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Autore: Lizette    03/09/2013    1 recensioni
Capitol City è sconfitta, ma i Giochi non sono ancora finiti: cosa succederà nell'edizione in cui sono i distretti, gli spettatori???
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-Hai visto? Cosa ne pensi dei Tributi di Capitol City?- chiedo a Katniss, seduta di fronte a me.
-Meritano di essere dove sono- è l'unica risposta che ricevo.
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Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovi Tributi, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 4
Tributi

Distretto 13

Il primo giorno nella caverna passa all'insegna della tranquillità: abbiamo l'opportunità di riposarci e di lavarci; non siamo costretti, con nostro grande stupore, a fare lavori forzati e mangiamo sufficientemente bene (anche se a molti mancano gli sfarzosi pasti di Capitol City; infatti, la zuppa acquosa e color fango che ci danno qui è sicuramente meglio del "pane ed acqua" dell'Anfiteatro).
Stiamo riprendendo la tranquillità che ormai non avevamo da settimane, ma sappiamo che la cosa non può durare; passano due giorni, infatti, e le guardie ci annunciano che la mietitura per gli Hunger Games avverrà l'indomani: ricadiamo nella disperazione dell'impotenza.
Passano tutto il giorno a mettere i maxischermi che inquadreranno le facce dei Tributi e tutti i sopravvissuti di Capitol City vengono spostati nella nostra caverna: è proprio qui che avverrà mietitura.
 Credo che non ci sarà nessun sorteggio: siamo troppo pochi e, probabilmente, non riusciranno neppure a trovare 24 ragazzi di Capitol City ancora in vita.
Non ho neppure una possibilità di sopravvivere a tutto questo.


Veniamo svegliati dagli operai che stanno allestendo il palco: la cerimonia, ci dicono, avverrà in mattinata; poi i Tributi verranno spostati in un piano più alto del 13 per l'addestramento ( che durerà circa un mese), mentre gli altri rimarranno qui, sempre sintonizzati con l'arena, fino alla fine dei Giochi.
Poche ore dopo arriva la Paylor; tutte le telecamere e gli schermi si accendono: è arrivato il momento.
-Salve a tutti, popolo di Panem- comincia la Paylor -oggi verranno detti i nomi dei Tributi che parteciperanno all'ultima edizione degli Hunger Games. Purtroppo, data la ridotta quantità di ragazzi, non c'è la possibilità di fare un sorteggio e perciò mi limiterò a leggere i nomi dei Tributi, uno alla volta, chiamando in alternanza prima una femmina e poi un maschio. Prego i ragazzi chiamati di salire sul palco-
Uno dei soldati del 13 porge alla Presidentessa una cartellina; lei la apre e comincia a leggere:
-Dorothea Veer- una ragazza dai capelli rosso fuoco sale sul palco.
-Dupre Falk- conoscevo qualcuno di molto simile a lui...
-Parvaneh Armor- studiava nel mio stesso istituto, a Capitol City.
-Davi Falk- lo conoscevo: alla "collezione" degli scelti dai ribelli si aggiungono, perciò, anche due gemelli.
-Chardonnay Snow- il pezzo forte della "collezione": ha la stessa fierezza dello zio.
-Mirel Dalh- era definita la ragazza più bella di Capitol City.
-Eron Dalh- il fratello.

-Cliff Orsè- eccomi.
Guardo il mio volto sul maxischermo, e mi accorgo di avere l'espressione molto più stravolta di quanto avrei creduto; del resto sapevo che sarebbe toccato anche a me, ma sapere di essere così vicino alla morte è straziante.
Mi faccio coraggio, salgo sul palco e Nais mi fa un cenno di saluto: sapere di non essere solo in quest'incubo mi dona un po' di sollievo. Improvvisamente, sento dentro di me la fierezza della popolazione di Capitol City, alzo la testa e mi mostro sprezzante alle telecamere: la lista dei nomi continua, ma io ormai non ho più paura.
 
Distretto 12
Guardiamo lo schermo della televisione, osservando le facce anonime dei Tributi di Capitol  City: siamo arrivati circa a metà della lista.
-Hai visto? Cosa ne pensi dei Tributi di Capitol City?- chiedo a Katniss, seduta di fronte a me.
-Meritano di essere dove sono- è l'unica risposta che ricevo.
-Sai che non è vero!- la sua voglia di vendetta mi snerva -nessuno merita di finire negli Hunger Games, neppure loro!-
Lei non mi risponde; ritorna a fissare lo schermo del televisore con lo sguardo assente, ed io resto in silenzio, esamino i volti dei Tributi e mi stupisco nel notare che nessuno di loro mostra la propria paura: come fanno ad andare incontro alla morte così serenamente?
Sono talmente assorto nei miei pensieri che dimentico per giunta di guardare chi sono i Tributi selezionati, ma Katniss mi risveglia velocemente dai miei sogni:
-Peeta: guarda. Non è possibile!-
Quelle poche parole bastano per farmi tornare a fissare lo schermo e quello che mi ritrovo davanti va oltre il lecito, anche per i Giochi: a salire sul palco è una bambina di non più di otto anni.
La sua camminata è goffa, impaurita; è l'unica a mostrare il terrore che tutti gli altri, almeno fino alla vista della piccola, hanno nascosto fin troppo bene.
Le grida di protesta della gente di Capitol City si sentono anche attraverso lo schermo: i fischi accompagnano il nome della bambina ed una voce in mezzo alla folla ha anche il coraggio di esclamare: -Perchè anche lei?-
La Paylor zittisce le voci e parla, con il suo solito tono pacato:
-Come già accennato prima, purtroppo l'attuale popolazione di Capitol City è formata da soli 22 ragazzi dai 12 ai 18 anni, perciò altri due Tributi, entrambe femmine, sono stati scelti tra bambini più piccoli. Questi vengono scelti unicamente secondo l'importanza dei loro genitori nella vecchia Capitol City ed è toccato proprio a lei. Vi prego, adesso, di ritornare in silenzio: non tutti i Tributi sono già stati chiamati, e chi protesterà ancora per la scelta di Reece Hart- sicuramente è questo il nome della bambina- sarà punibile per ribellione-
Sale sul palco un altro ragazzo, ma nessuno fa molto caso a lui: siamo tutti curiosi di scoprire chi sarà l'altra bambina destinata alla carneficina.

  
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