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Autore: grenouille    05/09/2013    2 recensioni
Traduzione di una meravigliosa storia di una ragazza inglese. Spero che la versione italiana sia all'altezza dell'originale.
È distesa sulla grata e lo ascolta respirare a fatica, non lontano dal singhiozzare, ricordando quando respirava in sincronia con lui.
Genere: Angst, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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METHODS OF DESTRUCTION
di soaring-smiles

it stung like a violent wind that our memories depend on a faulty camera in our minds

but I knew that you were a truth I would rather lose than to have never lain beside at all

what sarah said- death cab for cutie



Alla fine, non è come pensava sarebbe stato.


E ci aveva pensato un sacco. Non nel senso macabro del suicidio, non aveva mai voluto fare quello. Ma, be', le avventure con pericoli mortali fanno vedere le cose sotto una diversa luce. Era stato solo un pensiero vago, una frase astratta nella sua mente.

Nelle ultime ventiquattr'ore, è tutto ciò che ha fatto. Pensare. Pensare alla sua vita, a tutti quei momenti domestici che fanno ciò che lei è, i litigi, i baci, i sospiri.

Oppure all'addormentarsi e vedere la luce divina o qualcosa del genere, anche se non ha mai sentito il bisogno di andare in chiesa o cantare inni. La volta che  è stata più vicina alla spiritualità è stato da qualche parte su una montagna a Krisha-Noc, dove il cielo era diventato viola e dove avrebbe potuto giurare che l'aria stava cantando, anche se avrebbero potuto essere gli allucinogeni che le avevano dato per "ampliare l'esperienza".

Ma ha sbagliato, o aveva sbagliato, e i suoi pensieri sono occupati da quale forma verbale dovrebbe usare, e se da qualche parte nella galera dove lui è rinchiuso, se può sentirla. La vita che se ne va via da lei. Vorrebbe dire a tutti quei religiosi che non sono più vicini alla Verità di quando lei sia. Fosse.

Perché morire-morire fa male.

Be', finché non muore sul serio.

*


Sai c'è questo gruppo di persone su Beta-Follopgh che si pettinano i capelli a vicenda in cerca di insetti, e li mangiano. Proprio così, li mangiano. È un po' più complicato, in realtà, ma con tutte le cose terribili-

Davvero? Wow, non l'avrei mai detto.

Oi. Abbassa la cresta - non guardarmi in quel modo. Sto cercando di arrivare ad un punto, sciocca ragazza. Comunque, dov'ero? Oh, sì. Queste persone - be'. Alieni. Si prendono cura gli uni degli altri fino a quando non muoiono. Nessuno viene lasciato da parte, sono una famiglia-

Suona molto come Lilo e Stitch.

Non c'è niente di male in quello. Mi è sempre piaciuto Stitch, davvero, quel poverino. Ma torniamo al punto. Dal giorno in cui nascono- be', escono dall'uovo. Dal giorno in cui escono dall'uovo fino al giorno in cui bruciano in fiamme incandescenti-

Scusa?

Davvero, Rose. Non tutte le specie se ne vanno tranquillamente. Ma, comunque. Non si lasciano. Mai. Non è fan- grandioso? Cacciano insieme, si nutrono insieme, si accoppiano insieme... Oh, smettila. Solo perché hai dei problemi con la sessualità...

Io? Non sono io quella che si è coperta gli occhi durante 'La storia fantastica' quando Bottondoro e Wesley si sono baciati.

Era totalmente inadeguato alla visione da parte dei bambini. Ma stavo parlando di questa colonia-

Non hanno nemmeno usato la lingua!

Ma era sottinteso, Rose. Dai, hai visto gli Hrisghs che lo facevano. Non si avvicinano nemmeno alla bocca degli altri, solo i loro-

Okay, okay. Capito. Ma cos'era questa cosa importantissima a cui stavi arrivando?

...

Dottore? 

Sai, l'ho totalmente dimenticato. Tu e i tuoi discorsi senza senso. Prima o poi mi uccideranno.

Sì, ed il tuo gigantesco ego sarà mio, ipocrita.

... Non dirlo.

Perché?

Solo... Non farlo.


*


È un po' strana, questa cosa di essere morta.

Questa cosa di non essere più tra i vivi. A dir la verità, è sollevata che le abbiano tolto quello strumento di tortura che sembrava le stesse strappando la pelle. È piuttosto orgogliosa di come ha resistito; un po' di urla ma non troppo, qualche lamento ma nessuna richiesta di pietà.

