07/09/2013
13 recensioniL’Aquila che Solca il Cielo.
«Ama tuo fratello come la tua anima e veglia su di lui come sulla pupilla del tuo occhio»
«Ama tuo fratello come la tua anima e veglia su di lui come sulla pupilla del tuo occhio»
Era arrivato il momento.
Lo sapevo, e lo sapeva anche lui. Non c’era modo di negarlo.
Uno di fronte all’altro, ci osservavamo, come fosse la prima volta che avevamo l’occasione di vederci veramente. E forse era davvero così. Perché dopo tutto quello che era accaduto, nulla sembrava più lo stesso. Io non sembravo più lo stesso.
Qualcosa in me era cambiato, ed ero abbastanza sicuro che non avesse quasi nulla a che fare con tutte le volte che avevo rischiato di restarci secco, o le cose che avevo visto. Oh, no, era tutto merito di quel duepiedi1 mingherlino che adesso mi accarezzava il muso con una mano, gli occhi che guardavano dritto nei miei.
Mai a nessun umano, prima che arrivasse lui, avevo permesso di starmi tanto vicino. Mai avevo permesso che qualcuno mi montasse. Mai avevo permesso che qualcuno pensasse di avere una qualsiasi influenza su di me. Ma con lui era diverso.
Con lui era diverso, perché anche quando mi parlava nella sua lingua, proprio come stava facendo adesso, io riuscivo a intuire cosa volesse dire.
E intuii che, tra tutti i mormorii che mi aveva rivolto, uno in particolare era solo per me. Una singola parola, corta, ma piena di forza, che aveva il suono del vento e il sapore della libertà, dolce e amara al tempo stesso. Non so cosa significasse, ma la custodisco ancora oggi come il mio tesoro più prezioso.
Ancora oggi, porto dentro di me una parte di lui, e so che lui, ovunque sia, sta facendo lo stesso.
Perché ci sono anime, su questa terra, che sono destinate ad incontrarsi. E una volta che ciò accade, sono unite per sempre, da un filo invisibile, impossibile da recidere.
Non riuscii a capirlo subito. Non riuscii a comprendere cosa fosse quella strana ondata di emozioni che mi assalì quando ci abbracciammo, consapevoli che non ci saremmo mai più rivisti. Ma ora lo so. E ricordo, ricordo tutto.
Ricordo il grido con cui ci salutammo, che saliva al cielo in tutta la sua potenza.
Ricordo il vento che ululava, e il richiamo della mia terra, più forte che mai.
E ricordo il dolore di quell’addio, alleviato dalla gioia di aver trovato, senza volerlo, qualcuno che mi avrebbe accompagnato per sempre. Un’aquila pronta a solcare il cielo sopra di me, ricordandomi che si può sempre provare a volare. E, a volte, credere di riuscirci.
Lo sapevo, e lo sapeva anche lui. Non c’era modo di negarlo.
Uno di fronte all’altro, ci osservavamo, come fosse la prima volta che avevamo l’occasione di vederci veramente. E forse era davvero così. Perché dopo tutto quello che era accaduto, nulla sembrava più lo stesso. Io non sembravo più lo stesso.
Qualcosa in me era cambiato, ed ero abbastanza sicuro che non avesse quasi nulla a che fare con tutte le volte che avevo rischiato di restarci secco, o le cose che avevo visto. Oh, no, era tutto merito di quel duepiedi1 mingherlino che adesso mi accarezzava il muso con una mano, gli occhi che guardavano dritto nei miei.
Mai a nessun umano, prima che arrivasse lui, avevo permesso di starmi tanto vicino. Mai avevo permesso che qualcuno mi montasse. Mai avevo permesso che qualcuno pensasse di avere una qualsiasi influenza su di me. Ma con lui era diverso.
Con lui era diverso, perché anche quando mi parlava nella sua lingua, proprio come stava facendo adesso, io riuscivo a intuire cosa volesse dire.
E intuii che, tra tutti i mormorii che mi aveva rivolto, uno in particolare era solo per me. Una singola parola, corta, ma piena di forza, che aveva il suono del vento e il sapore della libertà, dolce e amara al tempo stesso. Non so cosa significasse, ma la custodisco ancora oggi come il mio tesoro più prezioso.
Ancora oggi, porto dentro di me una parte di lui, e so che lui, ovunque sia, sta facendo lo stesso.
Perché ci sono anime, su questa terra, che sono destinate ad incontrarsi. E una volta che ciò accade, sono unite per sempre, da un filo invisibile, impossibile da recidere.
Non riuscii a capirlo subito. Non riuscii a comprendere cosa fosse quella strana ondata di emozioni che mi assalì quando ci abbracciammo, consapevoli che non ci saremmo mai più rivisti. Ma ora lo so. E ricordo, ricordo tutto.
Ricordo il grido con cui ci salutammo, che saliva al cielo in tutta la sua potenza.
Ricordo il vento che ululava, e il richiamo della mia terra, più forte che mai.
E ricordo il dolore di quell’addio, alleviato dalla gioia di aver trovato, senza volerlo, qualcuno che mi avrebbe accompagnato per sempre. Un’aquila pronta a solcare il cielo sopra di me, ricordandomi che si può sempre provare a volare. E, a volte, credere di riuscirci.
Yaw.
Per chi non ne fosse al corrente, informo che scrivere dalla testa di un cavallo è tremendamente complicato. Ci sono un sacco di termini che non sai se puoi usare, e un sacco di barriere, perchè, beh, i cavalli non pensano come gli uomini. E probabilmente non si pongono molti dei problemi che invece gli uomini si pongono.
Comunque, sono davvero contenta di essere riuscita a scrivere questa flash-fic. So bene che sono poche parole, ma se ne avessi usate di più avrei solo allungato il brodo inutilmente, e sappiamo tutti che Spirit decisamente non è il tipo da fare giri di parole (uno dei tanti motivi per cui lo adoro).
Anche se devo ammettere che, da piccola, odiavo questo cartone, per il semplice fatto che mio fratello mi costringeva a guardarlo almeno tre volte al giorno. E poi.. Poi ho imparato ad amarlo *^*
Questa fanfiction è stata scritta per il contest I love you brother! sul forum di Efp. Come si può capire dal titolo è un contest sul rapporto di amore fraterno e, sinceramente, Piccolo Fiume e Spirit secondo me sono una coppia di fratelli ineguagliabile! Beh, forse solo Kenai e Koda.. Forse.
Bene, prima che questo spazio autrice si trasformi in un elenco dei personaggi e dei cartoni che amo, vi chiedo un piccolo favore: se per caso aprite questa fanfiction, e la leggete, potreste lasciarmi una recensione? Anche una piccolina piccolina, giusto per sapere che ne pensate?
Graaazie :D
-TheSandPrincess-