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Autore: stillyna    08/09/2013    4 recensioni
[Settima classificata al contest "L'inizio della fine" di Cosmopolita1996]
"Era il compleanno di Trunks.
Mancavano pochi minuti al compleanno di Trunks e li passava solo, chiuso in quella prigione che si ostinava a chiamare ufficio."
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goten, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: stillyna
Titolo della storia: An unusual birthday
Fandom: Dragon Ball
Personaggi: Goten, Trunks
Genere: introspettivo
Avvertimenti: //
Rating: verde
Eventuali note dell’autore: Questa storia si è classificata settima al contest L'inizio della fine di Cosmopolita1996
 
An unusual birthday



 


Era il compleanno di Trunks.
Mancavano pochi minuti al compleanno di Trunks e li passava solo, chiuso in quella prigione che si ostinava a chiamare ufficio.
In momenti come quelli più che mai si rendeva conto di quanto la dirigenza dell’azienda di famiglia gli gravasse: per molti ereditare una fortuna del genere sarebbe stato un sogno, mentre per il giovane la carriera di uomo d’affari che per anni si era costruito si rivelava ogni giorno più simile a un incubo.
Quello stupido lavoro gli costava l’accumularsi di responsabilità e impegni, nonché la perdita di tempo libero da dedicare allo svago.
La vita lavorativa coincideva ormai con quella privata e lo trovava davvero frustrante. Si chiedeva spesso se fosse davvero quello il suo destino.
Sospirò affranto e guardò l’orologio. Le 23 e 41. Forse avrebbe fatto meglio ad andare a casa per festeggiare con del cibo spazzatura. Prese la giacca e chiuse a chiavi l’ufficio, prima di raggiungere in fretta la macchina: non avrebbe sopportato la vista di quel posto ancora per molto. Si diresse quindi spedito verso il suo appartamento, poco distante dall’immenso edificio. Una volta entrato e accesa la luce, non poté credere ai suoi occhi.
Era Goten, il suo migliore amico di infanzia: inaspettatamente, si trovava proprio lì, nel suo salotto, con una deliziosa torta al cioccolato fra le mani.

«Sorpreso di vedermi, amico? Dritta dalla cucina di mia madre» fece il moro cordialmente, porgendo il prelibato dolce. «Buon compleanno, Trunks!»

L’altro strabuzzò gli occhi, ancora incredulo per la gradita sorpresa.

«Come hai fatto ad entrare?»

«Semplice, sapevo che non avresti perso l’abitudine di socchiudere la finestra.»

Ripensò un attimo a quando erano due ragazzini: in effetti, erano state poche le volte in cui Goten era passato per la porta principale.
Ancora non aveva ben realizzato la situazione: delle tante cose che si era ritrovato costretto a mettere da parte, la sua amicizia con il Son occupava un posto speciale nella sua mente -  e in fondo anche nel suo cuore.
Sapeva di non averlo perso, ma a mano a mano il loro rapporto era cambiato sempre di più fino a limitarsi a qualche uscita annuale. Ritrovarlo fisso davanti a lui dopo parecchio tempo lo aveva un po’ spiazzato, anche se piacevolmente.

«Quindi non te ne sei dimenticato… ti ringrazio, davvero, per me è molto importante.» affermò il lillà, accennando un sincero e spontaneo sorriso.
Per tutta risposta si abbracciarono, dandosi due calorose pacche sulle spalle.
Trunks controllò nuovamente l’ora.

«Mh, le 23 e 59. Ancora pochi secondi e potrò dire ufficialmente addio ai miei 28 anni.»

«E di che ti importa scusa, hai ancora tutta la vita davanti per spassartela! Con tutti i bigliettoni che avrai guadagnato, poi, chissà quanto te la godi» lo sbeffeggiò Goten ironicamente.

“Magari fosse vero…” rimuginò il saiyan più grande fra sé e sé, limitandosi semplicemente a sorridere divertito.

«Chissà quali programmi da urlo avrai per stasera, mi sento un guastafeste a dire il vero» proseguì l’altro «Ti vedi con qualche ragazza scommetto, magari ha anche un paio di amiche… se non ti senti minacciato dalla mia presenza potrei unirmi a te nei bagordi» ammiccò maliziosamente.

