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Autore: _Nancy_    08/09/2013    4 recensioni
[Dal Prologo]
Harry Potter è morto.
L’anatema che uccide l’ha preso in pieno petto quel giorno, ed ora bisogna sopravvivere a tutti i costi.
Sono passati cinque anni dalla Battaglia di Hogwarts. Il famoso Harry Potter è morto, qualcosa non ha funzionato.
***
Fleur posa le tazze sul tavolo, tornando ai fornelli con Molly, mentre Bill si mette a parlare con i fratelli.
-Abbiamo scoperto chi altro è stato rapito.-
-Chi?- Chiede Fred, mentre beve lentamente la tazza di latte.
-Neville Longottom e Luna Lovegood, giusto?- Rispose Hermione.
-Si, ma c’è anche un terzo.-
-Ovvero?-
-Lee Jordan.-
Genere: Azione, Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George e Fred Weasley, Ginny Weasley, Hermione Granger, Ordine della Fenice, Un po' tutti | Coppie: Angelina/George, Fred Weasley/Hermione Granger, Luna/Neville
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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Prologo
Il Signore Oscuro non è morto.
Regna indisturbato su tutto il Mondo Magico, e su quelli che sono sopravvissuti, mentre ogni giorno nuove vittime si aggiungono alla lista.
Numerosi feriti che cercano di riprendersi, vittime innocenti morte a causa del potere, per causa di un pazzo.
L’Ordine della Fenice o ciò che ne rimane, è sopravvissuto.
E’ in cerca di altri alleati, mette a rischio la vita di ogni ragazzo o ragazza che ne faccia parte per sconfiggere il male. E’ difficile, e c’è chi ci rimette la pelle, ma non si arrendono.
Harry Potter è morto.
L’anatema che uccide l’ha preso in pieno petto quel giorno, ed ora bisogna sopravvivere a tutti i costi.
Sono passati cinque anni dalla Battaglia di Hogwarts. Il famoso Harry Potter è morto, qualcosa non ha funzionato.
La Famiglia Weasley è rimasta unita e si è compattata per superare la perdita, Ronald Weasley. Molly è mai riuscita a superare ciò?
Gli anni non rimarginano le ferite, giusto?
E la famosa Hermione Granger? Distrutta e fragile, senza il suo amore.
Ginevra Weasley forte e combattiva ..
Come sono cambiate queste giovani donne? E gli altri?

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Nessun uomo è abbastanza ricco da poter riavere indietro il proprio passato
Oscar Wilde
 




