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Autore: Dominil    09/09/2013    0 recensioni
La luce del sole filtrava attraverso le tende chiare e le disegnava delle ombre sul viso, le palpebre erano chiuse e il lipgloss non le dipingeva più le labbra; si era perso tra i vestiti di lui, sulle sue spalle e nell'interno coscia ancora caldo. Tempesta doveva lavarsi, aveva ancora l'odore del sesso addosso che quasi gli stava dando la nausea, Alec invece premeva la punta del naso vicino al suo ombelico perché gli piaceva imprimere nella mente quegli attimi così silenziosi ed intimi.
È solo una stupida scopata, si ripeteva, sesso e sperma e piacere.
She's got a boyfriend anyway.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Anyway
Tempesta e i suoi sorrisi sporchi





Si lasciò sfilare la maglietta con delicatezza, i polpastrelli lasciavano chiazze rosee sulla sua pelle bianca e le labbra assaporavano il collo, calde e carnose, sotto la lingua si percepiva il sangue scorrere.
Anche lui si era sbottonato e poi sfilato la camicia, da solo, per poi gettarla in un angolo tra le cianfrusaglie che quel furgoncino gelosamente custodiva.
I gemiti gocciolavano nell'aria, evanescenti, mentre le mani di entrambi cercavano un corpo a cui aggrapparsi, da ferire e dilaniare con le unghie.
Tempesta era questo che faceva, Alec si limitava ad accarezzare quei lineamenti a lungo sognati.
"Sono fidanzata." sussurrò a bassa voce quando c'era poco fiato per ribattere, quando le sue natiche sfioravano le cosce di lui e le mani premevano sul petto. Alec teneva gli occhi chiusi, si concentrava su quei fianchi che gli scivolavano tra i palmi.
Oh, Tempesta.
Non aveva mai osato chiederle del suo vero nome, temeva che anche lei se lo fosse dimenticato.

She said she's got a boyfriend anyway

La luce del sole filtrava attraverso le tende chiare e le disegnava delle ombre sul viso, le palpebre erano chiuse e il lipgloss non le dipingeva più le labbra; si era perso tra i vestiti di lui, sulle sue spalle e nell'interno coscia ancora caldo. Tempesta doveva lavarsi, aveva ancora l'odore del sesso addosso che quasi gli stava dando la nausea, Alec invece premeva la punta del naso vicino al suo ombelico perché gli piaceva imprimere nella mente quegli attimi così silenziosi ed intimi.
È solo una stupida scopata, si ripeteva, sesso e sperma e piacere.
Niente di più.
"Devo andare."
Tempesta aprì gli occhi di scatto e tentò di mettersi a sedere; Alec rischiò quasi di cadere dal letto.
"Dove vai?"
"Ho da fare." rispose con lo sguardo basso, mentre si infilava gli anfibi.
"Hai sempre da fare, non rimani mai."
Quando Alec parlava con Tempesta, gli pareva sempre di pronunciare parole senza senso, un'accozzaglia di suoni privi di significato. E forse era davvero così, visto che la ragazza raramente gli rispondeva, si limitava a sbattere le palpebre e a sorridere debolmente, di quei sorrisi sporchi che non sai classificare. Come quando senti una voce sconosciuta alla radio, roca e graffiante, che ti fa male al cuore ma non puoi fare a meno di sorridere.
"Non posso, lo sai."
Stava per aggiungere Ho un fidanzato, il ragazzo sentiva che avrebbe voluto rinfacciarglielo tutte le volte, ma poi per fortuna non lo faceva mai.

And I'm about to fill his shoes
But you say no
You say no


"Forse dovremmo provarci, non credi?"
Le dita di Alec erano intrecciate tra quelle di Tempesta, la tenevamo forte come se avesse paura che da un momento all'altro potesse correre via... come faceva sempre. I capelli biondi le accarezzavano le guance e gli occhiali da sole le coprivano gli occhi, con i denti mangiucchiava lo smalto dalle dita della mano libera; lei era nervosa e la lingua dolorante, il piercing che aveva fatto qualche giorno prima bruciava ancora un po'.
Non capisco perché devi farlo, le aveva detto lui quando la ragazza lo aveva informato di aver preso appuntamento in uno studio della città; a quel punto Tempesta aveva ridacchiato perché Alec era ancora più bello quando il suo viso si increspava e sembrava potesse quasi strapparsi come un foglio di carta.
"Mi stai ascoltando?"
"Sì..." La sua voce era bassa, parlava ancora a fatica per colpa della lingua un po' gonfia. "Credo di aver sbagliato tutto."

And I'm not trying to stop you love
But if we're gonna do anything we might as well just fuck

Tempesta lasciò la mano di Alec e si allontanò di qualche passo, adesso si sentiva male ad averlo accanto.
"Vuoi continuare a stare con lui?"
Le aveva fatto quella domanda nonostante sapesse la risposta, gli andava di farlo e così non era riuscito a stare zitto.
I passi di Tempesta si erano fatti sempre più veloci e vicini, le sue labbra arrivarono a lambire quelle del ragazzo per lasciargli un leggero bacio sulle labbra.
"Ciao Alec, ci vediamo domani."
Glielo aveva sussurrato tra i denti con un mezzo sorriso di quelli sporchi dei suoi e poi si era allontanata senza voltarsi nemmeno per un attimo.
Lui si piegò sulle ginocchia con un sospiro, la testa gli girava e non sapeva proprio dove sbatterla.
Tempesta, i sorrisi sporchi, lo sperma e l'orgasmo, l'amore.
Tempesta e l'amore; e Alec che avrebbe anche potuto impazzire, ma non sarebbe mai riuscito a voltarle le spalle.

She's got a boyfriend anyway
She's got a boyfriend anyway.



Anyway è nata di getto, senza fronzoli ed orpelli, è nata ascoltando Sex dei The 1975 conosciuti, per l'appunto, proprio oggi.
Mi auguro che l'abbiate apprezzata e che vi abbia lasciato qualcosa, positiva o negativa che sia; fatemelo sapere senza problemi!
Magari tornerò a scrivere su Alec e Tempesta, ci sarebbero altre mille cose da dire su di loro.
Un bacio!

   
 
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