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Autore: Nikki24    04/09/2013    3 recensioni
"Essere fratelli è una condizione permanente ma può affievolirsi, si può dimenticare, fingere che non esista. I legami possono spezzarsi, le famiglie implodere su loro stesse.
Era stato un allontanarsi, uno spezzarsi, a senso unico quello di Loki; ripensarci è bruciante e doloroso ma ne vale la pena, se serve a ferire Thor... ferire Thor, però, fa anche male come una stilettata: Loki è piuttosto sicuro d'aver seri problemi, nonché una spiccata vena masochista."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Thor
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Ad Irene, ché non mi ricordo il tuo nome di Efp. Che tanto, poi, l'hai già letta ma te l'avevo regalata e quindi è giusto.



Essere fratelli è una condizione permanente ma può affievolirsi, si può dimenticare, fingere che non esista. I legami possono spezzarsi, le famiglie implodere su loro stesse.

Era stato un allontanarsi, uno spezzarsi, a senso unico quello di Loki; ripensarci è bruciante e doloroso ma ne vale la pena, se serve a ferire Thor... ferire Thor, però, fa anche male come una stilettata: Loki è piuttosto sicuro d'aver seri problemi, nonché una spiccata vena masochista.

Thor non se n'è mai accorto, non l'ha nemmeno sospettato: il suo amore è abbastanza grande per entrambi, tanto da far infuriare Loki. Perché è facile odiare qualcuno che non ti fa mai sentire abbastanza, come suo padre, o che ti disprezza, gli amici di Thor, che ride di te perché non sei come ti vogliono, le guardie di palazzo, o che semplicemente t'ignora, tutta Asgard... ma come puoi odiare qualcuno che con la sola presenza riesce a farsi amare? Qualcuno che ti guarda come se il sole splendesse dal tuo sedere, che fa di tutto per integrarti... che ti protegge anche se non l'hai mai chiesto, perché non hai mai dovuto.

Qualcuno che ti ama come se da ciò dipendesse la sua vita, come puoi odiarlo?

Basta il fatto che non riesca a capirti?

Che sia così diverso, così giusto rispetto a te, da non riuscire a comprenderti? Che nemmeno se ne renda conto, di capir nulla di te?

No, bisbiglia una vocina nella testa di Loki, non basta; ed è questo che lo fa infuriare. Ed odia Thor ancora di più proprio perché non può odiarlo.

Lo odia e lo ama con un intensità che lo sta portando velocemente alla pazzia, e non può allontanarsi perché, per quanto abusata, la metafora della droga è perfetta per suo fratello: la sostanza in se non fa nulla di male però, dopo un po', il modo in cui ti fa sentire t'intossica, dà dipendenza, e sai che fa male, sai perfettamente che è sbagliato. Poi il tuo corpo si abitua, non può più farne a meno e, se all'inizio lo facevi per stare benissimo, adesso lo fai perché è il male minore... e non riesci più a lasciar andare, anche se il rapporto piacere/dolore è, oramai, completamente ribaltato.

Con Thor è stato lo stesso processo. Prima, da piccolo, non lasciava mai il suo fianco e sentirlo lodato lo faceva sorridere, lo faceva sentire orgoglioso e fiero di lui; vedere suo fratello correre in suo soccorso se qualche altro bambino provava a fare il prepotente lo faceva sentire amato; ricorda perfettamente una volta in cui si sbucciò un ginocchio e Thor lo portò in braccio fino al fiume per sciacquarlo e farlo stare un po' meglio, era molto piccolo e piangeva ma quando si trovò tra le braccia dell'altro smise e si aggrappò al suo collo con tutta la sua forza ma Thor non protestò, gli lavò il ginocchio e poi rimasero seduti sulla riva del fiume, con Loki accoccolato contro il fianco del ragazzo più grande, fino all'ora di cena. Con gli passare degli anni, non sa come, le cose che adorava hanno iniziato a dargli sempre più fastidio: non sorride più a Thor, quando prova a proteggerlo, dice “me la cavavo da solo” e si allontana in modo elegante; prova rabbia verso i miliardi di complimenti che si riversano costantemente su suo fratello, il principe perfetto; rifiuta sdegnatamente gli abbracci perché sono troppo e mandano in confusione i suoi sentimenti. Eppure cede sempre ed alla fine si lascia abbracciare, perché cercare di ragionare o di rifiutare quella montagna di Thor è inutile, tanto non capirebbe comunque ed allora è molto più facile lasciare che lo abbracci. Non si allontana, perché andare via gli procurerebbe un dolore fisico milioni di volte maggiore di quanto non faccia restare. Andare via lo distruggerebbe, lo ridurrebbe in macerie.

Perché, per quanto possa odiarlo, per quando possa desiderare di prenderlo a pugni fino a lasciarlo senza sensi o fino a rompersi entrambe le mani, Loki lo ama. Lo ama tanto da morire di gelosia. È geloso di ogni respiro di Thor che non sia rivolto a lui: perché magari troverà qualcuno migliore, qualcuno che lo apprezzi e glielo dimostri, e lo abbandonerà nel suo baratro d'odio. Forse sarebbe la cosa migliore, alla fine: almeno ci sarebbe una sola emozione. Ma Loki non vuole star meglio. Gli piace camminare sul filo di questa follia, in perpetuo e precario equilibrio tra l'odio e l'amore.
Con l'affetto di Thor che è abbastanza grande per tutti e due, che basta a tenerlo anche solo al margine. Che nel suo allontanarsi, ogni tanto, gli fa fare un passo indietro.

L'amore di Thor è l'unico motivo per cui Loki si permetta di odiare, perché basta a tenerli insieme. Loki lo sa che, fintanto che Thor continuerà ad amarlo, lui non potrà mai odiarlo davvero, non come vorrebbe.

   
 
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