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Autore: ImagineMonkeys    31/08/2013    3 recensioni
{Dal testo}
"Clarisse, figlia di Ares imponente e muscolosa, senza paura di infilzare un occhio ad un drago sputafuoco, la Clarisse che ha lame di bronzo celeste attaccate alla parete affianco alle foto di famiglia e dei suoi idoli, QUELLA Clarisse che urlava insulti insensati al ciclope Polifemo...
E' seduta davanti a me SINGHIOZZANDO?!".
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ares, Clarisse La Rue, Nico di Angelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nico's POV:

Non sapevo che Jim Morrison fosse davvero così di compagnia.
Okay, ora vi dovrei spiegare, che cavolo ci fa Jim Morrison con un quattordicente vestito apparentemente con una giacca in pelle e pantaloni in PVC? Nel 2013? Beh, forse non ho menzionato di essere il figlio di Ade, il Dio dei morti.
Saltiamo la parte allegra e la spiegazione dettagliata, prima ad arrivare a parlare dei cani belva che mangiano enormi porzioni di croccantini al gusto sangue coagulizzato;
Eravamo lì, io e lui (evocato poi per sbaglio, avevo intenzione di chiedere due o tre cosucce a mia sorella Bianca, morta in battaglia, e invece mi spunta Jim Morrison dal sottosuolo mentre era ancora intento a pettinarsi i ricci), che camminavamo per il campo Mezzosangue, dopotutto non potevo rimetterlo chiuso a marcire in una tomba di nuovo, mi faceva quasi tenerezza, e poi non avevo nessuno con cui parlare, quindi perchè non scambiare quattro chiacchiere con il cantante defunto dei Doors?
-OOOOH, CHE CARINI QUESTI FIORI!- Disse Jim, prendendo un enorme fiore da terra e infilandoselo nel naso ectoplasmatico.-Ne sento l'esseeeeenza!- Non capivo perchè allungasse le vocali, ma andava bene così.
Scossi la testa e presi il fiore dalla narice di Jim, facendo cenno di "No".
-Credo che in vita hai fatto stra abuso di fiori e piante "carine".- esclamai, polverizzando il fiore nelle mie mani, Jim sbarrò gli occhi e sorrise come un lamantino paralitico, gridando "No!".-Ora ti sei fatto un bel giretto, è ora di...-
Prima che potessi continuare la frase, dalle scalinate che portavano nel grande padiglione della mensa, una figura familiare era rannicchiata su  un gradino, con la testa fra le mani ed, al suo fianco, una lettera aperta bagnata leggermente da delle gocce d'acqua.
Non potevo credere ai miei occhi, e Jim sembrò assecondarmi, anche se secondo me aveva quell'espressione shoccata perchè quel fiore nel naso gli aveva leggermente ostruito le vie respiratorie, ma fa nulla.

"Clarisse, figlia di Ares imponente e muscolosa, senza paura di infilzare un occhio ad un drago sputafuoco, la Clarisse che ha lame di bronzo celeste attaccate alla parete affianco alle foto di famiglia e dei suoi idoli, QUELLA Clarisse che urlava insulti insensati al ciclope Polifemo...E' seduta davanti a me SINGHIOZZANDO?!".