E’ sera tardi, la cucina di Grimmauld Place è piena. Riunione serale per decidere cosa fare domani, chi mandare fuori in quel mondo di Mangiamorte e male.
-Ci serve mandare gente giovane e in gamba.-
-Kingsley, sono solo ragazzi.-
Molly si avvicinò all’uomo di colore, stringendo uno straccio tra le mani, e posando lo sguardo dai ragazzi a lui.
-Molly, dobbiamo farlo. Ci sono sparizioni ogni giorno, e non possiamo non agire, è essenziale che partecipino tutti.-
Indugiando sulla sguardo da madre e gli occhi colmi di lacrime, si voltò verso i ragazzi scelti. –Non ci sono problemi, giusto?-
-E poi non saranno da soli.-
Tonks lentamente si fece avanti, poggiando una mano sulla spalla di Molly. –Li proteggerò io.-
-Non preoccuparti mamma, ce la faremo. Non è la prima volta poi, no?-
Ironizzò Fred Weasley.
-Badate a Ginny.-
-So badare a me stessa, mamma.- Le si avvicinò, e la trasse a sé in un abbraccio.
-Hermione .. –
-Non si preoccupi.- Sorrise appena, spostando lo sguardo sui gemelli e sulla rossa amica, stretti in un abbraccio con la madre. –Li proteggerò anche io.-
-State attenti.-
-Assolutamente.- Affermò George, sorridendole.
***
Le luci sono state spente da un ora, e tutti si sono rintanati nella propria stanza.
Ginny, Angelina, e Hermione dormono tutte insieme. Nella stanza accanto Teddy è profondamente addormentato, e Tonks veglia su di lui.
Fred, George, Dean e Seamus dormono qualche porta più avanti, mentre Molly e Arthur si sono apposti al piano di sopra.
Il resto dell’Ordine della Fenice si alterna in ronde notturne per sicurezza e qualche ora di sonno da passare in una delle numerose stanze. La casa di Sirius è lugubre.
Odore di morte ovunque.
Hermione stesa a letto guarda il soffitto.
Una mano sotto alla testa, e la coperta calda che nonostante tutto la fa rabbrividire di freddo. Un sospiro, niente lacrime amare.
Domani uscirà a prendere aria dopo due mesi, e rischierà nuovamente la vita, ma che le importa infondo? Questa vita non ha senso.
Quando il 2 Maggio 1998 Ron è morto, lei è morta con lui.
Non è l’unica che soffre ovvio, ma si sente terribilmente egoista per questo.
Pensa solo al suo dolore, e non a quello degli altri.
Teddy e Tonks che hanno perso Remus.
La Famiglia Weasley che ha perso uno dei suoi figli, e Molly così fragile, così .. materna.
Ginny che ha perso il suo unico amore.
George che ha perso il suo orecchio.
-Mm, Harry .. – Gracchia nel sonno Ginny, voltando dall’altra parte.
Harry e Ron, ora il Trio non esiste più.
Esiste solo Hermione Granger.
Porta una mano sotto al cuscino, tira fuori la foto e ci punta su la bacchetta. –Lumus.-
Una foto in bianco e nero, del sesto anno del Trio, così lontano. Accarezzando la foto, i visi di Harry e quello di Ron ..
Ron.
L’unico amore della sua vita.
Quell’amore fatto di battibecchi, sorrisi e lacrime.
Il bacio finale per ripagare quei sette anni, e sorridere al pensiero di avercela fatta.
Di essere riusciti ad ammettere.
-Hermione, tutto apposto?-
Sulla soglia, Tonks la guarda con la bacchetta puntata, preoccupata. –Non dormi?-
-Si, ora dormo. Scusa se ti ho disturbata.-
Ripone la foto immediatamente sotto al cuscino, le sorride e spegne la luce della bacchetta. –Nox.-
-Nessuno disturbo. Vedi di riposare, domani dovrai essere lucida.- Un ultimo sorriso, e poi chiudendo la porta, scompare dietro di essa.
Non sarà mai del tutto lucida, odia questo terribile incubo che vive.
***
-La colazione è pronta.-
Fleur posa le tazze sul tavolo, tornando ai fornelli con Molly, mentre Bill si mette a parlare con i fratelli.
-Abbiamo scoperto chi altro è stato rapito.-
-Chi?- Chiede Fred, mentre beve lentamente la tazza di latte.
-Neville Longottom e Luna Lovegood, giusto?- Rispose Hermione.
-Si, ma c’è anche un terzo.-
-Ovvero?-
-Lee Jordan.-
-Fino a ieri ha mandato in onda Radio Potter.-
George con il cucchiaio in mano si immobilizzò, puntando lo sguardo sul gemello. –E’ stato lui a dirci delle sparizioni di Luna e Neville, aveva anche detto che tra due giorni sarebbe venuto ad aiutarci.-
-A quanto pare i Mangiamorte l’hanno trovato, il posto dove stava non era così protetto come credeva.-
-Lee non è stupido.-
-Lo so, Fred. Ma ora ciò che conta è trovarlo, e trovare un modo per sconfiggere ..-
-Trovare un modo?-  Si alzò, battendo un pugno sul tavolo. –Guarda come siamo finiti! Ci nascondiamo come talpe in questo, e non possiamo neanche vivere la nostra vita! Io e George avevamo un Negozio da mandare avanti, eppure ora non produciamo più nulla per questo mondo.-
-Fred, siediti e calmati.- Lo ammonì Ginny, poggiandogli una mano sulla spalla. –Perfavore.-
-Chi è che fa questo baccano?- Tonks entrò nella cucina, con in braccio il piccolo Teddy assonato che si stropicciava gli occhi.
-Scusa.- Il rosso tornò a sedersi, stringendo la mano della sorella.
-Aiutatemi!-
Hermione, Tonks e George corsero verso l’entrata di Grimmauld Place, rimanendo spiazzati. Altri superstiti arrivati.
-Ti senti bene?-
George tirò su la ragazza tremante e colma di sangue, che si aggrappò a braccio piangendo. –Lavanda Brown?-
Lei annuì, stringendosi ancora di più al braccio, mentre il rosso la scortava in cucina sotto lo sguardo delle due donne e di Arthur.
-Ragazzo, come ti chiami?-
-Dennis Canon.- Rispose.
Il fratello di Colin Canon .. Merlino.
-Dennis, sei ferito come Lavanda?-
-Per fortuna ho solo qualche graffio.- Si alzò a fatica, avanzando verso Tonks che lo accolse tra le braccia. –Lavanda l’hanno quasi uccisa, siamo riusciti a scamparla in fretta.-
-Come avete fatto a trovare Grimmauld Place?- Chiese Arthur.
-Lee Jordan, prima di essere catturato ci ha dato un posto dove poter andare. Ma, lungo il cammino abbiamo incontrato i Mangiamorte .. e bè, il resto lo sapete.-
-Eravate voi gli ospiti dell’ultima puntata di Radio Potter?-
Dennis annuì. –Non avevate capito dalle voci?-
Hermione scosse la testa. –Meglio disinfettare le ferite e poi fare una bella colazione.-
-Hermione ha ragione.- Tonks sorrise al ragazzo. –Vieni, ti porto in cucina dove c’è anche Lavanda.-
-Dovete partire.- Disse Arthur.
-Un oretta al massimo e partiamo.- Disse Hermione, sparendo anche lei in cucina.
  
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