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Autore: _Crazy_    08/09/2013    2 recensioni
E' una cosa stupida da fare.. - disse, fissando la videocamera, scompigliandosi i capelli e mettendo su un'aria da cucciolo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' una cosa stupida, da fare.. - disse, fissando la videocamera, scompigliandosi i capelli e mettendo su un'aria da cucciolo.
Sapeva di essere tenero, e lo faceva ogni volta che qualcuno lo sgridava o, appunto, credeva stesse per fare una cosa parecchio stupida e senza alcun senso.
[...]Questa invece è Roo! - e si sentì una risata da dietro la videocamera.
Nell'inquadratura dell'oggetto, invece, c'era un bassotto con una varia tonalità di colori che lo guardava dal basso.
Jonghyun posò la telecamera sul bordo del letto e si sedette a terra, chiamando il cane.
L'animale andò verso di lui, mettendosi fra le sue gambe.
Il ragazzo sorrise e la prese in braccio, stando attento a rimanere nell'inquadratura.
Lei è Roo, ed è una tenera bassottina di quasi tre anni. - fece una pausa, sistemandosi meglio e dando un tenero bacio sulla testa della cagnolina.
E' la mia compagna di vita, oramai, nonchè mia ragazza.
Ed è la cosa più preziosa che io abbia.
Stamattina, se non fosse stato per lei, avrei anche fatto tardi per la scuola. Non è piacevole, correre dietro a un pullman!
- Rise appena, continuando per altri minuti a parlare di Roo.
Finita l'introduzione mise a terra il fagotto di pelo.
Stava per ricominciare a parlare, quando si sentì aprire la porta e una voce femminile gli disse che la cena era pronta.
Quando la porta si chiuse, il ragazzo rivolse lo sguardo verso la videocamera.
Mamma ha già finito di preparare la cena, quindi, io devo andare, ciao! - e la videocamera si spense.

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Quando la videocamera si accese, la prima cosa che riprese fu il sorriso di Jonghyun.
Ieri, purtroppo, mi è stato impossibile concludere tutto.. - e un Jonghyun con un'aria dispiaciuta e le guance gonfiate si mostrò nell'inquadratura.
Ma ora posso finire! - e rispuntò il sorriso del ragazzo.
Ho iniziato col presentarvi Roo e finirò col dirvi il perché di tutto.
Non che qualcuno veda il nastro, ma fa niente.
Ho voluto fare questa, come possiamo chiamarla.. scemenza?
Ho deciso di fare questa scemenza per il fatto che mi annoio.
Quindi, non lo so, accettatela come l'accetto anch'io.
- e l'ennesima risata fra quelle due riprese, interruppe le parole del ragazzo.
Jonghyun era un ragazzo di quindici anni, in fissa con il fatto di mettersi in mostra e che tutte le ragazze sbavassero solo per lui.
Ed era anche un po' vero che metà delle ragazze gli andavano dietro visti i suoi occhi teneri, i suoi muscoli evidenti e un sorriso che era qualcosa di stupendo.
Poi c'erano le altre che credevano d'essere mature, nascondendo l'impeto di provarci con lui, almeno, secondo Jonghyun.
E infine, quelle che gli mostravano indifferenza.
Sua sorella e le amiche di sua sorella.
Sodam, vattene! - un misto fra l'urlo -parecchio acuto- frustrato e il divertito si sentì provenire dalla bocca del ragazzo.
Colei che stava scacciando via era sua sorella maggiore, Sodam, che, per puro caso, era uscita dall'armadio di suo fratello, credendo iniziasse anche a parlare da solo.
Va bene, mia bellissima scimmia. - dopo la frase, la ragazza gonfiò le guance, salutando anche lei la videocamera, per poi dare un bacio sulla guancia al fratello e uscire dalla sua stanza.
Ed ora, il vostro idolo vi saluta, dato che deve uscire con il mostro Sodam. - rise, alzando la voce alla frase: 'deve uscire con il mostro Sodam', con l'intento di farsi sentire da sua sorella. E ci era anche riuscito.
Una seconda voce, abbastanza lontana, imprecò contro di lui e sentì dei passi farsi sempre più vicini.
La videocamera si spense con il suono di un suo urletto e il rumore della porta che si aprì.