Certo che non era cambiato proprio di una virgola: inutile dire che l’imbarazzo iniziale sembrava essersi dissolto nel nulla.

«Mi rincresce deludere le tue aspettative, amico, ma non ho alcun tipo di programma per la serata. I tempi sono cambiati parecchio dall’ultima volta.»

D’altro canto, Goten doveva aspettarselo. Il suo amico aveva fatto un grande salto di stile, altroché. Trunks era davvero realizzato ormai e conduceva una vita senz’altro più appagante della sua. In fondo lo invidiava un po’, ma non lo biasimava di certo: se, al suo contrario, mettere la testa apposto lo aveva finalmente soddisfatto, da buon amico qual era non poteva fare altro che compiacersene per lui.
Il problema era che si chiedeva se quell’occupazione fosse davvero così adatta a lui.
Lo rallegrava davvero condurre quell’esistenza così monotona e ordinaria, o era semplicemente una vittima inerte del futuro che gli altri avevano scelto per lui?
Dettare legge faceva in effetti parte del suo temperamento, ma di certo non da dietro una scrivania. Il Trunks che conosceva era ben diverso, e a partire dall’abbigliamento formale non  riusciva più a identificarlo. Più volte avrebbe voluto accennare l’argomento, ma non si era mai sentito di sbilanciarsi più di tanto, anche se consapevole di vederci giusto. Per questo accantonò tali considerazioni, facendo finta di niente.

«Sai, in realtà non mi dispiace affatto. Al contrario anzi, mi farebbe proprio piacere se festeggiassimo qui, solo noi due. Abbiamo molto da recuperare e la notte è giovane…»

Entrambi avevano più o meno intuito come si sarebbe evoluta la serata.
Protagoniste assolute furono la spensieratezza che da sempre li aveva caratterizzati e la complicità che da altrettanto li univa.
Si divertirono come pochi avrebbero saputo fare: bastarono un paio di birre per tuffarsi a bomba nel passato. Risero e scherzarono per tutta la notte, proprio come quando erano ragazzi: non ricordavano di essere così felici da anni.
Fecero le più grandi stronzate che potessero inventarsi, arrivando perfino a scommettere soldi immaginari per pretesti altrettanto stupidi, solo per il semplice gusto di sfidarsi come ai vecchi tempi.
La peggio, sfortunatamente, l’aveva quasi sempre Goten, che si ritrovava puntuale a perdere e saldare il conto - ma, intanto, cosa gli costava assecondare un amico il giorno del suo compleanno.
Fu senz’altro magnifico per loro ritrovarsi, riscoprire quella speciale e fantastica sintonia che li legava.
Si dissero che avrebbero dovuto rifarlo di tanto in tanto: non dovevano più permettere alla loro amicizia di assopirsi.
Quella notte Trunks si addormentò beato, rincuorato dal fatto di possedere un vero amico, leale, sul quale poter contare seriamente, fare affidamento ad occhi chiusi.
E Goten… beh, anche lui era davvero sollevato. Era finalmente sicuro di aver rivisto lo storico compagno d’avventure sotto un punto di vista familiare. Lo rasserenava aver riscoperto in ogni suo singolo gesto il Trunks sicuro, astuto e sfacciato che ricordava.
Ripensò a lungo alle buffe, e talvolta imbarazzanti, insolite situazioni in cui si era ritrovato nel corso della serata, ringraziando il cielo che sarebbero rimaste solo fra lui e il Brief.
Sorrise divertito, mentre ripromise fermamente a sé stesso che, fra le altre cose, non avrebbe mai più guardato una telenovela - no, nemmeno sotto tortura. Neanche durante il compleanno del suo migliore amico.






Note dell'autrice: Quant'è bello per me scrivere su questi due amori *w* È stata una faticaccia per me trattare la loro favolosa amicizia senza scrivere una shonen-ai/yaoi. Niente, spero che questa ehm... "cosa" possa esservi in qualche modo piaciuta.
Grazie di cuore a tutti coloro che recensiranno - anche criticamente, sia ben chiaro - e a chi leggerà soltanto.
Alla prossima, baci :3

 

 
  
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