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Autore: Ishyna    06/03/2008    8 recensioni
Crescere è difficile... soprattutto se ci si accorge che molti atteggiamenti cambiano col passare degli anni. Alla piccola Bra Brief tutto ciò sembra insostenibile. E quando le attenzioni che prima venivano riversate su di lei vengono catturate dal rivale di suo padre, la bambina prende una decisione dalle conseguenze catastrofiche! Come se la caveranno i nostri, costretti nel mondo delle fiabe?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bra, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La manine paffute stringevano la copertina liscia e colorata di quel libro che tanto la faceva sognare. Eppure, in quel momento, Bra Briefs non era soddisfatta, seppur "Una fiaba al giorno" fosse lì per tenerle compagnia.
Guardava imbronciata il via vai di persone che la circondava, le espressioni del viso degli amici del suo papà e della sua mamma: vi leggeva perplessità mista a felicità, i sorrisi misti agli interrogativi.
Ma la cosa che più la infastidiva era che tutte quelle persone non fossero lì per lei.
Da sempre abituata a stare al centro dell'attenzione, la piccola principessa mezzosangue adorava i momenti di raccoglimento solo quando essi erano mirati al riconoscimento delle sue qualità: il suo compleanno, la caduta del primo dentino, la recita all'asilo...
Solitamente, il signor Goku e la sua famiglia la salutavano vezzeggiandola e ricordandole quanto fosse carina. Suo padre le aveva detto più volte che si trattava di feccia plebea, ma Bra non resisteva a quella fame di complimenti che la caratterizzava.
Quel pomeriggio al santuario di Dio, però, nessuno sembrava badarci.
Era ormai da tempo che la bambina sentiva quel nodo stringerle la gola, quell'ansia di dover a tutti i costi rimanere al centro delle attenzioni di tutti. Stava crescendo. E, stranamente, agli adulti non sembravano interessare altri adulti..
Dall'alto dei suoi 5 anni, Bra sentiva che quella soglia era sempre più vicina pure per lei e, sebbene la vedesse come la porta d'ingresso per il suo futuro di giovane donna civettuola e viziata, dall'altra ne aveva terrore.
Suo padre sempre meno spesso le prendeva le difese e sua madre la rimproverava perchè era abbastanza grande per poter addormentarsi senza la lucina accesa.
Suo fratello, poi, non faceva che lasciarla a casa da sola per andare a bighellonare con il suo amichetto. Perchè non avrebbe potuto portarla con lui? Perchè sempre più spesso guardavano ragazze che passavano per la strada che erano molto meno belline di lei?! Solo perchè avevano qualche anno in più, forse?
Si sedette sconsolata contro la parete bianca, scivolando verso terra lentamente senza badare alle gualciture del vestitino rosa che la mamma le aveva calzato.
Abbassò gli occhi azzurri su quel tomo che con sempre più forza stringeva a sè, unico conforto ed unico ricordo di quei giorni che sembravan quasi perduti. Le notti passate dalla mamma a leggerle storie per conciliare il suo sonno... Il rimbocco delle coperte... Il grugnito di suo padre nel corridoio che lei identificava come un "Buonanotte"...
Sfogliò con sguardo lucido quelle pagine, rammentandosi delle occasioni in cui le eran state lette, prima che la familiare voce materna giunse ad ammonirla.
"Insomma, Bra! Quel vestito era appena stirato! Non c'è nulla da fare, i saiyan han proprio la delicatezza delle scimmie..." sussurrò poi infine per non farsi sentire mentre la tirava su per un braccio.
La piccola si ricompose prontamente, ricacciando indietro le lacrime: non poteva certo farsi vedere in quello stato, aveva un orgoglio lei, come principessa. Tirò su col naso prima di guardarsi intorno e notare d'esser rimasta sola.
"...Dove sono finiti gli altri, mamma?..." disse stupita del non essersi accorta di nulla.
"E' arrivato Goku, tesoro... Sono andati tutti a salutarlo!" le rispose spazzando con una mano le pieghe dell'abitino.
"Capisco..." le prese la mano la piccola saiyan, riconoscendo la superiorità del rivale del papà nel diventare protagonista delle vite altrui.
Lei non aveva poteri particolari... sapeva solo essere carina. Ma forse questo non bastava per esser il centro dei pensieri degli altri per sempre.
Con passo svelto seguì la madre fin di fronte ad un enorme portone, ove innanzi eran stanziati tutti i presenti, occupati nel salutare l'eroe.
Anche suo padre, più distante ed appoggiato ad una colonna, osservava con il sorriso sulle labbra la scena, probabilmente felice del ritorno del "nemico".
Silenziosa, rimase ad ascoltare i discorsi dei più grandi, non potendo neppure contare sull'appoggio di Pan, troppo entusiasta per il ritorno del nonno.
"Accidenti, Goku, ti trovo in gran forma! Che invidia!" gli si avvicinò Crilin, dandogli una pacca amichevole sulla spalla e facendo scaturire l'ilarità dell'amico.
