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Autore: LuciaDeetz    11/09/2013    4 recensioni
Rivisitazione in chiave asgardiana de La Divina Commedia dantesca. Nove cer--- ops, pianeti da visitare e tanta, tanta pazzia.
Genere: Commedia, Demenziale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Loki, Nuovo personaggio, Thor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel quinto canto, Lucia è costretta a rivedere ciò che sono le sue conoscenze scolastiche della letteratura norrena. A fine canto imparerà infine le conseguenze del fidarsi troppo degli altri.

 

Canto V

 

Opportuno è per certe circostanze

fare esercizio fisico abituale,

o si rischia, anche per corte distanze,

 

di tormentare la spina dorsale;

o ancor peggio, e me ne dolgo pure ora, 5

di boccheggiare su per un crinale.

 

Su, su, lassù fra la debole flora

svettava la solitaria fortezza,

come una torre che la terra onora

 

di cupa solitudine e d'asprezza. 10

Poco contava la mia doppia scorta:

chi fa una virtù de la sua stoltezza

 

avrebbe tosto varcato la porta;

avrebbe preso opposta direzione

l'animo de la persona più accorta. 15

 

Non che per i castelli abbia avversione:

sempre ho sognato di abitarne uno.

Solamente questo orrendo bastione

 

mi trasmetteva desiderio alcuno!

Marcescente era l'acqua sottostante 20

e avariate le assi di legno bruno;

 

brulle invece serpi di rampicante

e sviluppato sul rivo il pantano

dal potere senza dubbio urticante.

 

Far presente il mio timore era vano 25

e in poche falcate fummo all'interno,

in un atrio dal soffitto lontano

 

e scaldato come un gelido inverno.

“Di qua” grugnì Loki ancora bagnato

per aver fatto de le norne scherno, 30

 

imboccando una scalinata a lato

illuminata da alcune facelle

gettanti fosche ombre sul mattonato.

 

Squish, facevan il nero abito in pelle

di Loki al minuscolo spostamento 35

e i neri stivali sulle piastrelle.

 

La causa mi chiesi del cambiamento

che affidava ora a Loki il controllo,

e l'altro dio contemplai con sgomento

 

mentre seguiva lo scavezzacollo. 40

Seppi che quello era di Loki il reame,

isolato da Asgard come un atollo

 

sul mare, deviato e color catrame,

e sperai che di Thor la deterrenza

frenasse tutte le sue bieche brame. 45

 

Seguimmo allora la sua dirigenza

attraverso quel luogo ultraterreno,

e più s'allungava la permanenza

 

più l'oculatezza veniva meno.

Per que' corridoi e diroccate mura 50

incise di rune e segni in norreno

 

passò la triade e perfino la paura.

Giunti dinanzi a una doppia porta

Thor prese a dir d'una cupa creatura:

 

“Lupo da la mente pronta e accorta 55

è Fenrir che dimora nel fortino;

Loki lo trovò colla zampa storta

 

durante un giorno di casual cammino.

Della sua mole non devi temere:

egli è docile come un agnellino.” 60

 

La porta s'aprì e si riuscì a vedere

un'ampia stanza a giorno illuminata,

al centro dell'area un vivace braciere

 

e una panca con cibo apparecchiata.

Non era una cuccia, bensì un salotto, 65

ma fu soltanto alla seconda occhiata

 

che vidi il tappeto e ciò che era sotto.

Spuntò il cane da la sua coperta

e si catapultò, d'affetto ghiotto,

 

sul padrone senza minima allerta. 70

La sottoscritta, a veder la sua stazza,

si bloccò sul posto a bocca aperta.

 

Nel mito, Fenrir è il lupo che ammazza

e del povero dio Tyr la mano trancia;

come spiegare il can che si sollazza 75

 

e si distende mostrando la pancia?

Non termina qui la nordica saga,

ché il lupo a Loki come figlio aggancia.

 

Per tacere, era la leggenda vaga.

“Di Fenrir ho io sulla terra udito; 80

in forma di feroce e fatal piaga

 

è dipinto e a nessun è gradito.

