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Autore: Lily Inuzuka    01/09/2013    2 recensioni
TsubakiPatty.
Tsubaki sapeva che qualunque uomo avesse mai potuto interessarsi a lei, lo avrebbe fatto esclusivamente per le sue curve, il suo viso grazioso ed i suoi seni abbondanti. Nessuno si sarebbe innamorato della sua personalità, perché Tsubaki non aveva nessuna personalità che qualcuno avrebbe potuto amare.
Genere: Angst, Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Crack Pairing | Personaggi: Patty Thompson, Tsubaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fandom: Soul Eater.
Tipo di coppia: shoujo-ai, crack.
Note: drabbleflash!fic.
Pairing: PattyTsubaki.
Prompt:Some girls don't need a man... they need a woman!”.
Dedicata a Miss, che mi sostiene nelle lotte per la difesa dei crack pairing, mi fornisce prompt infiniti ed è sempre tanto adorabilosa♥

 

Il profumo di Tsubaki.

Le camelie erano fiori senza alcun profumo e, questo, Tsubaki non l'aveva mai sopportato. Lei, che aveva preso il loro nome, si era sempre sentita inodore. 
Tsubaki non era speciale, non possedeva nessuna buona fragranza, era timida, fragile, la classica ragazza che osserva gli amici divertirsi e ballare mentre sorride tristemente. Talvolta si sentiva così banale, scontata, che le veniva da piangere e si rintanava nel suo giardino giapponese ad inalare gli aromi dei fiori che lei stessa aveva piantato. Fiori che, al contrario suo, possedevano una fragranza meravigliosa che era in grado di farli distinguere anche fra altre migliaia. 
Tsubaki sapeva che qualunque uomo avesse mai potuto interessarsi a lei, lo avrebbe fatto esclusivamente per le sue curve, il suo viso grazioso ed i suoi seni abbondanti. Nessuno si sarebbe innamorato della sua personalità, perché Tsubaki non aveva nessuna personalità che qualcuno avrebbe potuto amare.
Patty le si avvicinò leggermente assonnata -che ora era? Le due? Le tre? Kya, diamine quanto aveva dormito!- e le cinse la vita in un dolce abbraccio. 
Solo allora, quando una delle lacrime di Tsubaki le bagnò le mani, si accorse che l'amica stava silenziosamente piangendo. 
- Nè, Tsubacchan, perché piangi? - domandò preoccupata.
- Non è nulla, Patty-chan. - le rispose immediata l'altra, asciugandosi fugacemente le guance con il palmo della mano.
- Non è vero, Tsubacchan, perché se piangi deve esserci un motivo. - ribatté Patty. - Specialmente se piangi tu, che sorridi sempre a tutti. -
- Stavo pensando a delle cose brutte, Patty. Per questo piangevo. Ormai non importa, è passato. - rispose la mora, girandosi verso di lei e sollevando un po' gli angoli della bocca a fingere un sorriso.
- Ma a cosa stavi pensando, Tsubacchan? - domandò la bionda confusa.
- Mi sono resa conto che nessun uomo mi amerà mai perché nessuno riuscirà a sentire il mio profumo. Sono come le camelie, completamente inodore. - 
- Oh, Tsubacchan, non devi preoccuparti per questo! Dopotutto, alcune ragazze non hanno bisogno di un uomo... loro hanno bisogno di una donna! Si sa, i maschi sono stupidi. C'è qualcosa che non va nelle giraffe nei loro cervelli. - spiegò Patty ridacchiando. - E poi, sarebbe impossibile non sentire il profumo di Tsubaki! Io lo sento benissimo. -
Tsubaki la osservò esterrefatta. Sentiva le lacrime spingere di nuovo sulle dighe che aveva innalzato nei suoi occhi. Chissà perché si sentiva così. 
- Non si piange, Tsubacchan. - la rimproverò Patty, abbracciandola forte. - E poi, a me il tuo odore piace moltissimo! -

   
 
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