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Autore: Elielihoran    04/09/2013    2 recensioni
Non poté fare a meno di notare che l’armadietto accanto era aperto. Una ragazzina castana sia di occhi che di capelli stava armeggiando con il malloppo di libri che teneva tra le braccia. Niall ripose i suoi e si fermò ad osservare la ragazzina. Aveva dei lunghi capelli ricci, di un castano intenso, ne troppo scuro ne troppo chiaro. Gli occhi dello stesso colore, e la pelle ambrata. L’esatto contrario di Niall, che aveva gli occhi azzurri, i capelli biondi e la pelle lattea.
“Ei, vuoi una mano?” chiese alla mora, che sembrava parecchio in difficoltà. Lei le sorrise riconoscente e fece un passo indietro in modo da permettere a Niall di prendere qualcuno dei libri che teneva in mano. Niall cominciò a prenderne uno, poi un altro e un altro.
“Sono Niall” gli disse sorridendole.
“Mi chiamo Ellie” rispose lei, visibilmente imbarazzata. Fece un altro passo indietro, ma inciampò su un laccio della scarpa e cadde rovinosamente a terra. Niall ripose velocemente i libri che aveva in mano nell’armadietto della ragazza e le porse la mano. Nel momento in cui la mora l’afferrò, qualcosa richiamò la loro attenzione ed entrambi posarono lo sguardo sulla mano.
Genere: Commedia, Fluff, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I'm in love with you, and all your little things.




Cantare era ormai diventato il passatempo preferito di Niall Horan. Da un anno si era ormai diplomato e lavorava in un negozio di strumenti musicali in centro. Non esisteva lavoro più adatto per lui. Niall Horan infatti aveva sempre amato la musica, da piccolo aveva imparato a suonare la chitarra e adesso, all’età di 19 anni sapeva suonare un bel mucchio di strumenti. Se la cavava, lo sapeva. La sua ragazza, Ellie, glie lo ripeteva continuamente. Niall ed Ellie stavano insieme da sei anni ormai, e si amavano. Si amavano come pochi ormai sapevano fare. Si amavano col cuore. Un amore composto da piccoli gesti, abitudini, baci, messaggi. Un amore puro e sincero.
Il più delle volte che Niall componeva qualcosa, si basava sui momenti più belli passati con Ellie. Ellie e Niall non convivevano ufficialmente, ma da quando Niall si era trasferito in una casa tutta sua, Ellie passava settimane intere a casa sua. Spesso dormiva anche la. Aveva il suo armadio, le sue scarpe, il suo profumo, era tutto a casa del suo ragazzo.
Giusto in quel momento Niall aveva finito il testo di una canzone a cui lavorava da tempo, a cui teneva particolarmente. Avvicinò lo spartito in modo da poter leggere chiaramente tutte le note, prese in mano la chitarra e cominciò a suonare per la prima volta quella canzone.
“Your hand fits in mine like it’s made just for me but bear this in mind, it was meant to be..

