Will you be able to live without me?

 

Se vogliamo conoscere il senso dell'esistenza, dobbiamo aprire un libro: là in fondo, nell'angolo più oscuro del capitolo, c'è una frase scritta apposta per noi.

_{^{-Pietro Citat}}

Tutti nella vita prima o poi ci poniamo questa domanda: Se io non esistessi le persone intorno a me starebbero meglio?

Forse se qualcuno riuscirà a leggere questa lettera subito penserà dalle prime righe, "Questo è matto" forse lo sono ma vi posso giurare che io ho visto cosa sarebbe successo se io non fossi esistito.

Comincio col dirvi che mi chiamo Harry Styles, credo che ormai tutto il mondo mi conosca come uno dei componenti dei One Direction, o meglio ero uno di loro, tu che stai leggendo sarai la prima persona a sapere cosa mi è successo esattamente tre anni fa.

Era una normalissima giornata di fine novembre, il freddo pungente di Londra non mi era per niente indifferente nonostante il grosso cappotto che indossavo.

Camminavo indifferente immezzo alla gente sperando che nesuno mi riconoscesse, e fu li che la vidi. Era una ragazza alta all'incirca un metro e settanta con gli occhi di un semplice castano chiaro, e i capelli lunghi raccolti in una coda disordinata, nessuno sembrava vederla.

Con uno scatto me la ritrovai difronte penetrandomi con il suo sguardo e iniziando a girarmi intorno.

"Harry Styles?" annuì prontamente continuando a non staccare il mio sguardo dal suo mentre le persone mi passava attorno ignorandomi completamente.

"Vieni con me" mi disse solo, porgendomi la mano che non esitai ad afferrare.

Il buoi era quello che vedevo e un piccolo puntino bianco che velocemente si avvicinava ingrandendosi e mentre cercavo di riprendere la vista mi accorsi di essere in casa di mia madre ma era diversa, alle pareti erano appese foto di lei, mio padre e mia sorella.

Nel salotto c'erano mia madre che teneva per mano mio padre e parlavano allegramente con mia sorella.

"Ma che succede?"

"Ti sto mostrando come sarebbe la vita di chi ti sta attorno senza di te"

"Tua madre ha inseguito il suo sogno e ora gestisce una pasticceria in centro, tuo padre non ha mai divorziato con tua madre e sono ancora felicemente sposati mentre tua sorella è fidanzata da tre anni con un ragazzo e tra meno di un mese si sposerà"

"Ma perchè?" incredulità era tutto ciò che provavo in quel momento.

Non mi rispose anzi la stanza comparse e apparì dal nulla un enorme teatro.

Non avevo dubbi sul fatto che erano gli studi di X-Factor, sul palco vi erano quattro ragazzi che conoscevo benissimo.

«Mi dispiace ragazzi ma vi manca qualcosa, avete potenziale ma non quel che basta per andare avanti» fu il commento di Simon congedando i quattro ragazzi.

"Purtroppo per loro la prima volta non hanno avuto fortuna ma vediamo l'anno dopo" di nuovo il luogo attorno a noi si dissolse riapparendo dopo pochi secondi.

«Avrete molto successo ragazzi ve lo assicuro» fu il commento di Katy Perry, uno dei giudici che parlava a cinque ragazzi sul palco.

«Voi, Liam, Louis, Zayn, Niall e George diventerete famosi» ero stato rimpiazzato da questo George rimpiazzato da una ragazzino perchè si vedeva che aveva poco più che sedici anni mentre gli altri avevano ormai sui 18 anni.

"Saranno famosi così come lo sono i One Direction forse anche di più, George più avanti proporrà come nome della band -The Five Tornado-" mormorò la ragazza affianco a me.

"Mi stai dicendo che se io non fossi nato loro vivrebbero meglio?"

"Senti io sto solo compiendo una missione, ero nella tua stessa situazione, poi un angelo come me per tornare in vita mi ha mostrato come la mia famiglia viveva felice senza me e appena sono tornata alla realtà mi sono suicidata e ora sono qui" la ragazza svanì così come tutto il resto e mi ritrovai in un letto di ospedale, dicendomi che ero svenuto immezzo alla piazza.

Mi credevano pazzo e tutt'ora lo credono, sono andanto in depressione e passavo i giorni chiuso in casa dicendo "nessuno mi ama, non servo a niente" e mi giustificavo con amici e parenti dicendo quello che avevo visto, alla fine mi hanno rinchiuso in una specie di manicomio o come loro chiamano "casa di cura" eppure io sono sano di mente ma nessuno mi crede, sono destinato ad essere dimenticato.

Lilian prese il foglio e lo piegò infilandolo attentamente nella borsa domandandosi se era stato il Signore stesso ad avergliela messa nella borsa o forse era uno scherzo inventato da qualche suo collega per prenderla in giro visto che lei credeva nella storia di Harry Styles perchè lei lo sapeva che era vera, poteva giurarlo davanti a Dio.

Come se fosse sotto incantesimo senza rendersene conto arrivò davanti una delle case di cura più prestigiose di Londra e si precipitò nella hall chiedendo dell'ex cantante ma non ricevendo risposta.

«Oh mio dio sei tu, sei reale, non sono matto Dolores è lei la ragazza che mi ha fatto vedere cosa sarebbe successo se io non fossi esistito» urlò in preda all'euforia Harry rivolgendosi a una signora anziana vicino a lui indicando Lilian.

La ragazza incerta fece qualche passo andando davanti al ragazzo e lo abbraccio di slancio«Io ci sono per te» sussurrò.

E in quel momento Harry non si sentì più quella sensazione di vuoto che da tempo riempiva il suo cuore.

Questa storia mi è venuta fuori dal cuore, c'è una persona che conosco che forse si rispecchierà molto in alcune parti di questa storia e la voglio dedicare a lei anche se so che non potrà mai leggerla.

Mi scuso ove vi fossero errori di battitura o grammaticali.