Rividi mentalmente, come se fosse un flashback, l’incidente che strappò via i miei genitori.
Era una notte buia quando papà venne nella mia cameretta mentre stavo guardando il mio
cartone animato preferito. Quella fu l’ultima volta che lo vidi. Uscì per andare a prendere
mamma al lavoro; chiamatelo come volete: un animale, un’altra auto o il semplice fato.
Non rividi più i miei genitori. Avevo solo sette anni. Sette anni e capii tutto, quando la polizia
venne a bussare alla porta della nostra casa e zia Cornelia era in lacrime capii subito che nulla
sarebbe più stato come prima.
Mi svegliai di colpo, era Sabato mattina perciò non andavo a scuola. Guardai l’orologio appoggiato
al comodino alla mia destra. 7,24. Dio, era incredibilmente presto. Mi alzai sicura che al piano di
sotto Cornelia fosse alle prese con i fornelli o con il suo nuovo libro.
Andai in cucina ma non la trovai, quindi pensai che fosse nel suo studio a maledirsi per aver voluto
continuare la storia di Harry.
Se ve lo state chiedendo, sì, sono Bo Higgins, la nipote di Cornelia Higgins. Sì, l’autrice del famosissimo
libro ‘Dark’ che fa battere il cuore a migliaia di adolescenti, compresa la sottoscritta, è mia zia.
Presi dal frigorifero un pacco di latte e dalla mensola i biscotti alla mela. Versai il latte in un bicchiere
e mi girai verso il tavolo per godermi la mia colazione in santa pace. Oddio! Al tavolo era seduto un
giovane ragazzo che doveva avere più o meno la mia età; era alto, magro, con i capelli castani ricci e
gli occhi verdi. Assomigliava tanto al protagonista del libr… no, è impossibile. “Ciao bellezza” quando
le sue labbra pronunciarono quella frase io mi strozzai con le briciole di un biscotto e inizia a bere il
contenuto del mio bicchiere. Il ragazzo si alzò dallo sgabello e venne a darmi qualche colpetto sulla schiena.
Feci segno con la mano che poteva bastare, così lui tornò a sedersi.
La sua figura era quasi in contrasto con la mia: lui era alto, magro e anche fisicamente forte; mentre io, bè,
io ero piccola, minuta e facevo fatica ad aprire un barattolo di marmellata.
“Posso prendere un biscottino?” chiese lui quasi timidamente. Gli porsi il barattolo dei biscotti e presi
un bicchiere, riempiendolo di latte, per poi porgerglielo. “tu devi essere il nuovo modello..” dissi
mentre masticavo uno dei miei adorati biscotti alla mela. “non proprio…” , “Bè, comunque sei qui per
parlare con mia zia per l’immagine di copertina.. La trovi nel suo studio, nel corridoio la seconda porta a
destra.” Risposi schietta. “in realtà sono qui per parlare con te di Cornelia..” disse scandendo bene
le preposizioni. “Certo.. hem.. Spara!” dissi confusa alzandomi riempiendo nuovamente il mio bicchiere.
“Allora: io so Harold Edward Styles, il protagonista del libro di tua zia e..” interruppi la sua frase
con una sonora risata. “sì, piacere, io sono Britney Spears!” dissi con tono sarcastico. “No, davvero”
ribadì lui con tono glaciale. “Sì, certo, ripeto: io sono Britney Spears, piacere di conoscerti prototipo
di Harry” dissi continuando a ridere  “guarda tu stessa” disse sempre serio porgendomi il suo polso destro.
Presi il suo braccio e alzai la manica destra per poi guardare il suo polso.
C’era una cicatrice a forma di fulmine proprio come nel libro.
 

 
 
__________________________________________________________________
 


                                                                            

Buon salve donzelle!
Aaaallora, innanzi tutto volevo raccontarvi com’è nata questa storia:
per scuola dovevo scrivere un breve racconto che trattasse di determinate
questioni che nei prossimi capitoli capirete. Come sempre mi sono lasciata prendere
dalla voglia di scrivere ed è uscito un testo lungo sette pagine!
Le mie amiche mi hanno detto che avrei dovuto pubblicarlo, e così sto facendo.
La fanfiction durerà in tutto dieci capitoli, generalmente credo che aggiornerò
ogni Sabato sera fino alla fine della storia. Spero che come primo capitolo vi piaccia.
 Lasciatemi delle recensioni con il vostro parere, mi fa sempre piacere avere un confronto con altre persone.
A presto,
Tomlinsonshope.