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Autore: Akane_Yuki    31/08/2013    4 recensioni
Ciao sono AlexiaKatherine, è la prima volta che pubblico una storia su questo anime.
Ok passiamo alla storia:
Allora gli alieni sono tornati la mew acqua non è bastata a far ritornare a vivere il loro pianeta e cercano una nuova fonte di energia, che sostengono che appartiene alle mew mew, ma loro non hanno idea di che cosa sia.
Ichigo ha lasciato le mew mew per cercare di tenere nascosta la sua bambina, ma il ritorno degli alieni la costringe a tornare a combattere.
Ma perche gli alieni sono tornati solo dopo 8 anni, se l acqua cristallo non era servita? E perche Ichigo vuole tenere nascosta la bambina?
Se vi interessa non dovete fare altro che andare a leggere ;)
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Kisshu Ikisatashi/Ghish, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SI RIENTRA IN AZIONE
 

< Kilari quante volte ti ho detto di non arrampicarti sul mobile della cucina? >
 Una madre di ventidue  anni stava sgridando sua figlia.
< Ma mamma non ci arrivavo a prendere i cereali... > 
La madre vedendo il volto afflitto di sua figlia si addolcì un po':
 < Ti ho sempre ripetuto di chiamarmi quando non ci arrivi a prendere una cosa! >.
 < Ma perché? Tanto ce l' avrei fatta da sola! > 
" Non c' è che dire è proprio testarda come suo padre " pensò Ichigo. 
A quel pensiero sul suo volto apparve un sorriso che subito si spense non appena si ricordo chi fosse quella persona e in un attimo scacciò via i brutti ricordi. 
< Ma lo sai che potevi cadere e farti male!>
 Ad interrompere quella discussione fu il telefono di casa che squillò. Ichigo corse subito a rispondere. Dall'altra parte della cornetta c' era la sua vicina Kaede.
 < Ciao Ichigo come stai? Volevo chiederti se anche oggi dovevo andare a prendere la piccola Kilari a scuola >.
 "Com'era gentile quella signora" da quando Ichigo si era trasferita in questa casa con Kilari, lei ci aveva sempre aiutato, infatti le doveva molto. < No non si preoccupi oggi il mio turno di cameriera lo faccio di mattina quindi non ce bisogno che vada a prenderla, la ringrazio molto per la cortesia >. 
La vicina le rispose: < Va bene, pero non ti preoccupare a chiamarmi non appena hai bisogno. A me fa tanto piacere passare un po' di tempo con la bambina. Ora ti devo  salutare, a presto Ichigo >.
 Appena chiuse la telefonata si ricordò che era in ritardo per il lavoro, così pettinò in fretta e furia Kilari e di corsa la porto all'asilo, le diede un bacio sulla guancia e rincominciò la sua corsa. 
Quando arrivò al negozio erano le 9.10, per fortuna era in ritardo solo di dieci minuti e lei era solita anche a farne  più di mezz'ora, per questo il proprietario le riservò solo un occhiata ammonitoria, prima di tornare a servire i clienti.
Subito Ichigo si diresse verso il camerino per mettersi la sua divisa; certo non era molto bella, era composta solo da un grembiule bianco con sopra il logo del bar. 
Ovviamente non era niente a confronto delle divise di Ryo Shirogane.
Quel nome... tanti ricordi si collegavano a quella persona e Ichigo faticava a sopprimerli. Cerco di trovare qualcosa per non dover pensare, ma siccome il bar era vuoto i ricordi tornarono prepotenti a galla e non poté far a meno di rievocarli.

