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Autore: xsimplebuteffective    02/09/2013    27 recensioni
Harry Edward Styles è un membro della famiglia reale.
Ireland May Tomlinson è solo una cameriera.
L'amore va oltre l'apparenza, no?
**
«Diventerai mia amica, giusto?» mi chiede con gli occhi luccicanti.
Io? Che ci trova di amichevole in me?
Sono rude quanto Louis nelle dichiarazioni d'amore.
Una volta, pensò di fare una dichiarazione d'amore tutta in rima. Se n'è uscì con 'con te mi sento bene, come quando sbatto il pene.', e quella lì gli diede uno schiaffo.
E ci credo, oh.
«Harry, parli con me?»
«No, con il mio amico immaginario.»
«Sei simpy a prendermi in giro.»
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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29. Epilogue.


Anni dopo..
-Non mi sposerà, me lo sento.- continua a blaterare Louis nella piccola saletta in cui ci troviamo.
Dopo anni, Louis aveva avuto le palle di chiedere ad Aria di sposarlo. Quella povera ragazza ci aveva quasi perso le speranze quando finalmente mio fratello si era fatto avanti con una proposta al quanto bizzarra. 
Avrebbe mai potuto chiederle di passare il resto della sua vita insieme, durante una semplice cena in qualche rinomato ristorante?
Impossibile, lui è Louis Tomlinson, quello che entra nel protagonista del film che vede e il giorno dopo lo imita.
Le aveva proposto di fare un giro in mongolfiera, dato che quella settimana c'era una base mobile in periferia. Lei non avrebbe mai accettato, se non fosse stata costretta da Louis, in quanto odiava le altezze. Non so con quale mezzo, ma mio fratello c'era riuscito e l'aveva sorpresa con un grande lenzuolo con la proposta di matrimonio alla fine del volo. 
In realtà io sapevo qualcosa, ma conoscendo mio fratello potevo aspettarmi di tutto.
Una volta mi disse che le avrebbe fatto la proposta al parco, mentre camminavano. Poi gli è sembrato troppo stupido per i suoi gusti e aspettato l'idea giusta.
-Chi vorrebbe sposare uno svitato di mente come me?- dice a voce alta.
Potrebbe sembrare pazzo ma sapendo tutte le insicurezze che nasconde, è tutto normale.
Louis e Aria sono la coppia più strana che abbia mai visto. Cosa assurdamente normale conoscendo singolarmente entrambi. Forse sono due anime gemelle che hanno trovato semplice incontrarsi.
-Louis.- lo chiama più volte Harry.
Lo tiene per le spalle e cerca di ottenere la sua attenzione. Louis però sembra voler parlare con se stesso fino a quando non sarà il momento di entrare in chiesa.
-Lascia amore, ci penso io.- dico prendendo in mano la situazione.
Mi alzo lentamente, sentendomi un palloncino con troppa aria dentro.
-Odio sentirmi incinta.- dico apertamente.
E' la verità. Fra qualche settimana diventerò mamma e l'unica cosa che mi fa evitare l'omicidio di qualcuno o qualcosa, è Harry. Si siede accanto a me anche quando vorrei prenderlo a pugni e riesce a farmi tornare una persona normale. La cosa negativa è che non può fare a meno di controllarmi come se fossi una bambina.
Sento il riccio ridere e aiutarmi ad arrivare a Louis.
-Arriverà all'altare e scapperà.- dice toccandosi i capelli.
Gli tiro uno schiaffo e gli afferro il viso.
-Stai dicendo troppe minchiate in una volta, Louis. Che cazzo, Aria ti ama da morire, lo sai anche tu. Ha aspettato anni affinché tu uscissi le palle e le chiedessi di sposarla; dopo tutto credi si tiri indietro? Sei l'uomo della sua vita, Louis. Adesso smettila di fare il cazzone e fatti sistemare che sembri uno scappato dal manicomio.- dico sistemandogli il colletto della camicia, la cravatta e infine i capelli.
