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Autore: Lavriel    03/09/2013    2 recensioni
Ma come accade a volte in quel che sembra un perverso gioco del destino, il vuoto che sentiva adesso nel petto paradossalmente gli era stato d’aiuto.
Eliminati quegli stupidi sentimenti, tutto era divenuto più semplice.
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Io non ce l’ho più un’anima.

E aveva ragione.

La sua infatti l’avevano distrutta, andata in mille pezzi nell’ultima tempesta che era stato costretto ad affrontare.

E questi, risucchiati dall’oscura fornace del suo cuore dilaniato, si erano sciolti in una poltiglia sanguinolenta,

smembrati dal fuoco nero dell’odio e della disperazione.

I demoni che abitavano quelle zone avevano banchettato per giorni, gozzovigliando e godendo dei resti putrefatti e maleodoranti.

Ma come accade a volte in quel che sembra un perverso gioco del destino, il vuoto che sentiva adesso nel petto paradossalmente gli era stato d’aiuto.

Eliminati quegli stupidi sentimenti, tutto era divenuto più semplice.

Perché una volta penetrato fin nel fondo dell’abisso e uscitone miracolosamente vivo, prendono vita intriganti e intricati meccanismi.

A loro modo divertenti.

Quella sarebbe stata la sua vendetta.

Gli esseri che gli avevano divorato il cuore, a loro volta sarebbero stati divorati da quel cuore che non batteva più,

ma stava rimettendo insieme i pezzi lentamente, inesorabilmente.

Svincolato da tristezza e disperazione, avrebbe assorbito quelle bestie nutrendosi dei loro deliri e del loro veleno, oramai immune.

Avrebbe preso vita con nuove sembianze.

Splendide, gelide, fiere sembianze.

E alla fine avrebbe vinto, conscio del vero significato che assume la parola sopravvivenza.

 

 

 

VENTI ANNI DOPO

Leonardo è uno dei violinisti più famosi del mondo.

I suoi concerti sono una meraviglia, riesce sempre ad ottenere il tutto esaurito.

E’ fiero di sé stesso, oggi.

Perchè ha avuto il coraggio di percorrere la sua strada.

Le sue composizioni sono meravigliose, dolci e allo stesso tempo inquiete.

Ora delicate, ora intense e spaventose.

Il suo stile è unico.

Un talento decisamente particolare, che riesce a fondere alla perfezione melodie tra loro apparentemente discordanti.

Nessuno sa che quel che descrive, col suo violino, costituisce la profonda verità della sua anima.

Lui non si è lasciato distruggere fino in fondo da quei compagni che a scuola lo prendevano in giro per la sua passione.

Che lo picchiavano perché troppo sensibile e poco incline alla violenza.

Che lo umiliavano tutti i santi giorni, perché nel cuore aveva una luce assai più luminosa della loro.

Non si è lasciato scoraggiare dall’assenza di un padre, incapace di svolgere tale ruolo.

Che non comprendeva la sofferenza profonda celata dietro i mutismi del figlio, dunque etichettato come “strano”.

 

Cosa direbbe adesso a queste persone?

Probabilmente niente.

L’indifferenza rimane sempre l’arma migliore.

 

Ciò che racconta col suo strumento non è altro che l’insieme di due elementi.

Il terrore che per anni ha vissuto.

Le speranze che ha continuato a coltivare.

Ecco quel che rende la sua musica un’esperienza unica.

Sorride Leonardo, mentre riflette in silenzio.

Perché ora conosce la verità.

 

 

Non i demoni sono da temere, bensì quelle persone che riescono ad addomesticarli,

diventando un tutt’uno con essi e imparando ad usufruire della loro forza.

Lui è ora una di quelle persone.

Ha vinto sul serio.

Per sempre.

 

 

 

 

 

Note: Dedicato a tutti coloro che in questo momento combattono per sopravvivere.

          Possa la vostra sete di rivalsa essere più forte di ogni altro dolore.

  
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