Anime & Manga > Death Note
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Autore: Swish_    11/09/2013    1 recensioni
Il protagonista in questa storia non è un assassino. Non è un mostro. Non è un quaderno né un Dio sovrannaturale annoiato. Il protagonista in questa storia è una lei, una ragazza normale e semplice che si ritroverà ad un faccia a faccia con la mente più geniale, cinica e calcolatrice dell'intero mondo.
Un caso investigativo avrà proprio lei come punto focale e a farle capire quanto quella situazione sia pericolosa per lei quanto per il resto del mondo, non sarà un'amica, un parente, o un ragazzo bello ricco e famoso. A farle fare la pazzia più grande della sua vita, a farla cambiare, a farla addirittura innamorare sarà un piccolo genio cresciuto nella solitudine di un ruolo ambito e irraggiungibile. Un ragazzo nelle cui mani sono passati i casi più difficili e irrisolvibili dell'intero globo, tra cui anche l'impossibile caso del Death Note, il quaderno della morte.
Ebbene sì, quel ragazzo sarà proprio L.
Lo stesso L che è riuscito a sopravvivere a Light. Lo stesso che è restato a guardare cosa poi gli sarebbe accaduto.
Come avrà fatto a sopravvivere?
E soprattutto come si comporterà di fronte ai nuovi problemi del caso, tra cui l'amore?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: L, Mello, Near
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Se solo avessi saputo a cosa sarei andata in contro quando ancora avevo possibilità di scelta.
Se solo non avessi mai incontrato Ryuzaki… La mia vita avrebbe mai potuto avere ugualmente un senso?
E’ da quando ho capito di non poter più tornare indietro che ho smesso di chiedermelo. Perché pensarci su? In fondo, se ti rendessi conto che la tua condanna a morte fosse l’unica via di salvezza per la persona più importante della tua vita, riusciresti mai a resistere? Riusciresti mai a fregartene del resto del mondo?
Non so se mai riuscirò a rivedere Ryuzaki ancora una volta, ma l’idea di rivederlo mi brucia dentro come sale su una ferita aperta. Rivederlo potrebbe significare due sole possibilità, mai così differenti l’una dall’altra: la prima, che la vita di Ryuzaki sia ancora in  pericolo; la seconda, che chissà per quale gesto divino, io riesca a non morire qui, oggi, in questo tugurio.
Di queste due opzioni, preferisco pensare alla terza. Ovvero a niente. Le azioni migliori non provengono quasi mai dalla mente, ma dall’istinto. Per cui perché sprecare energie inutilmente?
Accenno un sorriso flebile, ignorando il dolore lancinante che puntuale come la morte mi assale al minimo movimento facciale. Quasi non riesco più a sentirmi la guancia destra. Dovrei preoccuparmene? Scuoto mentalmente la testa, rispondendomi con un “no” secco quasi subito.
Sorprendente. Riesco a sorridere perfino adesso, poco prima di morire. Beh, sarebbe difficile non farlo, pensando a come Ryuzaki avrebbe reagito alle mie parole.
“Le azioni migliori provengono dall’istinto!”
Come avrei mai potuto riuscire a farlo capire ad uno come lui? Un investigatore privato, calcolatore e cinico, come potrebbe mai arrivare a pensare che l’istinto possa rivelarsi fonte di un’azione buona, anche solo per una volta?
“Le azioni migliori provengono dall’istinto!”… Al suono di quelle parole avrebbe sicuramente sospirato rumorosamente, alzando gli occhi al cielo come solo lui saprebbe fare. E’ la sua reazione-tipo, quando qualcosa lo infastidisce. Ormai lo so, e credo di essere l’unica ragazza su questo mondo capace di trovarlo terribilmente sexy… Ovviamente solo perché sono l’unica a cui si sia mai mostrato. Chiunque lo troverebbe sexy a mio parere, solo che a lui non è mai importato.
Stavolta rido più forte, stringendomi le braccia in petto. Perché non riesco a distrarre le mie attenzioni da lui, nemmeno adesso? Sono davvero senza speranze.
Ricordo ancora la prima volta che lo sentii sbuffare, con tono esausto…
- Kanade, questo non è un gioco. – così mi aveva poi detto, voltandomi le spalle.
Mi ha sempre trattata come una bambina, ma io non lo sono affatto. Magari a volte mi piace fingere di averne la stessa ingenuità, ma solo per non crearmi altre noie. Forse a distanza di tempo, l’avrà capito.
Chiudo gli occhi e appoggio lentamente il capo al muro dietro di me, ignorandone il sudiciume. Mi stringo le ginocchia forte in petto e serro le palpebre, emanando un grande e lungo respiro. L’aria è sporca e putrida, ma la ignoro. Cerco con tutta me stessa di riuscirci, e alla fine ce la faccio.
Ignoro l’aria sporca. Ignoro il freddo agghiacciante che veloce mi divora i sensi. Ignoro il buio che mi circonda, i muri sudici e fetidi e le ferite ancora doloranti che porto sulla pelle e nel cuore, e mi concentro invece su l’unico centro focale di tutta la mia esistenza. Sull’unico pianeta del mio intero universo:  Lawliet, Ryuzaki… O meglio conosciuto come l’infallibile L.
L’uomo che inequivocabilmente ha cambiato la rotta del mio destino.
   
 
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