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Autore: Holy    08/09/2013    1 recensioni
“ Un palazzo viene dato alle fiamme, tutto quello che ne rimane è cenere. Prima pensavo che questo valesse per ogni cosa, famiglie, amici, sentimenti. Ora so che a volte, se l'amore è vero amore, niente può separare due persone fatte per stare insieme.
Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti; a volte però, accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose che l'anima non poteva riposare. Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l'anima perché rimettesse le cose a posto. ”
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kris, Kris, Lu Han, Lu Han
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Un palazzo viene dato alle fiamme, tutto quello che ne rimane è cenere. Prima pensavo che questo valesse per ogni cosa, famiglie, amici, sentimenti. Ora so che a volte, se l'amore è vero amore, niente può separare due persone fatte per stare insieme.
Un tempo la gente era convinta che quando qualcuno moriva, un corvo portava la sua anima nella terra dei morti; a volte però, accadevano cose talmente orribili, tristi e dolorose che l'anima non poteva riposare. Così a volte, ma solo a volte, il corvo riportava indietro l'anima perché rimettesse le cose a posto. ”

 

 

« Polizia a rapporto, chiamate un ambulanza e portatela nel distretto Gangnam, per favore, urgente. » La voce preoccupata di un poliziotto parlava attraverso un comunissimo cellulare dall'aria forse un po' obsoleta.

La luna era alta in cielo in quella notte di metà Dicembre, il freddo sembrava voler squarciare qualcosa di particolare, quasi come se volesse essere ricordato.
Un freddo pungente, un freddo capace di trapanare le ossa fino a fartele spezzare, qualcosa di spaventoso, troppo spaventoso, ma, in quel momento, tutto ciò poteva essere considerato nullo, frivolo, di poca importanza.

« .. Sono ancora vivi, Mark? » - Domandò un agente avvicinandosi al collega che, purtroppo, era rimasto immobile davanti a quella scena.

Due ragazzi, adesso, stavano stesi per terra, completamente sporchi di sangue, le mani di quello più alto tenevano intrecciate quelle del più basso.
I loro corpi interamente bagnati dalla pioggia che, poco prima, era scesa dal cielo ormai oscuro.
I vestiti sgualciti, alcuni lembi delle maglie stracciate, e i pantaloni ricoperti di fango.

« No. Sono morti, Francis. » - Un sorriso amaro celò le labbra di uno dei due poliziotti; gli occhi di quest'ultimo fissarono entrambi i corpi che giacevano sull'asfalto.

La pioggia continuava a bagnarli attimo dopo attimo, istante dopo istante senza mai fermarsi; quasi come se quell'acqua cristallina cercasse di ripulirli dal sangue.

Wu Yi Fan e Han Xi Lu.
Due ragazzi che, ormai da tempo vivevano insieme in un appartamentino di quella zona : Gangnam Gu.
L'abitazione non era delle migliori, le stanze non erano tante, eppure sembrava non importare a nessuno dei due.
Vivevano tranquilli e sereni in quella dimora.
Han Lu continuava a studiare lingua latina e greca, sperando che, un giorno non troppo lontano, avrebbe potuto insegnare in una scuola di quel posto, Yi Fan – meglio conosciuto come Kris – faceva il musicista; suonava la chitarra per passione e, ormai da tempo, con un gruppo di amici, aveva formato una piccola rock band con la quale si esibiva in bar non troppo vistosi o localini serali guadagnando qualcosa.

La vita non era poi così difficile, l'affitto era discutibile e pagavano mensilmente tutto; ma la cosa che rendeva tutto quanto perfetto, era l'amore che l'uno provava per l'altro.
Kris e Lu si amavano di un amore immenso, platonico, un amore capace di superare le avversità, di mettere da parte qualsiasi situazione che si andava a formare.
Tutto era risolvibile, tutto era discutibile, plausibile, l'amore superava ogni cosa e le giornate erano avventurose, la vita era bella, perfetta.
In quella piccola casa, di quella zona meno affollata, tutti conoscevano la storia di quei due giovani; quest'ultimi venivano rispettati, adorati e ben voluti da chiunque.
Ma un giorno accadde qualcosa che segnò la loro vita per sempre.
Lu Han era solo in casa, ad aspettare il ritorno di Kris come tutte le sere, ormai.
Leggeva tutti i libri Shakespeariani che possedeva, soffermandosi in qualche versetto che adorava evidenziandolo nell'intento di leggerlo a Kris quando sarebbe rientrato da “ lavoro. ”
Una sera, però, quando andò ad aprire la porta nella speranza di stringere e salutare, come era solito fare, il suo ragazzo, non si ritrovò il corrispettivo giovane d'innanzi alla porta, bensì altro.

