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Autore: Hyre    05/09/2013    1 recensioni
-Oddio!-
-che succede?-
-…nulla…. È che … un mio amico si sposa e mi ha invitata…al suo matrimonio-
-che c’è di male? Vai no?- disse sorridend Corine.
-…in Italia…-
[....]
che vuole?- domandò curioso.-
-si sposa.. e sono invitata al suo matrimonio….-
Un piccolo ringraziamento a due carissimi amici
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ognuno di loro era riuscito a raggiungere il suo scopo. Erano felici. Ma distanti. Quell’amicizia nata anni prima al liceo, semplice e banale. Si erano trovati subito loro tre. Due ragazze e un ragazzo. Apparentemente diversi tra loro, ma indubbiamente uniti.
Dopo gli studi si erano avevano seguito i loro sogni e si erano allontanati dagli amici, dalla famiglia, dal proprio paese.
 
-ti è arrivata una mail..- dise il ragazzo alla scrivania.
-spostati da lì Choi! È la mia postazione- disse scerzando e contrllando la mail appena ricevuta. -..oh- esclamò sorpresa.
-che succede?-
-…è un mio caro amico…- rispose scorrendo veloce la lettera. Il ragazzo si sporse oltra la spalla per leggere.
-non ci capisco nulla! In che lingua è scritto?- chiese grattandosi la testa.
-italiano. È da li che vengo, ricordi?- disse sbuffando al ragazzo coreano accanto a me.
-già dimenticavo.…. e che vuole?- domandò curioso.-
-si sposa.. e sono invitata al suo matrimonio….-
 
Il fischietto suonò.
-bene ragazzi- disse l’allenatrice –per oggi è tutto. Vi voglio carichi per la gara di domani-
-siiii!- gridarono i bambini andando a levarsi i pattini.
-che stanca…- disse la ragazza. –era da tempo che non mi stancavo così per un allenamento-
-haha ma se li alleni e basta- disse una ragazza bionda.
-Corine smettila di prendermi in giro- disse fintamente offesa l’allenatrice.
-si capo!- rispose ridendo Corine –ah. Ti è arrivato un messaggio…- porse il telefono.
-grazie- disse e iniziò a leggere la mail che le era arrivata sul cellulare.
Era scritta nella sua lingua madre e non in inglese o francese. Strano. Essendo in Canada era difficile non avere a che fare con quelle due lingue. Lesse il messaggio e per poco non le cadde i telefono dalle mani.
-Oddio!-
-che succede?-
-…nulla…. È che … un mio amico si sposa e mi ha invitata…al suo matrimonio-
-che c’è di male? Vai no?- disse sorridend Corine.
-…in Italia…-
 
Ciao!,
è da un sacco di tempo che non ci sentiamo? Come stai? Qui tutto bene. Anzi più che bene… si insomma mi sto per sposare!! Si Sposare!! Non ci credo! Sono così felice!!
Lo sarei anche di più se riuscissi a venire qui a festegiare con noi… so che chiedo tanto ma mi piacerebbe che ci fossi anche tu…
Il matrimonio si terrà in Italia, non in Inghilterra, dove attualmente vivo…
Il ricevimento si terrà a casa dei miei, quella dove ci siamo divertiti tanto. Fammi sapere al più presto! Spero vivamente che tu possa venire.
Con affetto
     Ale.

 
-amore che fai?-
-ho scritto una mail-
-a chi?- chiese la ragazza
-ti ricordi quelle due mie amiche? Quelle al liceo con me?-
-Ire e Meg?-
-si esatto. Sono riuscito a ritrovare le loro mail e le ho invitate… ti scoccia?-
-no affatto! Anzi mi fa piacere che vi rivediate. Quanti anni sono passati?
-cinque…- rispose tristemente il ragazzo. Erano passati ben cinque ani da quando si erano visti l’ultima volta… avevano vent’anni e si erano salutati con un abbraccio e la promessa di rivedersi perso.
Si presto…
 
-Hansol… ho parlato con il capo. Sta sera parto e sto via per una settimana. Non fare casini. E se mi rovini le tavole finite ti squarto con il compasso capito?-
-si ho capito. Stai tranquilla. Andrà tutto bene. Vai pura a quel matrimonio e torna con taaaante foto ok?- disse soridendo il ragazzo.
-ok- sorrise di rimando abbraccaindo il suo stagista. –per qualinue cosa mandami una mail…-
-yah! Ire noona! Smettila e vai a prendere quell’aereo!-
 
 
-ok.. ho tutto… mi sembra.. no,… si ho tutto!- disse la ragazza.
-ok Meg calmati. Stai tranquilla!- dise Corine al gate. –ora vai su quell’aereo, ti siedi e ti calmi. Appena atterrata mandami un segno di vita. Che sia una mail. Che sia un piccione viaggiatore fatti sentire in questa settimana ok?-
-si. E tu assicurati che i ragazzi diano il massimo in quella gara-
-lo farò!- si abbracciarono.
-a presto Meg. Divertiti.-
 
