Fluttershy provò a sbattere le ali, ma i piedi rimanevano nel terreno, come chiodi conficcati.
Un gruppetto di pony lì vicino la osservò con aria di sufficienza, poi quasi per farle il verso si alzarono in volo in maniera sincronizzata.
Fluttershy le osservò e provò a imitarle ma niente.
“Non preoccuparti, un giorno ci riuscirai…”
Disse con aria amichevole una delle pony del gruppo, dalla bella criniera arancione.
“Lo pensi davvero?” chiese timidamente Fluttershy.
“Certo! Quando avrai cent’anni…”
Poi come se fosse stata una grande battuta tutte le altre pony scoppiarono a ridere.
“Bellissimo!” Disse una di loro “L’hai fatta rimanere malissimo!”
Fluttershy diventò tutta rossa. Stava per piangere.
“Non capisco cosa ci sia di tanto divertente.”
A parlare era stata una pony che se ne stava ai margini del gruppetto. Aveva il manto azzurro e la criniera molto particolare: era come un arcobaleno.
“Perché dici così?” domandò la pony dalla criniera arancione.
“Non c’è assolutamente niente di divertente nel far rimanere male qualcuno. Non ti pare?”
“Ma dai era solo uno scherzo!”
“Certo uno scherzo… Peccato che è proprio la persona con cui stai scherzando a non divertirsi!”
“Senti Rainbow Dash le cose qui sono due: o tu stai al gioco o tu stai fuori dal mio gruppo?”
La pony scoppiò a ridere.
“Fuori io? E quando mai sono entrata?”
Nel gruppo di pony scese uno strano gelo mentre Rainbow Dash si contorceva dalle risate.
Il gruppo planò delicatamente per terra e si allontanò tenendo il muso per aria con fare offeso.
Rainbow Dash intanto aveva smesso di ridere ed era tornata sulle quattro zampe, scuotendo la criniera.
Fluttershy si avvicinò timidamente.
“C-Ciao?”
Rainbow Dash si girò e i loro sguardi si incontrarono.
“Io… Volevo scusarmi…. Se non mi avessi difesa… non avresti mai litigato con le tue amiche.”
“Amiche? Quelle la? Ma figuarti.”
“N-Non eri con loro?”
“Bhà, mi avevano invitato a stare con loro ma solo perché mi avevano visto volare bene. Però fanno certi discorsi….”
“Tu sai già volare?”
“Sì, da sempre! Pensa che quando ero appena nata, mentre dormivo, ho volato dalla mia culla fino alla mia cassetta di giocattoli.”
“Davvero?”
“Sì.. bhè così mi hanno detto.”
Fluttershy abbassò lo sguardo con vergogna.
“Hey… Sta tranquilla… Col tempo imparerai anche tu!” disse Rainbow Dash carezzandole la criniera.
Fluttershy sorrise.
“Io… Mi chiamo Fluttershy.”
“Io Rainbow Dash. Vuoi venire con me?”
“Dove?”
“Qualche volta mi piace andare a vedere le cascate. Le trovo divertenti, sono così energiche!”
“Oh… Va bene…”
Fluttershy e Rainbow Dash si avviarono assieme, felici. Era l’inizio di una grande amicizia.

FINE