Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: cicia123456    03/09/2013    4 recensioni
"Credi sarebbe successo comunque, se le bombe di Gale non ti avessero..."
"Si. Lei e Gale sono troppo simili, Peeta è il suo opposto, lui è il suo yang. Lui la completa."
-
Qualcuno guarda quei due dall'alto, li segue mentre cercano di riprendersi dalla guerra.
La fine del canto della rivolta, visto e narrato da una dolce paperella.
Genere: Angst, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Peeta Mellark, Primrose Everdeen, Rue, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Giardino fiorito

http://www.google.it/imgres?um=1&hl=it&biw=1024&bih=610&tbm=isch&tbnid=focV9HW8K5c0WM:&imgrefurl=http://www.travelblog.it/post/5642/il-parco-giardino-sigurta-unoasi-verde-sul-lago-di-garda&docid=qdEd5sOOMYdHPM&imgurl=http://media.travelblog.it/s/sig/sigurta.jpg&w=432&h=289&ei=3tklUr36GseKswaR0oDYCw&zoom=1&ved=1t:3588,r:16,s:0,i:128&iact=rc&page=2&tbnh=184&tbnw=270&start=12&ndsp=16&tx=159&ty=124


Il giardino fiorito


Sono a Capitol City, la confusione regna sovrana, sento rumori di spari, urla e lamenti.

Ma riesco solo a pensare che il bambino di appena cinque anni che ho davanti stia gelando dal freddo.

Il suo corpicino trema come una foglia, mi giro per vedere se qualche altro medico che è venuto qui con me dal tredici abbia delle coperte, ed è lì che mi accorgo di lei.

Katniss, mi guarda con un’espressione disperata in volto, sta gridando il mio nome, corre verso di me chiedendomi di scappare.

Ho appena il tempo di formulare il pensiero che la pelliccia in cui è avvolta, potrebbe tornare utile al piccolo bambino che ho accanto, che tutto si fa buio.

 

Apro gli occhi.

La prima cosa che noto è che sono scalza, i miei piedi poggiano su dell'erba verde e fresca, quando alzo gli occhi noto che sono circondata da fiori, piccoli, bianchi e con i pistilli ben visibili.

Mi sfugge il nome, ma conosco questi fiori, mi muovo per guardarne uno da vicino, e noto che i fiori intorno ai miei piedi mutano forma, diventando delle piccole primule lilla.

«Ciao»

Quando alzo gli occhi, mi torna subito in mente il nome dei fiori bianchi di prima.

«Non pensavo ti avrei conosciuto tanto presto.».

Rue. Quello è il nome dei fiori, ed è anche il nome della bambina che ho davanti.

«Non credo che Katniss ne sarà contenta.»

Continuo a stare zitta, mentre penso che l'ultima volta che ho visto Rue, era tra le braccia di mia sorella. Morta.

«Lei sta bene vero?»

Sono le prime parole che mi escono dalla bocca, Se io sono qui con Rue questo può significare solo una cosa.

«Oh sì, lei è viva, dire che sta bene però non credo sia il caso.»

Rue mi guarda, e mi fa segno di seguirla, mi porta vicino un laghetto.

«Da qui puoi vedere tutto ciò che succede giù».

La superficie dell'acqua invece di riflettere il mio viso, mi mostra un’immagine traballante, di mia sorella, è stesa in un letto, ha chiazze di pelle ustionate, i medici che le sono accanto sussurrano tra loro dicendo che si è chiusa in un silenzio che non dipende da fattori fisici, un medico s’intromette dicendo semplicemente che le serve del tempo. Io riesco solo a pensare che è viva, questo è l'importante.

Normalmente mi metterei a piangere, mia sorella è stesa in un letto d'ospedale, mia madre sarà da qualche parte a sprofondare nel suo oblio, Ranuncolo si sentirà solo e perso, Rory non saprà mai che avevo una cotta per lui, non mangerò più i buonissimi biscotti glassati di Peeta, non rimproverò più Gale per le sue terribili battute su quanto sarebbe buona da mangiare Lady. Sono morta.

«Tutto bene? So che è difficile rendersene conto la prima volta, ma pian piano ti abituerai.»

Rue mi guarda, come se dovessi svenire da un momento all'altro, ma io invece sono calma, questo posto mi tranquillizza, è come se tutti questi fiori m’impedissero di essere triste.

«Dove siamo?»

Rue si acciglia pensando.

«Non ne ho idea, io lo chiamo il giardino fiorito.»

«Sono contenta di non essere qui sola, Katniss mi ha sempre detto che se ti avessi conosciuto saremmo diventate amiche, credo che sia per questo che sono qui con te.»

Rue mi sorride contenta e mi prende la mano.

«Andiamo a giocare.»

 

Sto facendo una collana di fiori, quando sento Rue che mi urla da laghetto di venire.

«Prim vieni, lui è tornato! Vieni devi assolutamente vedere quello che sta facendo.»

Quando la raggiungo, e sbircio nell’acqua, vedo Peeta. E' nel bosco, ha una pala nelle mani, e vicino a lui c'è una carriola, si sta dando da fare per sradicare delle primule, con la stessa delicatezza con cui una volta l'ho visto glassare i biscotti che mi piacevano tanto, a un certo punto si ferma, si asciuga il sudore della fronte, e guarda in cielo.

