PAROLE: 225
Era solo un
piccolo supermercato nella vicina periferia, lontano dal grande centro
commerciale in prossimità della città. Era un minuscolo alimentari a
gestione
famigliare, dove tutti i clienti si conoscevano fra loro e alle volte
si
lasciavano andare a gioviali chiacchiere.
Non era nulla di speciale.
Nessuna vetrina illuminata a
giorno, nessun androne lungo più di un campo da
calcio, nessuna interminabile coda verso la cassa.
Era tutto a misura d’uomo.
Quello era il supermercato della
sua infanzia.
Quello era il supermercato dove sua
madre la portava ogni volta che poteva. Lì,
riusciva a respirare un’atmosfera particolare, del tutto unica. E senza
che sua
madre potesse sgridarla, s’incamminava quasi correndo verso quel breve
corridoio centrale: quello dei dolci. Avrebbe potuto
trascorrervi un pomeriggio intero, solo ammirando le confezioni
variopinte dei
biscotti e dei cereali, perdendosi ad annusare il profumo
inconfondibile della
cioccolata e delle torte casarecce. E ogni volta che i suoi occhi
supplichevoli
incontravano quelli della madre, questa annuiva con un veloce cenno
della
testa, acconsentendo ancora una volta ad acquistare l’ennesimo
capriccio.
Ed ora che quella piccola bimba era
cresciuta, diventando un’avvenente donna di
trent’anni, le sue abitudini non erano cambiate: continuava a fare la
spesa in
quel piccolo supermercato in periferia, e con la stessa passione di
allora,
ricercava le scansie dei dolci.
Era un richiamo a cui non sapeva
davvero resistere.