Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: Smash_    05/09/2013    8 recensioni
-Stupido tram, stupido tram, stupido tram, stupido tram, STUPIDO TRAM- impreco, contro il tram che quella mattina era partito prima del previsto.
Ora sto correndo come una pazza per evitare di arrivare in ritardo a scuola, che tra l’altro inizia tra pochi minuti. Malgrado non sia tanto male a correre, in questo momento avere la velocità di Bolt mi farebbe piacere.
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-Possiamo parlare di cose importanti?- chiedo io retorica asciugandomi le lacrime per la risata.
-Ovvero?- mi chiede Alex, smettendo di ridere.
-Domani non deve venire il tuo amico da Miami?- chiedo, guardandolo.
-Ah si, Austin arriva domani a mezzogiorno e sta da me per tre settimane- esclama elettrizzato.
Parla sempre di questo suo amico, ormai lo conosco talmente bene (non di persona ma sono dettagli) che domani potrei salutarlo dicendo “ Ciao Austin Carter Mahone che viene da Miami, nato in Texas, San Antonio, il quattro aprile 1996, migliore amico, del mio migliore amico Alex Constacio” ma penso che rischierei solo di spaventarlo.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: Bondage
Capitoli:
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Lui sforza una smorfia, che dovrebbe assomigliare ad un sorriso in un qualche modo.
-Ciao, ascolta io volevo parlarti, perché ieri ho visto che correvi via e non vorrei che tu abbia frainteso…- inizia guardandomi seriamente negli occhi.
-Cos’avrei dovuto fraintendere?- lo interrompo, con un tono ironico e sprezzante.
-Non vorrai farmi bere una di quelle scemenze tipo “Non è quello che pensi” “Le stavo togliendo qualcosa dall’occhio” “Siamo solo amici”? Perché ti dico subito che non crederò a nessuna delle tue scuse- dico cercando di non far notare che stavo soffrendo.
-Non voglio proprio dirti nessuna bugia o scemenza! Sono qui per dirti come stanno le cose realmente, sarai tu poi a decidere se crederci o no…- chiarisce lui, rimanendo serio.
Mi scosto dalla porta.
Lui entra, goffamente e si dirige verso il salone.
-Aspetta, ci sono Dana e Jenny, le avviso che andiamo a parlare fuori di qui- lo avviso, per poi dirigermi al piano superiore.
Io non capisco.
Prima fa il coglione con Lesly, e poi pretende di “spiegarmi come stanno le cose”?
Non penso di essere mai stata così arrabbiata e triste per una persone.
Si, perché non è facile dover rinunciare ad una persona a cui mi stavo affezionando.
Arrivata nella mia stanza, incontro gli sguardi delle mie amiche.
Convinte che sia Matty ad aver suonato il campanello.
-Oddio, tesoro, com’è? E’ venuto in macchina o in moto?- Dana inizia a tempestarmi di domande.
-Non è Matty- con solo tre parole, la frenesia della mia amica si distrugge.
-E chi è?- mi chiede Jenny, confusa.
Non rispondo.
Ma loro con un solo sguardo capiscono.
Vedo Jenny arrossare un viso improvvisamente, e alzarsi dalla sedia per dirigersi al pano di sotto.
Scatto in piedi e la blocco.
-NO! Adesso devo chiarire io- la fermo in tempo, prima he possa  scendere.
Le mi fissa seriamente, e mi rivolge un piccolo sorriso.
-Va bene, sappi comunque se non va bene che non è la fine del mondo, non è l’unico ragazzo sulla terra! E poi ci sono tante altre cose fantastiche nella tua vita… Come per esempio le tue amiche!- esclama poi con sarcasmo.
Non riesco a trattenere un ghigno.
-Conta sempre su di noi- mi rassicura Dana.
Regalo ad entrambe un sorriso a trentadue denti.
Faccio per scendere le scale quando, una mano mi blocca.
-Un’ultima cosa, se dovesse finire male, chiamami che vengo  io a chiudere le danze- mi ricorda Jenny, con un sorriso furbo sulle labbra.
Annuisco ridendo, e torno in salotto.
Austin, è letteralmente spaparanzato sul mio divano, e sta digitando nervosamente sul cellulare.
La sua espressione è leggermente agitata, e i sui occhi dal colore indefinito.
Non si accorge della mia presenza, quindi tossisco per farmi notare.
Alza improvvisamente lo sguardo, e si alza stancamente.
Gli faccio segno con il capo di seguirmi.
Camminiamo in silenzio, e la snervante tensione si fa sentire.
Sto pensando a cosa dirgli.
Devo essere chiara e concisa, non voglio perdere tempo per farmi prendere in giro da uno come lui.
Finalmente dopo dieci strazianti minuti raggiungiamo un parchetto minuscolo, dove mi piace andare quando devo stare sola o riflettere.
-Eccoci- sussurro, con le parole strozzate in gola.
Brutto segno.
-Allora adesso che siamo qui- inizia il ragazzo, sedendosi sulla panchina affianco a me –Io non so cosa tu abbia visto, so solo che hai capito male. Perché io non starei mai con una come Lesly, e tu sai bene che io nemmeno la sopporto…- continua lui, sulla difesa.
-Non sembravi così infastidito dalla sua presenza- quelle parole mi uscirono con un certo amaro dalla bocca.
Lui mi fissa, sbalordito.
-Come puoi pensare anche solo minimamente che posso preferire lei a una come te? Cioè guardiamo la realtà, non siamo in un telefilm dove i ragazzi non fanno altro che mettersi le corna!-esclama, cercando di trattenere il nervoso.
Alzo lo sguardo su di lui, guardandolo trova.
E’ così che stanno le cose quindi.
-Sai cosa hai ragione, non ho motivo di arrabbiarmi- dico abbassando lo sguardo.
Sento un sospiro.
-Noi non stiamo insieme, tu non devi giustificarmi nulla- concludo, alzandomi dalla panchina fredda.
-Cazzo, Janette, sai benissimo che non intendevo questo! Di quella non mi interessa niente. Non sono uscito con lei, non ho tormentato lei, non dovevo parlare con lei oggi… Ma con te! E sai perché? Perché tu mi piaci, e tanto se devo ammetterlo! Sei una bella ragazza, sei sveglia, spiritosa, un po’ pazza… Ma questo ci sta. Ma mi piaci soprattutto perché sai come farmi star bene, quando siamo usciti la prima volta, non ho avuto problemi a scherzare e a parlarti di me. Con te è tutto diverso. So di essere bello e di piacere alle ragazze, ma non sfrutto questa cose per portarmele tutte e letto, e fidati se ti dico che altri miei amici lo fanno. Conosco moltissime ragazze, e sono anche stato con alcune di loro, ma ti giuro che nessuna mi ha fatto stare bene come mi hi fatto stare tu in… Cinque giorni? Da quanto ci conosciamo? E’ questa la cosa più bella. Ti conosco da poco ma già mi sembra di conoscerti da una vita- concluse, ormai a poca distanza dal mio corpo immobile.
Le sue parole.
Mi hanno completamente bloccato.
Lo vedo con sguardo implorante una risposta.
Non riesco a far altro che arrossire e sorridergli.
Si avvicina sempre di più.
-Mi perdoni se ti ho fatta star male?- mi sussurra a pochi centimetri dalle labbra.
Cerco di riprendermi.
-Si- sussurro, semplicemente.
Un sorriso meraviglioso, si fa spazio sulle sue labbra rosee.
E senza pensarci un’attimo di più annulliamo tutte le distanze.
Sento l’affetto, e la dolcezza di quel bacio percorrermi tutta la schiena.
Lascio perdere tutti i pensieri.
Ora ci siamo solo lui ed io.


