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Autore: hermioner    07/09/2013    2 recensioni
[SOSPESA]
C'era una volta, in un regno incantato, un re ed una regina, che avevano appena dato alla luce la loro prima figlia femmina.
Essi guardavano la loro figlia con un sorriso raggiante, cullandola fra le braccia e baciandole la piccola fronte.
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Una leggera brezza le accarezzò i lunghi capelli ribelli, facendoli svolazzare.
'Alzati figlia di Caldrash' disse il felino.
La ragazza fece ciò che esso aveva chiesto e si mise retta.
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'Peter, ti presento mia cugina, Selene, Regina delle terre di Calmer' esclamò il ragazzo.
'Piacere Sua maestà' sussurrò Selene facendo un leggero inchino.
'Regina' disse baciandole la mano Peter senza distogliere gli occhi da quelli di quella bellissima ragazza.
'Che cosa succede?' chiese di nuovo.
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[PETERx nuovo personaggio]
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Caspian, Peter Pevensie, Susan Pevensie, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Sette


La ragazza scese da cavallo ed entró nella grotta dove la centaura la aspettava.
Quella donna/cavallo era💚 bella, molto bella. Capelli scuri le rifinivano il volto caratterizzato da due grandi occhi scuri, simili a quelli di Caspian per colore, ma molto più espressivi.
''Volete una tazza di te?" Chiese gentilmente.
Selene accettó subito per poi sedersi su di una roccia.
"Anche la regina della storia si sedette su quella pietra, sapete?" Dichiaró la ibride.
"Non ne ero a conoscenza, Come vi chiamate?" Domandò gentilmente la ragazza.
"Syria, principessa Selene. Perchè siete venuta da me?"
"Ho bisogno del vostro aiuto. Come posso fare per far si che questa guerra finisca Syria? Se solo la vera discendente della Dea puó sfruttare in bene la pietra, come potremo sconfiggere quegli esseri, se essa non è fra di noi?" Chiese afflitta la ragazza guardando un punto indefinito del muro davanti a lei.
Una crepa colse la sua attenzione, era corta, insignificante e poco marcata al confronto di tutte le altre, eppure la ragazza si perse nell'abisso che si celava dietro quel graffio.
"E chi vi dice che non sia nel vostro esercito principessa?" Rispose la Centaura.
"Nessuno a mai dimostrato doti eccellenti al contatto con la pietra, come potrei pensarlo?" Esclamó la ragazza distogliendo lo sguardo per osservare Syria.
"Sapete, la pietra non risponde alla forza di un guerriero, ma alla bontà d'animo. Selene, vi è mai capitato di toccare la pietra e farla illuminare?" Chiese dolcemente la donna.
"Mi capita sempre, ogni volta che impugno la spada, la pietra diventa bianca." Dichiaró "Guardate" disse prima di estrarre la spada dalla fodera e mettersi in piedi.
Fece un respiro profondo e impugnó meglio la spada, per poi chiudere gli occhi. Subito una sottile scossa le attraversó la mano e, aprendo gli occhi, notó la pietra diventare bianca ed illuminarsi.
"Non avete mai pensato di essere voi la ragazza di cui parlavo? La pietra non si illumina con tutti sapete? In realtà non si illumina con nessuno, se non con i suoi veri proprietari. Siete voi la discendente della dea della luna Selene. Venite con me'' esclamó prima di dirigersi verso uno strano corridoio lungo pochi metri.
Arrivarono in una grande stanza, lasciando basita la ragazza che pensava a tutto forchè ad una stanza tanto grande in quella piccola montagna.
La centaura si diresse verso uno scrigno, dal quale estrasse una pergamena. "Prendete, leggetela" esclamó porgendoglia. La ragazza la prese delicatamente, per poi slacciare la piccola corda in stoffa e srotolarla lentamente.
"Molto probabilmente, voi che state leggendo siete la mia discendente. So che non è semplice accettare questa cosa, fidatevi, ci sono passata prima di voi Le parole che sto usando non mi sembrano molto adatte a quelle di una dea, ma tanto vale farvi capire che io sono una semplice umana, diventata dea, come voi. Esatto, siete diventata la dea della luna sapete? O almeno la prossima discendente al trono. Vi ringrazio per essere arrivate a leggere fino a qui, non vedo l'ora di incontrarvi.
Selene, dea della luna
"
Conclusela ragazza sussurrando la firma.
"Aspettate, guardare dopo" esclamó la centaura facendo un segno alla lettera.

