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Autore: umavez    05/09/2013    3 recensioni
« Sì, ne è passato di tempo. Ma è ancora tutto lì: l’odio, il rancore. La morte. È ancora tutto così vicino alla superficie che potrebbe riemergere da un momento all’altro e non lasciarci scampo, stavolta. Tu non vuoi stare qui, come potresti? Questa terra ti ha tolto tutto. Guarda. »
Prese nelle mani dei fili d’erba e glieli porse.
« Saresti capace di odiare anche questi. » Sussurrò.
Sasuke si sorprese nel disprezzare profondamente quei filid’erba.

Una minuscola SasuSaku scritta di getto quasi un anno fa, spero possa piacervi :D
E spero anche che Sasuke non risulti davvero troppo OOC D:
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Io non ti credo
 
 
 
« Io non ti credo. »

Sasuke alzò lentamente lo sguardo dal suo pranzo – onigiri fatti a mano – senza curarsi del fatto che le parole appena pronunciate da Sakura non fossero state di ammirazione o di semplice e sincera lusinga.
Puntò gli occhi diritti in quelli di lei, finendo di masticare con minuzia ogni singolo chicco di riso rimastogli incastrato in bocca.
Naruto, accanto a lui, gli sembrò nervoso, come se avesse già saputo da principio a cosa sarebbero andati incontro, come se la ragazza si fosse confidata con lui precedentemente. Il jinchiuriki comunque non disse nulla, anche se il suo sguardo avrebbe voluto urlare “Ti prego, sta zitta.”  E anche lui avrebbe voluto dirglielo: Taci, Sakura, lasciaci pranzare in pace, perché dici sempre cose troppo serie e troppo vere per essere ignorate.
Dopo secondi di silenzio, Sasuke distolse lo sguardo da lei e dalle sua mani tremanti che a malapena riuscivano a tenere le bacchette e tornò a mangiare.
Prese un altro onigiri e lo morse. Lanciò un’occhiata furtiva al miglior amico, anche lui tornato – seppur non con lo stesso entusiasmo – alla sua ciotola di ramen.
Non si sentì in colpa, del resto. Quell’atmosfera tesa, quel silenzio agghiacciante, quegli attimi in cui qualcuno – per la precisione Sakura -, da un momento all’altro, sarebbe potuto scoppiare a piangere, non erano stati colpa sua. Continuò a mangiare.
 
« Io non ti credo. »
 
Sasuke si innervosì. Nuovamente la guardò, invitandola a parlare, e nuovamente lei si cucì la bocca, abbassando gli occhi. La mano strinse decisamente troppo violentemente il contenitore degli onigiri, che si ruppe.
Naruto finì il ramen in quattro e quattr’otto, cercando di intavolare una conversazione.
« Non trovate che faccia davvero troppo caldo per essere solo Maggio?»
« Io non ti credo, Sas’ke-kun. »
Il ragazzo biondo, alzatosi per stiracchiarsi e sgranchirsi le gambe, tornò a sedersi, sconsolato. Sasuke, seduto accanto a lui, aveva posò sull’erba la scatola di onigiri e ricominciò imperterrito a fissarla, non facilitandole per niente la vita.
« Io vorrei crederti, lo voglio con tutto il cuore. Vorrei riuscire a fidarmi come mi sono fidata di te in tutti questi anni.
Ma hai attaccato Konoha, hai ucciso innocenti che non c’entravano nulla con la morte di tuo fratello. Hai attaccato i kage, hai attaccato noi, hai attaccato... me. »

Sussurrò l’ultima parola con un fil di voce.

« Tu fingi calma. Fingi disinvoltura mentre passeggi per le strade e non ti alteri quando la gente ti guarda spaventata o terrorizzata. Ti alleni con Naruto, vieni a farti curare le ferite da me, in ospedale, porti fiori sulla tomba di Itachi e dei tuoi parenti, vai anche su quella di Kakashi-sensei di tanto in tanto.
Ma è una finzione. Tu non stai bene qui. Tu odi questo posto. »

La ragazza ebbe il coraggio di guardarlo per una frazione di secondo: la mascella serrata e le sopracciglia crucciate lasciavano intendere il disappunto.

« Sì, ne è passato di tempo. Ma è ancora tutto lì: l’odio, il rancore. La morte. È ancora tutto così vicino alla superficie che potrebbe riemergere da un momento all’altro e non lasciarci scampo, stavolta.
Tu non vuoi stare qui, come potresti? Questa terra ti ha tolto tutto. Guarda. »
Prese nelle mani dei fili d’erba e glieli porse.
« Saresti capace di odiare anche questi. » Sussurrò.
Sasuke si sorprese nel disprezzare profondamente quei fili d’erba.

« Stai pranzando con noi, mangi onigiri, vieni all’Ichiraku, torniamo regolarmente al campo di allenamento 3, ma non significa nulla. Noi, non si significhiamo nulla, Sas’ke-kun. Siamo tutto ciò che rimane del team 7 eppure non gli assomigliamo nemmeno vagamente. Siamo ossa con attaccati brandelli di ciò che eravamo un tempo. Non siamo cresciuti come team 7, non siamo cambiati come team 7. Siamo morti. Guardaci, Sasuke! »

Alzò stranamente il tono di voce.