    FLASHBACK
8 anni fa;
La minaccia degli alieni era svanita, loro erano tornati sul loro pianeta  e tutto era tornato alla normalità. 
Il giorno dopo la sconfitta di Deep blue, Ryou e Keiichiro organizzarono un enorme festa dove tutte risero e si divertirono. Solo una bambina continuava a guardare fuori dalla finestra e sembrava immune alla felicità degli altri. Ichigo vedendo Purin cosi triste si avvicinò < Che hai Purin non sei contenta che non dovremo più combattere e rischiare la vita? >  evitò di menzionare che gli alieni se n' erano andati; perché sapeva che Purin aveva stretto amicizia con il più piccolo dei tre. E forse in fondo in fondo un po' la capiva; anche a lei sarebbe mancato un altro alieno bellissimo, ma arrogante e malizioso che volevo a tutti i costi portarla con sè sul suo pianeta. Però alla fine si era rivelato una vera sorpresa quando non aveva esitato un attimo a salvarle la vita e perdere la propria... "Ma no che sto pensando non mi mancherà per niente quell'idiota di un alieno e poi, finalmente potrò stare con Aoyama-kun senza trasformarmi in un gatto quando mi bacia" pensò Ichigo. A quel pensiero lei arrossì un poco,ma ritornò alla realtà con la voce di Purin:< Certo sono contenta che non dovremo più combattere, pero...- esitò un attimo prima di continuare - mi manca già taru-taru e ho paura che non mantenga la promessa... e se non lo dovessi rivedere più? > 
Allora Ichigo le disse :< Sono sicura che Taruto manterrà la promessa e verrà a farti visita non appena potrà... >. 
In realtà non lo sapeva neanche lei se fosse tornato o no, però non cela faceva a vedere la bambina in queste condizioni. Dopo un po' Purin fece un grande sorriso :< Si hai ragione Taru- Taru tornerà.... Hei Minto non ti mangiare tutta la torta ci siamo anche io e Ichigo! > dicendo questo corse via. 
Ichigo rimase scioccata nel vedere il repentino cambio di umore della bambina, due minuti prima era triste mentre ora stava litigando con Minto per avere l' ultima fetta di dolce.
Ma in fondo era logico che cerchi un po' di felicità dopo tutto quello che una bambina di 10 anni ha dovuto sopportare.
Ichigo fissò per l' ultima volta il cielo e poi tornò a festeggiare.
Il giorno dopo era tutta emozionata, avrebbe passato tutta la mattina con il suo tesoro. 
Appena arrivò al appuntamento corse ad abbracciare Masaya. Lui ricambiò l' abbraccio, ma sembrava quasi... distante? Quando si staccò da lui Ichigo tutta sorridente lo salutò, ma appena lui parlò tutta la felicità della ragazza si spense :< Ichigo devo parlarti di una cosa importante. Io tra qualche mese... > sembrava in difficoltà a dirli quelle cose e lei aspettò pazientemente che continuasse :< Io partirò per Londra >. 
A quella dichiarazione Ichigo rimase pietrificata.
I suoi occhi si riempirono di lacrime, ma Masaya non aveva ancora finito:< Tu sei molto importante per me e non voglio perderti, quindi, volevo chiederti... Vuoi venire con me? >. Ichigo rimase ancora più sconvolta da quella proposta. Una parte di lei avrebbe detto subito di si senza esitazioni e, lo avrebbe fatto se non ci fosse stata un' altra parte di lei, ma più piccola e insignificante; che le disse di restare, perché non sarebbe mai riuscita a separarsi da quel posto; dove aveva vissuto tante avventure con le sue amiche, sia belle che brutte. E cosi decise di dare ascolto a quella parte. Aoyama ci rimase molto male quando glielo confessò, ma un po' la capiva.
Passarono velocemente questi mesi, e al momento della partenza Ichigo piangeva a dirotto, non riusciva proprio a separarsi da lui. E per questo si fecero una promessa: lei lo avrebbe aspettato. E per tre anni fu così. Lui tornava in Giappone ogni volta che poteva e lei lavorava ancora nel caffè mew mew con le sue amiche e lo aspettava impaziente di riabbracciarlo. Fino a che...