Sorride tranquillo e mi lascia un bacio sulla fronte.
I soliti metodi di Ireland sempre efficaci e veloci. 
Rudi ma efficaci.

-Irel, ho un'ultima domanda.- fa spaventato.
-Se mi vuoi chiedere qualche altra minchiata o qualche altro assurdo motivo per il quale non dovrebbe dire 'sì' e diventare tua moglie, risparmiatelo se non vuoi arrivare all'altare senza palle.- dico sistemandomi il vestito azzurro.
-Land, sei diventata davvero rude in questi nove mesi, sai?- mi fa notare Harry abbracciandomi.
-Ti amo anch'io, adesso sta zitto che mi deve fare la domanda pre-matrimonio. Se mi volessi chiedere di sposarti, sappi che risponderò negativamente. Siamo fratelli e poi amo Harry, non credo sia possibile, Lou.- dico iniziando uno dei miei usuali monologhi.
-Se non fossi mia sorella, non amassi alla follia Harry e saresti Aria, mi sposeresti?- dice mordendosi l'unghia.
Harry ridacchia, pensando che ha appena fatto ciò che io avevo espressamente chiesto di non fare.
-Sei minchione o no? Certo che ti sposerei! Dovrei accettarti senza palle però, dato che tua sorella sta per agire.- dico con aria minacciosa.
-Ti voglio bene, Ireland. Voglio bene anche a te, vieni qua amico.- dice abbracciando Harry.
-Da una parte sono davvero in pena per te che dovrai non solo sopportare mia sorella, ma anche un bambino che in parte le assomiglierà. Buona fortuna, davvero.- dice scherzando.
Inizio a pensare di lasciare Aria vedova prima del previsto ma mi fermo, pensando che anche mio figlio sarà senza zio.
-E' l'ultima volta che ti risparmio fratello, entriamo in chiesa o potrei cambiare idea.- dico prendendo per mano Harry.
Ci dividiamo e loro vanno verso l'altare dove aspettano Aria mentre io trovo posto e mi siedo nel primo bancone.
Di fronte a me, un Louis in smoking si tortura le mani aspettando l'arrivo di Aria mentre un Harry, vestito nella stessa maniera, cerca di calmarlo.
Gli uomini della mia vita, insieme. Ho sempre pensato che sarebbero stati perfetti in una scena del genere.
Ancora non ci credo che Louis, mio fratello, abbia trovato la persona giusta e si stia sposando. Sarei davvero curiosa di vedere la reazione dei nostri genitori che vedevano Louis come un ragazzo incapace e irresponsabile. I miei pensieri vengono interrotti da due figure che richiamano l'attenzione davanti a me.
-Ireland, tesoro.- mi chiama una donna.
-Salve?- faccio dubbiosa.
Fisso i suoi tratti e trovo qualcosa di troppo familiare. Mi impongo di non pensare a mia madre, mi impongo di credere sia una lontana parente.
-Non mi riconosci, sono tua madre!- dice sempre con lo stesso tono allegro.
Minchia, non è possibile.
E' tornata dalla vacanza durata anni?

-Io non mi ricordo di voi. Vi ricordo che non vi siete fatti vedere per anni e mi avete lasciato quand'ero piccola.- dico remissiva.
La mia voglia di riconsiderarli nella mia vita è davvero bassa.
-Siamo la tua famiglia, Ireland. Sappiamo che sei incinta e presto diventeremo nonni.- si guardano contenti e mi sforzo di accennare un sorriso.
Appunto personale: picchiare Louis per non avermi avvisato.
-Louis è la mia famiglia.- affermo convinta.
-Vorresti fare crescere tuo figlio senza i nonni? Abbiamo sbagliato ma potremmo recuperare la tua fiducia.- dice mio padre.
