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Autore: Aesingr    01/09/2013    8 recensioni
Akatsuki in un giorno di pausa, Akatsuki nel panico!
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
- Questa storia fa parte della serie 'l'arcano canto delle nuvole rosse'
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Arte: la deflagrazione assoluta
 
http://www.youtube.com/watch?v=IavBaHCvtGs
 
“We Itachi! Mi passi le patatine?”
Il genocida Uchiha scrutò inespressivo il compagno di battaglia, il grande demone senza coda Kisame, offrendogli il pacchetto di patatine che teneva avidamente fra le grinfie per poi rivolgere nuovamente l’attensione sullo schermo a 32 alluci di fronte a sé. Hidan e Kakuzu si stavano sfidando a Tekken Tag Tournament 2 per Play Station 3.
“Kisame ne avrai mangiate mille”
“Sai che sono insaziabile”
“Sì, ma credevo di Chakra…”
“Ma Choji non ricarica il chakra anche con le patatine?”
“E tu che ne sai? Ci hai combattuto?”
“No! L’ho letto sul manga... è troppo fogante quando batte Jirobo nella prima serie”
“Molto meglio lo scontro di Neji”
“Comcordo, ma quel ciccione ha una forza davvero mostruosa”
 
[]
 
La porta della sala del reale covo di Akatsuki, situato in un luogo indecifrato della Fan Fiction, viene sfondata. Come l’uragano in tempesta, come il tumultuoso moto dell’onda che si abbatte funesto sulla triste sorte di un ignaro cielo dimenticato…
*rivolgersi al personale addetto per spiegazioni su la precedente frase*
In somma, la porta è stata scardinata.
“Io non sono ciccioneeeee”
A questo punto della storia Kisame muore a causa di un'esplosione, Itachi prende un ovetto Kinder dal frigo e Choji finisce le patatine, e io mi chiedo perché sto scrivendo al presente adesso...
 
http://www.youtube.com/watch?v=wqEGSbp799Y
 
“Ma che casino succede! Perdo se mi deconcentrate così” Sbraitò Hidan, teso al massimo nel tentare un’interminabile combo di King.
“Cosa sta cercando di fare scusa? Puoi ripetere per piacere?” si chiese il lettore di turno, conoscitore o non, della sequenza di 159 tasti da premere per eseguirla.
“Non vedo l’ora di vincere… sai quanti soldi? Magari mi da anche il Lucky Box!” Esclamò Kakuzu, pregustando già il momento che lo vedrà intento a contare i soldi della vincita.
“Amico mio… qui i soldi li conta da solo il gioco” Gli risponde Hidan, rendendosi conto di aver commesso un errore madornale ad aprire bocca. Come sempre del resto.
“Cosaaaa? Qui non si possono contare i soldi? Brutti infami! Bastardi! schifosi!”
Così dicendo, Kakuzu, arcano e indomito utilizzatore delle varie combo di Ley, iniziò a premere tasti a caso in rapida successione, permettendo al proprio personaggio di destreggiarsi nei suoi vari stili di combattimento tra i cuali quello del Cigno, del Dragone, di Tsunade sclerata con tette danzanti, di Justin Beeber e di Peppa Pig.
“Prendi questo!”
”Ma porco Jashin!” Imprecò dunque Hidan, notando che l’avversario se l’era cavata con un Great, terminando la partita con un granello di vita residua.
“Non si bestemmia in casa mia… maleducato! Guarda che ti Shinratenseizzo se dici un'altra cosa del genere”
“O scusa capo… non volevo. Adesso riceverò il castigo finale dal sommo jashin… lo so”
“Fai una penitenza no? Magari ti perdona” Suggerì Nagato.
“Giusto!”
Hidan tracciò con la sua lancia un solco circolare sul pavimento, preparandosi per il suo rito diabolico.
“Brutta faccia di caz… cazekage! Mi hai graffiato tutto il parquet! Ora ti faccio male sul serio!” Urlò Nagato, attivando il rinnegan.
L’immortale, fregandosene di tutto e di tutti poiché convinto di non aver niente da temere, continuò imperterrito la sua cerimonia.
*"eh... Caro Hidan… ricorda che il rinnegan trascende il concetto di vita o di morte… o quello che è”*
“che io possa morire della morte più atroce se oserò profanare di nuovo il sommo onnipotente ultradivino Chuck Norris! Em... volevo dire… Jashin!”
“Sei immortale coglione” Lo rimproverò Kakuzu, mentre spengeva la Play Station.
“Beh… Allora… Io! Hidan! Giuro solennemente di onorare il sommissimo Jashin per il resto dei miei giorni!”
“Sai che palle? Onorare qualcuno per l’eternità!”
“Tranquillo, tanto ora lo faccio fuori io” proferì la voce di Pain.
Nagato avanzò austero, brandendo una padella e giurando un ardente brama di sangue.
 
