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Autore: Shine_    12/09/2013    14 recensioni
Liam James Payne era sempre stato un ragazzino timido ed insicuro, l’unico momento in cui riusciva a mostrarsi per quello che era e non chiudersi a riccio era quando cantava.
[Ziam, perché non so scrivere altro; con singer!Liam, punk!Zayn e la partecipazione straordinaria di punk!Louis]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Di canzoni e tatuaggi.

 

 

 

{Alla Cate che sopporta i miei scleri a qualsiasi ora della giornata.

 

 

 

Primo capitolo:

 

 

 

 

 

 

 

Liam James Payne era sempre stato un ragazzino timido ed insicuro, l’unico momento in cui riusciva a mostrarsi per quello che era e non chiudersi a riccio era quando cantava.

Perché Liam aveva sempre amato cantare, metteva tutto se stesso nelle parole riuscendo a trasmettere il concetto chiave del testo nel cuore delle persone.

Fin da piccolo i suoi genitori l’avevano aiutato in questa passione e all’età di dodici anni era diventato una specie di bambino prodigio famoso in tutto il mondo. Aveva partecipato ad un talent show, era stato eliminato nella penultima puntata tra le lacrime e i singhiozzi, ma era stato notato subito da una famosa casa discografica che gli aveva proposto un singolo, a cui presto era seguito un intero album.

Non era sempre stato facile portare avanti una carriera del genere e allo stesso tempo una normale vita da adolescente ma i suoi genitori gli erano sempre stati vicino e avevano cercato di tenerlo con i piedi ben piantati a terra.

La fama non è tutto, gli ripetevano quando i soldi erano iniziati ad aumentare.
La fama scompare, la famiglia no.

Più passava il tempo, però, più tutta quella immagine che il mondo si era creato di lui lo faceva sentire in gabbia. Quando i giornali scrivevano di lui parlavano di un ragazzo che non poteva mai fare una scelta sbagliata, un ragazzo perfetto e semplice.

E lui, ormai diciannovenne, le aveva provate tutte per fargli cambiare idea, per mostrarsi come qualcun altro. Tutto inutile: aveva cambiato taglio di capelli e stile nel vestire ma ancora tutti si rivolgevano a lui come al ragazzo innocente e timido ancora alle prime armi.

Ne aveva discusso più volte con Harry, l’unico suo amico della sua vita precedente - come spesso la definivano scherzando - che non l’aveva mai abbandonato, ed erano giunti alla conclusione che forse la soluzione era cambiare stile di vita con qualcosa di drastico.

Per questo si trovava fuori da un negozio di tatuaggi nella periferia di New York, l’insegna al neon “Tommo’s tattoos” che non lo convinceva granché, mangiandosi le unghie nervoso. Aveva un cappellino e un paio di occhiali a specchio per paura di farsi riconoscere e trovarsi sommerso da fan e paparazzi. Un’ulteriore cosa che odiava erano proprio questi ultimi che non lo volevano mai lasciare in pace un secondo, decisi a trovare una piccola imperfezione per poterlo distruggere davanti agli occhi di tutti.

Prese un respiro e poi si decise ad entrare, raggiunse il bancone togliendosi il cappello e passando una mano tra i capelli marroni tirati su in una piccola cresta, si schiarì la voce cercando di ottenere l’attenzione di quello con una maglietta nera a maniche corte che lasciava intravedere tutti i tatuaggi che gli ricoprivano entrambe le braccia.

Fece un colpo di tosse vedendolo chiudere svogliatamente la rivista che stava leggendo e alzare lo sguardo su di lui, studiandolo più volte coi suoi occhi azzurri cerchiati da un filo di matita nera.

- Vorrei farmi un tatuaggio.- iniziò arrossendo quando quello gli scoppiò a ridere in faccia senza trattenersi.

- Questo è un negozio di tatuaggi, bambino.- disse dopo essersi calmato indicando i disegni che tappezzavano la parete, scosse la testa guardandolo un’ultima volta e poi si passò una mano tra i capelli rossicci sospirando. - Come siamo caduti in basso.-

- Quindi, visto che è un negozio di tatuaggi, son qui per farmi fare un tatuaggio.- replicò cercando di essere ragionevole ottenendo solo un’alzata di spalla e uno svogliato: - Sì, certo. Come vuoi, bambino.-

Si tolse gli occhiali deciso a farsi rispettare da quel ragazzo che doveva avere due o tre anni più di lui ma si bloccò voltandosi verso la porta quando sentì lo scampanellio.