Ho sempre avuto un rapporto freddo con mio padre malo stimavo molto come uomo. Quella che davvero non ho mai considerato una vera donna, era mia madre.
Dopotutto come potevo negare dei nonni a mio figlio?
-Volete sedervi accanto a me?- chiedo incerta.
Mi sorridono e prendono posto. 
Dalla porta entra Stan e quando mi vede, non ci pensa due volte ad abbracciarmi.
-Ehi piccola, vedo che vi siete dati da fare, mh?- dice alludendo al pancione.
Che minchia dice, io ho concepito il bambino con la mente.
-Tu sei sempre uguale, eh? Louis è lì, vai a salutarlo.- dico sistemandomi al mio posto.
Cinque minuti dopo, Aria sta percorrendo la navata della chiesta stretta in un vestito bianco con tanto di velo lungo qualche metro. E' bellissima e gli occhi di Louis brillano come se avessero visto la stella più bella. Sono sicura che per lui lo sia davvero.
Quando Aria dice il suo 'sì', trattengo la mia voglia di alzarmi, andare da Louis, dargli un pugno e tornare a sedermi con la goffaggine di una donna incinta.
Louis quasi piange e io vengo presa da uno dei miei soliti cambi d'umore. Scoppio a piangere rumorosamente, come se fossi davanti alla mia fiction preferita in tv e sola in salotto, aspettando Harry da lavoro.
So che Louis me lo rinfaccerà a vita ma prenderò la scusa del cambio d'umore anche se so bene che non si tratta solo di quello.
Quando la cerimonia finisce, la chiesa esplode in un coro di applausi e finalmente posso riavere Harry al mio fianco. Gli lascio un bacio sulle labbra e lui mi asciuga le lacrime sorridendo.
-Sappiamo entrambi che non era un cambio d'umore, amore.- dice dolcemente.
-Questa cosa rimane fra noi due, eh.-
Annuisce e mi bacia la fronte per poi lasciare un bacio sulla pancia.
-Adesso mangerò e scoppierò davvero. Harry, cazzo, come fai a volermi in queste condizioni? Sembro una donna incinta, anzi lo sono.- dico lasciandomi abbracciare.
-Quando ti ho sposato che ti ho detto? Ho promesso che sarei stato al tuo fianco in ogni caso, anche quando saresti stata con una pancia enorme, stanca e isterica.- dice ridacchiando.
-Ehi, io non sono isterica. Vaffanculo, sai. Ti amo.- dico velocemente.
Scuote la testa e di seguito anche i ricci.
-Sì, forse lo sono, ma solo un po'.- ammetto facendo spallucce.
***
Due settimane e mezzo dopo, Louis e Aria sono tornati dalla vacanza in Italia. Aria con qualche parola in italiano in tasca e Louis con qualche chilo in più in pancia.
Harry è a lavoro e Aria è venuta a farmi compagnia.
-Vuoi del the, tesoro?- mi urla dalla cucina.
Urlo qualcosa di confuso, presa da un dolore impressionante nel basso ventre.
Aria corre verso di me e cerca informazione guardandomi negli occhi.
-Minchia Aria, credo che tuo nipote stia per nascere.- dico strizzando gli occhi.
La vedo in confusione e scoppierei a ridere se non mi trovassi con un bambino pronto a venire al mondo.
-Che si fa adesso?- dice facendo avanti e indietro per la stanza.
-Che cazzo vuoi fare Aria, contare i granelli di polvere nell'atmosfera? Chiama Harry e Louis, no?- dico urlando.
Annuisce a se stessa e prende il cellulare.
-Louis, tuo nipote sta per nascere! Corri subito qui, servi tu per andare in ospedale.- dice frettolosamente lei.
Sento un urlo dall'altro capo del telefono e mi rendo conto che sta per iniziare l'inferno.
Louis è sempre stato preso dal fatto della gravidanza. Ama i bambini, si rispecchia molto in loro, così mi è stato molto accanto durante la gravidanza. 
