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Autore: Codivilla    06/09/2013    1 recensioni
Raccolta di piccole Flash-Fic incentrate sulla vita di Keanu Reeves. Per scoprire qualcosa di più su di lui, in poche parole. Il titolo della raccolta è ispirato al film 'My Own Private Idaho'. L'ho scelto perché questo in fondo è il 'Mio Personalissimo Keanu Privato', non pensate? I pezzi sono in ordine assolutamente sparso, non c'è ordine cronologico; possono essere letti separatamente come piccole storie, ognuna con un suo significato.
«I've never heard him ever say anything bad about anyone, and I've never heard him gossip about anything or anyone. Keanu just sees the good in other people».
{Carrie-Anne Moss, a proposito di Keanu Reeves}
• Disclaimer: quello che è descritto in questa raccolta è frutto unicamente della mia fantasia. Non conosco Keanu Reeves, né ho voce in merito ai fatti della sua vita, dei quali so unicamente quello che i media negli anni hanno riportato. Leggerete episodi che non sono avvenuti davvero, altri invece riportati dai media per come immagino che siano andati, senza pretesa alcuna di verità, ma con un forte sentimento di empatia per questo personaggio tanto complesso nel suo modo di essere, quanto criticato ferocemente durante l'intera sua carriera.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stelle Nascenti
«Chi non ha luce in viso, non diventerà mai una stella».

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- Los Angeles (California), Marzo 2005 - 
 
«Per lei, signora Bullock».
Le palpebre di Sandra si socchiusero, nascondendo in parte le iridi castane, nell’osservare la copia del ‘Los Angeles Times’ che il concierge del Loews Hollywood Hotel le stava porgendo. Era accuratamente piegata e chiusa da una fascia di carta bianca. Sul frontespizio, in un minuto stampatello, con le lettere leggermente accollate l’una all’altra, c’erano poche parole.

 
“PAGINA 50. K.”
 
La carta del quotidiano frusciò sotto le sue dita. Le labbra si incresparono in un sorriso.
«Chi l’ha consegnato?» chiese, riponendolo nella propria borsa.
«Un corriere espresso, signora. Non so altro». L’impomatato concierge si strinse nelle spalle.
Lei annuì, una sola volta, allungando la mano destra con la classe di una vera signora. L’uomo sorrise porgendole una chiave magnetica.
«Gradirei essere svegliata alle sette, domattina».
«Sarà fatto. Le auguro un buon riposo».
Sandra chinò lievemente il capo, prima di incamminarsi verso gli ascensori.
Una volta giunta alla suite, all’ultimo piano dell’albergo, si guardò attorno. La moquette bianca attutiva il rumore dei tacchi. L’arredamento nero, moderno e costoso, esprimeva tutto lo sfarzo di quel lussuoso hotel.
Si lasciò cadere sul letto, sprofondando nella morbidezza del materasso e concedendosi di chiudere gli occhi qualche istante. Quando li riaprì, ruotando il viso sulla propria destra, vide l’angolo del quotidiano sporgere dalla cerniera della sua borsa, precipitata sul letto insieme a lei. Scattò a sedere rialzandosi ed afferrandolo con decisione.
Lo liberò dalla fascia di carta, dispiegandolo, e lo aprì alla pagina indicata. Scorse le righe lentamente, con un sorriso che si faceva man mano più ampio, illuminandole il bel viso dai contorni morbidi e sfumati dalla luce delle delicate applique che illuminavano le stanze della suite. Accarezzò la carta ruvida ed odorosa del giornale, piegandolo a metà in modo che quella pagina fosse all’esterno e posandolo poi sul materasso, accanto a sé.
Recuperò il cellulare dalla borsa e armeggiò coi tasti. Per parecchi secondi il silenzio della stanza fu interrotto dagli squilli che avvertiva all’orecchio.
«Pronto?»
Un nuovo sorriso, all’udire quella voce mascolina, profonda, lievemente arrochita. Familiare.
«C’era bisogno di una pagina intera di congratulazioni sul giornale più letto di Los Angeles?» esordì decisa, ma senza far nulla per mascherare la gioia insita nel suo tono di voce. Un’occhiata al giornale ancora aperto, e alle parole che comparivano nell’angolo in basso a destra della pagina: “Keanu R.”.
Una risata sommessa all’altro capo.
«Ho solo ricambiato il favore, Sandy».
«Ma smettila. Devi sempre strafare», disse, alzandosi dal letto e camminando verso il salottino. «Che stai facendo?», chiese poi, giocherellando distrattamente con un soprammobile.
«Niente di speciale. Una passeggiata… sulle stelle».
Sandra aggrottò le sopracciglia a quelle parole. Si diresse verso la finestra, che affacciava direttamente sulla Walk of Fame [1], guardando con attenzione di sotto. Lui era lì, con lo sguardo fisso sul piano della suite.
«Scendi giù, dai».
Annuì, sorridendo, pur conscia che lui non potesse accorgersene da così lontano.
«Arrivo».
Due stelle brillarono sopra ogni altra, in quella notte, tra scherzi e risate.
Fulgide, vive, rafforzandosi l’una nello splendore dell’altra.


 
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Note:
[1]
 La Walk of Fame, sita ad Hollywood, è un lungo camminamento composto di due marciapiedi che corrono fra Hollywood Boulevard e Vine Street. Su tale percorso, al Giugno 2013, risultano incastonate 2500 stelle a cinque punte in ottone. Esse recano il nome di celebrità che, in modo diretto o indiretto, hanno contribuito allo star system e all’industria dello spettacolo statunitense, insieme a un simbolo che indica il campo in cui la celebrità si è distinta. Fu creata nel 1958.

 
 
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Il 31 Gennaio 2005, Keanu Reeves ricevette una stella sulla Hollywood Walk of Fame. In quella occasione, fra i vari annunci pubblicati come congratulazioni sui giornali di Los Angeles, ne spiccò uno firmato “Sandy B.”, in cui l’attrice Sandra Bullock si complimentava con lui e si aspettava che lui facesse la stessa cosa nel caso anche lei avesse ricevuto una stella. Quando, qualche tempo dopo, Sandra ricevette la sua stella, si ritrovò non un semplice annuncio ma una intera pagina di congratulazioni firmata da Keanu.
Le stelle dedicate ai due sono, fra l’altro, apposte l’una vicino all’altra, quasi a suggellare la loro amicizia.
 

«È una delle persone più gentili e rispettose che si possano incontrare. La gente impazzisce per lui, e ha tutte le ragioni per farlo, perché lui è bello dentro, oltre che fuori. Credo che abbia passato tempi più duri di quanto sia disposto ad ammettere. A volte nei suoi occhi leggi una tale tristezza che ti viene voglia di chiedergli: “Che cosa c’è?”. Ma lui tiene tutto per sé, ed è questo che ti fa desiderare di saperne di più su di lui. Prima di incontrarlo, mi aspettavo una sorta di macho presuntuoso, ma lui è il ragazzo più dolce e sensibile che possa esistere».
Sandra Bullock a proposito di Keanu Reeves
 
Sandra è una delle migliori amiche di Keanu e, a discapito di quanto riportato per qualche tempo dai giornali, non è mai stata nient’altro.
Una Flash su questa sincera amicizia, che mi consente di parlare di una attrice meravigliosa che stimo tantissimo. Non posso non dire che Keanu non poteva scegliere amica migliore di Sandra.
Grazie a chiunque passerà di qui.
 

 
   
 
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