Sbatté le palpebre quando si trovò davanti il ragazzo più bello che avesse mai visto: capelli neri con una frangia che gli copriva la fronte, braccia tatuate che lasciavano intravedere solamente qualche spruzzo di pelle color cappuccino e gli occhi fissi sullo schermo di un cellulare che teneva in una mano mentre l’altra era occupata con un sacchetto di una pasticceria.

- Ohi, Malik!- lo richiamò il ragazzo al bancone facendo sollevare lo sguardo a quello che aveva un paio di occhiali da vista che nascondevano due occhi nocciola.

Liam fissò confuso quello che si era bloccato con la bocca leggermente spalancata e inarcò un sopracciglio quando lo sentì dire: - Porca puttana.-

- Il bambino vuole farsi truccare.- spiegò quello al bancone facendo innervosire il castano che borbottò: - Non sono un bambino.-

- Louis!- esclamò il ragazzo con i capelli neri rivolgendo al rossiccio un’occhiata eloquente indicando con un cenno quello che non stava capendo nulla del suo strano comportamento.

- Malik, portami quelle robe. Ho bisogno di caffè.- si lamentò solamente l’altro agitando le mani.

- M-Mi.. dispiace per.. per qualsiasi cosa abbia detto il mio amico.- borbottò quello che si era avvicinato lentamente quasi studiando i suoi passi.

- Volevo solo un tatuaggio.- ribadì Liam incrociando le braccia al petto per poi sbuffare e allargarle in un gesto quasi disperato. - Ma se non volete, pazienza. Andrò a cercare qualcun altro che..-

- No!- gridò il moro appoggiando una mano sulla sua spalla per poi ritirarla velocemente. - No, va benissimo. Possiamo.. posso farti tutti i tatuaggi che vuoi.- continuò con un leggero rossore sulle guance mentre quello dietro il bancone sbuffava prendendo poi dal sacchetto il bicchiere con il caffè.

- Vieni.. seguimi pure.. da questa parte..- sussurrò indicando una porta per poi voltarsi verso l’amico e cercare di fargli capire di nuovo qualcosa che non riusciva ad afferrare.

Lo fece accomodare nella piccola stanza e sedere sulla poltrona reclinabile passando una mano tra i capelli nervoso.

- Avevi..- si schiarì la voce muovendo le mani. - Avevi già pensato a qualcosa?- chiese mordendosi il labbro e giocando col piercing con i denti.

- Forse..- mormorò tenendo lo sguardo basso. - Volevo solo fare qualcosa che cambiasse l’opinione che la gente ha di me.- confessò intimidito.

- Con un tatuaggio?- domandò curioso mentre Liam faceva spallucce e aggiungeva: - è sempre un inizio.-

- Sai che un tatuaggio resta per sempre sulla tua pelle?- ribadì il moro mentre il castano s’innervosiva sempre di più e borbottava: - Certo che lo so, non sono un bambino.-

- Nessuno dice che sei un bambino ma.. sei davvero sicuro?- continuò ad insistere togliendosi gli occhiali per massaggiarsi le palpebre.

- Se non fossi stato sicuro non sarei venuto qui, ma sai cosa?- ricominciò a parlare stringendo i pugni ed alzandosi. - Se nessuno qui dentro vuole farmi questo tatuaggio me ne vado. Non ho tempo da perdere con persone che si sentono tanto superiori solo perché son coperte d’inchiostro e metallo.- sputò fuori pensando a quello che l’aveva accolto solo qualche minuto prima.

- Aspetta!- lo richiamò il ragazzo stringendogli un polso quand’era già sulla soglia della porta. - Te lo faccio. Ma tu devi dirmi cosa vuoi.-

Liam sospirò e sbottò: - Non lo so cosa voglio. Voglio un dannatissimo tatuaggio.-

- Ma non posso farti un tatuaggio a caso, non saprei nemmeno da dove partire.- mugugnò quello che si tolse gli occhiali e li poggiò sul mobile alle sue spalle. - Facciamo che torni un altro giorno e..-

- No!- esclamò incrociando poi le braccia al petto. - Lo voglio ora.-

Il moro grugnì frustrato e strinse i capelli tra le dita: - E allora devi darmi almeno un’idea, un abbozzo, qualcosa. Devi dirmi qualsiasi cosa. Non so nemmeno da dove iniziare. Non so nemmeno dove lo vuoi!-

- Sul.. sul braccio.- propose dopo qualche minuto in cui aveva osservato l’altro sull’orlo di una crisi isterica. - E voglio una frase.-

- Questo è già un passo avanti.- sospirò passando una mano sul viso. - Che frase vuoi? Una frase di una canzone? Una frase da cioccolatino? Una frase da..-

- Questa.- lo bloccò togliendo un foglio dalla tasca dei jeans e passandoglielo.

