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Autore: fearless13k    30/08/2013    2 recensioni
Rory, Harry, Xander e Taylor. Questa storia parla di loro. O meglio, di come l'arrivo ad Holmes Chapel di Rory, una ragazza dalla personalità stravagante e colorata, abbia cambiato le vite degli altri tre. L'inverno a Holmes Chapel quest'anno sarà meno freddo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NEW YEAR EVE

Quando alla fine Rory si guardò per l’ultima volta allo specchio, decidendo che i suoi capelli potevano andare  e che il vestito non era poi così orrendo, si accorse che non erano più le sette e mezzo. E nemmeno le nove. Erano dieci alle undici! Come cavolo era possibile che fosse già così tardi? Eppure non ci aveva messo così tanto a farsi la doccia, né a scegliere l’abito! Ok, forse avrebbe potuto evitare di mangiare una pizza nel mentre e di impiegare venti minuti ad asciugarsi i capelli, ma era stata attenta a non metterci troppo tempo! Evidentemente non abbastanza attenta.
-Oh cazzo!- borbottò, infilandosi in fretta e furia le scarpe e scendendo rischiando la morte giù per le scale. Non le ci volle molto a trovare un taxi per fortuna e quando giunse a Downlake Street alle undici passate, non le ci volle molto ad individuare la casa dove si stava svolgendo la festa.
In tutta la strada c’erano circa dodici case, ciascuna ben distante dall’altra ed evidentemente i vicini non erano nei paraggi, sennò ci sarebbero sicuramente state delle volanti della polizia a mettere fine a quel delirio.
Rory si immaginava che sarebbe stata una grande festa, ma non un tale macello! Vero che la neve ormai se n’era andata, ma a Holmes Chapel faceva ancora piuttosto freddo, ma nonostante la temperatura non del tutto piacevole, varie persone erano sparse nel giardino di casa Payne e se la spassavano alla grande: le ragazze che ballavano sulle note della musica che proveniva pulsante dall’interno della villa erano mezze nude, alcune senza scarpe, i ragazzi si lanciavano addosso gli alcolici.
Quando Rory riuscì a farsi strada attraverso la folla piazzatasi a ballare anche nell’ingresso, finalmente riprese fiato e si scontrò proprio contro Liam che l’accolse festoso e forse anche un po’ brillo.
-HEY! RORY! CE L’HAI FATTA A VENIRE! TAYLOR ERA PREOCCUPATA CHE NON TI SARESTI PRESENTATA! DEVE ESSERE DA QUALCHE PARTE QUI IN GIRO, È UN PO’ CHE L’HO PERSA DI VISTA.- la informò gridando, per sovrastare la musica assordante. Rory annuì, facendo un calcolo approssimativo di quante stanze potessero esserci per nascondersi in quella casa gigante.
-LA FESTA TI È UN PO’ SFUGGITA DI MANO, SBAGLIO?- gli chiese, accennando alla gente impazzita che ballava al freddo e alla musica altissima. Liam rise di gusto .
-DECISAMENTE! SPERO SOLO CHE NESSUNO SI FACCIA MALE! SAREBBE UN BEL CASINO!- disse continuando a sorridere, come se non ci fosse nulla di cui preoccuparsi, poi fece per andarsene, ma sembrò tornargli in mente qualcosa e si voltò di nuovo verso Rory.
-SE MI CERCHI, SE VEDI QUALCOSA DI CUI DOVREI PREOCCUPARMI, SONO DI L À NEL SOGGIORNO CON DEI MIEI AMICI, CI SONO ANCHE XANDER E HARRY!- le disse, prima di scomparire fra la folla.
Rory rimase lì impalata un attimo, prima di decidersi ad andare in avanscoperta per trovare Taylor e fuggire il prima possibile. In quel momento le passò accanto un ragazzo con un vassoio pieno di shottini e la ragazza non esitò a prenderne uno. –Giusto per alleggerire la tensione.- si disse, buttando giù l’alcool.
Durante il suo giro di perlustrazione di quella reggia, Rory non trovò praticamente nessuno che lei conoscesse, ma trovò parecchio alcol e si disse che per una sera non le avrebbe fatto male, soprattutto se trovava Taylor, che nel caso le avrebbe badato, evitando che si cacciasse in casini vari.
