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Autore: BekySmile97    11/09/2013    0 recensioni
- Eccolo il nostro re! Camminava beffardo davanti alle quindici ragazze considerate idonee per partire con lui.
...
Alla fine si ferma e urla al popolo: "Sudditi! Ho scelto quale tra queste ragazze sarà la fortunata che mi seguirà fino a Classem!"
Detto questo, con una lentezzza esasperante, punta il suo dito ossuto contro di me, condannandomi per sempre. -
Vi avverto che la storia è ancora in fase di lavorazione, quindi accetto molto volentieri critiche di qualsiasi tipo.
ATTENZIONE!
La storia è attualmente impegnata in una massiccia fase di revisione, quindi non so quando tornerò nuovamente a pubblicare.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Storie da Hydus '
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XIII: Il sapore della verità

 
La pioggia cade, batte sulla mia testa senza pietà, soffocandomi e serrandomi la gola in un pianto che continua a scuotere tutto il mio corpo.
Gli occhi mi bruciano e le palpebre iniziano a farsi pesanti, mentre la testa ciondola quasi senza vita sul mio petto che si alza e si abbassa ancora nella vana ricerca d’aria.
Senza sapere cosa fare, vago senza meta nella città piangendo e strillando, mentre la testa mi gira vorticosamente e la pioggia mi entra nelle ossa, ripulendomi l’animo pieno di immagini e ricordi non miei.
Non riesco più a trovare un pensiero razionale o completamente mio.
Ho bisogno di qualcuno che mi capisca, che mi consoli, che mi dica che va tutto bene.
Ho bisogno di Taron.
Nel fiume di parole sconnesse che urlo compare anche il suo nome, una piccola ancora di salvezza che evita il disastro.
Chiudo gli occhi e mi tappo la bocca, assaporando tutti i ricordi che ho di lui e sognando il sole nascosto dalle nuvole della tempesta e il tepore dei suoi raggi sulla mia pelle.
Rimango impalata in mezzo alla strada aggrappandomi a ricordi e sogni come se fossero l’unica cosa capace di salvarmi in questo momento.
Quando finalmente riesco a muovermi i vestiti sono completamente appiccicati alla mia pelle e ho freddo, molto freddo, ma almeno so dove andare.
In pochi minuti raggiungo il capanno di Zensray ed apro la spessa porta di pietra, mentre uno scroscio di fulmini e tuoni si scatena all’esterno, seguito dal ruggito potente del mio drago e da uno sbuffo si fuoco che illumina per qualche secondo, come un fulmine, il casotto.
In un attimo sono accanto a lui e gli accarezzo il muso mentre i suoi sbuffi mi asciugano un poco i vestiti; avvicinandomi al suo orecchio gli sussurro: “Zensray, è ora di andarsene.” e mi arrampico velocemente sul suo dorso.
Lui esce lentamente fuori all'aria aperta sotto la pioggia che non ha ancora cessato di battere e, con estrema calma, sbatte le ali e si solleva in volo nella tempesta, una saetta nera su un sottofondo di fulmini e tuoni.
Sale, sale e sale.
Sempre più su, sfidando la tempesta e portandomi in salvo da tutti questi orrori.
Supera la spessa coltre di nubi battendo vigorosamente le sue enormi ali, mostrandomi finalmente il sole splendere e spandere dolcemente i suoi raggi sopra il bianco delle nuvole. L'aria frizzante mi scompiglia i capelli rossicci e i miei abiti, di nuovo fradici, incominciano nuovamente ad asciugarsi e scaldarmi.
Sorrido alla vista di questa meraviglia mentre le lacrime partono a scendere copiose, forse per l’emozione di trovarmi finalmente in un posto dove non potrebbe accadermi niente di male. 
Zensray, intanto, lancia il suo caratteristico grido che infiamma l'aria circostante e mi mostra dove ha intenzione di portarmi: al confine tra Hydrus e l'Oltre.
“Perché?” gli domando mentre lui continua a puntare verso la catena montuosa che ci nasconde l'Oltre, un mondo popolato da chissà quali creature, probabilmente non ancora pronto per essere scoperto da noi.
Come risposta ricevo una sfilza di immagini, ritraenti una donna con i capelli rossicci, gli occhi turchesi e la pelle nivea, che mi riempiono la testa con un soffondo di voci diverse che compongono una semplice frase: "Perché sei pronta per sapere cosa sei."
Accarezzo il suo manto squamoso con affetto mentre lui mi porta finalmente in un posto sicuro: a casa, a casa di mia madre.
“Grazie...” sussurro piena di gratitudine appisolandomi al sicuro tra le scaglie morbide alla base del suo enorme collo, mentre il sole inizia a calare sotto le nuvole e compaiono le prime timide stelle.
Sto tornando casa.
 