I suoi pensieri vennero ridestati dal suo capo che le urlava di andare a prendere l' ordinazione al tavolo 4.
Anche se di malavoglia lei andò a servire i clienti.
 La mattinata passò tranquilla senza più intoppi. I clienti piano piano stavano aumentando e lei di certo non poteva perdere tempo con i suoi pensieri.
Alla fine del suo turno di lavoro lei se ne stava per andare quando il suo superiore Key la fermò. 
Lui non era tanto più grande di Ichigo, aveva sulla venticinquina d' anni. Era un ragazzo abbastanza carino, con capelli mori e gli occhi verdi, ma era anche molto serio e preciso, infatti pretendeva dai suoi camerieri il massimo della puntualità ed esperienza.
Ichigo pensò di potersela svignare ma lui la fermò ancora prima che varcasse la porta. 
< Signorina Momomiya, ho notato che lei oggi è arrivata in ritardo... >.
 < E quando mai non hai notato i miei ritardi!? > lei lo disse a bassissima voce, ma non per questo non fu sentita da Key:< Che cosa ha detto? > 
< No niente > "oddio ma perché non riesco a tenere chiusa questa boccaccia" pensò lei. 
Key continuò :< Visto che è arrivata in ritardo e che è stata mezza mattinata a non fare niente, lei dovrà stare qui per altre due ore > 
Ichigo rispose:< Ma non posso devo andare a prendere mia figlia all' asilo >
< Doveva pensarci prima di arrivare in ritardo > disse Key per poi tornare nel suo ufficio.
 Ma ad Ichigo li uscì un "Antipatico" e lui subito si girò :< Ha qualcosa da dire? >.
"Ma che cos'ha questo qui le antenne", pensò Ichigo :< No ora vado a chiamare qualcuno che vada a prendere Kilary e poi torno subito a lavorare >. Key con un cenno di assenso se ne andò.
Dopo aver chiamato Kaede ed essersi scusata con lei, tornò a lavorare. 
Quando finalmente finì il suo turno erano le 5.00 . Lei si cambiò di fretta e furia; non vedeva l' ora di rivedere la sua bambina.
 Si sentiva  addosso una strana inquietudine e, di solito, i suoi sensi non sbagliavano mai. 
Uscita dal bar passò per il parco per vedere se Kaede aveva portato lì Kilary per giocare con gli altri bambini. 
Le cercò per tutto il parco e non vedendole pensò che fossero tornate a casa. Stava quasi per andarsene, quando sentì una forte scossa di terremoto; ma non sembrava normale.
Subito ritornò sui suoi passi e si recò nel punto in cui  aveva sentito delle urla. Arrivata lì si ritrovò davanti una scena troppo familiare; ma che non avrebbe voluto mai più rivedere.
Un enorme Kimero stava causando panico e distruzione da tutte le parti.
 Era paralizzata dalla paura; non sapeva che cosa fare. Il suo ciondolo da mew mew lo aveva consegnato a Ryou e lei non sapeva neanche se si poteva ancora trasformare.
Ma un altro grido stavolta più forte di una ragazza la fece tornare in sé. Ora con un nuovo sguardo più determinato chiamò l' unica persona che sapeva cosa fare. Uno squillo, due squilli, "ti prego ti prego rispondi" pensò Ichigo.
< Pronto? > finalmente una voce aveva risposto al telefono.
< Ciao Ryo sono Ichigo... > rispose lei titubante, in fondo era da 5 anni che non lo vedeva ed era normale avere un po' di incertezza.
< Ichigo? > Ryou sembrava sorpreso di sentirla, ma come dargli torto visto che era sparita senza dargli nessuna motivazione. Comunque lei non poteva stare a perdere tempo, c' erano delle persone in pericolo.
Ichigo:< Si sono io. Devi aiutarmi Ryo c' è un Kimero nel parco Inohara* e io non ho più i poteri per trasformarmi >.
Dall'altra parte della cornetta non si sentiva più niente e aveva paura che lui l' avesse abbandonata. Aspettò molti minuti e siccome c' era solo silenzio stava per chiudere, quando:
< Ok Ichigo devi resistere altri 5 minuti tutta la squadra mew sta arrivando, stanno portando anche il tuo ciondolo. Quindi sta attenta Ichigo e non fare gesti avventati finché non ti sarai trasformata ok? >. La ragazza era senza parole, Ryou si stava preoccupando per lei anche dopo il modo in cui si era comportata, era commossa. Ma ora non c' era tempo per i sentimentalismi, doveva ricominciare a combattere.
Ichigo:< Va bene aspetterò le mie ...... compagne > l' ultima parola la disse incerta perché non sapeva se le sue "amiche" la considerano ancora cosi.
Ryou:< Ora ti saluto....... ah Ichigo > 
Ichigo:< Si? >
Ryou:< Ci sei mancata > lei rimase una seconda volta senza parole, quando aveva detto ci sei mancata aveva incluso anche lui.
Ichigo:< Anche voi > 
Poi chiuse la telefonata preparandosi all'arrivo delle sue compagne. 
Non sapeva se aveva più paura di combattere contro un Kimero oppure di rincontrare le sue amiche e leggere nei loro occhi la delusione che avrebbero sicuramente provato verso di lei.
Intanto il mostro stava continuando a distruggere il parco e lei non poteva fare altro che aspettare. Stava quasi per disubbidire alla promessa fatta a Ryou di non fare sciocchezze, quando una voce la fece immobilizzare sul posto.
< Ciao Micetta >


* non so se si scrive così, quindi se è sbagliato vi prego di dirmelo perché utilizzerò il parco molto spesso


NOTE DELL' AUTRICE:
Salve a tutti gente!!! Come state???
Riguardo al capitolo non so se capirete più di tanto, diciamo che all'inizio è un po' incasinata, ma non vi preoccupate nei prossimi capitoli si capirà di più. 
Comunque questa è la mia prima storia e quindi non so se l' ho scritta bene o no.
Però mi potreste dire come vi è sembrato il capitolo mandandomi una recensione, giusto per farmi sapere se vi è piaciuta oppure se ho fatto qualche errore.
Ora vi saluto e ringrazio tutte quelle che hanno letto il capitolo.
Baci AlexiaKatherine
  
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