Purtroppo dopo mezz’ora di quella che a Rory parve una passeggiata in un labirinto, la ragazza si ritrovò ancora una volta con un bicchiere in mano e ancora senza la sua migliore amica ad entrare nel fantomatico salotto. Lì la musica non era così alta per fortuna.
-Hey! Ciao Rory! Vieni a giocare con noi!- esclamò Harry vedendola fare il suo ingresso, regalandole un sorriso assurdo, mentre cercava una bottiglia di birra dietro di lui.
Per terra, sul tappeto, erano sedute una decina di persone, fra cui Harry e Xander, l’uno accanto all’altro, che ridevano anche solo guardandosi.
-Dai, dai, siediti, giochiamo a obbligo o verità!- esclamò fin troppo amichevole Xander, facendole cenno di sedersi accanto a lui.
Lei alzò le spalle e si diresse leggermente barcollante, ma ancora non del tutto persa nell’intorpedimento dell’alcol, verso il posto accanto al suo ex.
-Non vi siete ancora stancati di fare questo giochino? Nemmeno dopo Haloween?- domandò lei rivolta ai suoi amici. Loro la guardarono e poi scoppiarono a ridere.
-Qui non mi pare ci siano né Jenny la Troia, né John il teppista! Quindi direi che siamo salvi per ora!- commentò Xander, dando di gomito a Harry che evidentemente approvava.
 
I due ragazzi erano arrivati alla festa verso le dieci, avevano passato un po’ di tempo con Liam e poi si erano detti che ci voleva qualcosa per movimentare la serata e quindi avevano buttato giù qualche drink.
Quando si erano sentiti un po’ più leggeri e decisamente con meno pensieri negativi, si erano guardati negli occhi e mentre Xander diceva:- Ci manca solo una cosa. . .- insieme avevano quasi urlato –RAGAZZE!-.
Dunque si erano messi in testa di trovarne una per ciascuno in modo da dimenticare l’unica che gli aveva creato un sacco di problemi in quel periodo. Si erano poi imbattuti in quel gruppetto che giocava a obbligo o verità e guardandosi e scoppiando a ridere ancora una volta senza un vero motivo, si erano convinti che potesse essere un buon punto dove trovare ragazze disponibili.
Quando poi era arrivata Rory, nessuno dei due era più tanto serio e non ci avevano fatto troppo caso, tentando di rimanere il più coerenti con il piano possibile, accogliendola come se niente fosse.
-Ok, riprendiamo da me!- esclamò Xander con un tono di voce molto più alto del suo solito. Tutti si dissero d’accordo e dopo una bella risata generale, contornata da vari schiamazzi, Xander si voltò verso il suo amico, -Obbligo o verità, bell’imbusto?- chiese sorridendo complice a Harry.
-Obbligo, bro!- esclamò con aria di sfida il moro. I due si scambiarono un’altra occhiata d’intesa e Xander seguì il piano che avevano ideato insieme, senza sapere che non sarebbe andato come avevano programmato perché era entrata in gioco un’altra pedina sulla scacchiera.
-Che ne dici di baciare la ragazza più carina nella stanza, Styles?-
Xander pronunciò quelle parole tutto felice per il suo amico, addirittura sorridendo.
Ma quel sorriso era destinato a durare poco, mentre si vedeva passare davanti la testa di Harry, diretto alle labbra di Rory che era seduta proprio alla sinistra di Xander, nel punto opposto a quello di Harry.
I due si incontrarono come due pianeti in collisione, facendo scintille e senza volerne sapere di staccarsi l’uno dall’altro, incuranti degli schiamazzi provenienti dalla piccola folla nella stanza e soprattutto ignorando completamente il povero Xander che rimase inerme ad osservarli per qualche secondo prima di alzarsi infuriato, per tirare via Harry dalla sua ex ragazza.
-Che cazzo fai, Harry?!- esclamò, sentendo la rabbia farsi spazio nella sua mente. Lo sguardo verde del riccio incontrò quello azzurro del biondo senza rendersi bene conto di quello che era realmente accaduto. Il tutto gli sembrava al momento come un sogno pieno di nebbia.
-Cosa? Ho eseguito il tuo obbligo!- disse senza pensarci troppo, con un’alzata di spalle.
-Ma scherzi? È per lei che sei stato male tutto questo tempo? È per lei che non mi davi consigli su cosa fare o come comportarmi? Per fregarmi la ragazza appena possibile?!- esclamò infuriato, improvvisamente lucido. Capita a volte che gli effetti dell’alcol scompaiano in seguito ad uno “shock”.
