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Autore: lacrimedicoriandoli    31/08/2013    4 recensioni
GouxFubu.
Cosa ne verrà fuori da sentimenti che bussano improvvisamente alla porta, uno strano campo estivo, intrighi e colpi di scena? Un pastrocchio? Un'ottima zuppa?
Ho in mente grandi cose, sebbene questa sia la mia prima fanfiction. Abbiate pietà.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel/Shuuya, Shawn/Shirou, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Raimon Jr. High
Mensa

Avevamo raggiunto la nostra meta: vincere il Football Frontier International. Inutile dire che fossi davvero soddisfatto di questo traguardo, soprattutto perché avevo finalmente dimostrato a mio padre che il mio futuro doveva puntare su un’unica cosa: il calcio.
Il bomber di fuoco ce l’aveva fatta. Già, bomber di fuoco. Un simpatico appellativo che mi portavo nel cuore e che mi rendeva fiero del lungo percorso che mi aveva portato a quel magnifico trofeo. Non ero il solo a sentirsi così, anzi, il mio orgoglio non era neanche la millesima parte di quello del nostro caro capitano, Mark Evans, che aveva realizzato il sogno di una vita.

Mentre la mia mente vagava chissà dove, percepì un familiare dolore alla spalla.
Era Jude. Ormai sembrava che quella parte del mio corpo avesse preso la forma della sua mano.
"Ahi!"
"Hey Axel, non vorrai contemplare questa vetrinetta per tutto il giorno? Dai! E’ quasi pronto e abbiamo già preso posto a tavola." esortò Sharp con un sorriso.
"Oh, spero ce ne sia ancora uno per il sottoscritto!" dissi ridendo.
"Sta’ tranquillo, ti ho lasciato libera la sedia accanto alla mia." rispose indicando con il pollice dietro di se. "Su andiamo."

In occasione della vittoria, con lieta approvazione del Sig. Raimon, avevamo deciso di riunire tutti coloro che avevano fatto parte della nostra squadra per festeggiare insieme. 

Mi sedetti tra Jude e Jordan nel caos totale. Un piacevole caos.
Ero contento infatti di rivedere tutte le persone conosciute in tre anni che ridevano, scherzavano e chiacchieravano spensieratamente tra loro. Il trambusto si placò soltanto quando Mark si alzò e provocando un tintinnio con il coltello e il vetro del bicchiere, portò l’attenzione su di se.

"Ehm, ehm… Buongiorno ragazzi! E’ un piacere rivedervi tutti quanti insieme!" esclamò con non poca enfasi il capitano, dando inizio a uno dei suoi soliti discorsi, stavolta più emozionato e coinvolto delle altre volte . Amava infonderci una certa carica di sicurezza.
Concluse dicendo “Ringrazio ognuno di voi, in modo particolare Shawn e Hurley per aver portato…”

Shawn.

Per me la frase si interuppe a quel nome.
Non riuscii più a capire una parola nè di Mark nè degli altri, che intanto avevano applaudito e iniziato a mangiare.

Shawn.

Quel nome non voleva proprio uscirmi dalla testa, non avevo idea del perché.
Tutto ciò mi confondeva.
Per non dare nell’occhio iniziai a mangiare un paio bocconi frettolosamente.
Ottenni l’esatto contrario.
"Certo che hai davvero una gran fame!" disse qualcuno, Erik o Jordan, non ero riuscito a distinguere la voce. Ero immerso in uno strano ciclo di pensieri che aveva come unico soggetto lui

Shawn.

Dov’era?

Mi guardai attentamente intorno. Più lo cercavo con lo sguardo, più mi sembrava di fare un buco nell’acqua. Chinai lentamente il capo e osservai il mio riflesso nel brodo. Cosa mi stava succedendo?
Perché mi sentivo in dovere di cercarlo?

Mi sollevai un po’ e intravidi un’altra figura.

Shawn. 

"Ragazzi posso fare cambio con qualcuno di voi? Lì in fondo stanno mangiando qualcosa con l’aglio e beh, conoscete bene la mia allergia!" chiese con un leggero tocco di timidezza l’unica persona non volevo fosse lì.
Sentii come un nodo alla gola.
"Aglio? Lo adoro! Se vuoi puoi sederti al mio posto!" esclamò Sam che volò dall’altra parte del tavolo al richiamo dell’aglio.
"Grazie!" rispose sedendosi lì. Di fronte a me.
Avrei voluto sciogliermi o scappare via.
Non volevo stare lì. Ma qualcosa mi bloccava.

Shawn.

Non potevo fare a meno di guardarlo.
Perché?




Angolo dell'autrice:
Ehm, salve... persone?
Questa fanfiction era da più di un mese in cantiere, o meglio nelle bozze di Tumblr ♥, perché avevo paura, come ne ho anche ora. Ansia da prestazione? Esaurimento nervoso? Quale calamità si sta abbattendo sulla sottoscritta? Forse semplicemente paura di sbagliare e di non esserne all'altezza. Beh, è la mia prima fanfiction, abbiate pietà.
Dopo questo momento "toccante" (nel senso che dopo aver letto afferrerete il mouse, vi dirigerete sulla X e toccherete il tasto per fuggire da tutto ciò, autoironia is the way), vi faccio un piccolo appunto:
*rullo di tamburi* per mia scelta, personale e stilistica, ho deciso di lasciare i nomi europei. Se la cosa vi crea problemi seri, del tipo che inizierete a sparare laser magnetici dalle ascelle, cercherò una soluzione. BLAM!
p.s.: "autrice" non credo mi si addica molto, aiutatemi a trovare un nome per questo spazio... inutile lol

  
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