"Carissima Selene, principessa delle terre di Calmer, sapevo che la mia discendente si sarebbe trovata nella dinastia della tua famiglia, cara ragazza.
Sono al corrente di cosa sta succedendo al momento nel tuo popolo, nelle tue terre e sappi, che non appena farà buio, io ti aiuteró, per proteggere la terra dei tuoi avi. Nonostante il mio aiuto peró, sappi che toccherà a te uccidere Re Edgard, con la spada che ora avete legata al fianco, altrimenti questa maledizione non cesserà di esistere.
Sono fiera di avere una ragazza tanto leale e coraggiosa come discendente, sono fiera ed orgogliosa di voi,
Buona fortuna per i tempi futuri
Selene
"

lesse la ragazza.
"E ora che voi andiate principessa emh volevo dire sua maestà. Aiutate il vostro popolo. E sappiate che quando arriverà il momento, dovrete farvi semplicemente guidare dalla pietra, buona fortuna Selene, sappi che io saró sempre a vegliare su di te" esclamó la centaura prima di scomparire in un bagliore bianco.
La ragazza tornó dal suo cavallo e, dopo essere montata in sella ed aver messo al sicuro la pergamena, sussuró "è ora di mettere fine a queesta cosa" prima di dare due calci al cavallo e carlo partire al galoppo. Ora non restava altro che raggiungere Caspian e Peter e dare inizio al loro piano.







I minotauri con le loro ascie rompevano ogni minimo accenno di vegetazione della palude, lasciando camminare l'esercito liberamente nella foresta. 
Il loro tanfo impestava l'aria già poco gradevole di quella foresta.
La paura di un attacco a sorpresa agonizzava tutti i presenti e la guardia e la tensione si percepivano benissimo.
Per quanto Peter volesse stare attento, non riusciva a non pensare a Selene, al bacio prima che se ne andasse, al fatto che se ne fosse andata e alla sera prima.
Quante farfalle erano volate nel suo stomaco quando era riuscito a poggiare le sue labbra su quelle della ragazza.
Aveva combattuto due guerre eppure il terrore che la ragazza si potesse allontanare gli corrodeva l'anima.
Eppure non l'aveva fatto anzi, aveva ricambiato e danche velocemente.
Un enorme prato fece fermare il corteo e lo fece sistemare.
Quello era diventato il loro accampamento, mancava solo Selene e tutto sarebbe iniziato.

Dopo qualche ora, o così credeva il ragazzo, un rumore di zoccoli di un cavallo fece destare tutti.
Quando però una voce che tutti conoscevano bene esclamò ''Ed ora dove saranno quelli?'' un sorriso e un sospiro di sollievo uscì dalla bocche di tutti.
Si accese una fiaccola, poi un'altra fino a quando l'intero perimeto del campo non si illuminò del tutto e il volto di Selene non fece capolino dall'oscurità.































SPAZIO ME


So che non è molto lungo, ma così durerà di più la storia eh!
Allora, ho visto che le visualizzazioni che partivano da 210 nel primo capitolo sono arrivate a solo 17 nell'ultimo che ho pubblicato,
Perchè?
Mi dispiace di queste perdite, da vero tanto.
Ci tengo molto a questa ff e mi dispiace che non piaccia molto.
Ma, visto che io guardo anche il bicchiere mezzo pieno, ringrazio tutte quelle che la seguono e che mi lasciano una recensione ad ogni capitolo.

Spero che mi lasicate un vostro parere, baci 
Erica.




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