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Autore: yori    07/09/2013    5 recensioni
Bulma, trascinata in una nuova avventura insieme ai suoi amici, si trova catapultata in un nuovo pianeta del quale non conosce nulla e nel quale verrà intrappolata! Un valoroso e orgoglioso guerriero andrà, involontariamente, in suo succorso. Cosa succederà!?
[Mirai Bulma X Mirai Vegeta]
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bulma, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Buried ap 20
Capitolo XX: Epilogo, il sole esiste per tutti


Gli occhi di Trunks si erano illuminati, l’aveva guardata per tutto il tempo mangiando avido ogni sua singola parola. Bulma aveva narrato quella storia, la sua storia, omettendo molto e raccontando solo quello che più riteneva necessario. Certo non aveva detto a Trunks i particolari più piccanti e non aveva raccontato a lui tutti i suoi immensi dubbi. Insomma dopo tutti quegli anni, dopo il viaggio nel tempo di suo figlio, dopo aver perso ogni cosa… Ricordare l’uomo che l’aveva stregata le faceva ancora male, ma dopo quello che le aveva raccontato Trunks dal futuro, che avevano insieme cambiato, aveva cominciato a scostare quella tenda che continuava a tenere chiusa e un filo di luce aveva cominciato a scaldare il suo cuore.
“Quindi è così che vi siete messi insieme… Beh, mamma ma è una storia fantastica! Perché non me l’hai mai raccontata?”
Bulma aveva preso un altro bicchiere di aranciata e si era sdraiata sull’erba guardando le nuvole che passavano nel cielo sereno.
“E’ incredibile che tu mi abbia mandato nel passato e che non mi abbia raccontato questa storia… Cioè tu e papà siete incredibili.”
Bulma rise, dopotutto nella loro relazione non c’erano mai stati momenti particolarmente divertenti, ma la loro avventura su Agharta era di certo stata esilarante.
“Beh, volevo lasciarti la sorpresa di scoprire chi fosse tuo padre”
“Ah, davvero divertente; penso che solo tu potevi averci a che fare.”
Bulma guardò il figlio che fissava  anch’egli il cielo finalmente sereno, dopo la sconfitta dei cyborg sembrava che finalmente ci si potesse rilassare.
“Tu dici? Beh, non era poi così male fin dall’inizio”
Trunks rise e prese a mangiare delle fette di pane con maionese e salmone. Dopo aver salvato la Terra i due improbabili eroi si erano concessi una giornata di pace prima della ripresa della vita; così erano andati a fare una scampagnata sui monti Paoz e avevano preso a ricordare il passato felice di Bulma.
Trunks aveva ascoltato con attenzione le parole della madre, dopotutto come aveva detto a Crilin durante il combattimento contro Cell: lui e sua madre erano rimasti attratti da Vegeta per quel suo carattere assurdo e dal suo spiccato orgoglio. Una cosa era certa suo padre non è certo un tipo che si dimentica con facilità e da quando era tornata la pace molti uomini ronzavano intorno a sua madre, ma lei non sembrava vederli nemmeno.
“Forse non ti ho raccontato prima queste cose perché non volevo lasciar scappare via questi ricordi da me, non volevo condividerli con nessuno perché avevo paura di perderlo per sempre. Come in effetti è…”
Ammise Bulma tirando un sospiro rassegnato.
“Non lo rivedrò nemmeno nell’aldilà e questo mi rattrista…”
Trunks abbassò il capo, dopotutto nemmeno lui avrebbe più rivisto suo padre, quello vero e non quello che apparteneva ad una dimensione più fortunata ad una Bulma felice e ad un Trunks che sarebbe cresciuto con un padre.
“Beh, ora che è tornata la pace potresti magari trovarti un altro compagno.”
Bulma l’aveva fissato torva e Trunks era arrossito.
“Non fraintendermi mamma, io sono felice che tu sia devota a papà è una cosa che ti fa onore, ma… Non voglio tu sia sola.”
Bulma scosse il capo e tornò a fissare il cielo.
“Non sono sola, ho te.”
“Sì, lo so però…”
“Trunks io ho amato davvero molto tuo padre. Mi ha fatto capire molte cose, mi ha fatto cambiare e maturare e se non fosse stato per lui forse non sarei mai diventata madre. Quindi: non escludo di potermi ancora innamorare di qualcuno certo, nella vita non si sa mai, ma onestamente se non capita… Non sarò certo io ad andare a cercare un uomo che non sia tuo padre. Piuttosto andrei a cercare ancora lui in un’altra dimensione!”
Trunks sorrise e addentò l’ennesimo panino di quel pic-nic all’insegna delle confessioni.
“Vorrei piuttosto tesoro che trovassi tu una fidanzata!”
Il ragazzo divenne bordò per l’imbarazzo e andatogli di traverso qualcosa cominciò a tossire.
“Non ti imbarazzare caro, è normale voler cercare una ragazza.”
Gli strizzò l’occhio ed egli cercò nella mente un nuovo argomento di conversazione per sviare quello che più lo imbarazzava.
“Beh, comunque non mi hai detto a cosa ti è servito il ciondolo della signora del tempo…”
“Ah, giusto…”
E la donna riprese il suo racconto.