Progenie diretta di Loki, è detto

che di Tyr si sia preso più d'un dito.

 

Qual è allor la realtà sul lupetto?” 85

Loki, il qual era disteso sul suolo,

cessò con Fenrir la rissa d'affetto

 

e si drizzò cereo come un lenzuolo.

Intervenne Thor ancora una volta:

“Codesto discorso gli porta duolo. 90

 

Poco dopo che Midgard fu coinvolta

con i Vendicatori nella guerra,

Loki lesse di questa storia stolta

 

e altre saghe de la nordica terra;

ancora vorrebbe cercar rivalsa 95

e spedire l'umanità sottoterra.

 

Una più di tutte racconta male:

quella che narra di Loki invertito

che di equina virilità s'avvale.”

 

Se solo Thor mi avesse avvertito! 100

Uno sguardo omicida m'attaccava

mentre carezzavo il can divertito

 

che la folta coda scodinzolava.

Più nero del suo pelo era l'umore

di Loki che ancora per terra stava. 105

 

S'alzò infine con aspro livore

esortando a continuar l'escursione;

lasciammo così il lieve tepore

 

e Fenrir del salottino il padrone.

Ci seguirono gagnolii e latrati 110

lungo i corridoi del buio bastione

 

finché da distanza furon celati.

Imboccò Loki poi un lungo passaggio

dall'odor di muffa e muri bagnati.

 

Invisibile era adesso il paesaggio 115

in assenza di fiaccole a far lume:

un'autentica prova di coraggio!

 

Ma il male covava nel putridume.

Per qual motivo l'elmo e la figura

di Loki eran avvolti in un barlume 120

 

quando regnava la tenebra oscura?

Mi volsi di scatto a cercare Thor,

ma tastai colle mani solo mura.

 

Ohimé, come galoppava il mio cor!

“Loki!” gridai avanti con sgomento, 125

ma sparì il fratellastro minor

 

come cenere dispersa nel vento.

“Thor!” urlai ancora con disperazione;

risposero gocce d'acqua dal ritmo lento.

 

Lanciai su Loki ogne maledizione 130

e verso Thor infiniti scongiuri,

o destinata ero a far da cenone

 

a la muffa che incrostava quei muri.

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Ciò che ha combinato Loki con il cavalloI muri che circondano Ásgarðr furono costruiti da un gigante (spesso identificato come gigante del ghiaccio), che in cambio avrebbe dovuto ricevere come sposa Freyja ed il sole e la luna. Questo purché il lavoro fosse completato entro sei mesi e senza alcun aiuto da esterni. Il gigante chiese se avesse potuto usare il suo cavallo, Svaðilfœri, gli dèi acconsentirono ma questo suo cavallo si rivelò un eccezionale lavoratore, tanto che era il doppio più veloce del suo padrone. Per evitare di onorare l'accordo Loki attirò lontano il cavallo magico del gigante, trasformandosi in una giumenta. Il lavoro non venne completato in tempo e gli dèi pertanto evasero il pagamento. Thor uccise il gigante e quando Loki uscì dalla foresta diede alla luce Sleipnir, il migliore di tutti i cavalli, che divenne il destriero di Odino (fonte Wikipedia).

Chi è Fenrirhttp://it.wikipedia.org/wiki/Fenrir
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Finalmente riesco ad aggiornare! D:
Come al solito, mi piace cacciare i miei personaggi in situazioni spinose. Ma tranquilli, gli scongiuri non saranno vani e la protagonista uscirà presto da quell'incubo ammuffito... prendendosi una piccola rivincita.
Ci avviciniamo inoltre alla sua dipartita da Asgard. I prossimi due canti saranno ancora ambientati nel reame eterno, poi verrà il turno di Heimdall che dovrà oliare gli ingranaggi del Bifrost ricostruito e catapultare il trio in uno dei tanti angoli dell'universo.


Al prossimo canto, sperando che questo vi sia piaciuto! :)

   
 
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