- Perché?- domandò curioso dopo averla letta sollevando lo sguardo su quello che mormorò: - Tu devi farmi un tatuaggio, non chiedere spiegazioni.-

- E va bene.- alzò le braccia sorridendo. - Vuoi tenerlo segreto, d’accordo.-

- Già, e tu sei?- s’informò inarcando un sopracciglio confuso quando lo sentì ridacchiare e ribattere: - E se lo volessi tenere segreto il mio nome?-

- Oh, io..- arrossì Liam giocando con la maglia, chiaramente nervoso e in imbarazzo. - .. non sei obbligato a.. a rispondermi.. non.. non importa..-

- Zayn.- sussurrò sorridendo al ragazzo che aveva sollevato immediatamente lo sguardo. - Il mio nome è Zayn.-

- Zayn?- ripeté tutto concentrato a pronunciarlo correttamente. - Ma sei di qui?- domandò ancora curioso guardandolo armeggiare con tutti gli strani strumenti.

- Metà pakistano.- rispose facendo spallucce. - I miei genitori si  son trasferiti in America quand’erano piccoli. Sai, no? La terra dei grandi sogni e delle grandi speranze.- aggiunse muovendo una mano con un sorriso ironico.

- Io non sono di qui.- confessò spinto da qualcosa che assomigliava vagamente a fiducia verso un completo estraneo. - Sono inglese, vivo a Londra ma sono spesso via per il.. lavoro.- concluse tentando un piccolo sorriso.

- Lavoro.- ripeté sempre più divertito il moro scuotendo poi la testa e prendendogli il braccio.

- Una specie?- ipotizzò socchiudendo gli occhi e spostando la testa di lato.

- E quanti anni hai? Diciannove?-

- Diciannove ad agosto.- rispose tranquillamente tenendo gli occhi fissi su quello che stava muovendo il pennino sul suo braccio.

- Io li ho già fatti, quindi son più grande di te.- replicò mostrandogli la lingua. - E ora zitto e lascia lavorare il vero genio.-

Liam annuì e restò imbambolato tutto il tempo su quei capelli neri che apparivano così morbidi solo a guardarli, e fantasticò su quanto sarebbe stato piacevole lasciarci scorrere sopra le mani.

 

Quando Zayn concluse tutto gli rivolse un sorriso eccitato staccandosi.

- Allora, ti piace?- domandò quasi saltellando alzandosi dallo sgabello e guardandolo tutto soddisfatto.

- Oh, uhm..- Liam si guardò il braccio piegando poi le labbra in un sorriso annuendo. - Sì, grazie mille.-

- Ma non credo un solo tatuaggio farà cambiare l’idea che tutta quella gente ha di te.- mormorò il moro grattandosi il collo tatuato in imbarazzo quando l’altro lo fulminò con un’occhiata.

- E perché no?-

- Perché.. sono.. sono gli occhi.- farfugliò indicandoli con un dito. - Hai due occhi dolci e quel che dicono gli occhi è la verità.-

- Che ne sai di quel che dicono i miei occhi?- chiese stando sulla difensiva Liam mentre l’altro faceva spallucce sussurrando: - Son piuttosto bravo a leggere le persone.-

Liam si morse le labbra e poi prese coraggio mormorando con un filo di voce: - E cosa vedi in me?-

- Cosa vedo in te?- ripeté Zayn vedendolo annuire insicuro. - Vedo che stai cercando di mostrarti per qualcosa che non sei.-

- Solo per un tatuag..- lo bloccò muovendo una mano e continuò: - Stai cercando di evadere da una gabbia che inizia ad andarti troppo stretta, sei una persona sensibile che cerca continuamente l’approvazione della gente, hai una continua paura di deludere le persone che ti sono vicine e..-

- E?- insistette pendendo dalle sue labbra avvicinandosi quasi al ragazzo coi capelli scuri.

- E stai morendo dalla voglia di baciarmi.- rispose quello riducendo ulteriormente le distanze, piegando le labbra in un sorriso furbo.

- Questo lo dicono i miei occhi?- domandò muovendosi verso di lui.

- I tuoi occhi che continuano a spostarsi sulla mia bocca ogni secondo.- sussurrò Zayn accarezzando la guancia dell’altro con le punta delle dita.

- È.. è per.. per quel coso.- borbottò indicando il piccolo anello di metallo che il moro strinse tra i denti.

- Ora vuoi anche un piercing?- domandò divertito accarezzandogli i capelli corti vicino all’orecchio. - O vuoi semplicemente assaggiarlo?-

- A-Assaggiarlo?- chiese balbettando cercando di indietreggiare inutilmente, essendo completamente intrappolato da quegli occhi chiari.

