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Autore: JadesRainbows    01/09/2013    3 recensioni
Non può essere successo.
Chiudo gli occhi. Conto fino a dieci. Riapro gli occhi. Nulla è cambiato.
Non è possibile.
Chiudo gli occhi. Conto fino a quindici. Riapro gli occhi. Tutto come prima.
Non è vero.
Chiudo gli occhi, intenzionato a contare fino a venti, stavolta, ma a cinque mi fermo.
Non cambierà nulla, lo sai.
Genere: Drammatico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gareki, Nai
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Le ginocchia hanno ceduto al peso del mio corpo. Mi ritrovo a dovermi sostenere con le braccia. Le mani a contatto con la tenera erba fresca.
Nel mio cervello scorrono ancora quelle terribili immagini, al rallentatore. Sono limpide come se le stessi rivedendo in questo istante. La mia gola è chiusa da un nodo, sembra voglia rifiutarsi di far passare l’aria.
Non può essere successo.
Chiudo gli occhi. Conto fino a dieci. Riapro gli occhi. Nulla è cambiato.
Non è possibile.
Chiudo gli occhi. Conto fino a quindici. Riapro gli occhi. Tutto come prima.
Non è vero.
Chiudo gli occhi, intenzionato a contare fino a venti, stavolta, ma a cinque mi fermo. Non cambierà nulla, lo sai. Si, lo so, ma non voglio accettarlo.
Sono ancora in ginocchio, con la schiena curva e le braccia che sopportano tutto il mio peso.
Perché?
La mia bocca, che fin ora è stata spalancata, si muove. Le mandibole si chiudono l’una contro l’altra, come se volessi romperle a forza di stringere.
Inizio a vedere sfocato. Lacrime.
Prima che io possa concentrarmi a trattenerle, queste mi stanno già rigando il volto. Da quant’è che non piango? Troppi, troppi anni. Pensavo di essermi scordato, ormai, come si facesse a piangere. Ma questa è una delle cose che l’uomo non dimentica mai. Come non dimentica mai come amare. E io l’ho scoperto. L’ho scoperto ora, a mie spese.
-Ga...Gareki…-, dice con grande sforzo.
L’erba intorno a lui è di un anomalo colore rosso-bordeaux. La stessa sostanza colora anche la sua salopette bianca.
Il suo sangue arriva a sporcarmi le dita. Al contatto le mie mani si chiudono a pugno, come se bruciasse, come se fosse veleno letale. Anche se, la scena in sé è già letale di suo.
Lo guardo negli occhi. Una lacrima esce silenziosa e solitaria dal sinistro. Lui sembra non accorgersene nemmeno.
Perché l’hai fatto? Quella lama era per me. Perché ti sei messo in mezzo? Io sono sacrificabile, tu sei importante. Non dovevi, stupido.
-Gareki… ti…ti voglio bene-, sussurra, sforzandosi di far uscire le parole.
-Anche io, Nai… anche io-, rispondo con la voce rotta dal pianto.
Poi sorrido. Non voglio che il suo ultimo ricordo siano le mie lacrime, voglio che se ne vada felice.
Gli angoli della sua bocca si curvano verso l’alto.
-Ora chiudi gli occhi, il sole sta tramontando…-, gli dico.
Un’altra lacrima passa tra il suo zigomo e la tempia, andando ad intrufolarsi fra i suoi morbidi capelli bianchi.
Sono le quattro di pomeriggio, il sole è ancora alto nel cielo. E lui ha capito che il sole di cui sto parlando non è la stella che illumina le nostre giornate.
Visto che non si decide a fare come gli ho chiesto, avvicino la mano destra al suo viso e posando l’indice e il pollice sulle sue palpebre, le abbasso, ammirando un’ultima volta il fuoco nelle sue iridi.
Nulla è per sempre. Il fuoco si spegnerà, prima o poi.
Anche se i suoi occhi sono chiusi e, ormai, quasi spenti, quel sorriso -anche se triste- irradia ancora il suo viso.
Mi abbasso su di lui e lo stringo forte in un abbraccio. Il primo dopo anni.
-Starai bene-, sussurro nel suo orecchio. Una delle sue lacrime mi bagna il viso, mentre le mie hanno inzuppato completamente la spalla della sua maglietta rossa.
-Ga…re…ki…-, riesce a sussurrare appena in tempo.
-Nai…-, dico io, di rimando. La mia intenzione era quella di sussurrare, ma la mia voce trema ed è leggermente più acuta. Non è stabile e fredda come la mia voce abituale. È il lamento di un bambino cresciuto troppo in fretta. Un bambino che ha dovuto imparare ad essere forte da solo.
Nessun’umano è invincibile. Nemmeno io.
I veri eroi muoiono sorridendo. Sorridi Nai, e insegna agli angeli come si vive con valore e come si muore con coraggio.
Poi più niente. Il suo petto smette di alzarsi e abbassarsi dolorosamente. La sua pelle perde pian piano il poco colore che aveva e il suo corpo diventa freddo.
Dolore.
Sento come il petto squarciato in due e una mano gelida che riduce in briciole quel che resta del mio cuore. Il mio povero, freddo e inutile cuore.
Mollo la presa e adagio sull’erba il suo corpo senza vita.
Perché l’ha fatto?
Lo sai il perché.
Sì. Lo so perché me l’ha detto. L’ha fatto perché mi vuole bene.
 
Questa è solo la prima delle tante volte in cui mi salverà la vita. 





 

Hey there! :)

Lettori:”OMMAIGODDDDDDDD, COME MAI UN’ALTRA OS DOPO COSI’ POCHI GIORNI? PENSAVAMO CHE DOPO QUELLA MORISSI PER SEMPRE!”
Hahah stronzi, VOLETE CHE MUORO?! No, dai vi voglio bene anche se mi volete morta :*
Ebbene sì, nuova OS.
Intanto nessuno si è inculato la mia precedente OS “Hot chocolate” e sono rimasta delusa. Faccio davvero così tanta pena? D:
Beh, questa… roba… l’ho partorita ieri notte. Ero depressissima perché oggi ho finito di vedere l’anime e… voi non sapete quanto cazzo ho pianto per quell’anime. Piangevo in media tre-quattro volte a episodio. Aiuto e poi subito dopo c’era un momento che faceva sputtanare. Troppe emotions collisions per il mio povero cuore. Penso che ormai sia morto… boh.
A parte che dopo aver visto Gareki sorridere ho capito di essere immortale, dato che sono ancora qui. (if you know what I mean)
Okay, bene, mi dileguo.
Se la storia vi è piaciuta, lasciate una recensione e, se volete, passate dalla mia pagina.
Kisses,
-Lady Blue
 
  
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