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Autore: faith_rowling    01/09/2013    2 recensioni
Per la prima volta non si ascoltavano, si baciavano.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Finalmente l'aveva baciata.

Ci volle un po'. Un po' tanto. Non sapeva nemmeno lei come aveva fatto a resistere così a lungo, a mantenere quella sua idea ferrea del corteggiamento dove era l'uomo che doveva baciare per primo. Tutti le dicevano di prendere l'iniziativa e lei diceva sempre di sì, ma poi al momento non sapeva nemmeno come avvicinarsi a lui, figuriamoci baciarlo.

Alla terza sera che si videro, quando lei andò via e ritornò a casa, pianse.
Ancora una volta credeva di non piacere, di sprecare tempo, di indovinare sempre gli uomini che non la volevano.
Ma poi come ogni volta che si demoralizzava si rialzava anche, più impuntata di prima.
E' sempre una donna che sceglie, o almeno all'inizio. 

Sapeva che sguardi usare, che parole dire, che gesti fare.
Alla quarta sera fece l'arrogante, lo provocò, gli parlava di argomenti che lo fecero avvampare, decise di fare quel tipo di amica che non puoi avere come amica, quella su cui si avrà sempre qualche pensiero poco puro.
Decise di essere sicura di se. Così sicura che potevano anche baciarsi, i loro angoli delle labbra si erano sfiorati, ma lei si ritirò, gli sorrise ad un soffio e poi lo baciò sulla mandibola , tirandolo verso di se con le unghie.
Non avrebbe mai saputo usare solo dolcezza.

Ma nemmeno brutalità.
Era tutto insieme. 

E poi il quinto appuntamento. Per quelli appuntamenti regolari, aspettò sette mesi. 
In quei sette mesi lui la leggeva su un blog, e lei lo mandò a cagare. 
Ma lui non rinunciò, solo dopo venne fuori che si era dato tre possibilità, e anche se fosse stato liquidato una terza volta, l'avrebbe comunque letta, anche senza conoscerla.

Fortunatamente non andò così, fortunatamente lei fece meno la stronza, fortunatamente lui non gli diede motivo per farla.
Quella quinta sera nevica, nevicava tanto. Risero tanto. Lei quella volta era più se stessa, era nel freddo, era tra l'aria natalizia, le cose belle gli capitavano solo in quel periodo, ecco perché l'aspettava tanto.
Con la neve era stata amata.

Quel giorno decise che anche se fosse stata distrutta poco le sarebbe importato, se lì fuori ci sarebbe stato quel magico tempo.
Però le sembrava anche impossibile. 
Stavano così bene insieme, parlavano per lunghissime ore. Non sapeva come aveva fatto quell'uomo ad attirare la sua attenzione, sicuramente ci volle pazienza ma quella volta lei lo ascoltò poco e niente.
Perché lui parlava ma lei pensava “ baciami, baciami, baciami “.
E lui, ci riuscì, timidamente però.

Con un bacio prima sulla gota e poi un bacio a stampo di pochissimi secondi sulla bocca , e immediatamente la strinse più a se forse per non far scoprire la sua espressione, forse per abbracciarla l'ultima volta prima di quel “ no, per me sei solo un amico. “ che lui credeva di sentire.
Ma invece lei disse “ evviva. “ a voce bassa, e il secondo, vero primo bacio, lo diede lei.

E quando uno dei due stava per dire “ ma io credevo che ...” si baciavano di nuovo, e ancora una volta quando l'altro pronunciava “ tu non mi ha mai dato segnali...” e così vennero fuori solo stralci di frasi," perchè non è accaduto prima ?" " idiota, sono impazzita " tra una bacio e l'altro.

Per la prima volta non si ascoltavano, si baciavano.

Spazio autrice.
Non credo che ci sia molto da dire,
semplicemente volevo descrivere un po' quanto può essere potente la forza di volonta di una donna.
Lo so che non è molto lunga, ma mi è piaciuta lo stesso come ne è uscita.
Spero piaccia anche a voi. Bacioni
  
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