“Ti prego odiami. Odiami piu’ che puoi” – mi mancava il respiro nel dire quelle parole, la sua mano percorre i lineamenti del mio viso, afferrando quella lacrima che lo stava rigando.
“Come faccio a odiare una persona che sento di dover salvare? – mi dice sussurrandolo tutto d’un fiato, lui voleva proteggermi e io ero la bambola che veniva manovrata con i fili sbagliati.