Vegeta cadde sotto gli strali dorati di due bestie feroci e malvagie dagli occhi chiari come quelli di lei e quello che più la sconvolse nel vederli la prima volta fu quella loro fattezza umana. Vegeta non si era mai fidato di nessun popolo della galassia e il primo in cui si era accasato l'aveva ridotto in pezzi; sia fisicamente che mentalmente. L'aveva amato in quegli anni, l'aveva amato come mai le era successo in vita sua; perché lui era la parte mancante del suo corpo, la parte mancante
del suo cuore e della sua vita. E mentre l'esplosione si dipanava per la città del sud Bulma stringeva tra le braccia il suo bambino e le lacrime le caddero dagli occhi copiosamente; la donna cercava una via di fuga perché lei doveva vivere, lei doveva scappare e se necessario partire per Nameck e trovare le sfere del drago, di nuovo, e farli tornare tutti in vita. Gohan l'aveva raggiunta e come aveva promesso a Vegeta* aveva cercato di portare via Bulma e Trunks dalla città dell'ovest. Il momento era stato così frenetico che non avevano compreso quello che stava realmente succedendo, solo Bulma senti una forte fitta al cuore e comprese che Vegeta era morto e lo sguardo torvo di Gohan le disse che sì: lui se n'era andato per sempre. I suoi genitori poiché nemmeno sapeva Bulma dove fossero erano spacciati** e tutti il mondo che aveva sempre amato stava irrimediabilmente morendo. Raggiunsero Chichi e scapparono nelle foreste il più lontano possibile da ogni luogo conoscibile sulla Terra, poiché quei Cyborg maledetti cercavano Goku e tutto quello che li riguardasse e neppure Vegeta, che era diventato un super saiyan, era riuscito a sconfiggerli. Il cuore di Bulma era andato in mille pezzi e solo l'amore che nutriva per suo figlio e la speranza di un futuro di pace la mandavano incessantemente avanti. Così trascorse un anno dal primo attacco e Bulma, Chichi, Gohan, Trunks e Juma vivevano presso le più disparate locazioni, fu un giorno che decisero di tornare ognuno a casa propria poiché i Cyborg sembravano essersi calmati. Così per primo andarono alla Capsule Corporation e Bulma scoprì la sua casa mezza distrutta e nulla vi era in quel luogo che raccontasse la sua vita gioiosa o qualcosa di Vegeta poiché persino la sua GR era andata distrutta. Lo sconforto la colse e la paura di crescere un figlio in un mondo devastato e terribile la stava corrodendo. Ma Bulma aveva sempre avuto un animo fatto di pace e gioia, un animo votato alla speranza e alla fede in quello che è più impossibile. Lei dopotutto aveva conquistato un uomo malvagio e seppur non l'avesse cambiato e seppur non aveva la certezza lui l'avesse mai amata si sentiva più forte solo per essersi avvicinata così tanto a lui. Era sicura che se avesse avuto ancora un po' di tempo sarebbe riuscita a portarlo completamente nel suo mondo, dopotutto Vegeta era un uomo difficile e poco avvezzo ai sentimenti e mai li avrebbe dimostrati, ma lei lo capiva, lei l'aveva capito al primo sguardo. E alla fine non ce l'aveva fatta, l'aveva lasciato solo, lui era morto solo e freddo come la roccia che risiede sulla montagna più alta. Se n'era andato per sempre e mai l'avrebbe rivisto... Neppure nell'aldilà, poiché lui sarebbe stato purificato e non avrebbe ricordato più nulla; non avrebbe più ricordato la loro storia, la loro vita insieme, loro figlio, ma probabilmente a Vegeta neppure sarebbe importato. Negli ultimi anni della loro convivenza, nei soli anni della loro convivenza, lui non aveva pensato ad altro che sconfiggere Goku e quando l'aveva raggiunto egli era morto per una malattia cardiaca... Forse solo questo gli sarebbe importato, non certo di lei. Con gli anni si era convinta che la trasformazione di Vegeta fosse avvenuta per sola  rabbia e non per un qualche desiderio o passione verso di lei. Una cosa era certa: lui si era quanto meno affezionato, se si poteva usare quella parola, o meglio abituato a quel luogo: alla loro casa e alla sua routine lì con lei. Dopotutto Bulma gli aveva dato tutto quello che desiderava viziandolo nel peggiore dei modi: perché mai Vegeta avrebbe dovuto andarsene? Lei gli aveva donato tutto quello che aveva e non aveva ricevuto in cambio nulla; beh, a parte Trunks. Il bambino cresceva era intelligente, sveglio e quello che più la colpiva era che dietro quegli occhi splendidi riconosceva il marchio di Vegeta. Già perché lui sembrava guardarla dagli occhi biechi di Trunks e questo le permetteva di andare avanti, di diventare sempre più forte e di credere incessantemente in un futuro di speranza. Passarono cinque anni dal primo attacco e Bulma un giorno nel sistemare la propria camera ritrovò il ciondolo che aveva riportato dalla pazzesca avventura avuta nello spazio. Lo posò sulla scrivania e rimase lì per anni ad impolverarsi soltanto. Poi un giorno prese a giocherellarci con la mano ed esso si aprì, un fluido bluastro uscì da quell’involucro posandosi su di una penna che aveva deposto casualmente sulla scrivania, un attimo dopo essa scomparve e si riposizionò nel portapenne dove pochi minuti prima stava l’oggetto a cui lei stessa aveva cambiato l’ubicazione. Quel procedimento così veloce ed istantaneo la incuriosì e Bulma, che è donna sagace, prese a studiare l’ingranaggio che stava all’interno del ciondolo e le venne l’idea. Certo quello spostamento era stato minimo certo quel macchinario non le avrebbe permesso di spostare lei stessa nel tempo, ma quello era un segno, un segno indelebile del fatto che ella avrebbe potuto cambiare la storia. Così prese a lavorare su un nuovo progetto: la macchina del tempo. Sarebbe tornata indietro e avrebbe modificato quel futuro disgraziato. Era certa che ce l’avrebbe fatta, dopotutto i veggenti di Agartha le avevano svelato che ci sarebbe stato un doppio futuro e che un’altra avventura avrebbero vissuto su quel pianeta solo non sarebbe stata lei la protagonista di quel salvataggio, ma Trunks.*** Questo le suggeriva oltremodo che il suo futuro non sarebbe cambiato, ma che perlomeno avrebbe dato la possibilità ad un’altra se stessa di essere felice. Sorrise raggiante di quell’idea, sorrise perché ora loro avevano una luce lontana a cui puntare, Trunks era sempre stato la loro ultima speranza ed era certa che dopo quel viaggio sarebbe divenuto l’eroe di quel tempo. Dopotutto lei e Vegeta erano il buio e la luce, il male e il bene e c’è forse potere più forte di quello scaturito dalle anime gemelle più potenti della galassia? No, lei era certa di no. La speranza è insita in ogni essere vivente ed era giusto che la speranza, che si era fatta carne, portasse la pace nelle diverse linee temporali. Di questo lei era certa e così proseguì il suo lavoro portando nel cuore il ricordo di un qualcosa che era stato e che forse in un altro mondo sarebbe divenuto più tangibile e reale. Voleva la felicità per tutti ed era certa che lei stessa e suo figlio avrebbero ridato vita alla Terra come solo la luce di un super saiyan sa ripristinare il ciclo di un mondo. Cullata da quel sogno di pace, da quell’amore tanto cercato che infine Bulma guidò il più grande eroe dei mondi.