Poi lo sguardo di Xander venne catturato dalla figura di Rory che si alzava da terra, quasi cosciente di quello che era appena accaduto.
-E tu? È per lui che mi hai lasciato? Sono mesi che volevi farlo, vero? E magari questa non era la prima volta che succede una cosa del genere, eh?- continuò il biondo, rimanendo senza fiato.
-No, Xander! Non è affatto come pensi tu! Ti prego, calmati!- urlò Rory, tentando di toccarlo, ma lui la scansò in malo modo per arrivare a Harry e tirargli  un pugno dritto in faccia.
-Era la mia ragazza!- urlò il biondo prima di fuggire dalla stanza, mentre sentiva delle mani che tentavano di bloccarlo e delle voci che lo supplicavano di aspettare.
 
Taylor non era assolutamente un tipo da feste. Ci aveva provato davvero a bere, a ballare come una matta in mezzo alla folla, a parlare urlando per farsi sentire, ma non era assolutamente roba per lei.
Dopo un po’ in mezzo al baccano generale, sebbene non volesse dividersi da Liam, non aveva avuto granché scelta, visto che i suoi compagni di squadra l’avevano trascinato via da lei con la scusa di dover fare “cose da uomini”. Taylor non si era preoccupata troppo, si fidava di Liam e sapeva che non era un cretino.
Dunque quando si era ritrovata ai piedi delle scale da sola, senza la minima idea se Rory si sarebbe fatta viva e senza sapere dove fosse Harry, Taylor si era rifugiata in una delle stanze “proibite” della casa, ovvero la soffitta. Certe stanze erano state chiuse a chiave per evitare che vi entrassero ragazzi ubriachi o coppiette un po’ troppo focose. Taylor stessa aveva aiutato Liam a mettere tutto al sicuro prima che iniziasse il caos, quel pomeriggio, per questo sapeva che la porta che nascondeva le scale della soffitta non era stata chiusa e lei si sarebbe potuta rifugiare lì, alla ricerca di un po’ di silenzio.
Era dentro a quella stanza leggermente polverosa e piena di oggetti dimenticati da circa un’ora e mezza. Non aveva la più piccola intenzione di tornare giù, probabilmente Liam non si sarebbe accorto della sua assenza, a mezzanotte sarebbe comparsa accanto a lui e si sarebbero baciati come buon augurio per il nuovo anno e festa finita.
Il particolare a cui Taylor non aveva fatto caso era che non aveva con sé né un orologio, né il cellulare, per controllare l’ora. Oh, be’, in qualche modo avrebbe fatto, si era convinta.
Stava ripensando a tutto quello che le era capitato durante quell’anno scolastico, quando si accorse di passi svelti che salivano le scale e annunciavano l’ingresso di un’altra persona nella soffitta.
La luce era spenta, la stanza illuminata solo dalla luce proveniente dalla finestra. Taylor rimase pietrificata, immobile e senza respirare quando vide l’inconfondibile corpo di Xander percorrere a grandi passi l’intera soffitta avanti e indietro, evidentemente molto agitato.
La ragazza era raggomitolata in un angolo, probabilmente fu per questo che il biondo non si accorse di lei se non dopo un paio di minuti che sbuffava e tentava di riprendere il controllo.
-Oddio! Taylor! Da quanto sei qui?- borbottò, con lo stesso tono che tanto tanto tempo prima aveva usato, nel bagno della biblioteca. La ragazza si spostò vicino alla finestra, affinché lui potesse vederla in faccia.
Fece spallucce, -Abbastanza per capire che non sei proprio tranquillo ora come ora.
Lui la osservò con sguardo assente, annuendo vagamente. –Ah, bene.
I due rimasero immobili nelle loro posizioni per ancora qualche istante, poi Taylor decise di essere gentile e far scomparire le sue vecchie abitudini, che stavano facendo capolino, e si sedette con la schiena appoggiata al muro e le gambe distese di fronte a sé.
-Vuoi sederti un attimo? Magari ti rilassi un po’ a stare fermo.- propose, indicando con un cenno della testa il posto vuoto accanto a lei. Xander annuì quasi confuso e automaticamente andò a sedersi accanto a Taylor, sospirando rumorosamente.
-Dunque, possiamo stare qui fino all’alba, magari schiacciando un pisolino, rimanendo in silenzio senza risolvere niente, o possiamo tentare di far luce sui tuoi dilemmi. Magari posso aiutarti.- disse all’improvviso Taylor, per la prima volta esternando l’affetto che provava per Xander.