Be', certo, non c'è bisogno di dirlo. È ovvio che sia strano, è morta. Non proprio da tutti i punti di vista, ma decisamente non più tra i vivi.

Il suo corpo è così fermo, adesso. Pallido e sconsolato, e in certi sensi così piccolo, con le mani chiuse in deboli pugni. Rose si alza -o galleggia, ancora non ha deciso quale delle due sia giusta- sopra di esso, e stringe le labbra vedendo le radici dei suoi capelli. Dio, aveva davvero così tanto mascara? Allunga una mano quasi trasparente.

Oh. Questo significa che è un fantasma, adesso? Non aveva mai creduto alle cose di quel genere - pensava che tutti quei tizi che andavano alla radio o alla TV fossero degli imbroglioni. O dovrebbe pensare tutto questo al presente? È ancora Rose, dopotutto... È solo un po'...

Be', morta.

Be', comunque, adesso pensa che avessero ragione. O forse è solamente lei, e questa cosa di viaggiare nella TARDIS ha fatto qualcosa di strano alle sue cellule. Magari la TARDIS la sta riportando in vita. Il Dottore -

Oh, oh, dio. Il Dottore. Dov'è? Cosa gli hanno fatto? Osserva il muro. Può passargli attraverso, adesso? I suoi passi non fanno rumore sul pavimento freddo, ma le sue dita non attraversano la parete. C'è qualcosa come un blocco, una barricata che non si può attraversare, ma nessuna reale sensazione, niente da sentire.

Scivola in basso a riposare sul pavimento, osservando chi era. E aspettando, aspettando lui, o qualcuno che prenda il cadavere... Adesso è difficile da pensare. Adesso è un cadavere. Un corpo morto sul pavimento, solo perché ha detto qualcosa che non avrebbe dovuto. Dio.

Cosa diavolo succede adesso?

*


Non era divertente, Rose.

Stai scherzando? Sono quasi caduta dalle risate.

Solo perché ho perso l'equilibrio-

Sei inciampato suo lacci delle tue scarpe davanti a Grace Kelly! Oh, dio, sto piangendo. Hai visto lo sguardo che ti ha lanciato? Come se fossi un completo idiota-

Grazie.

Questa sarà una storia fantastica da raccontare a... da raccontare.

A chi?

Oh, non lo so. Alla gente, immagino. Non avevo nessuno in mente. Forse mia mamma.

Quindi...

Quindi cosa?

Tu... be'...

Cosa?

Non importa.

...

Hai mai voluto figli?

È questo ciò a cui stavi pensando? Figli? Guarda, quando avevo sei anni e avrei dovuto giocare alla famiglia, mi divertivo a saltare giù dagli alberi e vedere quanto erano grandi i lividi che mi venivano. Avevo una bambola e la usavo per nasconderci la mia collezione di lumache.

Già. Non intendo allora. Intendo ora. Tu... non hai... un istinto materno?

No. È un po' presto, grazie. Ho solo...quanti, venti anni? Un sacco di mie amiche hanno un bambino, adesso. È molto più del crescerli. Shireen ha una bambina, adesso-

Be', conosciamo entrambi Shireen-

Oi! È una mia amica, quella di cui stai parlando! Comunque, sono troppo occupata a correre per l'universo insieme a te, e salvando cose e rovesciando dittature di cattivi. Non voglio un bambino. Non so nemmeno perché ne stiamo parlando, in realtà.

Ero solo... Curioso. Posso essere curioso?

Sì, certo. Solo... Guarda, non voglio niente di diverso da ciò che ho adesso. E magari poi vorrò un lavoro, e un marito, e sì, figli. Ma ne dubito davvero, davvero tanto.

Perché? È ciò che vogliono gli umani, no? Stabilità, conforto, mediocrità...

Ehi. Non siamo tutti così. E non vorrei niente di questo perché dovrei smettere di viaggiare. E- e dovrei abbandonarti.

Non ne valgo la pena, Rose.

Tu vali qualunque cosa. Sei bloccato con me, ricordi?

Sì, mi ricordo.


*


Le piacerebbe dire qualcosa di poetico come 'le lacrime si mescolano al sangue sul suo volto', ma lui piange solo un po', quando trova il  suo corpo, incespica e si riprende solo dopo un momento, lascia che le sue spalle siano scosse solo per poco, l'orrore ed il dolore riempiono i suoi tratti prima che arrivi la rabbia.