-ALLA BUON ORA JANETTE DEAN, AVEVAMO INTENZIONE DI CHIAMARE I CARABINIERI PERCHE’ TU E IL TUO AMICO AVETE DECISO DI DARVI AD UNA FUGA AMOROSA IMMEDIATA, E A QUANTO PARE AVETE SCORDATO DI CHIAMARCI- urla Jenny, ironicamente.
Mi scappa una risata liberatoria seguita da quella di Austin.
La ragazza ci raggiunge, scendendo le scale.
-Vedo che avete chiarito- accenna alle nostre mani, incrociate tra di loro.
-Già- ammetto, con un piccolo sorriso.
-Immagino, che ora siate… fidanzati?- chiede lei, con sguardo inquisitore.
Rimango impietrita a quella domanda.
Cosa siamo di preciso?
Maledico la mia amica, per aver tirato fuori questo argomento in modo, poco delicato.
Tipico suo.
-Esatto, stiamo insieme- risponde, il ragazzo come se fosse una cosa scontata.
Un pizzico di sollievo, mi porta a sorridere.
-Bene, allora devi sapere che io non mi facci molti scrupoli, e quindi… Vedi di non farla soffrire- lo guarda con un sorriso falso stampato sulle labbra.
-E’ l’ultima cosa che farei- risponde lui, che ovviamente, troppo orgoglioso, non si frebbe mai mettere i piedi in testa da una ragazza.
Noto che la mia amica sta già per replicare, quando la blocco sul nascere.
-Che ne dite di aiutarmi con la cena? Tra poco arriveranno mia madre e mio fratello, e se vi va potete rimanere a mangiare- propongo cercando di smorzare la tensione tra i due.
-Certo- sbuffano entrambi.
Pessima idea, Janette.
Davvero pessima idea.
Il risultato?
Il mio ragazzo che più che aiutarmi a cucinare mi fissa costantemente, e la mia amica che non accenna a voler aprire un minimo dialogo con lui.
Preferisce ingozzarsi di grissini.
-Allora, Dana quando è uscita? Era eccitata?- chiedo alla mia amica, cercando nuovamente di distruggere la tensione.
Jenny alza la testa, e accenna ad una piccola smorfia.
-Poco prima che arrivaste voi. Si, era felicissima, appena l’ha visto sembrava in preda ad una paralisi facciale- commenta poi divertita.
Mi scappa un sorriso involontario, pensando che a me succede lo stesso con Austin.
Lui sembra capire, e sghignazza divertito.
Arrossisco violentemente.
Non mi sopporto quando arrossisco.
Jenny, ci guarda alzando un sopracciglio.
-Bah- borbotta, annoiata.
Vedo il mio ragazzo, lanciargli uno sguardo infuocato.
Sta per iniziare una discussione.
-Ragazzi aiutatemi, è quasi pronto!- evito, l’ennesima discussione.
Devo ricordarmi di evitare il più possibile che Austin e Jenny si vedano.
Per la salute mentale di entrambi, già non molto presente.
Loro annuiscono e mi aiutano ad apparecchiare.
Nuovamente cala il silenzio.
E’ una situazione davvero, snervante.
Finalmente qualcuno suona alla porta, e mi salva.
Corro, e apro la serratura.
Mio fratello e la sua solita faccia da cane bastonato, entrano della stanza.
Mugugna qualcosa, di incomprensibile e si dirige in cucina.
-Ciao Gabriel- sorride Jenny, possiamo dire che anche a lei la presenza di mio fratello non infastidisce minimamente.
Lui ricambia il sorriso, un poco sforzato per la stanchezza, e si dirige verso Austin, con cui inizia a parlare come se fossero amici da sempre.
Maschi.
Mi volto verso Jenny, che scuote la testa abbattuta.
Subito dopo suona nuovamente il campanello.
Apro la porta a mia madre, che entra e stancamente getta la borsa sul divano.
-Ma’… Ti senti bene?-le chiedo, notando il suo stato di coma.
-Potrei stare meglio, ma non mi lamento… Ora scusa tesoro ma mangio, e vado dritta a letto non sto più in piedi!- esclama, sbadigliando.
Striscia i piedi verso la cucina.
Non ho mai visto mia mamma in quelle condizioni.
Da quando mio padre ci ha lascati, mia madre ha iniziato a lavorare il doppio.
Sinceramente, non so perché quell’essere che dovrei definire mio padre se ne sia andato.
Ma non ho neanche intenzione di saperlo.
Pensarci, mi fa stare male, e non voglio pensare di essere imparentata con una persone così.
Scaccio i pensieri negativi, e seguo mia madre.
-Ragazzi- li saluta velocemente mia madre.
-Salve- rispondono Austin e Jenny, mentre mio fratello si limita ad uno strano borbottio.
Sorride, acchiappa il suo piatto di tagliatelle e una bottiglia d’acqua per poi trasferirsi in salotto sul divano.
La guardo preoccupata.
-Gabriel, non pensi che mamma abbia bisogno di una vacanza?- gli chiedo, volandomi verso di lui.
Lui alza le spalle, poco curante.
Sbuffo irritata.
Quindi mi unisco agli altri, e inizio a mangiare.
Anche se rimango turbata dalla stanchezza di mia madre.