"Bè, mi tengo in forma! E poi Ub mi ha dato filo da torcere, non potevo certo dormire!" rispose lui, passando la mano sulla testa del neretto, orgoglioso delle parole del maestro."Ma devo dire che il ragazzo impara in fretta! In quest'anno ha fatto notevoli progressi e ora sono sicuro che saprà camminare con le sue gambe!"
"E sarebbe anche ora che tornassi a casa! Almeno ti occuperesti dei voti di tuo figlio! Ultimamente mi sta facendo vedere i sorci verdi!" sentenziò Chichi, tra il rincuorato per quell'affermazione e l'isterico per l'ennesimo anno di lontananza dal marito. Goten non potè far a meno che chinare il capo, desolato.
Goku sorrise tranquillo, spiazzando però tutti.
"A dire il vero... Non era quello che avevo in mente..." disse infine, lasciando tutti di stucco.
"Ci hai chiamati tutti qui a raccolta... Era naturale aspettarsi qualcosa di più che un ritrovo..." rispose Piccolo seriamente, esprimendo quello che era un po' il pensiero comune.
"Quando si parla di te non si sa mai cosa ci si può aspettare... Se non fossi ancora così arzillo, direi che sono troppo vecchio per queste cose!" aggiunse Muten, creando una sorta di ilarità generale, non condivisa però ovviamente dalla consorte del Son.
"In effetti siamo tutti curiosi..." si passò una mano dietro la nuca Yamcha, seguito da un cenno di approvazione degli astanti.
Gohan, fino ad allora, si era limitato a restare al fianco del padre con la moglie e la figlia, pensieroso.
"Ecco... vedete... ci ho pensato molto... per me sarebbe forse... bè, ora di ritirarmi!" sorrise il saiyan, facendo tirare un sospiro di sollievo alla moglie.
"Che cazzate vai dicendo, Kakaroth?! Noi due abbiamo ancora un conto in sospeso, lo sai?!" si alterò invece Vegeta, scostandosi dalla colonna.
"Forse dovrei essere più chiaro... Io... vorrei diventare il guardiano delle sfere... Chiederlo come desiderio a Shenron..." sussurrò infine tutto d'un fiato, lasciando gli altri a bocca aperta.
"Che cosa vuoi dire?! Che idea sarebbe?" gridò Chichi con tutto il fiato che aveva in corpo.
"E' una cosa a cui ho pensato molto... Abbiamo sempre difeso il pianeta, ma alla fine bastava che arrivasse qualcuno che sfruttasse i desideri in maniera negativa e... Bè, li sappiamo i risultati..." le si avvicinò Goku, cercando di calmarla.
"Il guardiano delle sfere... E' un pensiero molto romantico..." sorrise malinconica Bulma, attirando l'attenzione della figlioletta, che ancora poco aveva capito della situazione.
"E' colpa mia, signore? Non sono ancora abbastanza forte?" lo osservò triste Ub, autoincolpatosi per quella decisione.
"Dei, no! Tu superi ogni mia aspettativa, ragazzo!" lo confortò il saiyan, guardandolo amorevolmente.
"Nonno! Ma cosa comporterebbe questa tua decisione!" lo tirò per una manica Pan, ansiosa come pure suo padre.
"Vedi, piccola... Shenron esaudisce i desideri... Non importa di che natura siano... Io voglio poter giudicare se il desiderio sia io meno corretto..." rispose lui gentilmente, passandole una mano fra i capelli ed abbassandosi alla sua altezza.
"Stronzate!! Non sei neppure in grado di scegliere cosa mangiare a colazione!" si imbestialì Vegeta: mai avrebbe pensato di avere la stessa reazione di quell'oca della moglie del rivale.
Il namecciano si limitò a sollevare un sopraciglio, quasi stessa valutando la validità di quel progetto.
"...e diventare ricchi sfondati tu lo troveresti un desiderio impuro...?" chiese senza inflessione nella voce C18,accanto alla figlioletta.
"18! Ehm.. perdonala, Goku... non diceva sul serio..." cercò di sdrammatizzare Crilin, in imbarazzo per la domanda della compagna.
"Su, calmatevi... Non è neppure detto che Shenron accetti questa possibilità..." cercò di placarli Dende,"Io sto lavorando per capire se sia possibile applicare questa variante... ma è pur vero che Shenron nel corso degli anni è diventato un'entità con propri pensieri... e dovrebbe essere lui stesso ad accettare la presenza di Goku..."
"Proprio per questo ho raccolto le sfere... per capire se, ponendoglielo come desiderio, lui accetterebbe..." spiegò Goku stringendo ancora la piccola Pan.
"Papà... ci hai pensato bene...?" gli chiese Gohan, infine, posandogli una mano sulla spalla.
"Sì, figliolo... molto..." sorrise di rimando lui, tranquillissimo.
Goten abbassò lo sguardo intristito, come la maggior parte dei presenti.
Solo Chichi ed il principe dei Saiyan sembravan ormai voler contrastare il suo piano. Ma reagirono in modo completamente diverso: Vegeta se ne andrò, entrando nel palazzo, la donna invece tempestò di pugni il petto del marito, piangendo a squarciagola.
La piccola Bra guardò in apprensione l'uscita di scena del padre, seguendolo con lo sguardo.