Era il primo giorno di liceo per un piccolo ragazzino biondo. Niall era emozionato, stringeva forte la bretella del suo zaino mentre camminava incerto verso l’ingresso della scuola. Seguiva la massa di ragazzi che entravano lentamente dentro l’edificio, e una volta entrato si avviò verso la segreteria. La segretaria era una signora brutta, grassa e con un neo peloso sulla guancia, neanche lei sprizzava gioia. Infatti non chiese neanche a Niall cosa voleva, gli allungò soltanto un foglietto pescato da un cesto con scritto 133, il numero dell’armadietto del biondino. Niall camminava lentamente, guardando i numeri degli armadietti. 130, 131, 132, 133. Velocizzò il passo finché non si trovò davanti ad un armadietto rosso, appena verniciato, con scritto 133. Inserì la combinazione predefinita e lo aprì. Non poté fare a meno di notare che l’armadietto accanto era aperto. Una ragazzina castana sia di occhi che di capelli stava armeggiando con il malloppo di libri che teneva tra le braccia. Niall ripose i suoi e si fermò ad osservare la ragazzina. Aveva dei lunghi capelli ricci, di un castano intenso, ne troppo scuro ne troppo chiaro. Gli occhi dello stesso colore, e la pelle ambrata. L’esatto contrario di Niall, che aveva gli occhi azzurri, i capelli biondi e la pelle lattea.
“Ei, vuoi una mano?” chiese alla mora, che sembrava parecchio in difficoltà. Lei le sorrise riconoscente e fece un passo indietro in modo da permettere a Niall di prendere qualcuno dei libri che teneva in mano. Niall cominciò a prenderne uno, poi un altro e un altro.
“Sono Niall” gli disse sorridendole.
“Mi chiamo Ellie” rispose lei, visibilmente imbarazzata. Fece un altro passo indietro, ma inciampò su un laccio della scarpa e cadde rovinosamente a terra. Niall ripose velocemente i libri che aveva in mano nell’armadietto della ragazza e le porse la mano. Nel momento in cui la mora l’afferrò, qualcosa richiamò la loro attenzione ed entrambi posarono lo sguardo sulla mano della mora che teneva quella del biondino. Erano perfette insieme, erano scuro e chiaro, bianco e nero, luce e buio. Si sa, senza la luce il buio non può esistere, e senza il buio la luce non sarebbe tale.
“La tua mano sembra fatta a posta per tenere la mia..” mormorò Ellie.


.. And I’m joining up the dots, with the freckles on your cheeks and it al makes sense to me..

Secondo anno di liceo, Niall Horan ed Ellie Jones stavano insieme da undici mesi. Quel pomeriggio Niall Horan era andato a casa della sua ragazza nel pomeriggio, verso le sette di sera. I genitori di lei infatti non erano in casa, perciò avevano deciso che avrebbero ordinato una pizza e visto un film accoccolati sul divano. Aspettavano il ragazzo delle consegne che sarebbe arrivato a momenti con la loro pizza familiare con pollo e salsa barbecue mentre stavano sdraiati sul letto a contemplare il soffitto. Lentamente il biondo voltò la testa verso la sua ragazza. Stette a guardarla per un bel po’ di tempo, finché lei non si girò e lo guardò fintamente infastidita.
“Che stai facendo?” chiese lei fintamente irritata. Niall le sorrise amabilmente.
“Sto unendo i puntini con le tue lentiggini” in tutta risposta lei lo baciò teneramente.
“Ti amo..” mormorò. Ora tutto per Niall aveva un senso.


.. II know you’ve never loved the crinkles by your eyes when you smile you’ve never loved your stomach or your thighs the dimples in your back at the bottom of your spine but i’ll love them endlessly..