-Sai, ogni volta che ti fermavi davanti alla vetrina della panetteria, ero colmo di gioia.-

Solo in quel momento mi accorgo che si sta rivolgendo a me, sta guardando verso il cielo, per parlare con me.

-Una volta, mentre mia madre era a casa con l'influenza, avevo rubato dei biscotti, volevo uscire e portarteli, ma quando mi ero fatto finalmente coraggio, ho notato che Gale era con voi, e ho abbandonato il piano. Ero un gran fifone!-

Continuo a guardare la scena, con il sorriso sulle labbra, mentre il ragazzo dei biscotti si rimette a zappare la terra.

-Sai, quando ero dentro la caverna febbricitante, mi sono ritrovato a pensare, che ero felice che il tuo nome fosse stato estratto durante la mietitura, e che Katniss avesse preso il tuo posto.-

Lo vedo piantare la zappa nella terra con più forza, è visibilmente scosso, ma continua a parlarmi.

-Ero lì con Kat, e mi andava bene, anche morire mi sembrava accettabile finché lei continuava a stringermi e baciarmi.-

Peeta stringe forte le mani intorno al manico della pala, credo che stia lottando per tenere i flashback lontani.

-Che grande egoista che sono vero?-

Vorrei poter rassicurare quel ragazzo, che ha cercato di proteggere mia sorella con tutte le sue forze, se Peeta si crede cattivo o egoista, il resto dell'umanità è spacciato.

-Ma ora se potessi tornare indietro, preferirei non averla conosciuta, preferirei vederla con una mano stretta a quella di Gale e l'altra intorno alla tua, perché finché c'eri tu aveva un motivo per lottare, sarebbe andata aventi per te. Ora invece... -

Peeta lascia la sua frase in sospeso, ed io vorrei tanto urlargli che si tratta solo di tempo, che si accorgerà che ha un altro motivo per continuare a vivere, ma lui ha finito il suo lavoro, si sistema la giacca, e incastra la pala nella carriola.

-Scusami tanto Prim, avrei dovuto fare di più. Salutami i miei se puoi.-

Lancia un’ultima occhiata verso il cielo, e s’incammina spingendo la carriola davanti a se.

Rue mi guarda e sorride.

«Quanto avrei voluto avere un fratello come a lui.»

Io la guardo sorridendo a mia volta.

«Già anch’io.»

 

Io e Rue restiamo sedute sulle sponde del piccolo laghetto, a guardare Peeta che pianta le primule, finché dalla porta esce mia sorella.

La prima cosa che noto è la sua somiglianza con un gatto arruffato, ha i capelli in disordine e lo sguardo vigile e spaventato. Mi aspetto che soffi contro Peeta, ma quando riconosce la figura del ragazzo del pane, i suoi muscoli si rilassano, si scambiano quattro parole, finché lei nota i fiori che sta piantando, in un primo momento il suo sguardo si fa duro, ma subito dopo si ammorbidisce di nuovo, annuisce e rientra in casa.

«Katniss non è mai stata di molte parole.» mi fa notare Rue.

«Già, lei non riesce a esternare le parole, ma sono sicura che lui l'aiuterà, Peeta per lei è come una colla, le rimetterà insieme i cocci di quel che è rimasto di lei. Sono molto fiduciosa.»

«A volte vorrei poter fare qualcosa.»

«In che senso?» Chiedo io.

«Vorrei potergli fare capire, che devono andare avanti, ho guardato i miei fratellini piangere per mesi, dopo gli Hunger games, avrei voluto fargli capire che io ero lì con loro.»

Rue amareggiata strappa una margherita, e la butta nel laghetto.

Quando vedo la margherita cadere proprio dietro Peeta, urlo.

«Rue! Guarda cosa hai fatto! Guarda la margherita è lì vicino Peeta!»

Lei fissa il fiorellino che giace vicino le primule che ha piantato Peeta ed esclama incredula.

«Non ci posso credere! Provaci tu Prim!»

Io mi concentro, penso a un modo per dimostrare a Peeta che ci riuscirà a riportarla a sé, penso a un qualcosa che gli faccia capire che sta facendo la cosa giusta, poi muovo la mano sopra un fiorellino, facendolo trasformare in un dente di leone, lo strappo da terra e lo butto nel laghetto.

Quando si materializza dentro la carriola di Peeta, il mio sorriso si allarga.

Peeta si accorge del dente di leone, prima lo guarda sospettoso, poi scrolla le spalle sorridendo.

«Rue sei un genio!»

La bambina che ho davanti mi abbraccia, e saltelliamo entrambe contente.










Angolo autrice: Si come avrete già capito, questa fic seguirà i due innamorati sfortunati, dal punto di vista di Prim, sul sito ci sono molte fan fiction, che raccontano di quello che potrebbe essere successo, dalla fine del capitolo, al epilogo di Mockingjay.
Bè io ho amato troppo Rue e Prim e mentre leggevo i libri, le loro morti mi hanno commosso, non potevo scrivere una fic su HG, senza parlare di queste due, perciò eccovi la mia interpretazione, spero vi piaccia.
Posterò presto il prossimo capitolo, non so ancora esattamente quanto sarà lunga questa storia, continuate a seguirmi. Un grande abbraccio
Cicia.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: cicia123456