“Allora mamma che facciamo, andiamo?”
Trunks la ridestò dai suoi pensieri, mentre accigliata guardava il tramonto dopo aver raccontato il suo ennesimo racconto. Sorrise ricordando gli amici di un tempo passato e vide il volto di Goku apparirle nel cielo; dopotutto doveva ringraziare anche lui poiché dalla sua sicurezza e dalla sua forza era partito tutto il suo impegno nell’inventare quel macchinario rivoluzionario e alla fine la sua fiducia era stata premiata.
“Sì, arrivo Trunks.”
Una folata di vento le scompigliò i capelli e avverti il profumo di Vegeta nell’aria, come se le fosse passato accanto. Il cuore le mancò d’un battito ed ella si voltò a guardare la schiena del figlio.
“Sto proprio invecchiando…”
Trunks si voltò verso di lei e le chiese se avesse detto qualcosa, ma Bulma scosse la testa in segno negativo. Si sollevò e si pulì i pantaloni seguendo quel ragazzo splendido che era la forma tangibile del fatto Vegeta fosse esistito con lei davvero. Lo raggiunse e mentre il vento aumentava d’intensità le venne una delle sue folli idee.
“Pensavo tesoro che se non ti dispiace quando sarò vecchia e morirò vorrei essere reincarnata pure io…”
Trunks la guardò sgranando gli occhi, non capendo se ella stava scherzando o meno.
“Sai ho paura che l’eternità possa essere un po’ monotona per un tipo intraprendente come me!”
Vi fu un attimo di silenzio, poi entrambi scoppiarono a ridere, mentre il sole tramontava e le stelle tornavano a brillare sulla Terra tranquilla dove regnava finalmente la pace. E Trunks posò una mano sulla spalla di sua madre, sapeva che ella probabilmente avrebbe compiuto anche quell’ultima follia.
Dopotutto a cosa le sarebbe servita l’eternità senza la persona giusta al suo fianco per poterla condividere?