Un uomo di alta stazza, forse leggermente robusto; capelli un po' scombinati e pessimo sguardo, poco affidabile, stava proprio lì, a fissare incessantemente il cinese ora letteralmente spaventato.
Chi era e, soprattutto, cosa voleva da lui?
Sebbene quelle domande sembravano attorniare la sua mente, non trovò risposta e, purtroppo, l'uomo riuscì ad entrare dentro casa spintonando Han all'interno della stanza.
I suoi occhi malefici fissavano quel busto esile e gracile del cinese.

“ Vieni qui, ci divertiamo un po'.”

“ No, l -- lasciami. ” - Le mani di Lu Han tentavano, ora invano, di respingere quell'omone grande quanto un armadio a due ante.

“ STAI ZITTO E FA COME TI DICO. ” - Le grandi mani di quella persona si posarono sul busto del povero ragazzino indifeso.

Quella sera, in quella casa ove, ancora, Kris non aveva fatto ritorno, ci fu una violenza.
L'uomo violentò Lu Han, sbattendolo sul letto, fece scivolare lentamente il tessuto del vestiario che ricopriva, sciattamente, il suo corpicino gracile per terra.
Il suo corpo nudo venne poggiato sul materasso e, quella figura spregevole abusò fino all'ultimo centimetro e strato di pelle del ragazzo in questione.
Venne violentato senza pietà, pestato, frustato e quant'altro e, come se non bastasse, quell'uomo sembrava non averne mai abbastanza.
Ma, ad un tratto, qualcuno fece ritorno nell'abitazione : Kris.
Alla vista di quell'essere odioso sul proprio fidanzato si sentì morire internamente; istintivamente si gettò a capofitto su di lui tentando, ora invano, di picchiarlo il più che poteva.

“ Lascialo stare, verme schifoso.”- Espresse andando a calciare la schiena del molestatore in questione.

Quest'ultimo non rispose nemmeno, continuò imperterrito a succhiare e lappare la pelle di Han senza mai stancarsi, sotto i gemiti esausti della vittima.
Senza troppe esitazioni o ripensamenti, il violentatore si voltò verso Kris, conficcando un coltello nel suo torace.

Sangue fluido e rosso intenso cominciò a scorrere lungo il corpo del ragazzo che, adesso, fissava quell'abominevole bestia, in volto.
La vista sembrò volersi appannare lentamente e, pian piano, tutto divenne scuro.
Yi Fan morì nella sera di metà Dicembre, mentre il freddo pungente e la pioggia fredda erano protagoniste di quella città.

“Che gli hai fatto?! YI FAN ! YI FAN ! ” - Il piccolo Han, sebbene fosse nudo e in preda ad uno stupro, urlò il nome del fidanzato che, ormai, era per terra completamente ricoperto di sangue, andando a formare una pozza di sangue intorno a lui.

“Basta adesso, mi hai stancato.” - Esausto delle urla del cinese, quell'uomo conficcò, nel torace del ragazzino, il medesimo coltellino, rigirandolo al suo interno.

Lo suggellò con un ultimo bacio e, dopo aver saziato la sua mente perversa, andò via, svanendo come una coltre di nebbia.
La storia di una coppia di ragazzi, abitanti di una casetta in periferia di Gangnam; una storia ove l'ingiustizia regnò sovrana.

 


ALLOOOORA.
QUESTA FF E' COMPLETAMENTE ISPIRATA ALLO SPLENDIDO FILM IL CORVO, PERTANTO LA STORIA SI BASERA' E RUOTER' COMPLETAMENTE SU QUESTO CAPOLAVORO.
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE LEGGERANNO E SPERO CHE LASCIATE ANCHE UN COMMENTINO PER FARMI SAPERE SE VI PIACE O MENO ; A ; VI AMO TUTTI.
WUIT LUV.   Con amore.
Holy.

  
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