- Vuoi provare?- ribadì avvicinandosi fino a ridurre le distanze tra le loro labbra di un soffio.

- Io.. devo.. devo andare, non..-

- Devi andare?- ripeté quasi prendendolo in giro iniziando a torturare il piercing con la lingua e con i denti, gli occhi fissi sul castano che deglutiva ed annuiva. - Peccato, chissà tra quanto ci rivedremo.. magari mai più.-

Liam prese coraggio e appoggiò le mani sul viso del ragazzo sfiorandogli le labbra sentendo l’attimo dopo il cellulare vibrare nella tasca dei pantaloni.

- Merda.- si allontanò con uno scatto vedendo il nome di Harry sul display. - Io.. devo.. devo scappare.. davvero.. ma.. ma ci vedremo presto e.. torno per saldare il conto un altro giorno e.. questo è il numero del mio agente.. non sto scappando senza pagare.. davvero.. tornerò e..-

- Lo so, non preoccuparti.- lo rassicurò Zayn picchiettando una mano sulla sua spalla ricevendo altre scuse e altre promesse.

Lo osservò mentre dava tutti i recapiti al suo amico e poi scappava fuori salendo su una jeep nera, si trascinò fino al bancone con un’espressione sognante.

- Ho quasi baciato Liam Payne.- sussurrò toccandosi le labbra. - Liam Payne ha quasi baciato me!- aggiunse più ad alta voce scuotendo poi per le spalle il ragazzo coi capelli rossicci che imprecava cercando di mangiare la sua brioche.

- Louis! Ho quasi baciato Liam Payne!- gli gridò nell’orecchio stringendolo poi in un abbraccio con un sorriso enorme.

- Oh, quindi è quello il tuo Liam?- domandò annoiato liberandosi e riprendendo in mano la rivista.

- Dio, ho quasi baciato Liam Payne.- ripeté solamente il moro lasciandosi cadere sullo sgabello. - Le sue labbra hanno sfiorato le mie, ti rendi conto?-

- Il sogno di mille ragazzine e tu l’hai quasi realizzato, pensa un po’.-

- Tu non capisci.- agitò le mani non riuscendo a spiegarsi. - E’ Liam Payne.-

Louis sbuffò scuotendo la testa: - Ancora non capisco come fa un ragazzo come te ad ascoltare un pivello come quello.-

- Non è un pivello.- lo riprese puntandogli un dito contro. - E poi è tanto dolce.- aggiunse muovendo le gambe nel vuoto con un piccolo sorriso.

- Sei coperto dalla testa ai piedi di tatuaggi e piercing e vuoi la dolcezza.- ridacchiò appoggiando la rivista sul bancone e guardandolo. - Non sei normale, Malik.-

Zayn scosse la testa appoggiando i gomiti sul bancone e sospirò: - Dio, quel ragazzo è perfetto.-

 

 

 

Liam era corso fuori dal negozio di tatuaggi ed era salito sulla macchina scura che lo aspettava, si mise comodo sui sedili e mugugnò di dolore quando il ragazzo al suo fianco gli tirò una gomitata abbastanza forte.

- Allora? com’è andata?- s’informò subito quello con due occhi verdi che brillavano di curiosità.

Liam fece spallucce cercando, inutilmente, di non pensare al ragazzo pieno di tatuaggi che l’aveva quasi baciato. O che lui aveva quasi baciato, era più che sicuro che le sue labbra si sarebbero posate su quelle del moro se il riccio al suo fianco non avesse interrotto. Per quel motivo decise di non rispondere e rivolse la sua attenzione fuori dal finestrino incrociando anche le braccia al petto.

- Oh, andiamo Li!- esclamò tirandogli il braccio per ottenere una risposta. - E ora perché fai l’offeso?-

- Perché sì, non ho voglia di rispondere.- rispose sollevando il mento e voltando completamente il busto per non doverlo guardare.

- Che scenate da diva.- borbottò il riccio sbuffando e sistemandosi meglio contro il sedile.

- Non so perché ti ho portato dietro in America e in questo tour.- sbuffò voltandosi verso quello che gli mostrò la lingua rispondendo: - Perché sono il tuo migliore amico e ti tiro sempre fuori dai guai.-

- No, è diverso.- lo corresse muovendo un dito. - Tu mi metti nei casini e poi, fortunatamente, mi tiri fuori.-

- Vogliamo parlare di quella volta in cui ti sei ubriacato a quella festa due giorni fa?-

Liam annuì muovendo una mano: - Parliamo di quella festa, dai. Chi ha iniziato a farmi bere?-

- Colpevole.- ridacchiò Harry sollevando un braccio. - Ma io non ti ho ordinato di limonarti quel tipo in mezzo a tutti costringendo così la stampa a riempire le pagine della tua vita mondana.-

- Fortunatamente hai avuto il buonsenso di intervenire e non farmi finire a letto con quello!- sbottò vedendo di sfuggita il loro autista ridacchiare e scuotere la testa insieme.

