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Autore: Mitsuki91    02/09/2013    8 recensioni
Lily, la notte del trentun ottobre, ha preso la sua decisione: si è spostata, salvandosi e permettendo a Voldemort di uccidere Harry. Ma perché l'avrà fatto? Chi è che ama e che ha sempre amato, e perché non è mai riuscita a dirglielo?
[Lily/Severus]
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ed ecco quindi l’epilogo ;)
Sono contenta di essere arrivata alla fine di questa avventura! È stato bello scrivere questa fanfic, e ringrazio tutti quelli che han letto/seguito/preferito/ricordato e recensito! ;)
Buona lettura, fatemi sapere ;)


Epilogo

Lily stava stendendo i panni. Prese un lenzuolo dalla cesta e lo agitò, cercando di srotolarlo; poi lo appese sul filo teso in cortile. Aveva appena finito di distenderlo quando si sentì afferrare.
“Sev.” disse, sobbalzando “Devi smetterla di farmi prendere questi colpi, lo sai.”
L’uomo le diede un lieve bacio sul collo, accarezzandole il ventre gonfio.
“Perdonami. Non lo farò più. Ma finalmente è domenica; non vedevo l’ora… E tu ti sei svegliata senza di me. Cattiva…”
Avevano comprato una piccola villetta ad Hogsmeade, sufficientemente lontana dal centro caratteristico dove gli studenti venivano in gita e sufficientemente vicina ad Hogwarts per permettere a Severus di tornare a casa, ogni sera, con una semplice passeggiata.
Avevano iniziato una nuova vita, appena qualche mese dopo la caduta di Colui-che-non-deve-essere-nominato. Il tempo che il mondo magico si riassestasse, il tempo che tutti finissero di leccarsi le ferite.
Nessuno dei suoi amici aveva osato giudicarla, quando aveva annunciato che andava a vivere con Severus. Nessuno si era azzardato a dire niente, non dopo quello che avevano visto nel pensatoio. Persino Sirius si era dovuto ricredere, su James e su Severus stesso. Era stato un duro colpo, ma Remus gli era rimasto sempre accanto.
La loro vita a due procedeva a gonfie vele. Severus e Lily avevano imparato a conoscersi di nuovo, ad essere di nuovo amici, ad amarsi. Ognuno aveva preso i fantasmi dell’altro e l’aveva aiutato a guarire. Ognuno si era appoggiato sull’altro; si erano sostenuti a vicenda, erano crollati entrambi e si erano tirati su. Insieme.
Lily aveva riallacciato i rapporti con Alice, con Remus e con Emmeline. C’era voluto del tempo, per fidarsi di nuovo, ma poi la loro amicizia era tornata e si era rinsaldata, perché dopo tutte le avversità che avevano affrontato non potevano che uscirne uniti. Remus aveva stretto un buon rapporto anche con Severus, che ancora era parecchio diffidente nei confronti delle persone, ma che si stava pian piano abituando ad aprirsi.
Poi, dopo quasi un anno di convivenza, la lieta notizia. Lily aspettava un bambino. Per il primo periodo si era sentita strana; il ricordo di Harry si era ripresentato prepotentemente e lei si svegliava ogni notte, piangendo, con l’immagine di due enormi occhi verdi che la fissavano. Severus era stato paziente, l’aveva ascoltata e coccolata e aveva fatto l’amore con lei, riuscendo nuovamente a sanare le sue ferite. Non ad eliminarle, ma a riportare il dolore ad un livello accettabile, minore, di modo che fosse superato dalla gioia.
Lily si era rivelata entusiasta, alla fine, della nuova e riscoperta maternità. Finalmente poteva godere appieno le gioie di una gravidanza; finalmente poteva sentirsi veramente una madre. Una donna completa che scopriva la gioia di portare una vita dentro di sé.
“Sai, ieri Alice mi ha accompagnato al San Mungo.”
Severus rialzò la testa, girandosi fino a trovarsi a guardare la donna che amava negli occhi. Lui aveva preso benissimo la notizia, anche se era preoccupato di come avrebbe potuto reagire lei.
Un bambino, si era detto.
Un bambino con Lily. Una famiglia con la donna che amo.
Vivevano entrambi con il suo solo stipendio, ma non sarebbe stato un problema sfamare una bocca in più. Lily si stava dando da fare per prendere una specializzazione in pozioni, di modo da contribuire al mantenimento della famiglia, ma sapeva di doversi comunque fermare una volta che il piccolo fosse nato.
“È successo qualcosa? Stai bene? State bene?” chiese Severus, preoccupato, sempre accarezzando la pancia della donna.
“È tutto apposto, Sev. Solo… È una femmina.”
Una femmina.
Una piccola Lily, una piccola… Sua figlia. Una femmina.
“È meraviglioso.” disse Severus, sorridendo persino con l’anima.
Lily sorrise di rimando e si avvicinò di più all’uomo, circondandolo con le braccia e alzandosi sulle punte dei piedi. Avvicinò la bocca al suo orecchio.
“Sev…” sussurrò “Quando sarà nata, mi sposerai?”
L’uomo spalancò gli occhi.
“Ma… Lily! Questa è una proposta che devono fare gli uomini alle donne!”
Lily si staccò, ridendo.
“Beh, tu non ti decidevi e così…”
“Sciocca.” la interrupe lui, prendendole il viso fra le mani “Stavo aspettando una data importante, come il tuo compleanno o San Valentino.”
Lily sorrise. Severus non cambiava mai: timido e impacciato come un ragazzino alla prima cotta, lui aveva sempre avuto un’idea romantica dell’amore. Se in pubblico si conteneva e si mostrava freddo, quasi distaccato; se con i suoi alunni era burbero e severo, quasi un po’ stronzo… Con lei, nella pace della loro intimità, si lasciava andare; toglieva la maschera a si rivelava per quello che era: un uomo innamorato e felice, grato dell’amore che lei gli dimostrava, estremamente attaccato a tutte quelle piccole cose romantiche che in genere si facevano da ragazzi durante le prime esperienze. Le cene al lume di candela, le feste a sorpresa, il bagno con gli oli profumati e le candele colorate. E la dolcezza nel suo sguardo, nelle sue carezze, nel suo sorriso.
“Beh, ormai il danno è fatto. Dunque, ci sposeremo?”
“Quando sarà nata. Ci sposeremo, sì.”
“I primi di giugno?”
“E i primi di giugno siamo.”
Severus si chinò su di lei, baciandola dolcemente.
Lily si aggrappò alle sue vesti, mentre un venticello leggero iniziava a soffiare, muovendo il lenzuolo steso e spargendo intorno a loro le foglie rosse e gialle degli alberi.
“È meglio rientrare, potresti prendere freddo.” disse Severus, staccandosi leggermente da lei.
“Devo finire di stendere i panni, Sev.”
L’uomo agitò la bacchetta e in meno di un minuto tutti i panni si ritrovarono perfettamente allineati sui fili. Lily rise.
“Sempre pratico e impaziente…”
“Ho in mente altri programmi che le faccende domestiche, per questa domenica.”
“E sarebbero?”
Severus la prese in braccio, cogliendola di sorpresa e facendola urlare divertita.
“Per prima cosa, amare le mie due donne.”
E così, mentre Lily rideva, i due rientrarono in casa, lasciando l’aria dell’autunno a prendersi cura dei panni stesi.
Non potevano essere più felici.
   
 
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