Aria si siede tranquillamente sulla poltrona, guardandomi.
-Che cazzo stai seduta, chiama Harry no?- le urlo.
Lei sembra svegliarsi dallo stato comatoso in cui si ritrova e si sbatte una mano in fronte.
-Va tutto bene, adesso chiamiamo Harry.- dice per tranquillizzarmi anche se entrambe sappiamo che sta parlando con se stessa.
Compone il numero e dopo qualche squillo sento la voce allegra di mio marito.
-Harry sono Aria, tuo figlio sta per nascere quindi..-  inizia lei cercando di mantenere la calma.
-Muovi quel bel culo che ti ritrovi e corri direttamente in ospedale.- urlo per farmi sentire.
-Oh merda, arrivo.- dice frettolosamente.
Cazzo, la situazione sta degenerando. 
Harry che dice una parolaccia? 
Caso raro, quasi impossibile.

-Aria.- la chiamo.
-Ireland.-
-Lo so come cazzo mi chiamo! Senti, hai mai visto 24 ore in sala parto?- le chiedo affannata.
Questo programma mi ha tenuto compagnia durante le mie notti insonni. Ho imparato un bel po' di cose ma non sono in grado di sperimentarle in quest'esatto momento.
-Sì, perché?- mi chiede dubbiosa.
-Perché devi capire se mi si sono rotte le acque.- dico seria.
Aria scoppia a ridere come una psicopatica e capisco che in questo momento è come se non ci fosse.
Inizio a respirare sempre più pesantemente e credo di partorire proprio sul divano di casa quando un Louis trafelato appare sulla soglia della porta.
-Irel, sorellina del mio cuore, come va?- dice aiutandomi ad alzarmi.
-Come cazzo può andare, Lou? Tua moglie è inutile in queste situazioni. Non fare mai l'ostetrica in futuro.- le dico guardandola male.
-Tranquilla, adesso ti porto in ospedale.- dice eccitato.
Mi fa entrare in macchina, nel posto del passeggero e continua a fare urletti poco virili. 
Se non fosse perché è sposato, lo prenderei per gay dichiarato.
-Merda Louis, sai come si accelera? Ecco, perché io ti partorisco il nipote in macchina, ok? Ok.- urlo.
-Ok, hai perfettamente ragione, Irel. Sai ho comprato un libro sul parto e ho letto che devo assecondarti o potrebbe andarci di mezzo la mia vita, quindi adesso accelero.- mi spiega.
In un altro momento scoppierei a ridere all'idea di Louis che legge un libro sul parto senza che sua moglie sia incinta.
Con mia grande sorpresa, inizia a suonare il clacson e si fa spazio tra le macchine. La gente ce ne dice di tutti i colori dietro e lui non si sente ancora soddisfatto.
-Ho un'idea, aspetta.- dice a se stesso.
-Mia sorella sta partorendo!- urla abbassando il finestrino. -Un bambino sta per nascere e se voi plebei non mi intralciaste la strada, a quest'ora mia sorella potrebbe partorire in ospedale e non in macchina!- urla insieme a colpi di clacson.
Tuttavia, grazie ai discorsi abbastanza imbarazzanti, le macchine sembrano fare un po' più di spazio e in cinque minuti siamo in ospedale.
Non riesco a ragionare più di tanto e fin quando non vedrò Harry al mio fianco, giuro che non partorirò proprio niente.
-Dove minchia è mio marito?- urlo presa dal panico.
-Sta arrivando, piccola. Ci sono io con te, tranquilla.- dice Louis prendendomi la mano. 
Annuisco più tranquilla senza capire dove mi stanno portando. Solo dopo mi rendo conto di essere in una stanza che avevamo prenotato qualche mese fa, sapendo approssimativamente la data del parto.
-Louis, ti prego, fammi un favore.- dico con un filo di voce.