- Tu sei sfuggito via dalla mia supervisione.- si difese il riccio facendo spallucce. - Pensavo ti facesse bene una serata fuori a divertirti e poi mi sono girato ed eri attaccato a quel tipo come un polipo.- concluse con una risatina ricordandosi la scena.

- Forse perché ero ubriaco?!- ripeté con un tono di voce isterico. - E di quel bacio ricordo solo una cosa.. troppa lingua.- fece una smorfia rabbrividendo.

- La cosa più divertente di questa strana avventura è stata vederti la mattina dopo cercare di spiegare che non hai alcuna intenzione di portare avanti una relazione.- aggiunse divertito Harry scoppiando poi nella sua risata roca.

- La cosa più imbarazzante di tutta la mia vita.- replicò Liam coprendosi il viso con i palmi delle mani. - Pensava già di girare il mondo con me, era un pazzo esaltato.-

- I fan sono tuoi.- borbottò il riccio sollevando le braccia con un sorriso. - Sai cosa dicono dei fandom? Che rispecchiano il cantante a cui si dedicano così appassionatamente.- si rispose da solo ridacchiando.

- Quindi mi stai dando del pazzo esaltato?- domandò socchiudendo gli occhi.

- Io non ho detto nulla, tu sei giunto a quella conclusione.- ribatté con un sorriso allontanandosi con uno scatto quando l’altro si lanciò su di lui tirandogli un pugno sul braccio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Shine:

Heilà, gente che non mi sopporta più in questo fandom :’)

Quest’idea è nata parlando con mia sorella più piccola a tavola e per colpa di Zayn che continua a pubblicare strani disegni su twitter.

Nella mia testa è lunga tipo sui cinque capitoli ma nello scritto sono solo al secondo quiindi non so quando aggiornerò. Di sicuro non tra decenni o mesi, solo qualche settimana di tempo u.u

La parte punk!Louis è tutta per la Gre :3 <3 (ma te lo dovrai dividere con Harry, so che riuscirai a fare questo sforzo :’) )

 

Questa storia è così figa perché ha un sottotitolo ed è “Punk!Louis è il sesso che cammina” u.u

 

Le altre mie storie (sono tutte ziam perché io scrivo SOLO ziam)

 

- Car wash & seguiti (in corso)

Zayn Malik ha diciassette anni, si è appena trasferito da Bradford ad Houston per stare più vicino alla sede di lavoro di suo padre.
Liam Payne ha vent'anni, ha sempre vissuto in Texas e cerca di lasciarsi alle spalle una delusione d'amore.

[Car wash; Teach me how to dream; So take me by the hand I’m bare boned and crazy for you; Dare to believe; You are my dream; I belong with you, you belong with me; It’s a revolution (..)]

[Spin off: You are the will that makes me strong]

 

- Sex on the yacht (OS, completa)

Zayn, Liam, Miami e lo yacht.

 

- You said I love like the stars above, I’ll love you ‘till I die (OS, completa)

Liam entra nel tag zerrie, Zayn cerca di fargli capire che è l’unico per lui.

 

- If I’m in love (OS, completa)

 Il compleanno di Liam e il regalo di Zayn. 

 

- Le parole che non ti ho detto (long, completa)

Zayn insegna nella scuola elementare di Bradford e riceve biglietti anonimi alla fine del mese, Liam torna a casa da Londra alla fine del mese e scrive parti di poesie che fa recapitare alla scuola che frequenta suo fratello Matthew.

 

- Sex bracelets (OS, completa)

Zayn Malik e Liam Payne son sempre stati grandi amici, a dodici anni le cose iniziano a cambiare e le loro strade si dividono. Al compimento del diciassettesimo compleanno le cose tra loro prendono una piega inaspettata, complici dei braccialetti di plastica che nascondono tanti significati.

 

E come sempre potete seguirmi su Twitter e su Tumblr.

 

Tutto quel che avevo da dire credo di averlo detto.

Alla prossima :3

Grazie a tutte le fantastiche persone che mi son dietro dall’inizio, a quelle che sono appena arrivate e a quelle che arriveranno. Vi voglio bene <3

   
 
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