E il sangue finisce solo sulla sua cravatta e un po' sulla scarpe, ma sono solo puntini rossi, quindi non importa poi così tanto. Quello che la preoccupa, invece, è come lui non si fermi. Tira su il suo corpo da terra, Rose-fantasma si affretta dietro di lui, che si fa strada tra le attrezzature della TARDIS dove distende il suo cadavere a terra, e torna fuori immediatamente.

Lei lo segue. E per quanto sia terrificata da ciò che lui fa, c'è una parte di lei che gioisce, del modo in cui li fa soffrire. E questo la fa sentire peggio, le fa voltare lo sguardo mentre lui fa saltare in aria l'intero posto, e poi cammina lentamente verso l'astronave, la furia rigida e la rabbia ed il desiderio di sangue che lo trasformano in qualcosa di terribile.

Non farlo, vuole dirgli. C'è un grande, meraviglioso universo, là fuori, non abbandonarlo per me. Ma lui non sente le sue parole, non la sente mentre gli tira la manica. Sono qui, dice ancora e ancora. Sono ancora qui.

Ma lui non lo sa, e lei non può dire nulla quando si inginocchia accanto al suo cadavere e le bacia la fronte, pregandola di svegliarsi. Per essere un dottore, è un po' stupido, perché lei è morta. Non è un negromante; ci sono un corpo ed un'anima che fluttua nella stanza, ma lui non può farle tornare insieme.

"Dannazione, Rose - per favore - non-"

E poi piange sul serio, scusandosi ancora e ancora, e lei trova la risposta alla sua domanda quando la bacia sulla bocca, come se in qualche modo lei fosse una principessa e lui la potesse svegliare come la Bella Addormentata.

Lei osserva, e si rende conto che anche se ormai non ha più neppure un cuore, si può sempre rompere.

*
Tu, stupida ragazza, stupida idiota, come hai potuto-

L'ho salvata-

Avresti potuto morire, avresti potuto esplodere proprio lì. Davanti a me!

Ma quella bambina, adesso è al sicuro con sua mamma. Ce l'abbiamo fatta-

Non mi interessa! Non. Mi interessa. Non farlo mai più-

Mi stai facendo male al braccio-

Avresti potuto morire. Adesso, avresti potuto essere morta, adesso, e non c'è un modo per riportarti indietro, hai capito? Cinque secondi in più, e non sarei stato in grado di spostarti dalla traiettoria.

Sarebbe stata una buona morte-

Non dirlo! Avrei preferito vedere l'intero pianeta bruciare.

Non stai dicendo sul serio.

... Io...

Non lo stai facendo. Dimmi che non lo stai dicendo sul serio. Le persone prima di tutto, okay? Io non sono importante.

Non-

È la verità! Io sono una persona, loro sono due miliardi. Cos'è uno in confronto ad un'intera civiltà? Se ci ritroviamo di fronte ad una cosa del genere di nuovo...

...

Stai facendo lo stupido. Non stai parlando sul serio. 

Ti sei ferita. Devo sistemarti il taglio sulla gamba, e c'è un livido sul tuo-

Dottore-

Andiamo in infermeria, Rose, e per favore non farlo sembrare migliore di quanto è.

Sto bene. Davvero. E domani andremo a caccia di mostri a Barcellona o parteciperemo ad una Soirée di Mezzanotte e tutto questo non importerà più.

Andiamo.


*


È irritante, essere un fantasma. Da un lato, è bloccata con i vestiti che aveva il giorno che è morta, ed i jeans sono mezzi rotti. Dall'altro, continua ad andare a dirgli qualcosa, o a stringere la sua mano, e invece lei... non può. Lo vede ritirarsi in se stesso, e non può far niente per impedirglielo.

Le manca mangiare. E fare la doccia e abbracciarsi ed una tazza di tè alla fine di una dura giornata. Le manca essere abbracciata da lui, le sue mani attorno alla sua vita e la sua giacca contro la sua guancia. Tutte le cose che non ha mai detto, gliele dice ogni volta che può.
Sei meraviglioso.
Penso che quegli occhiali siano la cosa più sexy che io abbia mai visto.
Mi piacerebbe fare sesso con te. Un sacco.
Sei l'uomo più intelligente che io abbia mai incontrato.
Sei carino quando inizi a farneticare.
Non intendevo tutte quelle cose orribili che ti ho detto.
Ti perdono per tutte le cose che hai fatto e che mi hanno ferita, e sì, tra queste c'è anche Reinette.
Ti amo, penso.