-E dopo cena, abbaiamo passeggiato in una via tranquilla al chiaro di luna, alla fine mi ha riportato a casa e prima di lasciarmi uscire dall’auto mi ha baciata!- esclama Dana entusiasta.
Sarà come minimo la trentesima volta che mi racconta il suo appuntamento.
Anche se in questo momento io sto pensando ad altro.
Sono davvero felice che le cose con Austin si siano sistemate.
Solo, rimangono due problemi: la stanchezza di mia madre e la “cotta segreta” di Alex per Dana.
-Jan? Mi stai ascoltando dove sei con la testa?-mi sventola una mano davanti alla faccia la mia amica, cercando di attirare la mia attenzione.
Mi volto verso di lei.
-Scusami, ero immersa nei miei pensieri. Comunque si, ho capito, hai passato la più bella serata della tua vita- imito la sua voce, beccandomi una sua occhiataccia.
-Quindi, hai chiarito con Austin… Ora state insieme?- mi chiede, curiosa, con un luccichio malizioso negli occhi.
-Già- sorrido, involontariamente.
-Lo sapevo- esulta lei.
Sembra una bambina piccola che ha vinto una caramella.
-Ora ti lascio- dice poi, alzandosi dal gradino.
La guardo interrogativa.
Mi fa segno con la testa, alle mie spalle.
Mi volto, e la sagoma alta del mio ragazzo con Alex stanno avanzando.
Il battito cardiaco si ferma per qualche istante.
E’ stupendo.
-Alex, vieni, mi accompagni in classe? Ho lasciato un libro-  si inventa al momento Dana, trascinando il mio migliore amico, un poco scosso.
Ridacchio divertita, e mi alzo in direzione di Austin.
-Hey- mi saluta, sorridendo.
Mi attira a se, e mi stampa una dolce bacio sulle labbra.
-Come mai così in anticipo?- mi chiede, alludendo al fatto che solitamente sono in ritardo.
-Dana, doveva descrivermi per la milionesima volta la sua uscita con Matty-  sbuffo, annoiata.
-In questi giorni è totalmente presa da lui!- esclamo poi.
-Come te sei presa da me- precisa lui, per poi scoppiare in una risata, insieme.
-Stiamo insieme da si e no due giorni, e mi stai dando dell’appiccicosa?- lo accuso.
-Non potrei mai- mi sussurra all’orecchio.
I brividi mi percorrono la schiena.
Ecco cosa provo per lui.
Ovviamente, in modo positivo.