 
Apro gli occhi sentendo svanire poco a poco la pressione del coltello sul mio collo. 
Mi alzo lentamente tastandomi il corpo come per paura di aver perso qualche pezzo e intanto Misty zoppica fino a raggiungermi e, aggrappandosi al mio braccio, si nasconde dietro di me.
Nel frattempo la vecchia strilla ancora un qualcosa di indefinito ai Cirment, prima di avvicinarsi a noi e dirci: “Miei cari ragazzi, scusate questi zotici: sanno solo uccidere e torturare la gente…” prima di aggiungere sottovoce: “Tipico comportamento da Cirment…”
La guardo con una faccia interrogativa e lei, facendo un gesto con la sua mano piena di anelli come per dirci che non era importante la sua ultima affermazione, riprende: “Comunque quando Cain verrà a sapere cosa stavano per fare allora si pentiranno amaramente della loro natura così selvaggia...”
I Cirment, intanto, si allontanano da noi e dalla piccola donna che ci osserva e ci rassicura come se fossimo delle piccole creature rarissime da non farsi sfuggire. La sua pelle scura e rugosa, i capelli bianchissimi, gli occhi grigi che saettano senza sosta da una parte all’altra e i segni azzurri dipinti sulla sua pelle la fanno sembrare una qualche maga uscita da dei racconti popolari.
Quando crede di averci rassicurato a sufficienza il suo volto si apre in un enorme sorriso prima di dirci: “Perfetto miei cari, io sono Calypso. Immagino che abbiate fame, o mi sbaglio?”
La mia pancia, come risposta, inizia a fare dei versi particolarmente eloquenti, mentre Misty biascica un sì e si siede a terra ormai sfinita.
“Cosi!” urla riferendosi ai Cirment. “Portate un po’ di legna e qualcosa da mangiare che questi poveretti stanno letteralmente morendo di fame!” aggiunge gesticolando da ogni parte.
La ringrazio e mi siedo a terra, cercando di capire cosa mi sembra di aver lasciato indietro.
“Un momento… e il mio cavallo che fine ha fatto?” esclamo ricordandomi dell'animale e di tutte le magre provviste che erano rimaste sopra.
I Cirment iniziano a ridere e mi gettano davanti una catasta di legna, accendendola e mettendo a cuocere la carcassa di quello che credo fosse stato il mio cavallo.
“Ah… capisco.” borbotto guardando Misty stesa a terra, mentre i segni sulle sue mani spariscono poco a poco.
“Mia cara, non avevo mai visto una strega che potesse mettere così tanta potenza in un solo incantesimo. Ti faccio i miei complimenti.” dice Calypso sorridendo e scrutando le mani di Misty con evidente curiosità.
“Ma, cosa intendete esattamente per “strega”?” le domando  cercando di richiamare alla mia mente tutto quello che so sulla magia.
“Per “strega” intendo una ragazza che riesce a dominare degli elementi oppure che è capace di modificare l’ambiente intorno a se solo con la forza dei suoi pensieri e della sua anima. E soprattutto intendo una ragazza capace di salvare un ragazzetto troppo pauroso per combattere.” dice facendomi arrossire fino alla punta delle orecchie al ricordo della scena di qualche minuto fa.
Intanto i Cirment hanno montato il campo e il sole ha iniziato la sua lenta discesa.
“Non sono una strega…” protesta debolmente Misty, scatenando una grossa risata in Calypso che scuotendo la testa le ribatte: “No mia cara, lo sei eccome. Fai anche tu parte di una delle razze più odiate da Everett e il suo seguito.”
“Odiate da Everett?” chiedo curioso di saper qualcosa in più sul nostro sovrano.
“Certo mio caro. Ah, a proposito, come vi chiamate?” domanda cambiando discorso per un attimo.
“Io sono Taron e lei è Misty.” dico guardando il viso dell’arzilla vecchietta illuminarsi.
“Ah, tu sei il figlio del governatore dell’ultima città che Everett ha invaso… mi spiace per l’accaduto.” dice prima di riprendere il suo discorso di prima: “Comunque stavo dicendo che Everett odia qualsiasi persona possa spodestarlo dal suo trono, quindi lui considera maghi, streghe ed ibridi dei temibili avversari. Appena salito al potere ordinò che questi fossero cacciati dalle sue città e che non osassero metterci più piede… ma come ben saprai Classem ospita il più importante quartiere magico di tutta la regione.”
Balbetto un “no” mentre Misty, di colpo ripresasi, inizia a parlare del quartiere magico e di tutto quello che sa riguardo a quel argomento con Calypso scuote la testa in segno di approvazione e inizia a discutere allegramente con lei.
Alzando gli occhi al cielo vado ad aiutare i Cirment, mentre la vecchia e la ragazza continuano a parlottare contente.
 