“Dimmi di nuovo perché ho accettato di fare questo stupido video insieme a te..” mormorò afflitta una Ellie Jones di sedici anni. Niall adottò la tattica del sorrisino dolce.
“Perché mi ami tantissimo e faresti qualsiasi cosa per rendermi felice” Ellie sbuffò sconsolata. Effettivamente gli argomenti di Niall erano piuttosto validi.
“Ma la mia voce registrata fa schifo! Obbiettivamente, non si può sentire! E poi, oddio, mi hai vista?” esclamò piazzandosi davanti allo specchio e scrutandosi sconsolata “Oggi proprio ho la pancia gonfia, sembro incinta!” sbottò girandosi di profilo per guardare la pancia che di gonfio non aveva niente, sembrava un tavolo, un tavolo di vetro. Quella mattina poi aveva indeciso di indossare un top che le lasciava scoperta metà pancia e si sentiva particolarmente insicura del suo corpo. Ellie infatti non amava mettersi troppo in mostra. Non amava andare a mare con gli amici, la infastidiva il fatto di stare in costume davanti ai suoi amici. Aveva indossato quel top perché sua sorella Noah l’aveva pregata quasi in ginocchio.
“Poi se mi dovessi girare di spalle si vedrebbero questi due buchi” si lamentò ancora, indicando un punto sulla schiena, proprio sopra la bordura dei jeans a vita bassa “Sono abominevoli! Sembra che un toro mi abbia conficcato le corna sulla schiena!” disse sollevando portandosi le mani sulla fronte e sollevando gli indici per imitare un paio di corna. Niall rise divertito a quell’affermazione, e Ellie ne approfittò per continuare la sua lamentela.
“Ma poi ho due cosce che sembrano i braccioli del divano! Che orrore!” Quella per Niall fu la goccia che fece traboccare il vaso, se prima cercava di contenere le risate, adesso era scoppiato in una risata rumorosa e sguaiata, che contagiò anche Ellie.
“AH!” urlò lei dopo qualche secondo “Non farmi ridere!” Niall la guardò, trattenendo a stento le risate.
“Per quale oscuro motivo?” domandò ingenuamente, con quell’aria da bambino tipica di Niall.
“Perché mi si formano delle rughe vomitevoli intorno agli occhi..” stava per continuare il suo lungo monologo riempendolo di difetti inesistenti, ma Niall si alzò da letto e con uno scatto fulmineo le posò la mano sulla bocca in modo da farla stare in silenzio.
“Basta così. Lo so che non ti piacciono tutte queste cose, ma ti giuro, te lo giuro Ellie su di te che sei la cosa che ho di più caro al mondo, che io amo tutte queste cose. Le amo infinitamente. Amo le rughe che ti si formano intorno agli occhi quando sorridi, come adesso! Amo le tue cosce, ti assicuro che sono perfette. Amo la tua pancia inesistente e quelle adorabili fossette che hai sulla schiena” Ellie scostò dolcemente la mano di Niall dalla sua bocca e prese la telecamera, girò lo scomparto con lo schermo in modo da potersi vedere e premette il tasto per iniziare la registrazione. Si voltò verso Niall e gli fece segno di avvicinarsi.
“Io sono Ellie Jones e lui è Niall. Io e Niall stiamo insieme da ben tre anni, e..” stava per continuare, ma Niall continuò per lei.
“Se state vedendo questo video vuol dire che siete i nostri figli.. O che ci siamo lasciati e..” Ellie lo interruppe bruscamente mandandogli un’occhiata di fuoco.
“Non dire sciocchezze, sicuramente saranno i nostri figli!”disse con una sicurezza che fece sorridere Niall.
“Per convincere Ellie a fare questo video, credetemi ragazzi, ho dovuto sudare sette camicie, ma Ellie, perché non dici ai nostri figli perché stiamo facendo tutto questo?” Ellie afferrò la mano del biondo e la strinse forte.
“Perché io e Niall siamo innamorati. Niall pensava che fosse una cosa carina parlare del noi in questo video, insomma, non ho potuto rifiutare!” Il biondino la baciò, baciò la sua ragazza davanti a quella telecamera. Ora come ora, erano convinti che non si sarebbero lasciati mai, ma chi poteva sapere. Infondo erano ragazzini di sedici anni. Non appena Ellie fosse tornata a casa, Niall avrebbe fatto una copia di quel video, erano sensazioni che non voleva dimenticare.


.. I won’t let these little things slip out of my mouth but if I do, it’s you, oh it’s you they add up to, i’m in love with you and all these little things” Nel corso di quei sei anni, Niall si era lasciato sfuggire parecchie cose. Cose che lui amava di Ellie, cose che probabilmente non avrebbe mai detto se non fosse stato per la sua continua distrazione. Il suo pensare ad altro ogni qualvolta parlava con Ellie lo spingeva a dire cose che pensava, ma che non avrebbe detto per mancanza di coraggio “You can’t go to bed without a cup of tea and maybe that’s the reason you talk in your sleep and all those conversations are the secrets that I keep, though it makes no sense to me..