« Non siamo nulla, siamo una ragazza disillusa da un amore impossibile, un incontrovertibile sognatore e una vendicatore a cui è stata strappata la vita. Noi non siamo il team 7. Non siamo niente. Senza di te... io non sono niente. »

L’espressione dura era sparita dal volto dell’ultimo degli Uchiha.
Naruto vide la ragazza alzarsi, raccogliendo il suo pranzo.

« Non ti credo. Non sei tu, questi non siamo noi. E questo rende tutto più difficile perché...perché voglio amarti. Ma non posso, Sas’ke-kun, perché non sei tu.
… abbandonaci. Abbandonaci per tornare, per tornare sul serio. Ti aspetteremo, io ti aspetterò, sono brava ad aspettare, ma torna, te ne prego. 
Se puoi, se lo desideri, se avrai imparato ad amarci tanto quanto noi amiamo te.
Eppure capisco il tuo odio. Se ci odi... »
« Sakura-chan... » Disse con voce lagnante Naruto, intimandole di smettere.

Sakura sospirò, esausta. Poi se ne andò.


Dopo qualche minuto Sasuke riprese a mangiare lentamente onigiri.
 
°°°

« E’ vero. Io odio questo posto. Odio ogni albero, ogni filo d’erba ed ogni fiore, anche quelli che porto sulla tomba di Itachi e sì, me ne andrei. Ogni mattina, ad ogni risveglio. In ogni momento. Mi lascerei tutto alle spalle e non mi volterei indietro.
Ma dove andrei? Dove potrei mai andare, Sakura? Lo hai detto tu: mi hanno strappato la vita.
Me l’hanno tolta e questo villaggio sembra volersela tenere stretta senza avere nemmeno la decenza di restituirmene una minima parte. Ha preso la mia stupidissima vita e l’ha messa nelle vostre mani, come se voi poteste manovrarmi e soggiogarmi a vostro piacimento.
Andarmene, Sakura? Ce l’avete voi, tu e Naruto, la mia vita.
Uno stupido sognatore e una ragazzina innamorata è tutto quel che ho, tutto quel che mi è rimasto.
Ma voi, voi stupidi compagni di squadra avete nella mani tutto ciò che sono e tutto ciò che potrò mai essere. Non sono io che posso decidere della mia vita liberamente, Sakura. Tu è Naruto siete tutto ciò che ho.
Non mi credi quando passeggio, quando mangio, quando respiro.
Ma lo faccio perché voi mi fate camminare, mangiare, respirare.
Lo faccio come ogni altro essere umano cercando di dimenticare che ogni mia azione è stata quasi sempre dettata dall’odio e dal desiderio di vendetta.
Non siamo più il team 7 perché voi non riuscite a farlo resuscitare. Voi non riuscite a farmi resuscitare. Mi lasciate vagare per questo cazzo di posto lasciando che la mia mente torni a pensare a tutta la vita che mi è stata rubata. Se voi ma la restituiste...
Se solo me lo chiedeste...
Perché non me lo chiedi, Sakura?
Perché non provi a chiedermi di camminare, mangiare, respirare per te?
Perché non mi fai resuscitare? È troppo difficile anche per te?

Sono stato una vittima, poi un vendicatore, poi un traditore e infine un assassino.
Ma anche io posso resuscitare. Basta che tu e Naruto mi ridiate la vita che vi siete tenuti. Tu potresti diventare semplicemente una ragazza innamorata e felice, Naruto un Hokage.
Non smetterò mai di odiare Konoha per tutto quello che ha fatto.
Ma potrei amare voi.
Ci riuscirei.
Ne sono sicuro. »

« Credimi. » Sussurrò, prima che Sakura lo baciasse.
« Credimi. » disse di nuovo, sopra le labbra calde di lei.
« Ti credo, Sas’ke-kun. »

 
 
 
 
 
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Sì, terribilmente OOC T.T
Lo so, me ne rendo conto: Sasuke che fa un discorso del genere (sia dal punto di vista dei contenuti sia dal punti di vista della lunghezza) è praticamente impossibile, e il mio piccolo cuoricino sa che le cose non finiranno di certo così, ma mi è piaciuto lo stesso scriverla, e inoltre avevo bisogno di un po’ d’ottimismo al momento. Inoltre personalmente adoro la frase “Io non ti credo”, o comunque qualsiasi frase che  riconduca alla mancanza di fiducia. Non so nemmeno perché, in effetti non ha senso ‘sta cosa, ma trovo che da una frase così semplice possano venir fuori tantissime storie, e tantissimi spunti interessanti.
Quindi ringrazio tutti quelli che hanno letto, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, anche perché ci sono almeno altre 3 fic salvate su pc che ruotano intorno a questa frase, e sto pensando di farci una raccolta, se capita. Grazie in anticipo a tutti, spero vi sia piaciuta almeno un po’! J
Smorfia
 
  
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