Fine








Riferimenti: * Vedi "Catarsi" capitolo de "La rinascita della speranza
"
                  ** "Death" drabble inserita nella raccolta "Love is..."
                  *** Vedi capitolo "Un doppio futuro?!"  di "Buried- nel sottosuolo-" dove viene vagamente descritto Trunks  




Angolo Autore:
Ed eccomi qui con il finale un po' amaro e un po' speranzoso di questa storia. Il racconto è giocato sulla dinamica di Dragon Ball  quindi divertente e scherzoso, messo in contrasto con la realtà del mondo Mirai. Spero che la storia nel complesso vi sia piaciuta, mi dispiace un po' aver perso tanti lettori, ma penso di meritarmelo poiché ho impiegato davvero troppo tempo a concluderla!XD Quindi se i vecchi lettori tornassero qui a leggere: ecco finalmente la storia conclusaaaa!XD Mentre ai lettori nuovi spero di avervi divertito e reso la lettura piacevole. Mille grazie davvero a tutti quelli che seguono la storia, a quelli che l'hanno recensita in passato e quelli che hanno continuato a recensirla; a quelli che vorranno farlo e a tutti quelli che l'hanno inserita tra le preferite e le ricordate e quelli che la stanno seguendo ora e che quando arriveranno alla fine si meritano un grandissimo GRAZIE!!!
Per me è sempre un piacere scrivere qualcosa che possa piacere, scrivere qualcosa che venga apprezzato e che in questo caso vi regali qualche sorriso. Ho adorato scrivere questa storia, quindi grazie a tutti quelli che mi hanno sempre seguito e spronato a continuare.
Quindi grazie e grazie a tutti quanti.
Alla prossima storia,
Yori

                           
Per farvi un paio di agiornamenti e a chi fosse interessato a  leggere qualcosa di mio (in attesa che io riesca a concludere la mia stramaledetta pagina autore!XD): ho aggiornato Butterfies and Hurrycanes una storia un po' particolare che a chi avrà la pazienza di leggere non mancheranno dei colpi di scena; il capoitolo conclusivo di Moon Light sarà  per massimo fine mese on line ed infine (per ora!XD)  ho revisionato e corretto "La rinascita della speranza" e non appena avrò terminato di ripubblicare tutti i capitoli corretti posterò l'agognato capitolo Extra!^_^ Scusate i miei mega ritardi, ma purtroppo ho avuto poco tempo l'anno scorso per fare aggiornamenti che sto recumerando tutto ora I'm sorry!!!
   
 
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