-Dimmi tutto piccola. Vuoi che ti balli la danza irlandese? Vuoi che faccia una delle mie battute? Vuoi che diventi un'ostetrica e faccia nascere io il tuo bimbo? Vuoi..- inizia a dire cose senza senso e io inizio a perdere la pazienza.
-Louis cazzo, voglio sono che tu chiami Harry, gli dica di muovere il culo e che ho bisogno di lui!- dico afferrando la sua mano.
-Ok, nessun problema. Faccio subito.- dice afferrando il cellulare.
Sentiamo squillare un cellulare del corridoio ed ecco Harry che entra trafelato dalla porta della stanza.
-Amore mio, sta nascendo nostro figlio!- dice urlando e piangendo contemporaneamente.
No no, non è possibile.
Sono in travaglio con una cognata psicopatica, un fratello sovreccitato e un marito senza un'emozione precisa.

-Adesso tu stai qui e mi stringi, ok?- dico attaccandomi al suo braccio.
-O mio dio, io non ci posso credere!- dice battendo le mani contento. 
Sorrido, vedendo la sua felicità.
Un'infermiera mi spiega che avrò delle contrazioni ogni periodo regolare di minuti e che ritornerà più volte per controllarmi.
Vaffanculo ok?
I bambini si dovrebbero partorire con il pensiero, sarebbe tutto meno doloroso e complicato.
Urlo nel mezzo di una contrazione e il sovreccitamento di Harry si blocca, dando spazio alle sue paranoie.
-Oddio amore, stai male? Chiamo qualcuno? O cazzo, io svengo prima di te.- dice imprecando.
Fa avanti e indietro nervoso e quando è il momento di spingere, chiamo Harry al mio fianco.
-Harry, non mi lasciare, ti prego.- dico stringendogli la mano e guardandolo con gli occhi umidi di lacrime.
-Non lo farò ma potrei svenire, non so se ce la faccio.- dice tremante.
Scuoto la testa e guardo Louis.
Sembra capire la situazione e si avvicina ad Harry. Lo blocca per le spalle e lo guarda fisso.
-Fai l'uomo cazzo!- gli urla.
Il riccio sembra tornare il solito responsabile e mi affianca, trasmettendomi sicurezza.
-Ci sono, sono qui.- mi ripete.
Quindici minuti dopo, una bellissima bimba dagli occhi verdi si trova tra le mie braccia e ancora non ci credo. Inizio a piangere come se non ci fosse una fine e quando guardo Harry per tranquillizzarmi, lo vedo piangere più di me. Non ci pensa due volte a baciarmi la fronte e salutare la nuova arrivata.
In tutta quella tranquillità non poteva mancare la reazione di Louis.
-Oh santo cielo, sono zio! Ho una nipotina tutta per me a cui potrò comprare tutte le caramelle che voglio!- urla contento.

Si dice che quando nasce un bambino, parte della vita finisce. Per Harry e Ireland, tra lacrime, risate e incredulità, la vita era appena iniziata.








Oyey.

Ommiodio, è davvero finito tutto?
Non :) Sto :) Bene :)
Non ho più scuse per continuare o per lo meno scrivere ancora in questa storia.
Piango fiumi, aiuto çç
Io vi ringrazio per l'ennesima volta, tutti quanti.
Grazie davvero, senza il vostro sostegno questa storia non sarebbe mai arrivata alla fine.
Parliamo del fatto che io e gli epiloghi siamo una merda ma nonostante tutto questo non mi è venuto poi così male, credo :c
Tutto per farvi contenti<3<3<3
Niente sono soddisfatta, è la prima storia che credo mi sia venuta bene.
Quest'angolo è troppo despressivo, aiuto.
Minchia gente, davvero quei due si sono sposati ed è nato un mini Harry/Ireland?
Ok, ciao, continuo a piangere.
Grazie ancora, per tutto.
Mille baci, quella minchiona di Cati :):):)
<3
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