Finito di mangiare mi stendo a guardare le stelle e vendo rimproverato subito dalla vecchietta che mi dice: “Sei già stanco caro? Certo che ormai i ragazzi sono tutti dei mollaccioni…”
Lasciandola borbottare per i fatti suoi, con Misty sdraiata di fianco a me che tiene la sua testa appoggiata sul mio petto, inizio a pensare al più e al meno.
Ripenso a Nives e a quello che era successo tra noi, mi chiedo cosa stia facendo e intanto nella mia testa continua a frullare senza sosta il nome “Calypso” che, non capisco come, mi ricorda qualcosa… qualcosa di importante.
“Calypso…” sussurro chiamandola.
“Dimmi caro.” dice alzandosi dal suo giaciglio vicino al fuoco ed avvicinandosi.
“Il tuo nome mi ricorda qualcosa… sei una Corals vero?” le domando continuando a pensare.
“Ovvio che sono una Corals!” esclama prima di domandarmi: “Altrimenti cosa stanno a significare questi simboli?” mentre con un gesto teatrale si indica tutti le righe azzurre sparse sul corpo.
“Giustamente…” borbotto rimuginando sul suo nome.
“Mah… i ragazzi ai miei tempi erano decisamente più svegli e svelti.” brontola nuovamente, alzandosi e tornando vicino al fuoco.
Chiudo per un attimo gli occhi cercando di sciogliere l’ingarbugliamento dei miei pensieri e le chiedo ancora: “Sei un’amica di Cain?”
“Sono la sua amica più fidata e non è una cosa da poco.” risponde mentre i suoi occhi brillano nel buio come quelli di una gatta.
“Sei la regina dei Corals…” sussurro capendo di colpo chi mi ritrovo davanti.
“Allora sei più sveglio di quel che pensavo, mio caro. Ti consiglio di dormire e di non svegliare la tua amica… domani dovrà dare a fondo a tutti i suoi poteri se vogliamo arrivare a Saat il prima possibile. Non sono posti sicuri questi…” mormora stendendosi a terra.
Osservo ancora per un attimo il cielo stellato, prima di chiudere gli occhi e crollare in un mondo popolato da Nives e tutti i ricordi che ho di noi.
 
 
Apro gli occhi di scatto sentendo delle voci concitate che parlano sotto Zensray.
Mi appiattisco sul suo dorso, mentre queste aumentano d’intensità dicendo qualcosa di incomprensibile.
E poi li vedo.
Creature diafane con grandi occhi e capelli dei colori più svariati.
Elfi.
Quello che sembra il capo, un vecchio dagli occhi neri e una lunghissima barba violacea che gli incornicia la testa pelata, si avvicina a me e, con voce rotta dall’emozione, mi dice: “Nymph…”
Scuoto la testa e gli sussurro: “Non sono Nymph… sono sua figlia…”
Lui mi guarda spaesato per un attimo, cercando di capire cosa gli avessi detto e dopo un momento, accorgendosi del suo errore, scoppia in singhiozzi abbracciandomi e urlando parole che non comprendo.
E rimango lì, abbracciata all’unico familiare che mi sia rimasto, piangendo con lui, fin a quando non crolliamo addormentati entrambi sulla nuda terra.


Angolo Autrice:

Buonsalve a tutti!
Sono finalmente tornata... per sparire.
Prima di inizire a tirarmi addosso ogni cosa che trovate a portata di mano, lasciatemi almeno spiegare: stando traslocando, non so bene quando, dove e come riuscirò ad aggiornare... i miei genitori stanno pensando di buttar via il mio caro computer del 2006 e quindi sto lottando per salvarlo.
Se tutto va bene dovrei riuscire ad aggiornare tra un mese, o almeno farmi sentire in qualche modo.
Tralasciando tutte queste cose "burocratiche", cosa ne pensate del capitolo?
Nives piange più o meno sempre e questa cosa non mi piace... comunque il resto non mi sembra male; l'ho scritto facilmente, quindi mi sembra una buona cosa, almeno spero.
Ah, ho un'altra domanda, abbastanza stupida, ma devo farvela: i draghi hanno le orecchie?
Vabbè, è arrivato il momento di ringraziarvi:
Nelith       _HeartDrum_
Naitmers       Sasha29               
Secretly_S        TsukiKozui             
giada1999        nike97                   
pIkKoLa_Emo         cate394rina                
Angelita 00         ladyselena15         
LysL_97          kaliko99           
Arya373         Daphne7           
GaiMe95         Ninriel               
 
Eccole qui le mie superstar!
Ci ho impeigato un bel po' a mettervi su due colonne (che mi sono venute anche abbastanza storte) e a vedere se c'eravate tutti.
Dovrò iniziare a scrivere i nick in ordine alfabetico... 
Comunque, direi che ho detto/fatto tutto!
Incredibile... devo già tornare a fare geometria... domani torno a scuola e non ho ancora finito i compiti, non male vero?
Vabbè, ci sentiamo al prossimo aggiornamento :D

BekySmile97
  
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