Ed ecco quindi l’epilogo ;)
Sono contenta di essere arrivata alla
fine di questa avventura! È stato bello scrivere questa fanfic, e ringrazio
tutti quelli che han letto/seguito/preferito/ricordato e recensito! ;)
Buona lettura, fatemi sapere ;)
Epilogo
Lily
stava stendendo i panni. Prese un lenzuolo dalla cesta e lo agitò, cercando di
srotolarlo; poi lo appese sul filo teso in cortile. Aveva appena finito di
distenderlo quando si sentì afferrare.
“Sev.”
disse, sobbalzando “Devi smetterla di farmi prendere questi colpi, lo sai.”
L’uomo
le diede un lieve bacio sul collo, accarezzandole il ventre gonfio.
“Perdonami.
Non lo farò più. Ma finalmente è domenica; non vedevo l’ora… E tu ti sei
svegliata senza di me. Cattiva…”
Avevano
comprato una piccola villetta ad Hogsmeade, sufficientemente lontana dal centro
caratteristico dove gli studenti venivano in gita e sufficientemente vicina ad
Hogwarts per permettere a Severus di tornare a casa, ogni sera, con una
semplice passeggiata.
Avevano
iniziato una nuova vita, appena qualche mese dopo la caduta di
Colui-che-non-deve-essere-nominato. Il tempo che il mondo magico si
riassestasse, il tempo che tutti finissero di leccarsi le ferite.
Nessuno
dei suoi amici aveva osato giudicarla, quando aveva annunciato che andava a
vivere con Severus. Nessuno si era azzardato a dire niente, non dopo quello che
avevano visto nel pensatoio. Persino Sirius si era dovuto ricredere, su James e
su Severus stesso. Era stato un duro colpo, ma Remus gli era rimasto sempre
accanto.
La
loro vita a due procedeva a gonfie vele. Severus e Lily avevano imparato a
conoscersi di nuovo, ad essere di nuovo amici, ad amarsi. Ognuno aveva preso i
fantasmi dell’altro e l’aveva aiutato a guarire. Ognuno si era appoggiato
sull’altro; si erano sostenuti a vicenda, erano crollati entrambi e si erano
tirati su. Insieme.
Lily
aveva riallacciato i rapporti con Alice, con Remus e con Emmeline. C’era voluto
del tempo, per fidarsi di nuovo, ma poi la loro amicizia era tornata e si era
rinsaldata, perché dopo tutte le avversità che avevano affrontato non potevano
che uscirne uniti. Remus aveva stretto un buon rapporto anche con Severus, che
ancora era parecchio diffidente nei confronti delle persone, ma che si stava
pian piano abituando ad aprirsi.
Poi,
dopo quasi un anno di convivenza, la lieta notizia. Lily aspettava un bambino.
Per il primo periodo si era sentita strana; il ricordo di Harry si era
ripresentato prepotentemente e lei si svegliava ogni notte, piangendo, con
l’immagine di due enormi occhi verdi che la fissavano. Severus era stato
paziente, l’aveva ascoltata e coccolata e aveva fatto l’amore con lei,
riuscendo nuovamente a sanare le sue ferite. Non ad eliminarle, ma a riportare
il dolore ad un livello accettabile, minore, di modo che fosse superato dalla
gioia.
Lily
si era rivelata entusiasta, alla fine, della nuova e riscoperta maternità. Finalmente
poteva godere appieno le gioie di una gravidanza; finalmente poteva sentirsi
veramente una madre. Una donna
completa che scopriva la gioia di portare una vita dentro di sé.
“Sai,
ieri Alice mi ha accompagnato al San Mungo.”
Severus
rialzò la testa, girandosi fino a trovarsi a guardare la donna che amava negli
occhi. Lui aveva preso benissimo la notizia, anche se era preoccupato di come
avrebbe potuto reagire lei.
Un bambino, si era detto.
Un bambino con Lily. Una famiglia con la
donna che amo.
Vivevano
entrambi con il suo solo stipendio, ma non sarebbe stato un problema sfamare
una bocca in più. Lily si stava dando da fare per prendere una specializzazione
in pozioni, di modo da contribuire al mantenimento della famiglia, ma sapeva di
doversi comunque fermare una volta che il piccolo fosse nato.
“È
successo qualcosa? Stai bene? State
bene?” chiese Severus, preoccupato, sempre accarezzando la pancia della donna.
“È
tutto apposto, Sev. Solo… È una femmina.”
Una femmina.
Una
piccola Lily, una piccola… Sua figlia. Una femmina.
“È
meraviglioso.” disse Severus, sorridendo persino con l’anima.
Lily
sorrise di rimando e si avvicinò di più all’uomo, circondandolo con le braccia
e alzandosi sulle punte dei piedi. Avvicinò la bocca al suo orecchio.
“Sev…”
sussurrò “Quando sarà nata, mi sposerai?”
L’uomo
spalancò gli occhi.
“Ma…
Lily! Questa è una proposta che devono fare gli uomini alle donne!”
Lily
si staccò, ridendo.
“Beh,
tu non ti decidevi e così…”
“Sciocca.”
la interrupe lui, prendendole il viso fra le mani “Stavo aspettando una data
importante, come il tuo compleanno o San Valentino.”
Lily
sorrise. Severus non cambiava mai: timido e impacciato come un ragazzino alla prima
cotta, lui aveva sempre avuto un’idea romantica dell’amore. Se in pubblico si
conteneva e si mostrava freddo, quasi distaccato; se con i suoi alunni era
burbero e severo, quasi un po’ stronzo… Con lei, nella pace della loro
intimità, si lasciava andare; toglieva la maschera a si rivelava per quello che
era: un uomo innamorato e felice, grato dell’amore che lei gli dimostrava,
estremamente attaccato a tutte quelle piccole cose romantiche che in genere si
facevano da ragazzi durante le prime esperienze. Le cene al lume di candela, le
feste a sorpresa, il bagno con gli oli profumati e le candele colorate. E la
dolcezza nel suo sguardo, nelle sue carezze, nel suo sorriso.
“Beh,
ormai il danno è fatto. Dunque, ci sposeremo?”
“Quando
sarà nata. Ci sposeremo, sì.”
“I
primi di giugno?”
“E
i primi di giugno siamo.”
Severus
si chinò su di lei, baciandola dolcemente.
Lily
si aggrappò alle sue vesti, mentre un venticello leggero iniziava a soffiare,
muovendo il lenzuolo steso e spargendo intorno a loro le foglie rosse e gialle
degli alberi.
“È
meglio rientrare, potresti prendere freddo.” disse Severus, staccandosi
leggermente da lei.
“Devo
finire di stendere i panni, Sev.”
L’uomo
agitò la bacchetta e in meno di un minuto tutti i panni si ritrovarono
perfettamente allineati sui fili. Lily rise.
“Sempre
pratico e impaziente…”
“Ho
in mente altri programmi che le faccende domestiche, per questa domenica.”
“E
sarebbero?”
Severus
la prese in braccio, cogliendola di sorpresa e facendola urlare divertita.
“Per
prima cosa, amare le mie due donne.”
E
così, mentre Lily rideva, i due rientrarono in casa, lasciando l’aria
dell’autunno a prendersi cura dei panni stesi.
Non
potevano essere più felici.