Ma lui  non può sentirla, e non ci sono altri fantasmi sulla TARDIS; ha controllato. A volte c'è una presenza ai lati della sua mente, come se fosse l'astronave che tenta di comunicare con lei, ma non è mai abbastanza forte per spingere oltre.

È sola.

*


Quello è bello.

Te l'ho detto! Il più grande sistema di fuochi d'artificio di cinquantasette galassie e tu volevi andare a fare shopping! Rose Tyler, io mi vergogno di-

Shh. Questo è uno di quei momenti, vero? Di quelli che ricorderò per il resto della mia vita, quindi sta' zitto.

Ahia. Questa era cattiva, Rose Tyler. Mi ricorda un tipo che conoscevo che distruggeva intere armate con un paio di insulti spietati.

Non riuscirò mai a farti stare zitto, vero?

Potresti. Se lo chiedessi in modo carino.

Ah! Da quando faresti una cosa del genere? Non potrei mai farti stare zitti chiedendotelo in modo carino.

Oh, non saprei. Potrei fare un sacco di cose. Se lo chiedessi.

Ah sì? Tipo cosa?

Qualunque cosa, immagino.



*


Il Dottore non esce per cinquantasette giorni, ha contato. Il suo corpo è scomparso, e sua madre non lo saprà mai, probabilmente, e questo la fa infuriare con lui. Non è l'unico di cui le importava, e gli altri hanno il diritto di sapere.

Il cinquantottesimo giorno fa un salto fuori e visita un pianeta scosso dalla guerra. Rose è molto contenta per lui fino a quando non fa saltare degli esplosivi e distrugge una foresta e un campo di ribelli.

Il settantatreesimo giorno porta nel TARDIS una prostituta bionda di Londra, se la fa contro la console e le dice di tenere la bocca chiusa. Grugnisce "Rose" quando viene, e poi spinge la donna lontano da lui e le ordina di andarsene. Rose cerca di non essere gelosa, ma un po' lo è lo stesso.

Il novantanovesimo giorno trova la tazza preferita di Rose e la lancia contro il muro, senza raccattare i cocci. Poi crolla contro la credenza e non si muove per un'ora, fissando le mattonelle.

Esattamente cento giorni dopo la sua morte, getta via il completo marrone e lo rimpiazza con uno blu, insieme ad una camicia rosso scuro. Il suo volto è segnato da linee, non sorride, e quando incontra una ragazza che sarebbe perfetta per essere la sua nuova compagna, la invita solo per un viaggio.

Martha Jones è una ragazza adorabile, e Rose spera solo che lui non le distrugga lo spirito ed il cuore.

*


Sono serio!

Non lo sei mai.

Lo sono, lo giuro.

Non sapevo che sapessi cantare.

...

Cosa?

Non lo so fare. Sono stonato, in realtà. Pavarotti l'ha fatto solo per pietà. Mi fa ancora male la gola.

Oh, poverino. Posso sentire?

Be', no.

Oh, oh, per favore?

Mi stai facendo quegli occhi. Smettila. Non mi arrendo più a quegli occhi. Sono invincibile!

...

Oh, va bene, allora. Ma sei avvertita.

...

...

Wow.

Già.

Era...

Tre ottavi più acuto di come dovrebbe essere? Sì. Smettila di ridacchiare. Stai ferendo il mio orgoglio maschile.

Oh, povero. E non potremmo mai, vero? Credi che questo lo curerà?

Che cosa stai- oh. Per che cos'era quello?

Non potevo permettere che il tuo ego soffrisse. Potresti iniziare a pensare di avere difetti.

E un bacio risolve quel problema?

Be'... se non vuoi-

No! Voglio dire, sì, sì. È, uhm... carino. Più di- solo-inaspettato- sei... uhm... Rose.

Dottore.

F-facciamo uhm... Tè?

Un altro, per sicurezza?

Se proprio insisti.


*


Un giorno, mentre sono a giro ed il "solo un viaggio" si è fortunatamente trasformato in numerosi, Rose guarda in basso e vede che i suoi piedi sono scomparsi. Nel panico, cerca di piegarsi per vedere se qualcos'altro è andato, la paura di lasciarlo per davvero la assale. Di lasciarlo per sempre, stavolta.

Ed è così che comincia.

La scomparsa.

*


Ti manca. Gallifrey.

Sì.

Mi dispiace.

Non esserlo. È successo.

Ma sei sempre solo, comunque.

No. No. Ho te.


*


È così stanca.