 
-Slivy vado a prenderle! Sono arrivate!!- esultò felice il ragazzo.
-d’accordo. A dopo amore.- un bacio veloce e fu in macchina direto all’aeroporto.
Una volta li controllò il tabellone degli arrivi.
Che fortuna. I due Gate sono vicini…
Si avviò all’usicta dei gate 4 e 5 e aspettò quei pochi minuti che o separavano dalle sue migliori amiche.
Le vide arrivare quasi in contemporanea. Meg con la sua valigia azzurra piana di adesivi.
Com’è cambiata! Pensò Ale.
 La pelle più scura date le ore che passava fuori, i capelli sempre corti ma a caschetto, non c’era più traccia del taglio assimetrico di cinque anni prima, si intravedevano anche delle lentiggini.
-meg!- chiamò Ale avvicinandosi all’amica e abbracciandola. –oddio da quanto tempo!-
Risero. –si appena un po di anni- disse ridendo Meg. –Ire?-
-dovrebbe arrivare dal gate 4…ah.. è lei?- chiese indicando una ragazza.
-mi sembra di si… aspetta… ha la valigia nera con un teschio e una rosa. Non può che essere lei!- disse Meg andandole incontro con Ale che la seguiva.
Anche lei non scherza a cambiamenti…
La pelle già pallida di suo era ancora più candida, il che faceva risaltare i capelli fulvi che le cadevano fino a coprire quasi tutta la schiena.
-ire!!- urlarono al’unisono i due amici. La ragazza si girò e andò loro incontro correndo con il trolley che sfecciava.
-chingu!!- urlò e si abbracciarono.
-che hai detto?- chiese Ale perplesso.
Oddio! Ha l’inflessione Inglese nella voce… che bello! Pensò Ire.
-haha.. scusate… ho il coreano in testa…- disse chinando lievemente il capo a mo di saluto.
Si è proprio integrata… pensò Meg
-bhe ragazze! Che bello avervi qui!!!!- esclamò Ale abbraccaindole un’altra volta.
Sembra sempre lo stesso ragazzino di 5 anni fa… ma è maturato. Si vedepensò l’allenatrice.
Era più alto, e più muscoloso, i capelli neri erano ordinati, sorprendendo le due ragazze che sapevano quanto i capelli di Ale avessero in dio per conto loro.
 
 
Silvia era un’ottima cuoca.
-non sapevo cosa prepararvi…-disse mettendo in tavola l’ennesima portata.
-ah guarda per me bastava anche solo una pasta. Sono anni che non mangio qualcosa di mediterraneo…- disse Ire.
-stessa cosa vale per me… a Vancouver non ci sono tanti ristoranti Italian Style.- aggiunse Meg calcando le ultime parole con l’accento canadese.
-nemmeno a Seoul se devo dirla tutta… qui e li ci sono delle pizzerie… ma se le conosci le eviti…- risero tutti e quattro.
-Quindi come vi trovate li?- chiese la futura sposa.
-bhe in Canada c’è sempre taaaanto verde. È la rima cosa che mi ha colpito… per la maggior parte del tempo sto o in una palestra o vicino ai ring di pattinaggio, quindi non ho visitato molto il resto del paese, se non qunado andiamo a fare delle gare… comunque mi piace. Mi piacciono gli spazi aperti che offre…-
-tu sorellina?- chiese Ale rivolgendosi a Ire. Erano soliti chiamarsi così loro.
-bhe… Seoul è caotica. Caotica e magnifica. Si passa dai moderni edifici lungo il fuime Han, a i sileziosi parchi pubblici. Poi il lavro è divertentissimo! E so sempre in anteprima tutte le track list dei cd di idol… devo saperle altriumenti come faccio a fare un bel disegno per la copertina?- ride -… voi due piuttosto! Dalla mail ho capito che abitate in inghilterra…-
-si è vero. Abbiamo un appartamento a Londra vicino a dove lavoro e una casetta ne nord dell’inghilterra.- disse il ragazzo.
-si in pratica abitiamo sul condomineo davanti al suo ufficio e sopra al  mio bar, quindi è comodo. Mentre in campagna siamo in tutto tre famiglie nell’arco di kilmetri. Mi piace è tranquillo.
Che bello… siamo cresciuti e ancora parliamo come se il tempo non fosse mai trascorso. È bello avere amici come loro… mi sento tranquilla… come se fossimo cresciuti insieme fin da bambini… vi voglio bene ragazzi….
 

-bhe ciao ragazze. Spero di rivedervi presto.- disse Ale abbracciandoci
-ah. Anch’io. magari la prossima volta venite a Vancouver. Ci divertiremmo-
-o magari venite da me- propose Ire –ho un appartamento abbastanza grande e mi farebbbe piacere farvi vedere il posto di cui mi sono innamaorata…-
-oddio Meg… ci farà ascoltare solo kpop…-
-nuoooo aiuto!-
Risero tutti e tre.
-ultima chiamata per l’imbarco per Vancouver- annunciò una donna dall’interfono.
-bhe ragazzi io vado. Ancora complimenti a te e Silvia. Il Matrimonio è stato bellissimo- un ultimo abbraccio e Meg salì sull’aereo.
-devo andare anch’io… anneyong Oppa…- un inchino un abbraccio e anche Ire fu sull’aereo.
A presto ragazze… mi mancherete.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nota autrice:
bene. Questa è la prima originale che pubblico. Ed è fatta per due miei carissimi amici.
Ragazzi vi voglio bene. Spero che i nostri sogni si avverino e che la nostra vita sia felice anche se probabilmente saremo distanti gli uni dagli altri, non vi dimenticherò mai.
Grazie di tutto ragazzi.
  
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