Di colori irriconoscibili
Quando incrociava il suo sguardo per i corridoi, durante le cene nella sala grande, durante le lezioni di pozioni, o in qualsiasi altra occasione che lo permettesse, Harry notava che qualcosa in quel nero cambiava.
Cambiava d’intensità e cambiava anche d’intenzione - talvolta era un nero aggressivo, talvolta era un nero malinconico -, e ciò che prima avrebbe definito solamente come nero, cominciava a prendere sfumature diverse e irriconoscibili, impossibili da ricondurre a qualsivoglia colore.
In quel momento, in sala grande, Severus Piton lo stava guardando, stranamente sovrappensiero e non vigile. Ebbe il tempo di concentrarsi sui suoi occhi scuri.
Scorse il verde di sua madre, in quel buio infinito.