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Autore: _vally_    12/03/2008    4 recensioni
Episodio 2x23; Cuddy chiede ad House di farle le iniezioni per la cura della fertilità. Questa storia è nata come un ipotetico seguito della scena in cui Cuddy va nell'ufficio di House, e lo ringrazia per le iniezioni, lasciando però intendere che non era lì solo per quello...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Prologo

 

“Qualcuno come te?”

“Qualcuno che ti piace.”

 

La porta si era chiusa dietro di lui, con un suono secco.

 

E’ strano quello che poche parole, apparentemente così banali, possono innescare dentro di te.

Inizialmente era stata solo una lieve vertigine, come quando le emozioni che ti colgono sono troppe e troppo intense, e confondono la ragione che, mentre cade sconfitta, manda un segnale di pericolo al corpo.

Era uscita dalla stanza, simulando una tranquillità che non c’era.

Poi aveva camminato fino al suo ufficio, picchiando i tacchi sul freddo pavimento un po’ più forte del solito, sperando che quel ticchettio regolare occupasse i suoi pensieri e le entrasse nel cervello interrompendo il caos che la invadeva.

Aveva chiuso la porta a chiave, e non lo faceva quasi mai.

Quando aveva sentito il rassicurante clic della serratura si era voltata verso il suo ufficio, così familiare, così suo e aveva fatto un respiro profondo.

Aveva pensato di sedersi alla sua scrivania e lavorare un po’, ma non riusciva a muoversi.

Forse sarebbe stato meglio lasciarsi cadere sul divano, chiudere gli occhi e lasciare che la morbida stoffa le massaggiasse i muscoli, rilassandola.

I suoi piedi continuavano a non muoversi.

Sentiva il cuore battere troppo forte e un senso di inquietudine acutizzarsi dentro di lei, facendole quasi male.

Conosceva abbastanza bene se stessa da capire quei segnali: c’era qualcosa che doveva fare, un imperativo, un bisogno.

Non poteva più tacere quella domanda, avrebbe dovuto fargliela molto tempo prima, non appena aveva iniziato la ricerca di un donatore per avere una gravidanza.

House era la prima persona a cui aveva pensato.

 

Aveva le mani sudate.

Il suo corpo sapeva già cosa avrebbe fatto, e quanto sarebbe stato difficile.

Per questo le vertigini, per questo il senso di inquietudine, il cuore impazzito e le mani sudate. I suoi pensieri, così ostinati nel percorrere sempre la via della razionalità, erano riusciti solo ora a prender forma, a creare un discorso plausibilmente sensato, rispetto a una scelta che veniva tutta dal cuore.

Aveva quella domanda sulle labbra, detta e ridetta a se stessa decine di volte in quella lunghissima giornata.

Mancava solo che lui la ascoltasse.

I tacchi battevano decisi sul pavimento, la testa alta.

Vide se stessa aprire la porta, avvicinarsi alla sua scrivania.

Lui era lì seduto, lo sguardo fermo su di lei.

Aspettava.

Toccava a lei ora, fargli quella domanda.

Chiedergli se voleva essere lui il donatore per il suo bambino.

Per un istante fu sicura che quello fosse ciò che House si aspettasse e che dirle “qualcuno che ti piace”, come aveva fatto poche ore prima, fosse solo il suo modo di dire “si”.

Quella certezza si impadronì di lei per un singolo istante e poi scomparve, lasciando un buco vuoto e freddo.

“Grazie per le iniezioni.”

Non era quello che lei si aspettava di dire.

“Ma ti pare…”

Non era quello che lui si aspettava di doverle rispondere.

Si voltò per andarsene, turbata dalle parole che non aveva detto.

“Sei venuta qui solo per dirmi questo?”

Un’altra possibilità.

Non poteva mentirgli.

“No.”

Ma non poteva neanche dirgli la verità.

Riuscì a guardarlo un’ultima volta prima di uscire da quella porta.

Uno sguardo e nient’altro.

Quello era tutto quello che era riuscita a fare.

 

Raggiunse il suo ufficio e prese il cappotto.

“Codarda…” si stupì di sentire la sua stessa voce, nel silenzio dell’ufficio vuoto.

Scosse la testa, mentre si allontanava a lunghi passi dall’ospedale.

Aveva solo bisogno di andare a casa.

Andare a casa e dimenticare quella storia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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