La prima volta che Niall invitò a dormire Ellie erano ancora in terzo superiore. I genitori del ragazzo erano fuori per lavoro, mentre quelli della ragazza, che stravedevano per il biondino, non avevano opposto troppa resistenza. L’avevano lasciata andare solo con le solite raccomandazioni tipiche dei genitori di Ellie. Avevano appena finito di vedere un film, accoccolati l’uno all’altra.
“Direi che potremmo andare a letto, che ne pensi?” propose Niall, utilizzando quel tono di voce dolce con cui parlava alla sua ragazza. Ellie si irrigidì e Niall lo notò.
“Che ne dici di bere prima una tazza di tè?” propose con un tono squillante, segno di nervosismo, constatò Niall.
“Non mi va il tè, è mezzanotte. Andiamo a letto..” disse sbadigliando.
“E’ buono il tè! Cos’è Niall, discrimini il tè?”
“Ellie, qual è il punto?” chiese il biondo, il quale viso si era trasformato da stanco a divertito.
“Va bene, va bene! Non riesco a dormire se prima non bevo almeno una tazza di tè. Vizio, abitudine, chiamala come ti pare..” sbuffò lei mettendo il broncio.
“Vado subito a fartelo, cara” disse imitando il tono di voce che avevano i mariti di quelle strane fiction ottocentesche e accompagnando il tutto con un inchino. Ellie gli lasciò un bacio sulle labbra e lo seguì in cucina.

Dopo che Ellie bevve con estrema calma la sua tazza di tè, finalmente si recarono in camera da letto. Ellie si addormento quasi immediatamente, tra le braccia del biondino che la stringeva come se fosse l’ultima goccia di bellezza rimasta al mondo.
Quando finalmente Niall riuscì a prendere sonno, fu svegliato dai mormorii di Ellie.
“Niall..” continuava a ripetere. Niall la guardò e notò che aveva gli occhi chiusi, parlava nel sonno. “non ci provare. Non chiameremo nostro figlio budino! Fine del discorso” Niall trattenne una risata, la strinse a sé e si riaddormentò.
Il mattino seguente Niall si svegliò presto e preparò la colazione ad Ellie. Quando la portò su, notò che però la mora dormiva ancora. La svegliò con un bacio leggero sulle labbra, le porse la colazione e le sorrise.
“Ellie, stavo pensando.. Perché non chiamiamo nostro figlio Budino?” Ellie si voltò sorpresa verso il biondo, che a stento stava trattenendo le risate.
“Scusa, cosa hai detto?”chiese sconvolta. Era sicura al cento per cento che quello di ieri fosse stato solo un sogno..
“Oh, niente..” ridacchiò il biondo. Niall decise di mantenere il segreto e di non dire niente ad Ellie delle sue conversazioni notturne insensate.


.. I know you’ve never love the sound of your voice on tape, you never want to know how much you weight. You still have to squeeze into your jeans but you’re perfect to me..

“Dai Niall, non voglio andare dal dottore, ti prego!” ormai erano ore che Ellie si lamentava come una bambina. Doveva farsi fare un controllo dal medico e i genitori della ragazza le avevano detto di farsi accompagnare da Niall, dato che li reputavano abbastanza grandi per andare da soli. Niall infatti aveva diciassette anni adesso, e guidava la macchina. Il problema però era che Ellie proprio non voleva andarci.
“Avanti Ellie, qual è il problema?” le chiese dolcemente Niall avvicinandosi alla mora e avvolgendo le sue braccia intorno alla vita di lei. Anche lei fece un passo avanti, i loro nasi quasi si toccavano.
“E’ che non mi piacciono i dottori. Stanno tutto il giorno chiusi in quegli uffici pieni di medicinali che puzzano di ospedale fallito” mormorò la ragazza. Il biondino rise debolmente e la baciò.
“Avanti Ellie, andiamo dal dottore” mormorò.