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La videocamera era accesa, ma nonostante tutto l'unica cosa che si vide fu il nero e subito dopo si sentì il rumore di un tuono.
Poco dopo, però, ci fu la faccia di Jonghyun, che teneva gli occhi chiusi, strizzati, come se la lucina dell'oggetto potesse dargli fastidio.
Li riaprì, abituandosi dopo poco tempo.
Vi chiederete cosa io stia facendo sotto le coperte, da solo, al buio.
Ebbene, sta piovendo. E io ho davvero tanta paura dei temporali.
- un tuono fece fermare Jonghyun. Si guardò attorno, quasi come se qualcuno si fosse messo sotto le coperte.
E qualcuno c'era.
Qualcuno che camminò e mise il muso davanti alla videocamera, annusandola.
Roo! Cosa ci fai qui, donnina di mezz'età. - disse, per poi stendersi del tutto a pancia in sotto, mettere la videocamera su cuscino (sempre avvolto dalle coperte) e facendo mettere Roo davanti al suo viso, riaggomitolata.
Oramai erano passati quattro anni, da quel giorno in cui fece la prima self-cam, di conseguenza, lui aveva diciannove anni e Roo ne aveva quasi sette.
Comunque, oggi ho cambiato lavoro. Ancora.
Sì. In pasticceria facevo casini con i dolci, per fare il cameriere, facevo cadere tutto a terra, il commesso in un negozio di abbigliamento non mi si addice e non riconoscevo le taglie o i prezzi non andavano bene.
Ora faccio il benzinaio. Non è tanto ma mi permette di vivere.
- il rumore della grandine, fece sobbalzare Roo e bloccare Jonghyun.
Sh, piccolina, stai buona, dai. - disse accarezzandola lentamente, cercando di farla calmare.
Tra l'altro, faccio anche il volontario in un canile e oggi c'era un tipo nuovo.
E' interessante, come persona. Non so se faccio bene o meno, però voglio farci amicizia e capirlo.
Poi come gioca con i cani, oddio, è dolcissimo!
Solo che se qualcuno gli si avvicina fa paura.
- si sentì il rumore della pioggia aumentare, il cane, di conseguenza, iniziò ad agitarsi.
Jonghyun, dopo aver salutato la gente immaginaria che lo seguiva, mise la videocamera sul comodino e la spense.

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La videocamera mostrava il corpo di un ragazzo in piedi, con una felpa e il pezzo sopra dei jeans.
Subito dopo, il ragazzo si sedette sulla sedia, guardando l'obiettivo della videocamera.
-E quindi.. tu hai un diario segreto?
-..In che senso?
-Riprendi ogni giorno cosa fai. E' tipo un diario segreto.
-Beh, se la vuoi mettere così.

Il ragazzo fissò per vario tempo la videocamera appoggiata sul computer posto sulla scrivania.
Subito dopo, arrivò Jonghyun con un'altra sedia, mettendosi accanto al suo migliore amico.
Buh! - e una risata accompagnò la frase urlata, come per far spaventare chi avesse guardato quel nastro.
-Oh, dai, Onew-hyung! Inventati qualcos'altro.
-Tsk.. accontentati, nanetto.
-..Hyung, non sono basso!
-Roo ti supererebbe.
-. . .
-Oh, dai, lo sai che ti voglio bene.
-Certo che l--
- Jonghyun non riuscì a finire la frase, che starnutì.
Giusto pochi giorni prima, nevicò, e Jonghyun, essendo un tipo intelligente, uscì con una maglia a maniche corte, a fare un pupazzetto di neve.
-Io mi chiedo come tu possa rimanere altro tempo senza Kibum.
-Io mi chiedo come lui possa stare senza di me.
-Sarà una liberazione.
-Mannò, lui mi ama.
-I don't think so.
-Non parlare strano..
-Sei scemo.
-Ho preso dal mio hyung.
-Certo..
-Hyung!Lo sai che stamattina Kibum mi ha portato il caffè?
E solitamente non lo fa mai!
-Jonghyun adesso sei la persona più felice al mondo.
-No, hyung. Lo sarò quando mi dichiarerò e mi dirà di sì.
-Ahw, il mio bambino sta crescendo..

Dopo il breve dialogo, Jonghyun sbadigliò e starnutì nuovamente.
-Andiamo a dormire, dopotutto, sono qui per curare te e per curare Roo.
-Nae. Arrivo hyung, spengo la videocamera.
-..Abbiamo parlato davanti alla videocamera per tutto questo tempo?
-Io l'ho detto che l'intelligenza l'ho presa da te.

E la videocamera di spense con le risate di sottofondo.

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..Io ci ho sempre scherzato. Ma davvero. Credo inizi a piacermi un ragazzo.
Perché. Cioè, sì, ho sempre desiderato aver qualcuno da amare, ma ho sempre pensato ad una ragazza.
E' Kibum. Sì. Quello che presentai come "il tipo nuovo del canile".
Ma, è solo un amico.. niente di più.
Non riesco a vederlo come possibile fidanzato. Non riesco proprio a vedermi con un ragazzo!
- Jonghyun era abbastanza turbato.
Chissà come l'avrebbe presa la sua famiglia, chissà come l'avrebbe presa il suo migliore amico, chissà come l'avrebbe presa Kibum!
O il suo corpo. Stava reagendo male al fatto che gli piaceva un ragazzo.
Poco dopo, si ritrovò Roo sul suo letto, piangente, turbata dal comportamento del ragazzo.
Gli leccò appena la mano, per poi mettersi fra le sue gambe.
Cosa devo fare, secondo te? - gli chiese, con aria triste, accarezzandola,  come se la cagnolina potesse rispondergli.