 
http://www.youtube.com/watch?v=MR6pUblQgsA
 
con il chakra degno di un Uzumaki, con il cuore stracolmo di rabbia, con le mani che desideravano sfogare un’ira infinita, Nagato concentrò tutto il suo potere sul palmo della mano sinistra, richiamando a se l’energia di un intera vita. Vita trascorsa con il parquet non graffiato.
I ricordi si alternarono rapidi e incessanti, lasciandolo sprofondare nella disperazione più nera.
Vide le immagini del passato: lui in piedi sul parquet, lui sul divano davanti al parquet, lui a sedere sul parquet e lui che spazzava, passava l’aspiratore e faceva il bucato… tutto sul parquet, sempre limpido e privo di ammaccature.
Estraendo dai meandri di se stesso un incommensurabile forza, si circondò di chakra azzurro, ponendo le premesse per una tecnica con i fiocchi e sollevando la padella in aria.
“Hidan! ora me la pagheraiii! Tecnica segreta della trasmigrazione fulminea eterea deflagrante del mondo esteriore interiore inferiore e superiore!”
Nel mentre che Pain gridava uno degli interminabili nomi delle sue interminabili tecniche, Hidan era già saggiamente fuggito, chiudendosi a chiave in bagno.
“qualcuno mi salviiii!”
“Hidan esci dal bagno!” Gridò Konan, che istantaneamente si rivestì.
Hidan sobbalzò.
 
http://www.youtube.com/watch?v=0Nb_5QZYw1A
 
“Konan! Che ci fai in bagno?”
“Cosa vuoi che ci faccia in bagno lurido pezzo di Jiraya!”
“E che ne so! Guarda che scappavo dal tuo amichetto lì fuori”
“Chi se ne frega! ora potresti uscire? Neanche cagare due minuti in pace oh!”
“dai vieni anche te… se no mi picchia. Con quella cosa in mano è spaventoso”
Improvvisamente, dall’oscurità del sottosuolo, emerse lentamente l’impavido Zetsu, comparendo preciso nel centro del bagno.
“E allora oggi l’abbiamo preso come un circolino questo cesso? Chiamate anche qualcun altro ormai che ci siete” Si lamentò Konan, risvegliando lo spirito dell’incazzata nera a 57 code.
“E non lamentarti… tutti gli uomini stravedono per te… dovresti essere contenta”
“Dovrei essere contenta di venire spiata al bagno da una pianta e da uno che è tutto fuorché un uomo?”
“Potrei offendermi”  Controbatté Hidan, offeso nel profondo dell’orgoglio.
“Non è che mi cambi questo granché…”
“Adesso basta! Se non la finisci verrai punita severamente dal sommo Jashin… o da me in persona”
“Ma vai a farti papa”
“Cosa…”
“Ragazzi che sta succedendo qua dentro? Dai è ora di pranzo”
Deidara comparve a random sull’uscio del bagno, e e Hidan tirò un mezzo sospiro disperato.
“Andiamo va…”
In cucina, Itachi, Sasori e Kakuzu, stavano preparando un ottima bistecca ai ferri, sfruttando l’arte del fuoco del marionettista.
“Sasori così prende fuoco il piano cottura, basta!”
“Mamma mia Kakuzu quanto sei assillante. Sai che non mi piace aspettare… questo vale anche per l’ora di pranzo, prima è cotta e prima si mangia”
“Si mangia se non fai esplodere la cucina”
“L’arte del fuoco la conosci anche tu no? Allora vieni qui invece di deflagrarmi le scatole”
Deidara comparve dal nulla, compiendo il tragitto cucina-bagno in un lasso di tempo minore a quello che avrebbe impiegato Minato o Goku col teletrasporto.
“Qualcuno ha parlato di… deflagrazione? Dell’arte assoluta e sublime? Il fugace istante di un esplosione… la vera arte?”
“Deidara zittati... e apparecchia” Lo rimproverò Itachi.
“Uffaaa! Ma perché smontate sempre tutte le mie perle filosofiche così barbaramente?”
“Perché proferisci boiate inutili”
“Meglio di te che non parli mai, caro il mio Uchiha sfigato”
Itachi sbuffò, mantenendo a stento l’autocontrollo.
Nagato intanto se ne stava immobile di fronte alla porta del bagno in attesa che Hidan mettesse la testa fuori.
“Se non esci… butto giù la porta!”
“Il cesso è antisfondamento! Non ce la farai mai…”
Quelle furono le ultime parole di Hidan prima di vedere la porta blindata in frantumi, disintegrata da un colpo di padella Tensei.
“A tavolaaaa!”
La lite si sedò momentaneamente. Certi di doverla riprendere molto presto, i due si aggiunsero, accompagnati da Zetsu e da Konan, agli altri già seduti ai lati di una tavola lignea apparecchiata sontuosamente.
 