“Tra l’altro probabilmente mi farà pesare! Non voglio sapere quante tonnellate peso!” urlò Ellie, non dando peso all’ultima affermazione del ragazzo.
“Tonnellate? Spero che tu stia scherzando! Non vuoi mai essere presa in braccio, non ti siedi mai sopra le gambe di qualcuno. Ho capito solo adesso il perché! Credi di pesare tanto. Continui a comprimerti e spremerti dentro questi jeans. Oddio Ellie, sei perfetta” sbottò allora Niall.
“Non lo sono invece..” mormorò Ellie. In realtà le parole di Niall l’avevano colpita. Aveva centrato il punto.
“E va bene così! Non devi esserlo per forza. Sei perfetta ai miei occhi, sei perfetta per me” allora Ellie lo baciò. Lo baciò perché lo amava, lo baciò perché ne aveva voglia. Lei non lo avrebbe lasciato. Ne era certa.

..
You’ll never love yourself half as much as I love you’ll never treat yourself right darlin’ but I want you to. If I let you know i’m here for you maybe you’ll love yourself like I love you. I’ve just let these little things out of my mouth cause it’s you, oh it’s you, it’s you they add up to, and i’m in love with you and all these little things. I won’t let these little things slip out of my mouth but if it’s true, it’s you, it’s you they add up to, i’m in love with you and all your little things” finì di suonare, Niall era entusiasta della sua canzone. Era venuta davvero bene, tra melodia e musica era uscito un mix perfetto. Scese al piano di sotto, dove Ellie cucinava tranquilla, senza darle spiegazioni l’afferrò per il polso e la portò in giardino. I due si sedettero per terra e Niall cominciò a suonare. Gli occhi di Ellie si appannavano sempre di più per via delle lacrime, mentre con la mente riviveva tutti i momenti passati che la canzone citava. Le dita di Niall pizzicavano dolcemente le corde della chitarra e quando smisero per un attimo Ellie si sentì smarrita. Si lanciò subito tra le braccia del suo ragazzo e lo baciò. Un bacio carico d’amore.
“A cosa devo questa canzone meravigliosa?” chiese la mora asciugandosi gli occhi. Niall sorrise teneramente, come solo lui sapeva fare, perché anche se aveva diciannove anni compiuti, Niall Horan aveva mantenuto quel visino e quelle espressioni tipiche dei bambini.
“Stavo pensando.. Se ti va, ovvio.. che potresti.. magari potresti.. trasferirti qui. Ufficialmente intendo. Ma se non vuoi io..” Ellie lo baciò di nuovo. E per l’ennesima volta ebbe la conferma che il loro amore andava ben oltre qualsiasi immaginazione, qualsiasi libro, qualsiasi cosa. Il loro amore era una forza estranea a tutti, nessuno lo poteva vedere, ma tutti potevano sentirlo. Un amore diverso, un amore unico. Erano l’amore. Erano forse l’ultima goccia di amore vero, di amore speciale, dopo Romeo e Giulietta, soltanto che nessuno Shakespeare avrebbe mai scritto di loro.



Buonasera, 
Non so esattamente se questa One Shot faccia schifo oppure no, è la prima che scrivo, ma ci ho davvero messo l'anima per scriverla. Mi è venuta l'ispirazione quando ho sentito little things alla radio. Stravedo per questa canzone *-* 
Comunque, spero vi sia piaciuta, davvero. Ditemi cosa ne pensate, cosa secondo voi dovrei cambiare, mi piacerebbe che lasciaste una recensione :D 

Ps: Se qualcuno ha già scritto una OS simile, mi spiace. Mi è sembrata un'idea originale, non ne avevo mai letta una simile c: 

Se non avete niente da fare vi lascio il link della FF long che sto scrivendo :D 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2045412&i=1

Baci, Elielihoran. <3 <3










 
  
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