-Oh miei Dei.- mormorai, il fantasma di Jim sospirò triste.
-Amico, quella sta facendo sudare gli occhi!!- mugugnò indicandola, con aria preoccupata, Io gli abbassai la mano.
-Meglio non farti notare, o rischi di essere infilzato con...Ah giusto...-Guardai in basso ai vestiti trasparenti e fluttuanti dai colori forti di Jim.-Tu sei già morto.-
Jim strabuzzò gli occhi, come se non ci credesse.
-Davvero sono morto? Wow che figata!-
E si inziò a guardare le mani e i piedi spettrali divertito, ballando e girando su se stesso, decisi di lasciarlo da solo a giocherellare con le maniche della lunga maglietta Hippie e mi incamminai verso Clarisse.
Si, avevo paura di lei tanto quanto ho paura di chiedere a mio padre la paghetta (e credetemi, non è facile domandarlo al Dio dei morti), ma dovevo pur sempre capire il motivo della sua tristezza.
-Hey Clari...-
E come mi aspettavo, si alzò in piedi in uno scatto e mi puntò la lancia al collo, e nonostante gli occhi rossi, le guance bagnate e i capelli spettinati, era ancora terrificante e parecchio letale.
-Cosa vuoi figlio di Ade?!!-Disse velocemente innervosita, trattenni il respiro e abbassai la punta della lancia.
-Ehm, volevo solo...sapere perchè sei così giù, sei una mia amica dopotutto...-
-Non sono una tua amica.-
-Abbiamo combattuto insieme però!-
-E vi ho salvato a tutti la pelle, questa non è nemmeno collaborazione!-
-Clarisse...-
-Ogni cosa che faccio non viene mai ripagata bene, CAPISCI!?!!-
Clarisse ficcò la lancia nel terreno e scoppiò di nuovo in lacrime, buttandosi a terra a peso morto sugli scalini.
Mi sedetti affianco a lei preoccupato e cercai di tranquillizzarla mettendole una mano sulla spalla, ma lei la prese e la utilizzò per schiaffeggiarmi.
-Clarisse!-Gridai fermandola, lei grugnì.
-Che vuoi?! Anche i figli di Ares piangono!-
-E' naturale, tutti piangono, persino mio padre piange! E' normale.-le spiegai con calma.-Ma per piangere ci deve essere una motivazione.-
Clarisse sbuffò e prese da fianco a lei quel foglietto, porgendomelo in grembo, io lessi in grassetto nel mezzo "Luxton accademy, Scuola delle buone maniere di Houston".
-Uh...non capisco.-mormorai, Clarisse mi scoccò un occhiataccia.
-NON PUOI CAPIRE MISTER ACNE!-gridò, tra tutti i soprannomi che mi aveva dato questo era il meno offensivo.-Mia madre mi vuole spedire lì, dice che non sono abbastanza femminile.-
Mi girai un momento per dare un'occhiata a Jim, ma continuava a giocare coi suoi vestiti da Polteirguist e canticchiava "light my fire", mi sembrava abbastanza innocuo, così tornai su Clarisse.
-Clarisse, non vorrei essere cinico ma...tu non sei per NIENTE femminile.-
-Grazie, questo mi fa sentire meglio...-rispose lei facendomi il verso.
-Ma è proprio questo il motivo per non andarci! Tu sei la ragazza più forzuta e più coraggiosa del campo, come potresti mai andare in una scuola di buone maniere?! Finiresti per incendiare prima del solito la sala del thè!-
Clarisse sembrò accennare un sorriso, ma fissò immediatamente i suoi piedi.
-Lo so, ma...come posso convincere mia madre?-disse.-Nonostante l'abbia salvata dall'imminente fine del mondo è comunque arrabbiata con me, io...non so cosa fare Nico!-
NICO?! Avevo sentito bene, mi aveva chiamato per nome, uhm, facevamo progressi.
Pensammo per qualche minuto lì, in silenzio, e poi mi venne una brillante idea.
Presi dalla tasca una dracma d'oro e, posandola a terra in una piccola pozza di fango, mi concentrai:
-Dimmi il nome di tua madre.-
-A che ti ser...-
-DILLO!!-
-Ugh, okay...è Jaime La Rue.-
Ripetei il nome in mente varie volte, da poco avevo scoperto che non potevo solo evocare i morti...ma anche teletrasportare i vivi!.
Ed in men che non si dica...PUF! Una donna apparentemente IDENTICA a Clarisse era lì di fronte a lei, con un grembiule addosso con su scritto "Kiss the cook" e i capelli castani sciolti sulle spalle.
-Che accidenti è...Clarisse?-
La donna corse ad abbracciare la figlia, che però la respinse.
-Che c'è che non va?-
-CHE C'E' CHE NON VA?!!!-Clarisse aveva quegli atteggiamenti da bulla anche con sua madre.-Che sono incazzata mamma, io in quella scuola non ci vado!-
La donna sbuffò e si rese conto anche della mia esistenza, e mi indicò.
-Oh, io sono Nico di Angelo, un altro semidio.-
-Sei tu che mi hai evocata? Sai che è contro le leggi far attraversare il campo mezzosangue a una mortale?!-
-SI! Lo so, ma io sono il figlio di Ade, e posso rompere gli schemi quando voglio signora!-Risposi.-Credo che lei e Clarisse dobbiate parlare un pò, perchè conoscendo sua figlia...non sopravvierà a lungo in quella scuola.-
-Quindi secondo te la mia Clarisse può scontrarsi contro un mostro da un occhio solo, ma non può andare in una scuola femminile?!-
-Esatto mamma.-disse Clarisse.-Questo è il mio posto, io devo combattere, devo proteggere voi e gli dei, è il mio destino.-
Alla madre di Clarisse sembrarono inumidirsi gli occhi.
-Ma Clarisse...ho saputo contro cosa hai combattuto quell'estate, sei quasi morta in un labirinto, io...io non voglio perderti!-
Clarisse la guardò stupita, e corse ad abbracciarla.
-Mamma, io sono la figlia di Ares, mi indebolisco, piango, ma non morirò finchè non lo deciderò!-le disse, io guardavo lo spettacolo come fosse una Soap.-Ma non posso andare in quella scuola, è pericoloso per me e per te, il campo è il mio mondo.-
Le due si separarono e la mamma le sorrise affettuosamente.
-Sono fiera di te Clarisse,e se il campo è dove devi stare per salvarci la faccia...-Entrambe risero.-Allora va bene così.-
-Grazie mamma.-
Entrambe risero e si abbracciarono un'ultima volta, mi sentivo un pò a disagio a dire la verità, quando la madre si girò verso Jim.
-Ma quello è Jim Morrison?!-disse shoccata, Clarisse arricciò il naso e si sporse per vederlo meglio, ora era intento nel infilarsi una margherita dietro le orecchie.
-Ehm, si è proprio lui.-deglutii un pò imbarazzato, ed a passo lento iniziai a raggiungerlo.-Ed è ora che ritorni nella Woodstock sotterranea! Ciao Clarisse!!-





 

{Angolo me}

HOLA!!
La mia prima oneshot su Percy Jackson! :) ho scelto Nico e Clarisse come protagonisti perchè sono i miei preferiti sinceramente, e poi Jim Morrison...beh dovevo inserirlo a fare il fantasma drogato kadsjnciuji :o)
Spero vi siate divertiti nel leggerla come io nella scriverla ;)
xoxoxo



 
  
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