“Oggi bistecca?” Chiese Deidara, inutile come al solito.
“Si ma… è un po’ dura! Me la tagli Sasori?”
“Kakuzu… secondo te perché volevo cuocerla di più”
“Non credevo che fosse così dura. Kisame è deceduto così malamente… ora chi me la taglia? Itachi… ci potresti pensare te? Hai la soluzione sempre per tutto! Ma non usare lo Sharingan, poi perdi la vista… lo sai…” continuò Kakuzu.
“Ma guarda che quella è una scusa. In realtà non perdo la vista per l’eccessivo uso dello Sharingan”
“Ah si eh… brutto sporcaccione… ora ho capito che ci fanno tutti quei giornalini porno accanto alla doccia. La tagli questa bistecca o no?”
“E va bene…”
Concentrandosi sul potere del suo Sharingan, l'Uchiha evocò il Susanoo, materializzando Tozzuka.
“No fermo Itachi!” Lo avvertì Kakuzu, non riuscendo però a fermarlo in tempo.
Itachi sferrò un taglio netto sulla carne, che lentamente scomparve dal piatto di Kakuzu, lasciandolo con un’espressione inebetita quanto quella di Say quando tenta di sorridere ma manifesta soltanto una paresi facciale multipla.
“Ti avevo chiesto di tagliarla! Non di intrappolarla in un illusione! Sei un coglione”
“Che ci posso fare… Tozzuka è fatta così. Va beh oggi non mangi”
“Ma vaf…”
Itachi sbuffò sonoramente. “Aspettate. Le cuocio per bene così non rompete più”
L’Uchiha abbassò le palpebre per poi riaprire qualche secondo dopo l’occhio sinistro, originando un’incandescente fiamma nera, che cosse le bistecche, bruciò il tavolo, incendiò i mobili e accese il micro-onde.
“mi sa che devo imparare anch’io Kakutsuchi… non riesco a controllarla molto bene”
Tutti e sei i corpi di Pain, comparsi dalle profondità del nulla, lo scrutarono con occhi di fuoco.
“L’ho notato. Oggi proprio… mi volete fare imbestialire per forza”
“Dai su ci sono ancora i fagioli da mangiare!” Si giustificò Itachi, del tutto indifferente, indicando una serie di piatti posti sul piano marmoreo della cucina.
“Giusto! E io stò morendo di fame” Fece Deidara, prima di avventarsi su una scodella di fagioli.
“Si mangia a tavola brutto rozzo…”
“Caro Sasori… hai notato che la tavola non c’è più? e poi sti fagioli non sanno di niente! Aspetta che li condisco io”
Deidara mandò giù un boccone con la bocca situata sulla mano sinistra, per mescolare dell’argilla al contenuto delle scodelle.
“E poi la fame è fame”
“Ma... metti l’argilla nei fagioli! Fai schifo” Lo rimproverò Sasori.
Gli altri lo osservarono divorare tutte le porzioni di fagioli che sarebbero dovute spettare a loro.
“Deidaraaaaaaaaaaaaaa!”
Le urla sbraitanti e confuse dei membri di Akatsuki si abbatterono su Deidara, più gonfio di quando si concentra per attivare il C 0.
“Ragazzi non so perché ma credo stia per succedere qualcosa di terribile” Azzardò la parte bianca di Zetsu, venendo fulminato con lo sguardo da Pain.
“Cosa vuoi che succeda ancora! Accidenti a voi! Shinratensei!”
La tecnica del capo dell’organizzazione bersagliò come povera vittima l’innocente frigorifero, che venne scagliato nel centro della stanza.
Tobi apparve dal nulla, reduce dall’utilizzo del Kamuy.
 
“Ciao gente… o diooooooooooo!”
Il frigo gli piombò addosso, schiacciandolo e recandogli danni agli organi interni tanto gravi da far invidia al Juken.
Il tonfo venne percepito a chilometri di distanza, suscitando i sospetti di una ventina di villaggi ninja.
“Ora bastaaaaaaaa!” Gridò Nagato, al culmine della sopportazione.
 
http://www.youtube.com/watch?v=kg69yI8Ezgs  
“Ma guarda che sei stato tu a distruggere il frigo” Lo incalzò Hidan.
“Non mi interessa! Io vi distruggerò tutti!”
*troppo violente le scene che seguirono per essere descritte*
Sedie, divani, il televisore, il DVD di Coda fratello orso e di Mulan, le marionette di Sasori, Shikamaru, la nonna di cappuccetto rosso… tutto volava a destra e a sinistra generando le traiettorie più svariate, finendo spesso in testa a Nagato stesso.
“Mi state facendo girare le iridi concentriche di brutto! Fatela finita!”
Il macello cessò, lasciando spazio ad un silenzio tombale, scandito solo dal suono di un paio di forbici di Itachi, che nel bel mezzo della confusione si era seduto in un angolo a tagliarsi le unghie dei piedi.
Nella quiete più assoluta, una voce si levò. Era quella di Deidara.
 
[]
 
“Ragazzi… mi scappa un peto”
“Non farlo…” Ordinò Nagato.
“Non lo tengo… dio cristo risorto… no…”
Un leggero ed inconfondibile rumorino si impadronì dell’attimo fugace, venendo prontamente seguito da una tremenda esplosione, che mutò radicalmente il paesaggio circostante nel giro di almeno cento miglia.
“Ops… Argilla e Fagioli insieme non vanno d’accordo. Però dovete ammetterlo… questa si… che è arte”
  
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