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Oddio, quant'è carina! - il ragazzo biondo si abbassò sulla cagnolina, scomparendo dalla vista della videocamera.
Jonghyun prese la videocamera da sopra il computer e si mise di fronte a Kibum e Roo.
Oh, già. Jinki mi ha detto il fatto del "diario segreto".
Sai.. è simpatica come cosa!
- e le risate di entrambi susseguirono alla frase di Kibum.
Jonghyun col tempo, imparò a conoscerlo.
Non era il tipo freddo e asociale che tutti credevano, anzi. Era una delle persone più dolci che si potessero conoscere.
Solo aveva difficoltà ad ambientarsi e a fidarsi della gente.
E poi, si era anche deciso di dare una svolta alla situazione.
Aveva deciso di accettare i suoi sentimenti nei confronti di un ragazzo, solo, non era pronto per dirglielo.
Però lo aveva detto a Onew e, con sua grande sorpresa, non iniziò a discriminarlo.
Anzi, aveva deciso di dargli una mano per conquistarlo, anche se uno dei consigli di Onew era essere semplicemente sè stessi.
[...] e da quel giorno, non ne ebbi più.
Ehi Jonghyun, mi stai ascoltando?
- chiese un Kibum non poco irritato dal fatto che qualcuno lo stesse ignorando.
-..Eh? Ah, sì, scusa!
-Hyungie, devi ascoltarmi quando ti parlo!

Hyungie. L'aveva chiamato hyungie.
Ti ascolto!
E mise via la videocamera, spegnendola.

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Non appena la videocamera si accese, un primo piano di Jonghyun fu inevitabile.
Aveva gli occhi che brillavano dalla felicità, un sorriso a trentadue denti e uno sguardo dolcissimo.
Beh.. sto frequentando Kibum!
Jinki hyung, sto frequentando Kibum, sto frequentando Kibum!

La risata divertita dalla reazione di Jonghyun, dall'altro lato della videocamera, fece rimanere confuso il ragazzo, ma, non ci diede tanto peso, continuò così a fanboyzzare per il fatto che si stava frequentando con Kibum.
-E dimmi, Jonghyun, da quanto tempo vi frequentate?
-Due mesi..
-..E non mi hai detto nulla?
-Non volevo rovinarti la sorpresa!
-..Che sorpresa.
-Volevo capire se era solo una cotta passeggera o meno, ma comunque.. non c'è solo quello.

La videocamera fu appoggiata sul comodino, che catturava uno sguardo misto imbarazzo-felicità di Jonghyun e uno ancora più confuso di Jinki.
-E cos'altro c'è?
-Beh, vedi Jinki hyung.. io e Kibum ci siamo baciati.

Non appena sentì la notizia, lo sguardo di Jinki era indecifrabile.
Era rimasto svariato tempo zitto, e, anche se erano secondi, per Jonghyun erano minuti interminabili.
-Hai baciato Kibum..
-Sì..
- e si sentì un urlo.
Ma non uno di quelli agghiaccianti, come se qualcuno fosse spaventato, no.
Era un urlo di Jinki. Uno di quelli che ti fanno capire che è felice e che va tutto bene.
Subito dopo, le risate di sottofondo di Jonghyun.
Il più piccolo si avvicinò e spense la videocamera.

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Videocamera accesa. Bicchiere pieno d'acqua. Pillole.
E Jonghyun? Arriva.
E' solo andato a prendere l'ennesimo fazzoletto per asciugare le lacrime.
Kibum?
Lui non c'è. Non ci sarà più.
E' ingiusto morire a soli diciotto anni, perché un ubriaco non riesce a guidare adeguatamente.
Eppure Kibum è morto.
Ha anche sofferto abbastanza.
E ora che ha trovato la felicità, un ubriaco gliel'ha portata via.
L'ha portata via a lui, ai suoi amici, ai suoi famigliari, ma sopratutto l'ha portata via a Jonghyun.
Jinki, ti voglio bene, davvero tanto. Sei l'amico che ho sempre voluto.
Sodam, sei insopportabile, ma infondo infondo, ci tengo tanto a te.
Mamma, papà, scusatemi se non vi ho detto del fatto che mi piaceva un ragazzo, vi voglio bene.
E tu Kibum.. ti amo.

All'ultima frase, scoppiò in lacrime e, senza troppi ripensamenti prese tutte quelle pillole che c'erano sulla scrivania, le buttò dentro il bicchiere d'acqua e bevve, tutto d'un sorso.
Tutte quelle pillole avrebbero fatto effetto, o almeno, è quel che spera Jonghyun.
Cade per terra. La videocamera rimane lì, accesa, a fissare il vuoto per un tempo interminabile.
Si sente una voce lontana che dice "Sono a casa." ma Jonghyun non può sentirla e di conseguenza, non risponde.
 
Angolo dell'Autrice.
Allora. ; n ;
E' la mia prima fan fiction, quindi, scusatemi se non è perfettasdfghjkl.
Ringrazio chiunque la legga, recensisce o mi aiuti a migliorare.
Ah, l'ultimo pezzo è scritto al presente perché è in quel momento che muore, gli altri sono avvenimenti passati.


 
  
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