Lui la guardò sorpreso, non se l’aspettava proprio da Taylor Swift!
-Ehm, non eri giù mentre giocavamo a Obbligo o Verità, vero?- le domandò, evitando la parte in cui accettava la sua proposta di aiuto. Taylor fece cenno di no con la testa, -Evito quel gioco da praticamente tutta la mia vita, ma tu sembri esserne particolarmente attratto. – commentò, incontrando il suo sguardo e rendendosi conto che doveva essere successo qualcosa di più grave di quel che pensasse.
-Direi che non ci giocherò mai più anche io da stanotte. – rispose il ragazzo, prima di fare un resoconto dell’accaduto. Taylor stette ad ascoltarlo in silenzio finché non si fu sfogato del tutto, poi pensò bene a quello che doveva dire, per evitare di confermare il giudizio di Xander su di lei.
- Credo che nessuno possa negare che quello che è successo stanotte è stato davvero brutto e anche che la birra e l’alcol in generale hanno giocato la loro parte in questo macello.- fu la premessa, - Ma, conoscendo Rory, non ti fidi di lei? Non ti avrebbe mai tradito e nemmeno Harry ne sarebbe mai stato capace. E questo lo so perché come te ho passato insieme a loro davvero tanto tempo e credo che niente potrebbe farmi cambiare idea sul loro conto.- disse Taylor, aspettandosi una qualche reazione da Xander, continuando a guardarlo in viso, sebbene iniziasse a sentirsi un po’ una sciocca in quella soffitta a parlare  davvero per la prima volta con il ragazzo che le aveva tenuto in ostaggio il cuore per anni.
-Da una parte hai ragione, Taylor, ma se Harry si è subito buttato su Rory, vuol dire che già ci stava pensando, no?- ribatté il ragazzo, iniziando a sentire girare la testa. Lei gli posò una mano sul braccio.
-Ma non credi che proprio per questo motivo non te la dovresti prendere con lui?-, Xander sembrava confuso, così Taylor continuò:- Forse non dovrei dirtelo o forse nel profondo del tuo cuore lo sai già, ma a Harry Rory piaceva da abbastanza tempo, devi però ammirare il fatto che non abbia mai cercato di rubartela. Avrebbe potuto in mille modi separarvi e mandare a puttane la vostra amicizia solo per mettersi con lei, ma non l’ha fatto. È questo il punto.-
-Ti posso anche dare ragione su questo, ma Rory? In che modo la scusi? Era palese che anche lei non vedeva l’ora di baciarlo e sicuramente pure lei è persa di lui. Ricordi il vinile che gli ha regalato a Natale? Non era un regalo qualsiasi!- obiettò Xander, che aveva questi pensieri nella testa da un po’ e solo adesso riusciva a scrollarseli di dosso.
- E se anche fosse, Xander? Insomma, non ha scelto te all’inizio? Non ha passato quattro mesi volendoti bene? E sicuramente te ne vuole ancora! E tra l’altro, non ha forse tentato di preservarti da questo tipo di dolore mettendo fine alla vostra relazione? Pensa se questo casino fosse accaduto mentre stavate ancora insieme! E invece no. – gli fece presente Taylor, lasciandolo piuttosto sbalordito.
Xander non si aspettava minimamente che Taylor potesse rivelarsi una tale amica. Certo, stava difendendo apertamente Harry e Rory, ma stava mettendo la cosa in maniera tale che lui non ci passava da scemo, né da vittima. Sentendo le spiegazioni di Taylor, Xander iniziava a stare incredibilmente molto meglio.
-Insomma, lei non è più la tua ragazza. Non ti ha tradito.- concluse Taylor, concisa.
Xander sospirò e annuì.
-Lo sai, Taylor, mi sono sempre sbagliato su di te.- disse poi il ragazzo, lasciandola di sasso. – Ho sempre pensato che tu fossi una persona assurda, un po’ una maestrina e decisamente con poco tatto, ma non avevo capito niente. Come adesso. Non ci avevo dato minimamente sulla situazione.- bisbigliò, come se ci fosse qualcun altro nella stanza e lui non volesse fargli sapere cosa stesse dicendo.
Taylor sbatté le ciglia, non capendo dove volesse andare a parare il ragazzo.
