solito tono distaccato. In realtà dentro stava bruciando di gelosia.


Ranze. Al suono della voce del ragazzo, aveva sussultato e si era voltata. -Quasi...- poi si alzò e si dipinse un falso sorriso sulle labbra. -Come sto?- chiese, facendo una piroetta.


-Mi sembra di averti già detto che quel vestito ti sta bene.- sospirò Shun.


Ranze ricordava che gli aveva fatto la stessa domanda il giorno in cui Dirk le aveva regalato l'abito, e la risposta era stata la proprio “Ti sta bene.”

Quelle erano state parole che avevano fatto, all'ora come in quel momento, perdere le staffe alla ragazza. Contrariamente alla volta precedente, però, non si mise ad urlare contro il ragazzo, ma si limitò ad un semplice -Grazie.-


-Bene- aveva continuato Shun -Ora è meglio che ti lasci, così puoi continuare...-


-Perchè ti comporti così Shun?- alla fine Ranze aveva ceduto alla rabbia ed alla frustrazione ed era scoppiata in lacrime. -Perchè fai così? Perchè non hai detto nulla quando Dirk mi ha chiesto di uscire? Perchè non mi hai impedito di accettare?-


Shun sospirò -Sei libera di fare quello che vuoi. Non sono padrone delle tue scelte. Mi sembra di avertelo già detto.- aveva risposto, mantenendo la tranquillità. -Non tocca a me dirti chi puoi o non puoi frequentare.-


-Sai bene che sarebbe bastata una tua parola a farmi cambiare idea. Sai che l'unico con cui voglio stare sei tu!- aveva continuato Ranze, singhiozzando -Ma forse per te non è lo stesso... forse sono io che mi sono illusa da sola credendo che tu provassi qualcosa per me...- era ricaduta sullo sgabello e si era portata le mani agli occhi – Sono stata una sciocca.-

-Sì p vero sei una sciocca!-


All'improvviso Ranze si era sentita tirare in piedi. Shun si era silenziosamente avvicinato e l'aveva afferrata per le spalle. Senza darle il tempo di capire la baciò, lasciandola senza fiato.

Fu un bacio breve, ma carico di sentimento e dolcezza.


Quando Shun ebbe allontanato le sue labbra da quelle di Ranze si diresse verso la porta, ma prima si fermo un momento sull'uscio.

-Ora la scelta spetta a te.- disse.


Ranze si diede della stupida. Come aveva potuto dubitare di Shun e di quello che provava?

No, nessuno lo avrebbe mai sostituito nel suo cuore, nemmeno un suo sosia. Perchè lei lo amava per il suo carattere, per il suo modo di fare, per il suo essere così riservato... non solo per l'aspetto.


Prima che si allontanasse troppo gli disse -Shun... io amo te!-

Il ragazzo si voltò e tornò indietro, fermandosi di fronte alla ragazza.


Ranze lo abbracciò. In riposta lui le mise una mano sul capo e affondo con la bocca nei suoi capelli.

Anch'io ti amo Ranze.” pensò. Forse un giorno sarebbe stato in grado di dirle quelle parole ad alta voce.


In quel momento qualcuno invase i suoi pensieri. “Bene...” suonò la voce di Dirk Carlo nella mente di Shun “Ho capito, mi farò da parte per il momento... ma bada di non farla soffrire, oppure tornerò e non sarà così semplice farmi uscire di scena.” e scomparve.


Non ti preoccupare. Non ho alcuna intenzione di rovinare tutto.”




   
 
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