Niente gambe, niente braccia, solo spazio vuoto e un paio di dita. Martha inizia una discussione su Rose, ed il Dottore esplode ed inizia ad urlare e imprecare. Martha pensa per la prima volta che lui sia seriamente pazzo. Rose avrebbe potuto dirglielo, di tutte le volte in cui era crollato ed era sopravvissuto stando appeso ad un filo. Non è solo Rose. È il suo pianeta, e la sua famiglia, e tutti gli amici che ha perso, si affligge per loro proprio come per lei.

È a malapena sano, ormai.

Ma anche Rose lo è. È distesa sulla grata e lo ascolta respirare a fatica, non lontano dal singhiozzare, ricordando quando respirava in sincronia con lui.

Il suo collo inizia a scomparire.

*


Dottore?

Scusa. Non riesco a dormire.

Sì. So come ti senti... Quella cosa oggi-

Rose.

Sì?

Dimmi che non credi a ciò che ha detto.

Io...

Dimmelo. 

Non ci credo. È come hai detto tu, giusto? Si nutre di paura, voleva solo spaventarmi.

Sì. Proprio come ho detto.

Stai bene?

Sì. Perfettamente. Scusa se ti ho disturbata. Vado solo-

No. No, per favore. Resta, per favore.

Non penso che-

Dottore. Si nutre di paure, giusto? Be' ha funzionato. Ho paura. È stupido, ma ho paura. Sono davvero, realmente impaurita.

Non esserlo. Resto.

Non l'hai raccontato. Com'era laggiù?

Non... non è qualcosa che dovresti sapere, Rose. Siamo al sicuro, adesso. È tutto ciò che importa.

Non è tutto. Sei scosso, l'ho capito.

Sto bene. Dovresti dormire. Tutto...

...Andrà meglio domattina. Sì, lo diceva anche la mamma. Continuo a non crederti.

Andrà meglio. Faremo qualcosa di speciale. Andremo a vedere Albert Einstein, o Charlie Chaplin, o... Rose?

...

Rose?

...

Rose, ho paura anche io.


*


È a faccia in giù, vicino a lui. È un bel posto dove stare, dopotutto. È passato un anno, comunque. Più di quanto si meritasse, più di quanto chiunque altro abbia mai avuto. Be', lui ha avuto un sacco di altre vite, ma ci ha fatto del bene, quindi c'è una ragione. Quindi Rose preme le sue labbra contro la mano del Dottore, perché non la può più stringere.

Per un momento pensa che la possa sentire, il modo in cui si ferma, guardando direttamente verso di lei, verso il basso, come se potesse incrociare i suoi occhi. Pensa che stia sussurrando il suo nome, ma poi non vede più niente, tutto diventa nero, e l'ultima cosa che pensa è Sono ancora qui.

E poi, be'.

E poi non c'è più niente.

*


Per quanto starai con me?

Per sempre.

Promesso?





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Note Traduttrice

Se siete giunti fino a qui, e se io non faccio davvero schifo come traduttrice, adesso state odiando il mondo intero, me, voi stessi, l'autrice, il Dottore, qualsiasi persona vivente in questo universo e in tutti quelli paralleli. Vi capisco. La prima volta che ho letto questa storia, trovata su un sito di consigli di storie Rose/Dottore, sono rimasta shockata. Dieci minuti di trauma, e poi una bella iniezione di fluff e di roba a rating più alto per riprendersi. E io che prima di conoscere le gioie di Doctor Who non leggevo niente che andasse sopra il rosso. Misera me. Comunque, vagando tra siti inglesi (perché oramai mi sono affezionata a quelli), si trovano queste cose. E ho deciso che fosse un bene mostrarla agli italiani non anglofoni.
La mia parte preferita è decisamente quella dove si trovano la foresta che salta in aria, la prostituta e la tazza. Sono una ragazza melodrammatica. 
Comunque, per tirarmi su, la mia mente contorta mi ha fatto ricordare che Billie Piper, alias Rose, in Diario di una Squillo Perbene interpreta una prostituta. Bionda. Uhh.
No, niente, questo discorso è senza senso. 
Scusate se le note sono più lunghe della storia stessa, ma da lettrice come voi, ho sentito il bisogno di sfogarmi per l'orrore di questa storia.
Oh, giusto. Se avete letto la versione originale, o se semplicemente l'avete pensato leggendo questa traduzione trovate che ci sia qualcosa che andrebbe tradotto in modo migliore, basta dirlo. :)


A presto,
Martina :)


  
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