In quel momento un pensiero imprevisto si fece spazio nella mente di Xander, ovvero che alla fine, lui e Taylor si assomigliavano molto più di quanto lui avesse mai immaginato. Al di là delle coincidenze fisiche, come i capelli biondi, l’altezza e gli occhi azzurri, i loro caratteri, che lui aveva sempre considerato incompatibili, erano simili. Entrambi erano taciturni e forse, dopotutto, anche Taylor evitava di parlare per non sembrare scortese o non crearsi problemi (senza riuscirci sempre tra l'altro). Entrambi ponderavano ogni decisione, o quasi. Xander ripensò al cazzotto che aveva tirato al suo migliore amico giusto un quarto d’ora prima.
Forse in tutto quel tempo Xander aveva avuto bisogno di qualcuno che lo aiutasse a crescere e più che altro a cambiare, qualcuno che fosse in praticamente tutto differente da lui. Ovvero Rory.
Ma di cosa aveva bisogno adesso?
E mentre faceva queste riflessioni, i suoi occhi incontrarono quelli di Taylor e gli parve di rivedersi in uno specchio. Quando quelle quattro finestre azzurre si aprirono le une sulle altre, la ragazza si rese conto che, come diceva Manzoni, gli occhi sono lo specchio dell’anima, e per la prima volta in quel momento riusciva finalmente a vedere davvero Xander.
E stando lì, seduti l’uno accanto all’altro, con le gambe che si sfioravano, le braccia che si sfioravano, i capelli di lei, spostati da un lato, a sfiorare  il collo di lui, con la luce della luna a illuminarli attraverso la finestra alle loro spalle, Xander sentì che era giunto il momento di fare qualcosa di avventato, senza fermarsi a rifletterci un secondo.
Voltò di scatto la testa e la ragazza fece altrettanto, per controllare cosa lui avesse in mente e se lo ritrovò a pochi centimetri di distanza, pronto a baciarla.
-Ci stiamo per baciare?- le scappò detto, proprio nel momento sbagliato come suo solito, ma Xander non ci fece troppo caso e continuò a guardare ammaliato le sue labbra, annuendo vagamente.
Ecco di cosa aveva bisogno adesso Xander, di qualcuno esattamente come lui.
Quello che accadde in quei pochi minuti fu che Rory si chiuse in bagno a piangere, cercando di chiamare Taylor sul cellulare per poter vedere finalmente una faccia amica, Harry se la filò dritto a casa, per evitare altri scontri catastrofici e Liam rimase solo mentre scoccava la mezzanotte a ridere e scherzare con i suoi amici, ma sentendo fortemente la mancanza della sua ragazza, che a sua insaputa stava baciando un altro.


 
Dunque, questo era l'inizio della fine, ovvero l'ultimo capitolo prima dell'epilogo.
Spero che vi siano state delle piacevoli sorprese e che vorrete espormi i vostri pensieri a riguardo!
Adesso passo a spiegare un paio di cosette:
La scena dell'Obbligo o Verità è stata liberamente tratta da "the perks of being a wallflower"
uno dei miei libri e film preferiti. Avevo in mente di mettere questa scena da tipo tre secoli
e finalmente ho avuto il piacere di scriverla :)
Il riferimento a Manzoni è poco probabile da parte di una studentessa non italiana,
ma siccome la scrivo io questa faccenda e di Manzoni mi ricordo in pratica solo questo bel particolare,
ho deciso di fare come mi pare e rendere Taylor un po' pi ùpoetica del solito.
Il bacio fra Taylor e Xander ci stava tutto. Fino a che non l'ho scritto ero ancora indecisa se inserirlo o no,
alla fine ha vinto la Swifty che è in me e quindi ho voluto darle un bacio di mezzanotte molto atteso e molto romantico!
Infine, ringrazio in anticipo le belle persone che di solito recensiscono
e quelle che magari decideranno di farlo in questo capitolo per la prima volta, 
Grazie a tutte
#STAYFEARLESS
LA


"Quando alla fine Rory si guardò per l’ultima volta allo specchio, decidendo che i suoi capelli potevano andare  e che il vestito non era poi così orrendo, si accorse che non erano più le sette e mezzo."

"I capelli di lei, spostati da un lato, a sfiorare il collo di lui"

"GLi occhi sono lo specchio dell'anima" 
*mi scuso perché queasto foto degli occhi di Taylor fa un po' schifo*
  
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