 

HEY HEY BABY

Bellezzeeeeee J
Sono stata buona, ho risistemato il tutto anche se ammetto che volevo creare ancora un po’ di scompiglio
MUAHAHAHAHAHAHAHA (?)
Passando oltre...
Jenny e Austin non vanno proprio d’amore e d’accordo, ma dovranno sopportarsi
Dana… la nostra adorata riccia, beh ora ha avuto la sua serata da sogno che tanto aspettava,
e nel frattempo Alex ci sta male per questa cosa, povero cucciolo.
La nostra pazza bomba ad orologeria (?) ovvero Janette, ha chiarito con Austin shgihf **
Scusate ma non ce la facevo a farli litigare per più di un capitolo lol
Stranamente non vi ho lasciato con la solita suspance (si scrive così?)
Oggi sono stata buona ewe
Ma non  fateci l’abitudine
Ora, stavo leggendo il libro di scuola, e dato che se mia mamma per qualche strano motivo dovesse sorprendermi al pc,
in un millisecondo potrebbe definitivamente eliminarmi, ora scappo.
Come sempre

RINGRAZIO LE MERAVIGLIE CHE MI SOPPORTANO E CHE SEGUONO LA MIA STORIA,
MALGRANDO NON RIESCA A POSTARE MOLTO SPESSO, VI LOVVO TUTTE.


Ora vado
Kisses <3

  
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