Il fatto che quell'uomo riuscisse ad avere tanto ascendente addirittura su di lui la infastidiva e rendeva triste allo stesso tempo...
"...e... quando pensi di... bè, sì, insomma..." chiese infine Yamcha, dando fiato alle preoccupazioni altrui.
"Domani. Nella stanza dello spirito e del tempo ho già radunato le sfere. Vi ho chiamato qui apposta per assistere... Mi sarebbe spiaciuto neppure salutarvi..."
La mezzosangue si allontanò dalla mano della madre, troppo presa dall'idea di ritrovare il padre per assistere ancora a quella scena.
Entrò nel santuario affrettando i passi, fino a quando non intravide la sagoma del genitore, seduto su una panca in marmo, poco distante, con il viso sprofondato nelle mani.
"Papà..." sussurrò appena, facendosi avanti, non avendolo mai visto in quello stato.
"Papà..." lo chiamò di nuovo, non notando alcun cenno, appoggiandosi alle sue ginocchia.
"Papà... so cosa provi... anche io mi sento sola... Papà... leggiamo una storia insieme...?" azzardò la piccola, pensando di fare la cosa giusta.
Ma la smorfia di rabbia sul viso del padre le fece cambiare idea.
"Ma cosa ne vuoi sapere, tu, mocciosa!? Eh?! Non fai altro che girare per far notare i tuoi pizzi e tutte quelle cazzate con cui tua madre ti agghinda! Vattene!" replicò acido, più per l'idea che sua figlia lo vedesse in quello stato che per altro.
Bra, shockata, riprese il libro cadutole per terra e scappò di corsa fuori, dove il rosso del tramonto stava imporporando il cielo.
Le lacrime le rigavano il viso, mentre nella mente le parole di Vegeta si ripetevano come lame taglienti.
Era così dunque! I suoi dubbi erano fondati! Lei... lei era venuta a noia!
Non più attenzioni... Non più affetto!
Sentì ovattate le voci degli altri rientrare nel tempio, forse per la cena...
Avvicendò i piedi sconsolata fino al punto in cui prima c'era la madre, non trovandola più... Anche lei, come gli altri, non aveva probabilmente notato la sua assenza.
Alzò gli occhi sul grande portone che si trovò innanzi, la vista ancora poco chiara a causa delle lacrime che la offuscavano.
"Domani. Nella stanza dello spirito e del tempo ho già radunato le sfere."
Ricordò la voce di Goku che lo diceva. Le sfere dei desideri... Proprio come i geni delle lampade delle sue fiabe.
Fece lentamente gli scalini, con lo sguardo ancora fisso su quell'enorme uscio.
Se lei avesse espresso un desiderio... Son Goku non sarebbe andato via. Suo padre sarebbe stato contento. Finalmente avrebbe preso una decisione da adulta. Non sarebbe stata più solo carina. Di nuovo tutti l'avrebbero ammirata...


Mi sono dilungata in questo primo capitolo della mia nuova Fiction!
Comunque, rieccomi qui!
La storia, come avrete capito, è ambientata un anno dopo la partenza di Goku con Ub, alla fine della serie Z.
Come tutti quelli che mi seguono ben sanno, non amo la gt, quindi non la considero.
Lo so cosa state pensando: tranquilli!
Non sarà nè lunga nè complicata come Memorie dimenticate!
Era comunque un'idea che mi ronzava in testa da un po'...
Approfitto per salutare tutti quelli che han commentato le mie oneshot!
x LaTerrestreCrazyForVegeta: contenta tu abbia apprezzato ed inserito tra i preferiti! Ciao!
x luisa87: nuova creazione in arrivo! e decisamente sarà diversa dal solito...
x rosy_ge: nuova lettrice, che bello^___^ spero legga anche questa.
x Kikk@93: non è incentrato sulla coppia, ma sulla famiglia Briefs... spero vada bene lo stesso!
x nana987: Grazie!
x Feleset90: grazie, spero di mantenere una certa originalità...
x pantheater: non disperare, ho poco tempo, ma voglia di scrivere.. a presto!
x maryana: in realtà più che la storia in tutta colpa della luna è l'ambientazione che credo renda... baci!
x lilly81: ti ringrazio ancora per la segnalazione! In realtà è vero che Vegeta è un uomo con bisogni,ma è anche molto orgoglioso eppure è rimasto sotto il controllo di Freezer per anni, quindi penso sappia far i suoi calcoli...baci!
x Caterozza: guarda la spiegazione data a lilly.. baci!^^
x Sweet Memole 87: grazie! sempre graditi i complimenti!
x Rayn_88: anche per te, guarda la spiegazione data a lilly...
x merediana: vedo che tu un po' l'hai pensata come me...bacio, grazie!
x veggylove: mi spiace, non abbasso il rating su richiesta...
x Elisa: oh, mi fanno sempre piacere le tue recensioni! il tuo giudizio vale tantissimo! Sul seguito della one-shot, non so... per ora non son ispirata sul tema. Se dovessero venirmi delle buone idee, però... chissà!bacio!

  
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