Mentre Francesca mi aveva scaricato da sola sulla spiaggia con Maria che dormiva, gli amici spagnoli del ragazzo continuavano ancora a ridere, erano proprio stupidi.
Maria si era svegliata e penso che io e Francesca l'avremmo passata brutta...
- ehi Ire! MaFrancesca dove è finita?- chiese, non si era ancora accorta che le avevamo spalmato la panna sulla schiena.
- è andata a cercare del ghiaccio, un ragazzo gli ha dato una pallonata in faccia- risposi facendo la finta tonta. -ahahah- rise.
Si metté la mano sui fianchi e senti la panna sulle sue mani, iniziavo ad avere paura!
- ma che è sto schifo?- urlò
- perché cosa hai? - chiesi come se non sapessi niente.
- una cosa viscida bianca...sembra panna...- esaminava lei leccandosi le dita.
Non riuscii a trattenere le risate, quella scena mi faceva troppo ridere.
- siete state voi giusto?- chiese
- s...si- risposi sibilando , non riuscivo proprio a riprendermi dalle risate.
- giuro che ve la faccio pagare, fosse l'ultima cosa che faccio- giurò
- ma dai! Mary era uno scherzo!- dissi, ma quella frase non ci giustificò.
La sua vendetta sarebbe venuta presto ed io iniziavo a guardarmi le spalle!
Ritornammo a casa, finalmente ci eravamo riunite per la cena. C'era chi apparecchiava, chi non faceva nulla e chi cucinava. Ognuno avevamo un ruolo ben preciso, ci auto gestivamo da sole come delle vere professioniste.
Alessia aveva cucinato e a dir la verità non mi fidavo molto. La mia conferma arrivò con lo sputo di Maria che rigurgitò quei maccheroni che aveva assaggiato un momento prima.
- ho capito, domani cucino io!- esclamai
- sarà meglio!- rispose Maria
- ma sono così orrendi?- chiese Alessia che cercava di salvare l'impossibile.
- non sono schifosi.... È solo che non se possono manco sentì!- esclamò Francesca con le sue solite battutine divertenti. La cena andò a monte ma ci eravamo divertite a prendere in giro Alessia nelle sue esperienze culinarie , e lei scherzava insieme a noi. Andammo a dormire con dell'amaro in bocca a causa della brutta cena.
...............FINE GIORNO...............
Il risveglio è aiutato se il contesto è fantastico. Erano le 7.30 e Maria era già stranamente sveglia, insieme a tutte noi. Un evento da scrivere sul calendario. Alessia e Maria andarono giù in spiaggia mentre io e Francesca decidemmo di girare in città. A dir la verità io adoravo più la montagna al mare, odiavo l'afa.
-thélete na dokimásete?- disse una signora in greco porgendoci un vassoio con dei dolcetti.
- grazie!- risposi io.
- ma sono affidabili?- tentò Francesca con il suo solito scetticismo.
- Francé, non ho neanche fatto colazione, ciò una fame da lupi e poi " quello che non strozza 'ngassa!- risposi io con una battuta in romanesco.
- la solita!- commentò
- no, davvero, sò bonissimi!- esclamai
- allora assaggio anche io!- rispose.
- italiane? Volete comprare?- chiese la donna che ci offrì i dolcetti
- no, no grazie!- rispondemmo continuando a camminare. Penso che la signora abbia detto delle brutte parole su di noi in greco con l'amica, ma in fondo ce li aveva offerti lei!
Francesca estrasse dalla sua borsa i suoi occhiali da sole e se li mise, quel sole era davvero accecante. Dall'altra parte delle strade intanto c'era quel gruppo di ragazzi, di cui uno aveva dato una pallonata a Francesca.
- ehi Fra, i tuoi amichetti!- esclamai
- ancora loro? No.... Quello sta venendo qua!- disse
- ciao! Ehi, ancora scusa per jeri...- si scusò
- ok ok! Ho capito che ti ha dispiaciuto! Mi pare che le tue scuse bastino!- disse lei.
- ok, scusa del disturbo allora- commentó andandosene.
- ma dai Francè! Si vedeva che voleva attaccare bottone no! Certo che dormi! Poi sei stata acida da morire!- dissi
- che devo scusarmi?- chiese.
- sarebbe gentile- risposi.
Francesca attraversò la strada a chiese scusa al ragazzo. Tornò da me dopo circa cinque minuti, chissà cosa si saranno detti.
- allora Fra?- chiesi
- ci hanno invitato ad una festa, ha detto che possiamo portare anche le altre. La solita scusa per cuccare- disse lei.
- quando ci sarebbe questa festa?- chiesi
- domani, tu vuoi andare?- domandò.
- non mi piacciono queste cose movimentate, ma farò uno sforzo!- arrancai.
- allora andremo- disse.
Ritornammo a casa per il pranzo, Alessia e Maria non erano ancora tornate.
- ma quando ritornano?- chiese Francesca
- ma che ne sai! Se la prendono sempre comoda!- risposi.
- io ho una fame da lupi! Sono disposta ad aspettare dieci minuti e poi se non arrivano mangiamo! Pace all'anima loro!- esclamò lei.
- mi pare giusto!- dissi io.
Era addirittura passata mezz'ora ed erano quasi le due e allora decidemmo di mangiare.
Le altre due ragazze arrivarono dopo circa dieci minuti.
- ehi, ma non ci avete aspettato!?- disse Alessia con una faccia imbronciata.
- avevamo fame! Guarda che razza di ora è! Sono le due!- rispondemmo in coro.
- eh...abbiamo perso la cognizione del tempo!- esclamò Maria.
- esistono gli orologi!- esclamò Francesca.
- il pranzo è di là in cucina - dissi prima che iniziasse una brutta conversazione.